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Produzione locale e RINTRACCIABILITA’

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Presentazione sul tema: "Produzione locale e RINTRACCIABILITA’"— Transcript della presentazione:

1 Produzione locale e RINTRACCIABILITA’
verso Un’agricoltura MULTIFUNZIONALE Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°1

2 Gli obiettivi della vecchia PAC (art. 39 del Trattato di Roma)
N T E S R I Sostegno dei redditi della popolazione agricola; (dimensione sociale) Aumento della produzione e della produttività, in coerenza ad una concezione intensiva di ammodernamento delle aziende. Sicurezza negli approvvigionamenti. Stabilità dei prezzi di mercato. Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°2

3 I nuovi obiettivi della PAC (Agenda 2000)
Esplicito riconoscimento del tramonto degli obiettivi tradizionali della PAC La nuova “parola d’ordine” è la valorizzazione della multifunzionalità dell’agricoltura: Aumento della competitività, a difesa delle quote di mercato mondiale dell’agricoltura europea; Sostegno all’occupazione ed al reddito, nel quadro di strategie di sviluppo rurale; Dimensione agroambientale; Produzione di beni pubblici; Qualità e sicurezza del consumatore. Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°3

4 Concetto di QUALITÀ e SICUREZZA
L’ imposizione di requisiti di qualità e trasparenza ai prodotti alimentari tali da conciliare gli interessi dei produttori e dei consumatori, è la condizione necessaria per realizzare il più generale obiettivo di una crescita economica sostenuta. La qualità richiede requisiti di trasparenza che possono essere affermati utilizzando lo strumento della rintracciabilità. La qualità aggrega in sé diversi concetti Q. organolettica, Q. come tipicità, Q. industriale e commerciale, Q. come salubrità e Q. come sicurezza igienico sanitaria) ma può essere specificata attraverso la soddisfazione delle esigenze espresse e implicite del consumatore, il quale richiede innanzitutto garanzie di sicurezza alimentare provate e qualità riconoscibile dei prodotti . Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°4

5 RINTRACCIABILITÀ Si stanno perciò affermando due modelli strategici distinti e complementari di qualità: il primo inerente la sicurezza alimentare che è prerequisito che ogni alimento deve avere; il secondo che afferma invece la differenziazione dei prodotti e delle produzioni e quindi la loro valorizzazione. La rintracciabilità in entrambi i casi, è lo strumento che consente di dimostrare i requisiti richiesti e diventa di importanza strategica per tutti gli operatori del settore, ma diventa determinante soprattutto nel processo di rigenerazione dell’agricoltura. Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°5

6 Definizione di RINTRACCIABILITÀ
REG. CE La possibilità di seguire il percorso compiuto da un alimento, da un mangime, da un animale destinato alla produzione alimentare o da un ingrediente attraverso tutte le fasi della produzione e della distribuzione NORMA UNI - Capacità di ricostruire la storia e di seguire l’utilizzo di un prodotto mediante identificazioni documentate (relativamente ai flussi materiali e agli operatori di filiera) Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°6

7 LA RINTRACCIABILITÀ SECONDO L’UE
E’ obbligatorio garantire alle autorità la possibilita’ di individuare almeno i fornitori in tutte le fasi dalla produzione fino al consumatore finale il quale deve essere agevolato nelle rintracciabilita’ attraverso adeguate etichette o altre modalità di identificazione LA RINTRACCIABILITÀ SECONDO L’UNI E la CAPACITA’ di ricostruire la STORIA mediante IDENTIFICAZIONI DOCUMENTATE relative ad ATTIVITA’ E FLUSSI ( FILIERA) con rilevanza CRITICA per il PRODOTTO Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°7

8 IL CONSUMATORE FINALE E LA RINTRACCIABILITÀ
Secondo l’UE : gli alimenti devono essere adeguatamente etichettati o identificati per agevolarne la rintracciabilita’ Secondo l’UNI : si raccomanda l’introduzione della normazione volontaria contenente le informazioni ai consumatori finali che sono rimesse in gran parte alle iniziative dei produttori e/o distributori Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°8

9 LE INDAGINI SUL CONSUMATORE
La provenienza nazionale degli alimenti gioca un ruolo importante nella percezione di sicurezza alimentare con quasi 9 italiani su 10 che si fidano di più se ciò che arriva sulle loro tavole è stato prodotto entro i confini nazionali  con un atteggiamento in aumento nel corso degli ultimi 3 anni che però raggiunge un ulteriore picco dopo i recenti allarmi sanitari. È quanto emerge dall' Indagine 2007 COLDIRETTI-SWG “Le opinioni di italiani e europei sull'alimentazione” presentata al Forum di Cernobbio organizzato dalla Coldiretti e Studio Ambrosetti. in Europa, peraltro, la provenienza nazionale, pur essendo importante per 2 consumatori su 3, non rappresenta una determinante d'acquisto altrettanto forte. Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°9

10 CONSUMATORE – attenzione al Made in Italy
Questo atteggiamento rappresenta un punto fermo nei comportamenti d'acquisto degli italiani, che sull'etichettatura d'origine sono diventati sempre più consapevoli, rigorosi ed esigenti. “Grazie alla mobilitazione della Coldiretti più della metà dei soldi spesi dai consumatori italiani per l'acquisto degli alimenti sono ora destinati a prodotti per i quali è possibile conoscere la provenienza” Molto resta da fare per togliere dall'anonimato tutti gli alimenti, dai salumi ai formaggi, dalla carne di maiale a quella di agnello, dalle conserve vegetali ai succhi di frutta, ma anche per il latte a lunga conservazione Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°10

11 CONSUMATORE – attenzione al Made in Italy
Il progetto di rigenerazione di Coldiretti candida l’Italia a svolgere una funzione di avanguardia in Europa nelle politiche rivolte alla sicurezza alimentare e ad accelerare con coerenza il percorso già intrapreso a livello comunitario con l'estensione a tutti i prodotti alimentari dell'obbligo (già in vigore nella UE per carne bovina, uova, miele, ortofrutta fresca e in Italia per l'extravergine, latte fresco, carne di pollo e passata di pomodoro) di indicare nelle etichette l'origine della componente agricola impiegata. Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°11

12 COSA CAMBIA NEL RAPPORTO IMPRESA/CONSUMATORE GDO >media/piccola
H A U R I N F O R M A Z PRODUZIONE AGRICOLA 25% 72% 3% GDO >media/piccola COMMERCIO INDUSTRIA CONSUMATORE Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°12

13 LA RINTRACCIABILITA’ proposta da COLDIRETTI
Strumento per la valorizzazione dei prodotti e delle produzioni legate al TERRITORIO di provenienza e quindi all’ORIGINE DELLA MATERIA PRIMA AGRICOLA L’ORIGINE della materia prima agricola risulta essere quella caratteristica DIFFERENZIALE ed ESCLUSIVA, che se RINTRACCIATA ed EVIDENZIATA consentirà di recuperare quel VALORE che attualmente è distribuito a valle dell’impresa agricola e permetterà di soddisfare le SPECIFICHE RICHIESTE del consumatore. Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°13

14 ORIGINE DELLA MATERIA PRIMA AGRICOLA E RIGENERAZIONE
Evidenziare l’Origine della materia prima agricola significa dare concretezza a una parte del progetto della RIGENERAZIONE di Coldiretti . RIGENERARE significa mettere in grado le imprese di rispondere a tre condizioni essenziali e necessarie alla loro esistenza: - ESSERE COMPETITIVE - CONOSCERE LA DOMANDA - CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DUREVOLE Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°14

15 LA TUTELA DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ
Regolamenti (CEE) 2081/92 e 2082/92 stabiliscono le regole comuni per la tutela e la valorizzazione delle Denominazioni d’Origine: DOP .. delle Indicazioni Geografiche: IGP ed attestazioni di specificità dei prodotti agricoli e alimentari. Uno dei punti di forza del sistema produttivo italiano. Grande potenziale di crescita e di sviluppo dell’agricoltura italiana. Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°15

16 LA TUTELA DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ
Regolamenti (CEE) 2081/92 e 2082/92 stabiliscono le regole comuni per la tutela e la valorizzazione delle Denominazioni d’Origine: DOP delle Indicazioni Geografiche: IGP ed attestazioni di specificità dei prodotti agricoli e alimentari. …Si pensi che secondo i dati del VIII Rapporto Nomisma le produzioni tipiche: raggiungono una PLV superiore ai 3 miliardi di Euro, rappresentano il 7% della PLV totale dell’agricoltura nazionale occupano addetti Uno dei punti di forza del sistema produttivo italiano. Grande potenziale di crescita e di sviluppo dell’agricoltura italiana. Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°16

17 I PRIMATI DEL MADE IN ITALY A TAVOLA
163 Prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall'Ue (Dop/Igp) (53 prodotti ortofrutticoli, 38 oli extravergini d'oliva, 33 formaggi, 28 prodotti a base di carne, 3 prodotti da panetteria, 3 spezie o essenze, 2 aceti, 2 prodotti di carne e frattaglie fresche e 1 miele). 4.372 Prodotti tradizionali censiti dalle Regioni (1.301 paste fresche e prodotti panetteria, biscotteria, pasticceria, confetteria, prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati, 730 carni, frattaglie fresche e loro preparazione, 454 formaggi, 147 bevande analcoliche, distillati e liquori, 149 prodotti di origine animale come miele, lattiero-caseari escluso il burro, 139 preparazioni di pesci, crostacei e tecniche particolari di allevamento, 142 piatti composti o prodotti della gastronomia, 47 grassi come burro, margarina e oli, 33 condimenti). Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°17

18 I PRIMATI DEL MADE IN ITALY A TAVOLA
481 Vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (327 vini Doc, 34 Docg e 120 Igt pari ad oltre il 60% della produzione vinicola nazionale). (Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati MIPAAF) Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°18

19 LA TUTELA DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ
E’ noto inoltre come il concetto di “tipicità” sia ampiamente diffuso tra i consumatori Ma attenzione spesso ad esso non equivale UNA UNIVOCA CHIAVE INTERPRETATIVA La confusione deriva dal fatto che al concetto di tipicità vengono associati significati differenti: Origine geografica delimitata. Specifica qualità organolettica. Produzione e/o trasformazione tradizionale o artigianali. Storia e cultura locale. Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°19

20 LA TUTELA DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ
Addirittura in alcuni casi il consumatore percepisce come tipici prodotti di natura industriale senza alcun legame e/o vincoli con il territorio A chi va il “merito”? Alla politica del marketing  in grado di trasmettere valori ed aspetti riconducibili alla tradizione e alla qualita’ dei prodotti. In alcuni casi si rasenta la pubblicità ingannevole (es. polenta istantanea Valsugana prodotta e distribuita dalla Bonomelli che non contiene mais “Valsuganotto” ma addirittura una percentuale di mais ogm Mon 810, non ammesso nel nostro paese (fonte Camera di Commercio di Torino, per conto della Federconsumatori Piemonte). Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°20

21 OGM: COLDIRETTI/SWG, BOCCIATI DALLE TAVOLE IN ITALIA E ALL'ESTERO
Tra i consumatori italiani prevale un atteggiamento di ostilità per i prodotti alimentari contenenti Organismi geneticamente Modificati (OGM): un'ampia maggioranza ritiene che siano meno salutari rispetto ai prodotti tradizionali (57%), diffida della loro artificialità (61 %) e ravvisa una preoccupazione diffusa per la salute. Le opinioni di italiani e europei sull'alimentazione” presentata al Forum di Cernobbio organizzato dalla Coldiretti e Studio Ambrosetti dalla quale si evidenzia peraltro che il dato più interessante è la riduzione dell'incertezza sull'argomento da parte degli intervistati anche per effetto della mobilitazione, che trova il suo culmine nella consultazione popolare avviata su questo tema e fortemente sostenuta da Coldiretti. Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°21

22 Volano, Giovedì 08 novembre 2007
Diapositiva n°22

23 OGM free: DIFENDERSI DALL’OMOLAGAZIONE e DELOCALIZZAZIONE
La crescente opposizione al biotech nel piatto dimostra che la nostra iniziativa di mobilitazione non è il frutto di una scelta ideologica  ma economica a tutela dell'impresa per una agricoltura che guarda al mercato e risponde alle domande dei cittadini, che chiedono di consumare alimenti di qualità, con un forte legame territoriale Il vero obiettivo deve essere quindi quello di valorizzare le produzioni “made in Italy” e di difenderle dalla omologazione e dalla delocalizzazione territoriale e per questo occorre continuare l'impegno contro i tentativi di inquinamento da biotech. Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°23

24 OGM : posizione Coldiretti
Per quanto riguarda Coldiretti si tratta di continuare un percorso che oggi, evidentemente, si rafforza. Sono ormai diversi anni che Coldiretti, ha scelto la strada della precauzione e, fino a prova contraria (scentificatamente accreditata), ha espresso un deciso NO agli OGM. Ci sono però importanti segni negativi, a livello Europeo ma anche a livello Nazionale che bisogna saper leggere e rispetto ai quali dovremmo individuare una strategia condivisa. Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°24

25 OGM : posizione Coldiretti
C’è sicuramente una parte del mondo dell’economia che non vede di buon occhio questa iniziativa, e non si tratta di quei sistemi multinazionali che sugli OGM fanno business diretto, ma di tutti quei sistemi che indirettamente preferiscono un’agricoltura omologata; che gli permette di utilizzare la cartolina dei nostri territori e produzioni di qualità da mettere sull’etichetta, ed il prodotto di questa agricoltura omologata “nel vasetto” garantendosi così maggiori profitti. C’è poi il mondo della ricerca chiaramente diviso, anch’esso spesso ambiguo e quasi sempre finanziato dalle stesse industrie biotecnologiche che producono OGM. Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°25

26 Coalizione ItaliaEuropa liberi da OGM : quale futuro?
Il futuro di questa grande Coalizione Nazionale, secondo Coldiretti, dovrà prevedere un allargamento del campo d’azione ai livelli europei assicurandosi che la comunità europea diventi un’istituzione dei cittadini. Se però la “battaglia” dell’allargamento alla comunità europea si dimostrasse lunga e difficile e l’UE decidesse di continuare sulla strada intrapresa, siccome Coldiretti ha fatto degli OGM una questione economica, e non sono ideologica, sarà Coldiretti assieme a tanti uomini e donne di buona volontà che dirà, in modo inequivocabile :……………… “NOI IN ITALIA NON LI VOGLIAMO” Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°26

27 Volano, Giovedì 08 novembre 2007
Diapositiva n°27

28 Grazie dell’attenzione
Volano, Giovedì 08 novembre 2007 Diapositiva n°28


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