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Antoni Gaudì L’architetto di Dio

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Presentazione sul tema: "Antoni Gaudì L’architetto di Dio"— Transcript della presentazione:

1 Antoni Gaudì L’architetto di Dio
Il grande “geometra” Antoni Gaudì L’architetto di Dio

2 Antoni Gaudì Perché l’ho scelto
Casa Milà Ho visitato Barcellona 5 anni fa… Quelle che mi hanno colpito di più e che ho portato nel cuore sono le opere di Gaudì Sagrada Familia Park Guell

3 La macchina del tempo!!! Per fare l’intervista ad Antoni Gaudì , sono entrata di nuovo nella mia fantastica macchina del tempo… (disegnata da una mia alunna ) Ho programmato: data: 1914 (da quell’anno si dedicò interamente alla costruzione della Sagrada Famiglia) luogo: Barcellona, fantastica solare città d’arte…ricca di opere di Gaudì Precisamente: C/ MALLORCA, 401, Barcelona, Spagna

4 BUONGIORNO! INNANZITUTTO, VORREI RINGRAZIARLA PER LA SUA DISPONIBILITÀ … SO CHE È COSÌ IMPEGNATO NELLA REALIZZAZIONE DELLA SAGRADA FAMIGLIA CHE HA DECISO DI NON OCCUPARSI DI ALTRO. CI PARLI DEL SUO ULTIMO LAVORO. PERCHÉ È COSÌ IMPORTANTE PER LEI? Dal ,mi occupo della costruzione del Temple Expiatori de la Sagrada Família (Tempio espiatorio della Sacra Famiglia) Mi piace seguire ogni passaggio dell’edificazione della chiesa e studiarne i particolari di volta in volta, per questo è necessario che io sia sempre presente e non mi occupi di altro. Seguo quest’opera passo dopo passo come la mia vita… è un’ascesi verso Dio.

5 La Sagrada Familia Nella sua progettazione mi sono ispirato non solo all’architettura gotica ma anche ai friabili castelli di sabbia che creano i bambini: Le torri dovranno essere altissime per avvicinarsi il più possibile al cielo. Le torri saranno alte 115 m e saranno coronate da cuspidi di forma geometrica e coperte di ceramiche con colori vivaci. Le torri saranno decorate con parole come “ Hosanna", “ Exelcis", e “ Sanctus“.

6 La Sagrada Familia è “l'ultimo grande santuario della cristianità".
La chiesa dovrà avere 18 guglie affusolate che rappresenteranno in ordine ascendente: i 12 apostoli , i 4 evangelisti , la Madonna e, la più alta di tutte, Gesù. Le prime otto guglie più basse saranno sormontate da grappoli d'uva, che rappresentano il frutto spirituale. Le guglie degli evangelisti saranno sormontate, invece, da sculture dei loro simboli tradizionali: un angelo , un toro , un‘aquila ed un leone.

7 La Sagrada Familia La guglia della Madonna sarà sormontata dalla Stella del Mattino, mentre quella centrale del Cristo, che sarà innalzata sulla base della cupola sovrastante la navata centrale, conterà un'altezza di ben 170 metri e sarà sormontata da una grandissima croce. L'altezza totale delle guglie non dovrà superare quella del Montjuïc, poiché l’opera dell’uomo non può superare quella di Dio. Il progetto di Gaudì è ricco di allegorie e di simbolismi cristiani mistici

8 La Sagrada Familia La basilica è costituita da cinque navate, tutte con predominio verticale. Nel 1894 abbiamo concluso l'abside, ed abbiamo iniziato le fondamenta della facciata della Nascita e la costruzione del Chiostro. Voglio almeno portare a termine la prima facciata della Natività; ho già in mente le sculture che dovranno essere presenti su questa prima facciata.

9 Ha incontrato molte difficoltà nel suo percorso di studi?
Sono nato in un piccolo comune della Catalogna, a Reus, nel I miei genitori, Francisco Gaudì e Antonia Cornet Beltran, erano artigiani, calderai, non avevano studiato, però avevano tanta inventiva e fantasia. A causa delle modeste condizioni economiche della mia famiglia, durante gli studi, lavoravo presso alcuni architetti; collaboravo con Juan Martorell (autore di opere di stile goticheggiante), con Francisco Del Villar, (il primo progettista del Tempio della Sagrada Familia), e con Josep Fontserè i Mestres.

10 Ha incontrato molte difficoltà nel suo percorso di studi?
Fin da piccolo ero attratto dai colori e dalla geometria ed osservavo con molta attenzione la natura e l'ambiente circostante. Mi piaceva osservare mio padre e mio nonno quando lavoravano il rame: erano abilissimi artigiani

11 Ha incontrato molte difficoltà nel suo percorso di studi?
Per dieci anni ho frequentato il collegio dei Padri Scolopi di Reus e poi ho seguito le mie passioni, l’immaginazione e l'abilità nei calcoli: a 17 anni, sono andato a Barcellona per studiare architettura alla Facoltà di Scienze dell'Università ( ).

12 Quando ha scoperto la sua passione per la geometria?
Non da subito.. In realtà, all’inizio la materia che mi annoiava di più era proprio la geometria analitica, perché mi sembrava che riducesse le forme geometriche in formule algebriche a discapito dell'architettura. All'età di ventidue anni, però, fui ammesso alla Scuola di Architettura di Barcellona, la seconda in Spagna dopo quella di Madrid. La Scuola di Architettura mi aiutò a prepararmi dal punto di vista tecnico e storico, facendomi analizzare i monumenti antichi.

13 Passione per geometria e architettura
Frequentavo contemporaneamente corsi di estetica e di filosofia, mi interessavo di teatro, musica, biologia e medicina. I miei primi lavori erano ottimi dal punto di vista tecnico per la composizione simmetrica e la distinzione tra elementi portanti e portati, ma non ero soddisfatto … Iniziai a sperimentare e studiare le forme romaniche e rinascimentali, gli ornamenti moreschi e i temi dell'architettura navale.

14 Alla fine, però, ha trovato dei validi insegnanti
Alla fine, però, ha trovato dei validi insegnanti? L’hanno aiutata nel suo percorso di studi? No, non sono stato molto fortunato, i miei professori non mi capivano: erano molto critici e diffidenti nei miei confronti proprio per il mio estro … Per loro ero troppo esuberante!

15 Ma lei non si è fatto scoraggiare, è andato avanti negli studi comunque, studiando e lavorando..
Fra il 1876 e il 1878, ancora studente, ho realizzato dei lavori con gli architetti Villar, Sala e Martorell, così come con il capomastro Fontserè. Il 4 gennaio 1878, ho terminato gli studi di architettura e il 15 marzo, ho ottenuto il titolo di architetto, così ho potuto aprire un mio ufficio nella barcellonese Via Call. Ed ho, infine, inviato il progetto della "Cooperativa Mataronense" a Parigi, dove si inaugurava l'Esposizione Internazionale. Sono convinto che non bisogna mai arrendersi!!! Bisogna rincorrere i propri sogni, perché prima o poi si realizzeranno!!

16 Ha ricevuto dei riconoscimenti per i suoi lavori? Erano apprezzati?
Non tutti hanno capito e apprezzato il mio talento … I miei primi lavori, però, scatenarono l'interesse della borghesia catalana che aveva intuito che potevo realizzare opere creative e singolari.

17 Qualcuno l’ha sostenuta in modo particolare?
Sì, nel 1882, ho conosciuto l’industriale Güell y Bacigalupi che è rimasto affascinato dal mio talento e mi ha affidato la direzione di molti lavori. Nel 1885, mi ha contattato per la costruzione a Barcellona di un palazzo, che ho terminato nel Più tardi mi ha chiesto di costruire alcuni padiglioni per la sua residenza estiva ed una chiesa per una colonia industriale, che ho iniziato nel 1898 e sto per ultimare. Infine, nel 1900, Güell mi ha dato l’incarico di progettare anche la città giardino che ho appena terminato di costruire e che , a mio parere, dovrebbe portare il suo nome.

18 Ha ricevuto qualche premio?
La mia prima opera importante è stata Casa Vicens , che ho costruito tra il 1878 e il 1880 a Barcellona e che risentiva degli influssi dell’arte mudéjar. Il 3 settembre 1901, ho ottenuto, poi, il Premio dal Municipio di Barcellona per la realizzazione della Casa Calvet. Ho conseguito un enorme successo, nel 1910, nell'Esposizione del "Societè Generale des Beaux Arts" di Parigi. Casa Vicens Casa Calvet

19 Quando ha realizzato, invece, Casa Battlò e Casa Milà (la Pedrera)
Quando ha realizzato, invece, Casa Battlò e Casa Milà (la Pedrera)? Sono le mie preferite insieme al Parco Guell naturalmente!!! Mi lusinga.. Tra il 1905 e il 1907 ho rimesso a nuovo Casa Battlò e negli stessi anni ( ) ho costruito Casa Milà. Ho cercato di reinterpretare case e appartamenti in modo personale e anticonvenzionale: la linea curva è l’elemento fondante della mia innovazione sia nelle strutture che nelle forme architettoniche e nelle decorazioni. Questi due edifici sono privi di linee rette. Casa Battlò Casa Milà detta La Pedrera

20 Qual è la sua originalità?
Nella progettazione degli edifici ho cercato di intrecciare natura e artificio: ho utilizzato materiali diversi e mi sono ispirato ad alcuni princìpi morfologico-costruttivi (l'arco parabolico) e ad alcuni motivi zoomorfici, arborescenti, fiabeschi, di animali primitivi o di simboli mistici.

21 Quando ha avuto l’incarico più importante?
Dopo i miei viaggi a Banyuls, Elne e Carcassone, nel 1883 l'Associació Espiritual de Devots de Sant Josep (Associazione spirituale dei devoti di San Giuseppe) mi ha dato l’incarico di realizzare il progetto del tempio della Sagrada Familia, che ho deciso di seguire in modo esclusivo.

22 Perché per lei è l’incarico più importante ?
Ho dedicato tutta la mia vita alla mia professione, in povertà e solitudine, senza troppe pretese, così ho deciso di dedicarmi principalmente alla costruzione della città di Dio nella città degli uomini. Dal 1884 fino ad oggi, giorno dopo giorno ho lavorato instancabilmente alla costruzione della Sagrada Familia, la "cattedrale dei poveri“: è stata l’occasione della mia “ folgorazione mistica” e del mio avvicinamento alla religione cattolica. Nella sua edificazione, però, ho cercato di distaccarmi dalla tradizione storica per dare spazio ad una invenzione formale estremamente libera e fantastica.

23 A questo punto della sua carriera, cosa consiglierebbe ad un giovane amante dell’architettura?
Sicuramente consiglierei di seguire la sua passione, senza farsi scoraggiare da chi pensa che sia troppo estroso, stravagante o che sia troppo difficile la strada che vuole intraprendere. Cosa suggerirebbe ad un futuro insegnante? Gli direi di incoraggiare sempre i suoi alunni nello studio e di stimolarli a fare sempre meglio. Gli suggerirei di cercare di interpretare, riconoscere ed assecondare le predisposizioni dei suoi alunni senza contrastarli né scoraggiarli mai anche se sembrano troppo stravaganti.

24 I saluti La ringrazio infinitamente per la sua disponibilità… ora torno al mio lavoro , ai miei alunni. E’ stato davvero emozionante parlare con Lei. Le auguro di proseguire con successo la realizzazione della sua opera più importante. Mi raccomando ci lasci i suoi fantastici progetti!! Anch’io la ringrazio per l’interesse che ha dimostrato per il mio lavoro! Buon lavoro anche a lei,allora!

25 Bibliografia/ Sitografia:

26 realizzato da Matilde Salvemini (n° matricola 3810625)
in occasione dell’esame di Matematiche elementari da un punto di vista superiore (A) Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Corso di Laurea Scienze della Formazione Primaria III anno Anno Accademico 2011/2012 Professore Giovanni Lariccia


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