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PERCORSO EMAS DISTRETTUALE DISTRETTO CONCIARIO SANTA CROCE SULL’ARNO

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Presentazione sul tema: "PERCORSO EMAS DISTRETTUALE DISTRETTO CONCIARIO SANTA CROCE SULL’ARNO"— Transcript della presentazione:

1 PERCORSO EMAS DISTRETTUALE DISTRETTO CONCIARIO SANTA CROCE SULL’ARNO
Come utilizzare gli strumenti “collettivi” sviluppati e messi a disposizione dal Comitato Promotore di Distretto (composto da Associazioni, Provincia e Comuni) per un’applicazione semplificata di EMAS e ISO da parte delle aziende del distretto conciario toscano Tiberio Daddi, 13 Luglio 2012

2 Oggi parleremo di: Il percorso di Emas distrettuale (cenni)
I principali elementi richiesti per lo sviluppo di un Sistema di Gestione Ambientale certificato e l’utilizzo degli strumenti collettivi: SGA impresa Strumenti collettivi Analisi iniziale Analisi settoriale e territoriale Politica e Programma ambientale Politica e Programma di distretto Sistema di Gestione Ambientale Cassetta degli attrezzi

3 Posizione EMAS distretti

4 Breve storia Tutto nasce con il modello “italiano” e “toscano” dell’EMAS di distretto Poi arriva il Regolamento EMAS II con le Decisioni e Raccomandazioni di accompagnamento Successivamente la Posizione APO che rende effettivamente applicative le indicazioni dell’EMAS II Infine l’EMAS III che conferma ma toglie un po’ di praticità alle indicazioni precedenti

5 PUNTO 7 DELLA DECISIONE 681/01: PICCOLE IMPRESE IN DISTRETTI O AREE OMOGENEE
Esse hanno la possibilità di: - cercare soluzioni comuni ai loro problemi ambientali - scambiare esperienze sull'identificazione di aspetti e impatti ambientali, - elaborare congiuntamente una politica e un programma ambientali, - effettuare a vicenda audit interni presso l'organizzazione del partner, …(SEGUE)

6 ANCORA: - usare le stesse infrastrutture per la gestione di vari impatti ambientali, - sulla base del loro impegno comune per attuare l'EMS, avvalersi dei servizi dello stesso verificatore, cosa che, per la similarità degli EMS, faciliterà la verifica e il processo di convalida e ridurrà i corrispondenti costi, - partecipare a progetti ambientali locali, come i processi di Agenda 21

7 Modalità di registrazione EMAS
Una volta adottati e riconosciuti gli obiettivi e i target ambientali, ciascuna organizzazione (PMI, servizi pubblici, autorità locali, ecc.) possono, su base volontaria e secondo la procedura EMAS, determinare le tappe necessarie per conformarsi individualmente al 1221/2009 e chiedere la registrazione su base individuale

8 Emas di distretto: FASI
1 COSTITUZIONE SOGGETTO GESTORE 2 ELABORAZIONE DI UN’ANALISI AMBIENTALE TERRITORIALE 3 ELABORAZIONE DI UNA POLITICA AMBIENTALE 4 ELABORAZIONE DI UN PROGRAMMA AMBIENTALE DI MIGLIORAMENTO 5 COMUNICAZIONE

9 Emas di distretto: OBIETTIVO
1 COSTITUZIONE SOGGETTO GESTORE 2 ELABORAZIONE DI UN’ANALISI AMBIENTALE TERRITORIALE 3 ELABORAZIONE DI UNA POLITICA AMBIENTALE 4 ELABORAZIONE DI UN PROGRAMMA AMBIENTALE DI MIGLIORAMENTO 5 COMUNICAZIONE EMAS SINGOLE ORGANIZZAZIONI INSEDIATE NEL DISTRETTO

10 Semplificazioni citate nella Posizione
EMAS distretti

11 Distretti registrati EMAS

12 Analisi Ambientale Iniziale e indicatori: requisiti per le singole organizzazioni e strumenti collettivi utilizzabili

13 I passi per l’adesione a Emas: tutto inizia con l’Analisi Ambientale (1)
1. Effettuare una Analisi Ambientale Iniziale che individui e valuti tutti gli aspetti ambientali connessi con l’attività al fine di identificare quelli più significativi. 2. Adottare una Politica Ambientale che sancisca in modo inequivocabile l’impegno e le strategie dell’Organizzazione a favore della tutela ambientale. 3. Definire e applicare un Programma Ambientale che contenga obiettivi di miglioramento specifici definiti sulla base dei risultati dell’Analisi Ambientale condotta

14 I passi per l’adesione a Emas: tutto inizia con l’Analisi Ambientale (2)
4. Dotarsi di un di un Sistema di Gestione Ambientale in grado di perseguire gli obiettivi inseriti nel Programma e mantenere fede agli impegni assunti 5. Programmare e attuare una attività di verifica attraverso periodici Audit al fine di valutare l’efficacia e l’efficienza del sistema ed effettuare il Riesame della Direzione 6. Elaborare una Dichiarazione Ambientale che illustri gli impegni assunti e sia rivolta al pubblico 7. Sottoporre alla verifica di un verificatore ambientale accreditato Emas il sistema di gestione affinché ne accerti la rispondenza ai requisiti del Regolamento e permetta l’iscrizione nel Registro delle imprese Emas

15 Qualche definizione utile (EMAS III art.2)…
Aspetto Ambientale : “elemento delle attività, dei prodotti o dei servizi di un’organizzazione che ha o può avere un impatto sull’ambiente” Impatto Ambientale : “qualsiasi modifica all’ambiente, positiva o negativa, derivante in tutto o in parte dalle attività, dai prodotti o dai servizi di un’organizzazione” Aspetto ambientale significativo: “un aspetto ambientale che ha, o può avere, un impatto ambientale significativo” 15

16 Qualche definizione utile (EMAS III art.2)…
Analisi Ambientale Iniziale: “esauriente analisi iniziale dei problemi, dell’impatto e delle prestazioni ambientali connesse all’attività di un’organizzazione” Prestazione Ambientale: “i risultati misurabili della gestione dei propri aspetti ambientali da parte di un’organizzazione” 16

17 Obiettivi della AAI Individuare, valutare e documentare gli aspetti ambientali rilevanti connessi con le attività svolte Studiare l’interazione tra tali aspetti e l’attuale assetto organizzativo e gestionale dell’organizzazione Predisporre un quadro completo del contesto territoriale ambientale dove opera l’organizzazione 17

18 Verificare l’ottemperanza a requisiti legislativi e regolamentari
Obiettivi della AAI Verificare l’ottemperanza a requisiti legislativi e regolamentari Costruire una gamma di indicatori sulla base dei quali misurare le prestazioni ambientali Fornire una base informativa sulla quale individuare gli obiettivi ed elaborare il programma ambientale 18

19 La fotografia delle prestazioni ambientali
Attività Interviste Ispezioni Registrazioni Screening per aree o per processi Legislazione Analisi Benchmarking Aspetto ambientale identificazione della relazione Indagine Impatto ambientale classificazione Diretti e Indiretti; Positivi e Negativi; condizioni Normali-Eccezionali-Emergenza valutazione significativo non significativo 19

20 La AAI secondo l’allegato I
L’analisi copre cinque settori chiave: Individuazione degli obblighi normativi applicabili in materia di ambiente Individuazione di tutti gli aspetti ambientali diretti e indiretti che hanno un impatto ambientale significativo, opportunamente definiti e quantificati, e compilazione di un registro degli impatti ritenuti significativi. descrizione dei criteri secondo cui valutare la significatività dell’impatto ambientale (oggettivi e riproducibili) esame di tutte le pratiche e procedure gestionali esistenti in materia di ambiente valutazione dell’insegnamento tratto dall’analisi di incidenti precedenti 20

21 AAI contenuti Individuazione dei requisiti legislativi e regolamentari cui ottemperare Identificazione, analisi e valutazione degli aspetti ambientali Selezione degli indicatori e impostazione del registro degli aspetti ambientali Analisi procedure di gestione ambientale esistenti e riepilogo degli incidenti ambientali passati Relazione di sintesi dell’Analisi Ambientale Iniziale Approccio sistematico, oggettivo, riproducibile 21

22 Identificazione requisiti legislativi
Le organizzazioni devono poter dimostrare di: Aver identificato e conoscere le implicazioni per l’organizzazione di tutti gli obblighi normativi applicabili in materia di ambiente Provvedere al rispetto della normativa ambientale comprese le autorizzazioni e i relativi limiti Aver predisposto procedure che consentano all’organizzazione di mantenere nel tempo tali obblighi 22

23 Elementi legislativi rilevanti
Normative ambientali (comunitarie, nazionali, regionali, locali) relative all’attività produttiva specifica dell’organizzazione e le sue conseguenze sull’ambiente, i prodotti e i servizi forniti, lo specifico settore in cui l’organizzazione opera Regolamenti interni già operativi definiti dalla casa madre Direttive definite dall’organizzazione in materia di ambiente Impegni derivanti da accordi di tipo volontario o dalla partecipazione a iniziative promosse da soggetti esterni (gruppi ambientalisti, associazioni locali) 23

24 Aspetti ambientali: identificazione, analisi e valutazione
Un’organizzazione deve considerare tutti gli aspetti delle sue attività e dei suoi prodotti e servizi e decidere, sulla base di criteri da essa definiti, quali aspetti abbiano un impatto importante e da lì muovere per stabilire i suoi obiettivi e target. Detti criteri devono essere pubblicamente disponibili. Un’organizzazione prende in considerazione gli aspetti ambientali sia diretti che indiretti delle sue attività, prodotti e servizi. 24

25 Le tipologie di aspetti ambientali
Aspetti Ambientali Diretti : sono quelli associati alle attività, ai prodotti e ai servizi dell’organizzazione medesima sui quali quest’ultima ha un controllo di gestione diretto. Ovvero si trovano sotto il totale controllo gestionale (management control: nel senso di governo, guida) dell’organizzazione. Aspetti Ambientali Indiretti : sono quelli che possono derivare dall’interazione di un’organizzazione con terzi che possono essere influenzati, in misura ragionevole, dall’organizzazione che intende ottenere la registrazione EMAS 25

26 Aspetti ambientali diretti: identificazione, analisi e valutazione
input Processo output Emissioni, scarichi,rifiuti,… Processo Aspetto Ambientale Impatto ambientale Emissioni in atmosfera Emissione SOV effetti diretti sulla salute formazione ozono fotochimimco riscaldamento globale danni alla vegetazione Emissione particolati 1 processo ha più aspetti ambientali Ogni aspetto ambientale ha più impatti = 26

27 Come identificarli? Procedura per fasi tesa ad individuare gli aspetti ambientali significativi (All. III Racc. 07/09/2001): Individuazione di tutti gli aspetti ambientali Definizione dei criteri di significatività da parte dell’organizzazione, tenendo conto delle norme comunitarie Individuazione degli aspetti ambientali significativi sulla base dei criteri di significatività di cui alla fase 2 27

28 AA diretti - riguardano gli elementi inclusi nel seguente elenco non esaustivo (Allegato I EMAS III): obblighi normativi e limiti previsti dalle autorizzazioni; emissioni in atmosfera; scarichi nelle acque; produzione, riciclaggio, riutilizzo, trasporto e smaltimento di rifiuti solidi e altri tipi di rifiuti, in particolare di quelli pericolosi; uso e contaminazione del suolo; uso di risorse naturali e di materie prime (compresa l’energia); uso di additivi e coadiuvanti nonché di semilavorati; questioni locali (rumore, vibrazioni, odori, polveri, impatto visivo e altre); aspetti legati ai trasporti (sia per beni che per servizi); rischi di incidenti ambientali e impatti ambientali che derivano o possono derivare a seguito di incidenti e possibili situazioni di emergenza; effetti sulla biodiversità.

29 Approccio sistemico per la loro identificazione:
Definizione dei confini Individuazione delle attività (pregresse, attuali, future) Condizioni operative (normali, eccezionali, emergenza) Analisi matrici ambientali (aria, acqua, suolo,…) Identificazione degli impatti (attuali e potenziali) Determinazione degli impatti significativi Limitando il processo alla analisi delle sole attività sotto il diretto controllo della organizzazione si identificano gli: Aspetti Ambientali Diretti 29

30 Matrice delle interazioni ambientali
1: Consumo di materie prime 2: Consumi energetici 3: Consumi idrici 4: Contaminazione suolo e sottosuolo 5: Emissioni in atmosfera e polveri 6: Rumori e vibrazioni 7: Odori 8: Sostanze pericolose 9: Rifiuti e imballaggi 10: Occupazione suolo e impatto visivo 11: Scarichi idrici 12: Amianto 13: Trasporti con mezzi aziendali 14: Impatto visivo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 Approvvigionamento materie prime, secondarie e accessorie X Preparazione materiale per lavorazioni esterne Assemblaggio materiali Rifinitura e confezionamento Imballaggio per spedizione Carico e spedizione Servizi amministrativi e commerciali Deposito materiali di scarto Struttura Stabilimento 30

31 Gli aspetti ambientali indiretti
Elenco (non esaustivo) all’All.I Reg. EMAS: aspetti legati al ciclo di vita del prodotto investimenti di capitale, concessione di prestiti, servizi assicurativi inserimento di un prodotto su nuovi mercati (norme nel campo dell’istruzione) scelta e composizione dei servizi (trasporti, ristorazione) decisioni amministrative e di programmazione (per P.A.) assortimento dei prodotti (preferenza a prodotti che possano essere ritirati a fine ciclo dal produttore) comportamenti di (sub) appaltatori e fornitori 31

32 Gli aspetti ambientali indiretti
Norma ISO 14001:04, A.3.1: progettazione e sviluppo processi produttivi imballaggio e trasporto appaltatori e fornitori gestione dei rifiuti estrazione e distribuzione di materie prime e risorse naturali distribuzione, uso e fine vita dei prodotti fauna e biodiversità 32

33 I soggetti intermedi Gli impatti derivanti da aspetti diretti sono generati esclusivamente da attività e processi decisionali dell’organizzazione Gli impatti derivanti da aspetti indiretti dipendono (in modo più o meno consapevole) anche dalle attività e dai poteri decisionali di altri soggetti che risultano parti attive nell’interazione tra organizzazione e ambiente (soggetti intermedi) Es. Rifiuti: - Aspetto diretto come scarti del processo produttivo di una azienda di elettrodomestici - Aspetto indiretto nella modalità di smaltimento a fine ciclo di vita (soggetto intermedio: cliente acquirente dell’elettrodomestico) 33

34 Il controllo gestionale (2)
L’organizzazione deve stabilire il livello di controllo gestionale che ha sui soggetti intermedi dei propri aspetti indiretti Il livello di controllo gestionale può essere suddiviso in 3 categorie: ALTO: l’organizzazione può imporre regole al soggetto intermedio (es. contratti di appalto) o lo può sorvegliare MEDIO: l’organizzazione può incentivare il soggetto intermedio a comportamenti più compatibili con l’ambiente (es. vuoti a rendere con restituzione cauzione) BASSO: l’organizzazione può solo sensibilizzare il soggetto intermedio (esempio etichette informative sullo smaltimento del prodotto) 34

35 ASPETTI AMBIENTALI CONNESSI CON LE ATTIVITA’ DEI SOGGETTI INTERMEDI
Esempio identificazione aspetti indiretti in azienda settore calzaturiero Aspetti legati al prododotto FASE ASPETTO INDIRETTO ASPETTI AMBIENTALI CONNESSI CON LE ATTIVITA’ DEI SOGGETTI INTERMEDI SOGGETTO INTERMEDIO CONTROLLO GESTIONALE Pre-produzione Attività svolta dalle concerie per la concia della pelle necessaria per la produzione della scarpa Consumo materie prime, Consumi idrici, Consumo chimici, Consumi energetici, Rifiuti, Scarichi idrici, Odori, Emissioni in atmosfera, Rumore, Suolo e sottosuolo. Concerie Basso Attività svolta dai fornitori/produttori di collanti e adesivi Aziende fornitrici di adesivi Medio Approvvigionamento delle materie prime Emissioni in atmosfera; Rumore; Suolo e sottosuolo; Consumi energetici Trasportatori Produzione Attività svolta dai tomaifici/trancerie Consumo materie prime, Consumi energetici, Rifiuti, Rumore, Suolo e sottosuolo. tomaifici/trancerie Alto Attività svolta dai tacchifici, solettifici, suolifici Tacchifici, solettifici, suolifici Distribuzione Attività svolta dai produttori di imballaggi (scatolifici) Aziende fornitrici di imballaggi Trasporto dei prodotti finiti Emissioni in atmosfera; rumore; suolo e sottosuolo; consumi energetici Altro Manutenzione muletto elettrico Rifiuti, consumi energetici, consumo materie prime Impresa manutenzione muletti Manutenzione impianti idrico ed elettrico Rifiuti, Consumi energetici, Consumo materie prime Idraulici, elettricisti Manutenzione straordinaria macchinari produttivi Rumore, consumi energetici, rifiuti, consumo materie prime Impresa manutenzione macchinari Servizio smaltimento rifiuti Consumi energetici, emissioni in atmosfera, rifiuti, suolo e sottosuolo Smaltitori

36 Misurare gli aspetti ambientali: gli indicatori
Finalità degli indicatori: L'uso degli indicatori ambientali facilita la descrizione delle prestazioni ambientali perché consente di tradurre dati grezzi in informazioni di facile comprensione Gli indicatori ambientali riassumono l'ampia serie di dati sull'ambiente in un numero ridotto di pacchetti di informazioni essenziali. In questo modo le organizzazioni possono facilmente quantificare e riportare dati sulle prestazioni ambientali e gestire i loro aspetti e impatti ambientali. 36

37 Misurare gli aspetti ambientali: gli indicatori (all. IV Reg Emas)
forniscono una valutazione accurata delle prestazioni ambientali dell’organizzazione sono comprensibili e privi di ambiguità consentono la comparazione da un anno all’altro per valutare l’andamento delle prestazioni ambientali dell’organizzazione consentono confronti con i parametri di riferimento a livello settoriale, nazionale o regionale, come opportuno consentono eventualmente confronti con gli obblighi regolamentari 37

38 Misurare gli aspetti ambientali: gli indicatori
Requisiti per gli indicatori: Comparabilità: gli indicatori devono consentire di effettuare una comparazione e mostrare i cambiamenti avvenuti nelle prestazioni ambientali, Equilibrio: tra settori problematici (negativi) e settori promettenti (positivi), Continuità: gli indicatori devono basarsi sugli stessi criteri e riferirsi a periodi o unità di tempo comparabili, Tempestività: gli indicatori devono essere aggiornati con una frequenza sufficiente per consentire interventi in tempo utile, Chiarezza: gli indicatori devono essere chiari e comprensibili. 38

39 I Key performance indicators di EMAS III (All.IV)
Gli indicatori chiave si riferiscono alle seguenti tematiche ambientali: efficienza energetica; efficienza dei materiali; acqua; rifiuti; biodiversità emissioni 39

40 Valutazione degli aspetti – criteri di significatività (1)
Una volta individuati e quantificati gli aspetti ambientali è possibile procedere alla loro valutazione Nello stabilire i criteri si deve tener conto dei seguenti elementi: Potenzialità dell’aspetto ambientale di produrre danni e dati esistenti in azienda relativi agli aspetti identificati Fragilità dell’ambiente Entità, quantità, frequenza e reversibilità dell’impatto Scala e durata dell’impatto

41 Valutazione degli aspetti – criteri di significatività (2)
Esistenza di una legislazione ambientale pertinente e relativi requisiti Importanza che l’aspetto riveste per le parti interessate e per i dipendenti Attività dell’organizzazione con i costi ambientali e benefici ambientali più elevati

42 Analisi emergenze e incidenti
occorsi in passato Ulteriore sezione dell’AAI sarà costituita dal paragrafo relativo alle emergenze e agli incidenti avvenuti in passato. In tale sezione oltre a tali elementi possono essere anche inserite informazioni sulla situazione di prevenzione incendio

43 Relazione di sintesi della AAI (2)
Descrizione delle caratteristiche ambientali del contesto territoriale di riferimento Descrizione delle attività d’impresa, dei processi produttivi e dei prodotti realizzati (o servizi forniti) Descrizione dell’assetto gestionale ed organizzativo Presentazione della metodologia di analisi e dei criteri di significatività degli aspetti ambientali Identificazione e descrizione degli aspetti ambientali Valutazione degli aspetti ambientali diretti e indiretti Analisi delle prassi e delle procedure gestionali attuali Analisi delle emergenze e degli incidenti occorsi in passato Schema di sintesi degli aspetti ambientali diretti e indiretti significativi, comprensivo degli indicatori di prestazione 43

44 Relazione di sintesi della AAI (3)
Il rapporto di AAI sintetizza le evidenze emerse durante le precedenti fasi di analisi Il rapporto di AAI non è un documento pubblico, ma viene letto dal verificatore per valutare la correttezza delle analisi svolte Un buon rapporto di AAI è una ottima base di partenza per la redazione della Dichiarazione Ambientale 44

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47 ANALISI AMBIENTALE INIZIALE E STRUMENTI COLLETTIVI www. assoconciatori
ANALISI AMBIENTALE INIZIALE E STRUMENTI COLLETTIVI

48 Semplificazioni citate nella Posizione
EMAS distretti

49 Informazioni generali per approfondire le tematiche legate ai SGA
Semplificazioni citate nella Posizione EMAS distretti Informazioni generali per approfondire le tematiche legate ai SGA Manuale di sostenibilità

50 ANALISI AMBIENTALE INIZIALE E STRUMENTI COLLETTIVI
Analisi Ambientale Territoriale Valutazione significatività Inquadramento Territoriale Dichiarazione Ambientale Inquadramento Territoriale Analisi Ambientale Iniziale

51 ANALISI AMBIENTALE INIZIALE E STRUMENTI COLLETTIVI
Analisi Ambientale Settoriale Identificazione indicatori Valutazione significatività Identificazione aspetti ambientali Descrizione ciclo produttivo

52 ANALISI AMBIENTALE INIZIALE E STRUMENTI COLLETTIVI
LCA prodotto caratterizzante Aspetti ambientali indiretti

53 ANALISI AMBIENTALE INIZIALE E STRUMENTI COLLETTIVI
Sito conciambiente Schema di Report di Analisi Ambientale iniziale

54 POLITICA E PROGRAMMA

55 Politica Ambientale La politica ambientale definisce l’impegno che la direzione dell’organizzazione intende assumersi nei confronti della protezione ambientale ed enuncia gli obiettivi e i principi generali d’azione che guideranno tutti i suoi atti nel campo della gestione delle problematiche ambientali connesse con lo svolgimento della sua attività

56 Politica Ambientale: le caratteristiche
appropriata alla natura, alla dimensione e agli impatti dell’organizzazione; impegno al miglioramento continuo e alla prevenzione dell’inquinamento; impegno alla conformità legislativa; quadro di riferimento per la definizione di obiettivi e traguardi; documentata e resa operante, mantenuta attiva e diffusa; Datata, firmata e resa disponibile al pubblico

57 Programma Ambientale Una volta identificati gli aspetti ambientali significativi e formulato, con la politica ambientale, l’impegno di prevenire, gestire e tenere sotto controllo tali aspetti, l’organizzazione deve definire gli obiettivi specifici di miglioramento e programmare gli interventi idonei al loro perseguimento introducendo questi obiettivi in un Programma Ambientale E’ di fondamentale importanza che vi sia coerenza fra la politica ambientale dell’organizzazione, gli aspetti ambientali risultati come significativi nell’Analisi Ambientale Iniziale e gli obiettivi di miglioramento introdotti nel Programma Ambientale

58 Programma Ambientale i contenuti
L’aspetto ambientale a cui si riferisce e l’ obiettivo Il traguardo di riferimento (misurabili se possibile) Le azioni (attività operative da realizzare) Le responsabilità per ogni livello rilevante Le risorse stanziate I tempi di realizzazione

59 Semplificazioni citate nella Posizione
EMAS distretti

60 Semplificazioni citate nella Posizione
EMAS distretti

61 Semplificazioni citate nella Posizione
EMAS distretti

62 ANALISI AMBIENTALE INIZIALE E STRUMENTI COLLETTIVI
Politica e Programma Politica distrettuale Programma distrettuale Schema di politica ambientale Schema di programma ambientale

63 SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

64 Sistema di gestione ambientale: conformità normativa
4.3.2 Prescrizioni legali e altre prescrizioni L'organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per: identificare e avere accesso alle prescrizioni legali applicabili e alle altre prescrizioni che l’organizzazione sottoscrive che riguardano i propri aspetti ambientali; determinare come tali prescrizioni si applicano ai propri aspetti ambientali. L'organizzazione deve assicurare che tali prescrizioni legali applicabili e altre prescrizioni che l’organizzazione sottoscrive, siano tenute in considerazione nello stabilire, attuare e mantenere attivo il proprio sistema di gestione ambientale.

65 Strumenti collettivi (www.conciambiente.it)
Bozza procedura Registro normative 4.3.2 Prescrizioni legali

66 Sistema di gestione ambientale: Ruoli e Responsabilità
4.4.1 Risorse, ruoli, responsabilità e autorità La direzione deve assicurare la disponibilità delle risorse indispensabili per stabilire, attuare, mantenere attivo e migliorare il sistema di gestione ambientale. Esse comprendono le risorse umane e le competenze specialistiche, le infrastrutture organizzative, le tecnologie e le risorse finanziarie. Al fine di agevolare una gestione ambientale efficace, ruoli, responsabilità e autorità devono essere definiti, documentati e comunicati. L’alta direzione dell’organizzazione deve nominare un apposito rappresentante della direzione, o più di uno, il quale, indipendentemente da altre responsabilità, deve avere ruoli, responsabilità e autorità definiti per: assicurare che il sistema di gestione ambientale sia stabilito, attuato e mantenuto attivo in conformità ai requisiti della presente norma internazionale riferire all’alta direzione sulle prestazioni del sistema di gestione ambientale al fine del riesame, comprese le raccomandazioni per il miglioramento.

67 Strumenti collettivi (www.conciambiente.it)
Bozza Manuale SGA 4.4.1 Ruoli e responsabilità

68 Sistema di gestione ambientale: Ruoli e Responsabilità
4.4.2 Competenza, formazione e consapevolezza L’organizzazione deve assicurare che qualsiasi persona che esegua, per l’organizzazione stessa o per conto di essa, compiti che possono causare uno o più impatti ambientali significativi identificati dall'organizzazione, abbia acquisito la competenza necessaria mediante appropriata istruzione, formazione o esperienza e deve conservarne le relative registrazioni. L’organizzazione deve identificare le necessità formative in relazione ai propri aspetti ambientali ed al proprio sistema di gestione ambientale. Essa deve provvedere alla formazione o intraprendere altre azioni per soddisfare tali necessità e deve conservarne le relative registrazioni. L’organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure affinché le persone che lavorano per l’organizzazione, o per conto di essa, siano consapevoli: dell’importanza della conformità alla politica ambientale, alle procedure e ai requisiti del sistema di gestione ambientale degli aspetti ambientali significativi e dei relativi impatti ambientali, reali o potenziali, associati al proprio lavoro e dei benefici per l’ambiente dovuti al miglioramento delle proprie prestazioni individuali dei propri ruoli e delle proprie responsabilità nell’ottenimento della conformità ai requisiti del sistema di gestione ambientale delle conseguenze potenziali di scostamenti rispetto alle procedure specificate.

69 Strumenti collettivi (www.conciambiente.it)
Bozza Procedura Piano della formazione di distretto Modulo di pianificazione registrazione 4.4.2 Formazione

70 Sistema di gestione ambientale: Comunicazione e documentazione
L’organizzazione deve, in relazione ai propri aspetti ambientali ed al proprio sistema di gestione ambientale, stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per: assicurare la comunicazione interna fra i differenti livelli e le diverse funzioni dell’organizzazione ricevere, documentare e rispondere alle richieste pertinenti provenienti dalle parti interessate esterne. L’organizzazione deve decidere se comunicare all’esterno riguardo ai propri aspetti ambientali significativi e deve documentare la propria decisione. Se l’organizzazione decide di comunicare all’esterno, essa deve stabilire ed attuare uno o più metodi di comunicazione esterna. 4.4.4 Documentazione La documentazione del sistema di gestione ambientale deve comprendere: la politica ambientale, gli obiettivi e i traguardi la descrizione del campo di applicazione del sistema di gestione ambientale la descrizione dei principali elementi del sistema di gestione ambientale e delle loro interazioni, nonché il riferimento ai documenti correlati i documenti, comprese le registrazioni, richiesti dalla presente norma internazionale i documenti, comprese le registrazioni, che l’organizzazione ritiene necessari per assicurare una pianificazione, un funzionamento ed un controllo efficaci dei processi relativi ai propri aspetti ambientali significativi

71 Strumenti collettivi (www.conciambiente.it)
Bozza procedura comunicazione Registro comunicazioni Bozza procedura documentazione Registro documenti SGA 4.4.3 & 4.4.4

72 Sistema di gestione ambientale: Controllo operativo
L’organizzazione deve identificare e pianificare le operazioni che sono associate agli aspetti ambientali significativi identificati, in conformità alla propria politica ambientale, ai propri obiettivi e ai propri traguardi, al fine di assicurare che siano condotte nelle condizioni specificate: stabilendo, attuando e mantenendo attive una o più procedure documentate per tenere sotto controllo situazioni in cui l’assenza di procedure documentate potrebbe portare a difformità rispetto alla politica ambientale, agli obiettivi e ai traguardi elaborando, nella/e procedura/e, i criteri operativi stabilendo, attuando e mantenendo attive le procedure concernenti gli aspetti ambientali significativi identificati dei beni e dei servizi utilizzati dall’organizzazione e comunicando ai fornitori, compresi gli appaltatori, le procedure e i requisiti ad essi applicabili.

73 Strumenti collettivi (www.conciambiente.it)
Gestione fornitori Gestione rifiuti Controllo emissioni in atmosfera Gestione scarichi idrici Gestione sostanze pericolose 4.4.6 Controllo operativo

74 Sistema di gestione ambientale: Sorveglianza e misurazione
L’organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per sorvegliare e misurare, regolarmente, le principali caratteristiche delle proprie operazioni che possono avere un impatto ambientale significativo. La/e procedura/e deve/devono comprendere la documentazione delle informazioni che consentono di sorvegliare l’andamento delle prestazioni, dei controlli operativi applicabili e della conformità agli obiettivi e ai traguardi ambientali dell’organizzazione. L’organizzazione deve assicurare che sia utilizzata, e sottoposta a manutenzione, attrezzatura di sorveglianza e misurazione tarata o verificata e deve conservarne le relative registrazioni.

75 Strumenti collettivi (www.conciambiente.it)
Bozza procedura Gestione delle misurazioni delle prestazioni e monitoraggio Registro per sorveglianza e misurazioni 4.5.1 Sorveglianza e misurazione

76 Sistema di gestione ambientale: NC, AC, AP
4.5.3 Non conformità, azioni correttive e azioni preventive L’organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per trattare le non conformità reali o potenziali e per intraprendere azioni correttive e azioni preventive. La/e procedura/e deve/devono definire i requisiti per: identificare e correggere le non conformità e intraprendere azioni per mitigare i relativi impatti ambientali esaminare le non conformità, determinarne la/e causa/e e intraprendere azioni al fine di impedirne il ripetersi valutare la necessità di azioni tese a prevenire le non conformità ed attuare le azioni appropriate identificate per impedirne il verificarsi registrare i risultati delle azioni correttive e delle azioni preventive intraprese riesaminare l’efficacia delle azioni correttive e delle azioni preventive intraprese. Le azioni intraprese devono essere adeguate all’importanza dei problemi e agli impatti ambientali fronteggiati. L’organizzazione deve assicurare che alla documentazione del sistema di gestione ambientale siano apportate tutte le modifiche necessarie.

77 Strumenti collettivi (www.conciambiente.it)
Bozza procedura Rapporto NC Modulo segnalazione NC 4.5.3 NC, AC, AP

78 Sistema di gestione ambientale: Audit Interno
L’organizzazione deve assicurare che siano condotti audit interni del sistema di gestione ambientale a intervalli pianificati, al fine di: determinare se il sistema di gestione ambientale: - è conforme a quanto è stato pianificato per la gestione ambientale, compresi i requisiti della presente norma internazionale; - è stato correttamente attuato ed è mantenuto attivo; fornire alla direzione informazioni sui risultati degli audit. Uno o più programmi di audit devono essere pianificati, stabiliti, attuati e mantenuti attivi dall’organizzazione, tenendo in considerazione l’importanza ambientale della/e operazione/i esaminata/e e i risultati degli audit precedenti. Devono essere stabilite, attuate e mantenute attive una o più procedure di audit che indichino: le responsabilità e i requisiti per pianificare e condurre gli audit, per riportarne i risultati e per conservarne le relative registrazioni; la determinazione dei criteri, del campo di applicazione, della frequenza e della metodologia degli audit. La selezione degli auditor e la conduzione degli audit deve assicurare l'obiettività e l'imparzialità del processo di audit.

79 Strumenti collettivi (www.conciambiente.it)
Check list per la conduzione degli audit 4.5.5 Audit interno

80 Sistema di gestione ambientale: Riesame della Direzione
L’alta direzione deve riesaminare il sistema di gestione ambientale dell’organizzazione, ad intervalli pianificati, per assicurare che esso continui ad essere idoneo, adeguato ed efficace. I riesami devono comprendere la valutazione delle opportunità di miglioramento e la necessità di apportare modifiche al sistema di gestione ambientale, compresi politica, obiettivi e traguardi ambientali. Le registrazioni dei riesami della direzione devono essere conservate. Gli elementi in ingresso per i riesami della direzione devono comprendere: i risultati degli audit interni e delle valutazioni sul rispetto delle prescrizioni legali e delle altre prescrizioni che l’organizzazione sottoscrive le comunicazioni provenienti dalle parti interessate esterne, compresi i reclami la prestazione ambientale dell’organizzazione il grado di raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi lo stato delle azioni correttive e preventive lo stato di avanzamento delle azioni previste dai precedenti riesami della direzione il cambiamento di situazioni circostanti, comprese le evoluzioni delle prescrizioni legali e delle altre prescrizioni relative ai propri aspetti ambientali le raccomandazioni per il miglioramento.

81 Strumenti collettivi (www.conciambiente.it)
Bozza procedura Verbale di riesame 4.6 Riesame della Direzione

82 Grazie tiberio.daddi@sssup.it


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