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Uno scandalo italiano Analisi a cura di Giacomo Gatti

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Presentazione sul tema: "Uno scandalo italiano Analisi a cura di Giacomo Gatti"— Transcript della presentazione:

1 Uno scandalo italiano Analisi a cura di Giacomo Gatti
ACAM Uno scandalo italiano Analisi a cura di Giacomo Gatti

2 Cos’è ACAM? il gas l’acqua la gestione dei rifiuti
ACAM è un Gruppo industriale interamente pubblico posseduto dai 32 Comuni della provincia che da più di cent’anni fornisce agli spezzini il gas l’acqua e dal 1998 la gestione dei rifiuti la pulizia delle strade i servizi di telefonia ecc. Analisi a cura di Giacomo Gatti

3 Perché oggi se ne parla tanto?
Perché alla fine del 2008 è emersa una gravissima situazione di crisi economica e finanziaria che mette a rischio la sopravvivenza della società 1.100 posti di lavoro Analisi a cura di Giacomo Gatti

4 Durante lo scandalo della discarica di Pitelli la nostra città era conosciuta come
il Golfo dei veleni adesso, per colpa della crisi dell’ACAM sui giornali nazionali di Spezia si parla così Analisi a cura di Giacomo Gatti

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7 Dati economici Gruppo ACAM Anno 2008
I numeri Dati economici Gruppo ACAM Anno 2008 Fatturato: euro Perdite di esercizio: euro Debiti finanziari netti: euro Debiti verso fornitori: euro FONTE: bilancio consolidato 2008 Gruppo ACAM approvato il 30 giugno 2009 Analisi a cura di Giacomo Gatti

8 7,1% del fatturato 12.934 euro/anno
Margine operativo lordo del Gruppo: 7,1% del fatturato Margine operativo lordo per dipendente: euro/anno (ogni dipendente costa in media lordi e ne fa guadagnare ) I debiti finanziari sono 2,3 volte il patrimonio 17,2 volte i ricavi lordi (cioè, per ogni euro di ricavo lordo ce ne sono 17,2 di debiti) Analisi a cura di Giacomo Gatti

9 ACAM è di fatto una società tecnicamente fallita
Dalla lettura del bilancio 2008 emerge che ACAM è di fatto una società tecnicamente fallita Questo, nonostante operi in regime di monopolio e abbia avuto per anni il potere di decidere autonomamente le tariffe dei propri servizi Analisi a cura di Giacomo Gatti

10 Una considerazione spontanea: Perdere 48 milioni di euro in un anno e “bruciarne” circa 400 di valore in dieci in una società senza concorrenza significa essere particolarmente “bravi”… Analisi a cura di Giacomo Gatti

11 Le bugie della sinistra
Il Gruppo ACAM ha chiuso il bilancio con una perdita di quasi 50 milioni di euro L’8 febbraio 2007, però a tre mesi dalle elezioni amministrative ACAM aveva distribuito ai Comuni 5,5 milioni di euro di risorse “straordinarie” (?) Analisi a cura di Giacomo Gatti

12 Perché? per “neutralizzare” i costi aggiuntivi del trasporto della spazzatura fuori provincia per evitare ai Comuni di dover alzare la tassa rifiuti nell’anno delle elezioni Uno dei tanti esempi dello spregiudicato uso politico dell’ACAM fatto dalle Amministrazioni di sinistra Analisi a cura di Giacomo Gatti

13 1.194.000 euro 5.537.000 euro Nel 2008 ha sfiorato i 50 milioni
Nel 2006 la perdita del Gruppo ACAM è stata di euro Nel 2007 è salita a euro Nel 2008 ha sfiorato i 50 milioni I casi sono solo due: 1) chi ha gestito nel 2008 è un pazzo criminale 2) i bilanci passati erano “poco veritieri”(…) Come dicevano i latini “terzium non datur…” Analisi a cura di Giacomo Gatti

14 Come vanno “gli altri”? chiudono i bilanci in utile
A differenza di ACAM tutte le principali aziende del settore chiudono i bilanci in utile distribuiscono dividendi ai soci (e, quindi, ai cittadini) Analisi a cura di Giacomo Gatti

15 Comparazione dei risultati
Anno 2008 Risultati consolidati della gestione HERA (Bologna): euro A2A (Milano-Brescia): euro IRIDE (Genova-Torino): euro ACEA (Roma): euro ENIA (Parma, RE, PC): euro ACAM (La Spezia): euro Fonte: Bilanci consolidati di Gruppo - esercizio 2008 Analisi a cura di Giacomo Gatti

16 Anno 2008 Margine operativo lordo
HERA (Bologna): ,2% dei ricavi A2A (Milano-Brescia): 17,5% dei ricavi IRIDE (Genova-Torino): 14,7% dei ricavi ACEA (Roma): ,8% dei ricavi ENIA (PR, RE, PC): 12,7% dei ricavi ACAM (La Spezia): ,1% dei ricavi (Fonte: Bilanci consolidati di Gruppo - esercizio 2008) Analisi a cura di Giacomo Gatti

17 Anno 2008 Rapporto fra debiti e patrimonio IRIDE (Genova-Torino): 0,9
HERA (Bologna): , A2A (Milano-Brescia): ,7 IRIDE (Genova-Torino): 0,9 ACEA (Roma): 1,2 ENIA (PR, RE, PC): ,0 ACAM (La Spezia): ,3 (Fonte: Bilanci consolidati di Gruppo - esercizio 2008) Analisi a cura di Giacomo Gatti

18 Anno 2008 Rapporto fra debiti e ricavi lordi HERA (Bologna): 2,9
A2A (Milano-Brescia): ,2 IRIDE (Genova-Torino): 3,5 ACEA (Roma): 2,6 ENIA (PR, RE, PC): 3,1 ACAM (La Spezia): ,1 (Fonte: Bilanci consolidati di Gruppo anno 2008) Analisi a cura di Giacomo Gatti

19 Anno 2008 HERA (Bologna): 82.663 euro/anno
Margine operativo lordo per dipendente HERA (Bologna): euro/anno A2A (Milano-Brescia): euro/anno IRIDE (Genova-Torino): euro/anno ACEA (Roma): euro/anno ENIA (PR, RE, PC): euro/anno ACAM (La Spezia): euro/anno (Fonte: Bilanci consolidati di Gruppo anno 2008) Analisi a cura di Giacomo Gatti

20 Come è stato possibile questo disastro?
Le cause stanno in un mix perverso fra 1) megalomania degli obiettivi il folle disegno della “Grande ACAM” 2) uso clientelare della società: - abnorme numero di assunzioni, spesso per fini politico-elettorali; moltiplicazione delle società controllate e dei relativi amministratori; richiesta ad ACAM di fare investimenti non redditizi e spesso di competenza dei Comuni (fognature, condotte idriche ecc.) 3) clamorosi errori di gestione; 4) incapacità politica delle amministrazioni di sinistra di - anticipare l’evoluzione in atto nel settore dei servizi locali (aggregazioni); - compiere scelte politiche indispensabili per dotare l’azienda di opportunità industriali aggiuntive di ricavo (in particolare, la chiusura del ciclo dei rifiuti) Analisi a cura di Giacomo Gatti

21 Alcuni esempi di malagestione
Analisi a cura di Giacomo Gatti

22 L’ABNORME NUMERO DI SOCIETA’ E “POLTRONE”
Dal 2005 a giugno 2009, ACAM ha mantenuto in piedi un sistema societario fatto di 13 società controllate 107 amministratori pagati (13 Presidenti, 11 Amministratori Delegati, 47 consiglieri, 36 Revisori effettivi) per un totale annuo di indennità pari a euro circa Analisi a cura di Giacomo Gatti

23 LO SPERPERO DELLE CONSULENZE
Fra il 2005 e il ACAM ha pagato consulenze esterne per un totale di 12,3 milioni di euro Analisi a cura di Giacomo Gatti

24 I CONTRATTI DI SERVIZIO IN PERDITA
Per anni, alcuni Comuni hanno avuto contratti di servizio strutturalmente “in perdita” per ACAM. In sostanza, i costi effettivi per l’azienda erano superiori ai corrispettivi economici previsti a carico del Comune per i servizi erogati Analisi a cura di Giacomo Gatti

25 In questo modo, i Comuni hanno potuto
1) tenere più basse le tasse 2) “scaricare” sul bilancio ACAM i costi. E’ il caso dei contratti di servizio per la pulizia delle strade e la raccolta dei rifiuti di Sarzana perdita stimata per ACAM: circa euro all’anno Lerici Perdita stimata per ACAM: circa all’anno Analisi a cura di Giacomo Gatti

26 GLI INVESTIMENTI FOLLI
Con il costante avallo dei Sindaci-soci ACAM ha effettuato fra il 1998 e il 2007 un’enorme mole di investimenti in gran parte PRIVI DI REDDITIVITA’ che spesso hanno generato perdite clamorose. Analisi a cura di Giacomo Gatti

27 381.000 euro L’investimento nelle bufale campane SI POTREBBE DIRE:
ACAM ha acquistato una partecipazione nella società “Parco del Volturno” (CE) Obiettivo: realizzare un impianto a biogas alimentato col trattamento dei residui organici delle bufale campane L’operazione non si è mai concretizzata Nel 2008 la partecipazione è stata svalutata di euro SI POTREBBE DIRE: proprio un investimento di cacca… Analisi a cura di Giacomo Gatti

28 L’operazione non si è mai concretizzata.
Lo “shopping societario” in Puglia ACAM ha acquistato una partecipazione nella società pugliese “Celtica Engineering” Obiettivo: realizzare un termovalorizzatore per i rifiuti in Puglia L’operazione non si è mai concretizzata. Nel bilancio 2008 ciò ha prodotto una svalutazione del credito verso questa società di euro Analisi a cura di Giacomo Gatti

29 ACAM ha investito anni fa nella telefonia con la società ACAMTEL
Le perdite nella telefonia ACAM ha investito anni fa nella telefonia con la società ACAMTEL Dopo aver perso per anni un sacco di soldi nel bilancio 2008 è stata inserita una svalutazione di questa partecipazione di euro Analisi a cura di Giacomo Gatti

30 19.287.000 euro Le perdite di ACAM Acque
ACAM Acque ha chiuso il bilancio 2008 con una perdita di euro su un fatturato totale di euro Avendo le perdite superato un terzo del capitale la capogruppo ACAM SpA sarà costretta nel 2009 a ricapitalizzare la società dell’acqua Analisi a cura di Giacomo Gatti

31 COME E’ STATO POSSIBILE PERDERE IN UN SERVIZIO REGOLATO COME L’ACQUA
in cui la tariffa pagata dai cittadini dovrebbe coprire tutti i costi di investimento e gestione RESTA UN MISTERO TUTTO SPEZZINO…. E’ di ieri la notizia che ACAM ha emesso oltre bollette “sballlate” dell’acqua con aumenti del 5,3% rispetto al 3,2% previsto nel nuovo Piano tariffario Se è un errore, questa vicenda indica il disastroso stato confusionale dell’attuale gestione Se la cosa è voluta, significa che in via Picco “ci hanno provato…” Analisi a cura di Giacomo Gatti

32 Mercati in cui TUTTI GUADAGNANO! Risultati di ACAM Clienti SpA
Ma c’è di peggio… ACAM è riuscita a perdere per tre anni consecutivi anche in settori “ricchi” e in costante crescita come la vendita del gas e dell’elettricità Mercati in cui TUTTI GUADAGNANO! Risultati di ACAM Clienti SpA Bilancio 2006: euro Bilancio 2007: euro Bilancio 2008: euro Analisi a cura di Giacomo Gatti

33 Al 31-12-2009 la perdita accertata era di
La vicenda dei derivati Nel maggio del 2009, ACAM ha sottoscritto derivati finanziari a carattere speculativo per un totale di 84 milioni di euro Al la perdita accertata era di euro Dopo una transazione con la banca la perdita finale netta per ACAM è stata di euro (importo pari alla TIA pagata in un anno dagli abitanti del Capoluogo) UN VICENDA SCONCERTANTE E TORBIDA, SU CUI PRETENDIAMO VENGA FATTA TOTALE CHIAREZZA Analisi a cura di Giacomo Gatti

34 L’acquisto del terreno di Saliceti
A gennaio del 2005 ACAM ha acquistato a trattativa privata e senza alcuna perizia il terreno per l’impianto di CDR di Saliceti per euro Lo stesso cespite era stato pagato a ottobre 2002 dalla società venditrice euro Analisi a cura di Giacomo Gatti

35 Perchè ACAM non ha espropriato il terreno vista l’evidente utilità pubblica dell’impianto?
Perché ha pagato così tanto un bene privato senza alcuna perizia estimativa? Sulla vicenda è stato presentato un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica Analisi a cura di Giacomo Gatti

36 La crisi dell’ACAM rappresenta uno dei più gravi scandali pubblici d‘Italia ed è una vicenda di cui la sinistra spezzina porta sulle spalle TUTTE LE RESPONSABILITA’ ACAM è stata distrutta dall’intreccio perverso fra megalomania dei manager, clientelismo dei partiti della sinistra e assoluta mancanza di pudore nello sperpero del denaro pubblico Analisi a cura di Giacomo Gatti

37 Tanto per fare un esempio:
I costi della malagestione dell’ACAM e dell’incapacità delle Giunte locali di fare scelte politiche fondamentali come la chiusura del ciclo dei rifiuti sono stati scaricati sulle tasche dei cittadini con continui aumenti delle tariffe. Tanto per fare un esempio: fra il 1998 e il 2008 la tassa rifiuti (ora TIA) nel Comune capoluogo è aumentata del 130% Analisi a cura di Giacomo Gatti

38 Rifiuti Qualche altro numero 49,50 euro/tonnellata
Secondo il piano finanziario della Provincia il costo finale di produzione e smaltimento del CDR prodotto a Saliceti avrebbe dovuto essere 49,50 euro/tonnellata Essendo costretti a portare questo materiale fuori Regione (Isernia, Lodi) il costo attuale è 153,37 euro/tonnellata Analisi a cura di Giacomo Gatti

39 TUTTI SOLDI PAGATI IN PIU’ DAI CITTADINI CON LA TASSA RIFIUTI!
L’extra-costo dello smaltimento fuori provincia è stato, fino alla fine del 2007 5,5 milioni euro all’anno oggi è di 10 milioni euro all’anno TUTTI SOLDI PAGATI IN PIU’ DAI CITTADINI CON LA TASSA RIFIUTI! Analisi a cura di Giacomo Gatti

40 IN QUESTO MOMENTO, DI FATTO SPEZIA E’ IN PIENA EMERGENZA RIFIUTI
Dall’estate 2004, la spazzatura spezzina è smaltita fuori dal territorio provinciale (in discariche in Emilia, a Genova ecc.) Da gennaio 2009 il CDR prodotto a Saliceti viene bruciato in impianti privati fuori Regione (a Isernia, Lodi e in Toscana) Da novembre 2009, una quota di rifiuti urbani e lo scarto della produzione del CDR vengono smaltiti nella discarica di Scarpino (GE) IN QUESTO MOMENTO, DI FATTO SPEZIA E’ IN PIENA EMERGENZA RIFIUTI Analisi a cura di Giacomo Gatti

41 24,5% 48% ANCHE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E’ UN FALLIMENTO CLAMOROSO
Nel 2008, la percentuale di R.D. in provincia è stata del 24,5% contro una previsione del Piano dei Rifiuti del 48% E LA PERCENTUALE DEI RIFIUTI EFFETTIVAMENTE RICICLATI E’ MOLTO INFERIORE Analisi a cura di Giacomo Gatti

42 FONTE: indagine Cittadinanzattiva (Ottobre 2009)
Acqua Pur disponendo di acqua buona e abbondante la provincia della Spezia è al 21° posto in Italia come costo medio annuo a famiglia. L’aumento reale delle tariffe idriche nel è stato di +8,2% (sopra la media nazionale di +5,4%) FONTE: indagine Cittadinanzattiva (Ottobre 2009) Analisi a cura di Giacomo Gatti

43 QUESTA E’ LA “CULTURA SOCIALE” DELLA SINISTRA!
I consiglieri del PDL di Comune e Provincia hanno condotto una dura battaglia contro il nuovo Piano tariffario dell’acqua che prevede aumenti per i prossimi 5 anni Purtroppo, il voto compatto dell’intero centrosinistra (Rifondazione e Comunisti Italiani compresi) ha comunque garantito il via libera alla stangata QUESTA E’ LA “CULTURA SOCIALE” DELLA SINISTRA! Analisi a cura di Giacomo Gatti

44 Al danno si aggiunge la beffa
Analisi a cura di Giacomo Gatti

45 Nelle intenzioni della sinistra il salvataggio di ACAM sarà “scaricato” sulle spalle dell’intera comunità spezzina Come? Attraverso l’accollo da parte dei Comuni di una larga parte dell’indebitamento del Gruppo La proposta di Federici & C. è costituire una società interamente posseduta dai Comuni che acquisti le RETI IDRICHE da ACAM e, di conseguenza, una quota dei debiti pari a 145 milioni di euro Analisi a cura di Giacomo Gatti

46 E’ una vergogna che i cittadini siano chiamati a farsi carico del salvataggio dell’ACAM dopo essere stati tartassati per anni con continui aumenti delle tariffe Se questo prezzo sarà necessario per salvare posti di lavoro e altre centinaia dell’indotto almeno i partiti che hanno la responsabilità politica di questo disastro se ne vadano a casa!!! Analisi a cura di Giacomo Gatti

47 (Per controprova basta leggere il libro di Renzo Raffaelli)
Anche sul tema dell’aggregazione si rivela la vergognosa ipocrisia delle sinistre Nel 2003, come assessore all’industria della Giunta Biasotti, avevo scritto ai Sindaci di Genova e La Spezia proponendogli di lavorare a un’alleanza strategica fra AMGA, AMIU, ACAM e i due privati del settore presenti in Liguria (Termomeccanica e Fisia Italimpianti) L’ex-Sindaco di Genova Pericu si disse disponibile. Pagano e Tortora mi accusarono di lavorare per i genovesi, e parlarono di “Grande ACAM” (Per controprova basta leggere il libro di Renzo Raffaelli) Analisi a cura di Giacomo Gatti

48 Sei anni dopo, gli eredi politici di Pagano ci dicono che l’unica strada per salvare ACAM è aggregarla a un soggetto più forte Rispetto al 2003, però le alleanza strategiche sono state già fatte e i conti di ACAM sono al collasso La (s)vendita di ACAM a Hera rischia oggi di trasformarsi un matrimonio islamico con la nostra azienda nella parte della moglie! Analisi a cura di Giacomo Gatti

49 Noi la chiediamo da anni…
La salvezza di ACAM passa innanzitutto per UNA SCELTA POLITICA SERIA E RESPONSABILE SULLA CHIUSURA DEL CICLO DEI RIFIUTI che trasformi la rumenta da problema a opportunità - di guadagno per l’azienda - di risparmio per i cittadini Noi la chiediamo da anni… …la sinistra non può farla perché su questo tema è divisa e spaccata in modo insanabile Analisi a cura di Giacomo Gatti

50 voti, clientele e potere
La crisi dell’ACAM è un’enorme macchia nera sulla coscienza della sinistra spezzina Questo patrimonio della collettività è stato saccheggiato e distrutto dalla voracità dei partiti che governano Spezia dal 1972 I cittadini sono stati tartassati con continui aumenti delle tariffe per mantenere un carrozzone che ha garantito alle sinistre voti, clientele e potere Analisi a cura di Giacomo Gatti

51 NOI PRETENDIAMO CHIAREZZA SULLE RESPONSABILITA’ DI QUESTA VICENDA
Vogliamo nomi e cognomi di chi ha trascinato nel baratro un’azienda che avrebbe potuto continuare ad essere un fiore all’occhiello della nostra comunità. Manager e dirigenti, certo, ma anche politici. Devono emergere senza ambiguità le gravi responsabilità dei Sindaci-soci che hanno clamorosamente mancato al loro ruolo di controllo e indirizzo, quando non sono stati direttamente corresponsabili di questo scempio E VOGLIAMO CHE CHI HA DISTRUTTO ACAM PAGHI REALMENTE PER QUESTA VERGOGNA Analisi a cura di Giacomo Gatti

52 PRETENDIAMO, IN SOSTANZA, UN’AZIONE DI REALE TRASPARENZA SUL PASSATO
La chiediamo ai nuovi vertici aziendali anche rispetto all’allontanamento immediato di tutti i dirigenti coinvolti nella precedente gestione La chiediamo alle Giunte locali LA CHIEDIAMO ALLA MAGISTRATURA sia a quella contabile che a quella ordinaria E’ IMPENSABILE CHE UN SIMILE SCEMPIO DI SOLDI PUBBLICI FINISCA A TARALLUCI E VINO. NOI, COMUNQUE, NON LO CONSENTIREMO Analisi a cura di Giacomo Gatti


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