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Learning by doing APPRENDERE attraverso il FARE

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Presentazione sul tema: "Learning by doing APPRENDERE attraverso il FARE"— Transcript della presentazione:

1 Learning by doing APPRENDERE attraverso il FARE
“Vi è un doppio modo di acquistare la scienza: uno quando la ragione naturale da se stessa giunge alla conoscenza di cose ignote e questo modo si chiama INVENZIONE; l’altro quando la ragione naturale viene aiutata da qualcuno dall’esterno e questa maniera si chiama INSEGNAMENTO. Il docente cioè conduce altri alla scienza di cose ignote allo stesso modo che uno, scoprendo, conduce se stesso alla conoscenza di ciò che ignora”. (Tommaso D’ Aquino, De Magistro, 1957, 28)

2 DA VINCOLO A RISORSA NUMERI
Pluriclasse di 16 bambini e bambine in età compresa tra i 6 e i 10 anni, dove gli alunni , sono diversi per livelli di sviluppo e di apprendimento, oltre che per stili e ritmi apprenditivi . SPAZIO I bambini stanno per molte ore tutti fisicamente nello stesso spazio ,con un solo insegnante quindi , occorre pensare , uno “spazio cognitivo “ , organizzando di volta in volta attività didattiche in forma laboratoriale attraverso nuovi e più ricchi modi di connessione . TEMPO Necessità di trovare efficaci collegamenti tra contenuti dell’insegnamento con esperienze e procedure che non si sovrappongano né tra loro né alle conoscenze già possedute

3 LA SCELTA: IL “VIZIO” DI LEGGERE

4 MA COSA LEGGERE? E SOPRATTUTTO, COME?
Un “vizio” virtuoso La lettura è una delle quattro abilità linguistiche di base, insieme all’ascolto, alla parola e alla scrittura. Tali abilità non sono innate nel bambino, ma vengono acquisite nel tempo e si sviluppano gradualmente. Saper leggere, in particolare, significa essere in grado di decifrare un testo in modo rapido ed efficace e implica una serie di operazioni via via più complesse. Far scaturire tale curiosità per la lettura, ancora prima che il bambino ne impari la tecnica, e promuovere il piacere di leggere , è stata la prima “urgenza” dello scorso anno. MA COSA LEGGERE? E SOPRATTUTTO, COME?

5 Orientamento Lettura Cartografia

6 “… di necessità virtù” Predisposizione di un angolo a terra con tappeti e cuscini personali, per creare una atmosfera serena . Le insegnanti leggono “storie” ogni mattina, , da settembre a dicembre. Tecniche lettura animata molto coinvolgenti. Quando si sono sentiti “sicuri”, abbiamo letto un libro tutti insieme. Come ? Ognuno di loro leggeva agli altri alcune pagine preparate a casa il giorno prima. Si sono resi conto, allora, che per leggere in un certo modo, quindi per divertire e catturare l’attenzione dei compagni, dovevano imparare una tecnica “efficace”. I libri vengono scritti da qualcuno, ”gli autori”, così ne abbiamo adottato uno e l’abbiamo conosciuto : Guido Quarzo Il libro come oggetto fisico attraverso la costruzione di un “nostro” libro

7 CARTOGRAFIA La cartografia ha il compito di far comprendere :
agli alunni che la “carta”, in quanto trasposizione grafica del territorio, può fornire una ricca serie di informazioni di carattere pratico e agli insegnanti che “ la carta” , in quanto rappresentazione mentale del territorio, può anche essere usata come strategia e metodologia didattica per sviluppare il processo di insegnamento-apprendimento ORIENTARSI COMUNICARE CONOSCERSI

8 LE CARTE MENTALI DEL BAMBIN0
Sono rappresentazioni mentali dello spazio che il bambino gradualmente costruisce in lui, amplia, integra, corregge nel tempo, grazie a nuove esperienze e verifiche. Sono costantemente soggette a modifiche, perché le esperienze ampliano e correggono lo spazio. Sono spesso incomplete, errate e distorte proprio perché costruite con una selezione delle esperienze personali e attraverso di esse ci orientiamo e prendiamo decisioni. Sono usate in campo didattico per scoprire i metodi e le strategie di conoscenza del bambino. È molto importante che l’insegnante arricchisca e moltiplichi le esperienze spaziali del bambino per diminuire la frammentarietà e la distorsione della sua “mappa” e per giungere all’acquisizione di carte mentali il più esatta possibile. Si richiede una diminuzione degli aspetti egocentrici del bambino spostando l’attenzione sull’altro, attraverso una visione decentrata dello spazio.

9 Spazio fisico Spazio pensato Spazio progettato SPAZIO RAPPRESENTATO
ORIENTAMENTO RAPPRESENTAZIONI CARTOGRAFICHE PUNTI DI RIFERIMENTO SOGGETTIVI CONCETTO DI PIANTA E RIDUZIONE IN SCALA COORDINATE GEOGRAFICHE PUNTI DI RIFERIMENTO OGGETTIVI STRUMENTI SIMBOLISMO 9

10 Sequenze evolutive della capacita’ “cartografica” della mente infantile
STADIO TOPOLOOGICO 6 anni – classe prima Visione prospettica CARATTERISTICHE Altamente egocentrico Luoghi noti connessi alla propria casa Elementi inesistenti: direzione, orientamento, distanza, scala STILE CARTOGRAFICO

11 Essenzialmente egocentrico Coordinazione ancora parziale
STADIO PROIETTIVO 1 7 anni – classe prima Visione prospettica CARATTERISTICHE Essenzialmente egocentrico Coordinazione ancora parziale Distanze più accurate Edifici ancora rappresentati da disegni Modesto sviluppo della prospettiva STILE CARTOGRAFICO

12 Visione zenitale + prospettica
STADIO PROIETTIVO 2 7 /8/9 anni – terza e quarta Visione zenitale + prospettica CARATTERISTICHE Carta più dettagliata e articolata Linee continue delle vie Comparsa della stilizzazione alcuni edifici Miglioramento della direzione, dell’orientamento, della distanza e della scala STILE CARTOGRAFICO

13 Carta molto accurata e dettagliata Orientamento, distanze,
STADIO EUCLIDEO 9/10 anni – classe quinta Visione zenitale CARATTERISTICHE Carta molto accurata e dettagliata Orientamento, distanze, forme, dimensioni abbastanza precise Carta stilizzata Assenza di simboli ad alto potere iconico e conseguente necessità della legenda STILE CARTOGRAFICO

14 FASE 1- Rappresentazione cartografica: concetto di pianta e riduzione in scala

15 FASE 2- Rappresentazione cartografica: la costruzione del paese di Card/ta

16 UNA PAGINA DI CIELO

17 FASE 3 Sfogliando il cielo … incontriamo la grande orsa che ci racconta la sua storia

18 “Leggiamo di Callisto e di ZEUS”

19 della rabbia di DIANA e di quella di GIUNONE

20 della nascita di ARTURO il cacciatore

21 di un incontro commovente

22 uniti per sempre

23 CUORE, STELLE E …..COLORI

24 dall’emozionato al rappresentato

25 Dentro l’Orsa il Grande Carro

26 Dubhé + Merak x 5 = Polaris La magia delle linee celesti

27 dal Cielo alla Terra FASE 4
Polaris ci indica il Polo Nord celeste e la sua proiezione il Punto Nord sull’orizzonte

28 La magia delle linee terrestri
dal Nord al Sud La magia delle linee terrestri

29 Lasciamo una traccia… … con le direzioni nord-sud, est-ovest

30 ovest sud est nord Orientiamo la scuola

31 Dal Polo nord terrestre al Polo nord celeste e scopriamo che l’Italia è “parallela”al piano del giardino. Giochiamo a immaginare dove vedremmo Polaris scendendo all’Equatore o salendo al Polo Nord

32 Il Sole : dall’Est all’Ovest
FASE 5 Il Sole : dall’Est all’Ovest Ripercorriamo l’esperienza di giorno

33 Fissiamo le coordinate geografiche

34 Orientiamo l’Italia

35 e ai nostri…piccoli Mondi
Ora tocca al Mondo e ai nostri…piccoli Mondi … ai paralleli e ai meridiani

36 FASI DEL PROGETTO Fase 1 Concetto di pianta e riduzione in scala
Fase 2 Costruzione del “Paese di Card/ ta”. Fase 3 Prima uscita nella notte : lettura del mito di Callisto, la grande Orsa. Dalla costellazione alla stella polare. Fase 4 Seconda uscita notturna solo la quarta e la quinta: dal punto nord celeste al punto nord terrestre. Fase 5 Terza uscita di giorno : l ’orientamento della scuola, delle carte e del globo attraverso il nord . Ricerca e ritrovamento di tutti e quattro i punti cardinali . Fase 6 Le rappresentazioni cartografiche e il concetto di simbolismo. Fase 7 Formalizziamo l’esperienza nel nostro libro FASI DEL PROGETTO

37 ORA SAPPIAMO FARE MEGLIO
Ascoltare Comprendere Comunicare Leggere Scrivere Inventare Rielaborare Trasformare Riflettere Riconoscere Analizzare Rappresentare Interpretare Calcolare Misurare Osservare Confrontare Problematizzare Formulare ipotesi Ricercare Classificare Ri/scoprire Ricostruire Orientarsi Ordinare Risolvere

38 Verifiche e Valutazione
Osservazioni sistematiche dirette ed indirette in ordine al comportamento operativo e socio-affettivo, autovalutazione, metacognizione Lettura/scrittura: ascolto e comprensione, piacere della lettura; rielaborazione scritta, conoscenza testuale Geografia: coordinate geografiche, lessico disciplinare, lettura e utilizzo di diverse rappresentazioni cartografiche, risoluzione problemi, ipotizzare soluzioni/previsioni, progettazione, lettura e uso di grafici Ulteriori e possibili sviluppi/approfondimenti e celesti Fusi orari, Rosa dei Venti orientata Lettura e utilizzo di carte tematiche Costruzione di un quadrante solare Lettura del cielo e conoscenza delle costellazioni, sistema solare Coordinate geografiche equatoriali terrestri

39 … attraverso l’individuazione del meridiano locale
Non solo Polaris permette di ricavare le coordinare geografiche, ma anche il Sole … … attraverso l’individuazione del meridiano locale

40 ISTITUTO COMPRENSIVO Scipione Lapi Apecchio, Serravalle di Carda, Piobbico
Primaria SERRAVALLE DI CARDA pluriclasse Inss. Magda Cipitelli e Maura Ghigi Primaria APECCHIO quinta Ins. Edi Tonazzini Piano I.S.S. Presidio d iPesaro


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