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Principi e programmazione del Settore Giovanile Rosignano (LI), Sabato 23 Aprile 2016.

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1 Principi e programmazione del Settore Giovanile Rosignano (LI), Sabato 23 Aprile 2016

2 Chi vi parla: Castagnetti Franco dal 1989 al 1999 Coordinatore Progetto Giovolley, dal 1997 Centro Pilota FIPAV e Lega Pallavolo Serie A 1 Scudetto Tricolore giovanile Under 14/F e 3 secondi posti. dal 2000 al 2006 Segretario Generale Lega Pallavolo Serie A Femminile dal 2007 al 2016 Direttore Circolo Tennis Albinea 3 volte miglior Circolo d’Italia della Federazione Tennis 16 scudetti Tricolore giovanili (11 individuali e 4 di squadra) dal 1980 al 1989 Presidente Polisportiva Resport Calcio, Pallavolo, Tennis Tavolo, Basket a Reggio Emilia

3 GIOVOLLEY - fenomeno degli anni 90, valori di sempre ? Nasce nel 1988 dall’intuizione di 3 società di Reggio Emilia che decidono di collaborare per gestire insieme i Centri di avviamento alla Pallavolo Numeri. I numeri per 11 anni sono in continua ascesa. Nel 1999 le società aderenti al Progetto sono 29 fra Reggio, Modena e Mantova per un insieme di 69 centri di avviamento sparsi in 39 palestre di 22 comuni di Reggio, Modena e Mantova e coinvolgono circa 1102 bambini. Ogni società ha sempre mantenuto la sua autonomia per squadre di categoria e di serie. Fra il 1989 ed il 2000 il progetto ha avviato alla Pallavolo circa 8000 bambini Modello Organizzativo Nasce come modello organizzativo centralizzato dei CAS con attività promosse e coordinate da un’unica struttura tecnica, organizzativa ed amministrativa. Si radica dapprima nel tessuto pallavolistico per un aiuto concreto, un coordinamento ed una standardizzazione di qualità delle proposte nella fascia 6-12 anni Si pone come elemento di dialogo fra dirigenti sportivi che condividon soluzioni e percorsi Presenta un nuovo linguaggio per dialogare con le famiglie, ricco di proposte e contenuti Diventa in seguito un modello di sviluppo del Settore Giovanile Genera un insieme di servizi ed iniziative condivise ed utili alle società del territorio E’ garanzia di autonomia e sviluppo delle Società Sportive Diffonde la pallavolo nelle aree dove ci sono impianti sportivi, ma mancano le proposte Sarà fonte di qualificate relazioni delle Società Sportive con Enti Locali, Scuole ed altre Agenzie Sociali ed Educative del Territorio

4 Principi di base Collaborare e condividere obiettivi e progetti fra gruppi di Società Sportive di Volley No alla specializzazione precoce. Palla Rilanciata, Minivolley, SuperMinivolley e poi 6x6 Dare una risposta a tutti i giovani che desiderano giocare a pallavolo anche dopo il CAS, favorendo ove possibile, la composizione di gruppi omogenei per capacità Tracciare un percorso di intervento condiviso fra Dirigenti, Tecnici e Famiglie Migliorare la tutela sanitaria dei giovani sportivi e favorire la ricerca scientifica Garantire la copertura assicurativa oltre alle soglie di intervento del Tesseramento Fipav Promuovere maggiori opportunità di formazione per Dirigenti e Tecnici della Pallavolo Garantire un Tecnico qualificato nel Settore Giovanile. Il Tecnico Giusto al posto Giusto Sollecitare la Fipav ad affrontare le reali difficoltà ed esigenze delle società del territorio Organizzare eventi sportivi che coinvolgono più società del progetto nei COL Organizzare iniziative che rafforzano l’appartenenza dei giovani al proprio Club Centro Pilota di Federazione e Leghe Pallavolo Dal 1997 al 2000 il Giovolley diventa progetto pilota nazionale. Il modello organizzativo e di collaborazione fra Club viene raccontato in 18 convegni in 13 province italiane. Diverse iniziative simili fioriscono sui territori grazie all’esempio irradiato dal Progetto Giovolley. Comunicazione Nasce «Giornale Giovolley» un periodico illustrato a colori che in abbonamento postale raggiunge 8 volte l’anno circa 19.000 famiglie che abitano nei comuni di attività e che racconta e documenta le attività del Progetto. Vengono autogestite varie trasmissioni televisive dedicate al Progetto su TV locali: «Giovollandia», «Inviato Speciale», «MaGioCò», Spazio Volley, Cambio Palla. Alcuni media nazionali citano il fenomeno. Alcuni progetti coinvolgono gli stessi media GIOVOLLEY - fenomeno degli anni 90, valori di sempre ?

5 Eventi di Pallavolo. Le società del Progetto condividono l’organizzazione di tanti eventi che diventano importanti momenti di conoscenza e di crescita di tutti i dirigenti. Tornei Giovanili in città e in Appennino Reggiano (32 squadre). Grande valenza turistica. Finali Provinciali, Regionali e Nazionali Fipav di categorie giovanili ricche di tante iniziative collaterali. Per finali scudetto Under 16/F venne allestita Volley Gallery in piazza. Raduni di selezioni azzurre, Club Italia, Tornei ed amichevoli delle nazionali giovanili Coppa Emilia di Serie A1 Maschile ed incontri amichevoli della Nazionale Maschile All Star Game Maschile e Femminile, Supercoppa Italiana Femminile al Pala Bigi. Feste del GiocaGiovolley nelle piazze, nei parchi, in parcheggi e gallerie di Centri Commerciali, allo Stadio Giglio (oggi Mapei Stadium). Finali di eventi giovanili di Lega Pallavolo Serie A Maschile (Boy e Little League) Fiera del Minivolley e Trofeo Topolino all’Ente Fiera di Reggio con 9500 visitatori Formazione. Le società del Progetto promuovono numerosi momenti di formazione per tecnici invitando a Reggio e nei comuni di attività i più importanti allenatori italiani e stranieri. Tecnici di Serie A, di Nazionali maggiori e giovanili. Arrivano uno dopo l’altro, Giuseppe Bosetti, Marco Aurelio Motta, Bebeto ecc... Il coordinamento tecnico di Progetto redige un programma standardizzato per tutti tecnici di CAS e Settore Giovanile dei Club aderenti. Selezione, Inclusione e nuovi territori. La fiducia fra i dirigenti ed i tecnici che scaturisce dal lavorare insieme permette al progetto di offrire ai giovani più talentosi di far parte di selezioni Under 14. Cresce quindi il livello tecnico, emergono atlete ed il Giovolley per diversi anni è protagonista di finali scudetto giovanili, condividendo emozioni fra dirigenti di diverse società del Progetto. Le società si preoccupano di trovare un posto in squadra per tutti coloro che, uscendo dai CAS, vogliono giocare a pallavolo. Per accogliere tutti nascono allo scopo nuove società sportive, alcune delle quali in città, altre in Comuni dell’Appennino. GIOVOLLEY - fenomeno degli anni 90, valori di sempre ?

6 Scudetti e Campioni Il Giovolley vince lo scudetto Under 14/F nel 1994 e negli anni successivi colleziona diversi secondi posti. Diverse giocatrici fanno parte di varie rappresentative giovanili azzurre. Alcune di loro approdano in Serie A: Stefania Donelli, Margherita Fabbri, Sara Motta, Sara Gatti, Valentina Rossi, Francesca Ferretti, Ilenia Pantaleoni, Lara Campani, Valerio Curti. Da una società del progetto (VBSM) approdano in massima serie Sandro Fabbiani e Alessia Gennari. Risorse e Immagine I numeri ed i risultati del Progetto calamitano l’interesse di Coop Consumatori che già dal 1990 è partner del Progetto. In seguito anche Latte Giglio e Nike Italia. Viene prodotta una linea di abbigliamento « Centri Giovolley» arricchita da tanti materiali e gadget personalizzati Progetti Medico Sanitari e Scambi co-finanziati dalla Regione Emilia Romagna Numerosi Progetti medici, sanitari e ricerche scientifiche vengono poste in essere grazie al lavoro del Comitato medico-scientifico composto da due medici fisiatri, un ortopedico e due medici sociali Giovolley abilitati FMSI. Ogni due anni viene sfornato un progetto: «Test Abilità Motorie e Percentili Coni», «Peso Giusto, Altezza Giusta», «Bunnel e scogliosi», «Antropometria e Prestazione Motoria». I risultati dello screening del Progetto Bunnel vengono presentati al Congresso Europeo di Goteborg. Con il sostegno della Regione si attivano scambi internazionali con Club, Federazioni, Università francesi, spagnole, tedesche, canadesi. Attività collaterali e dedicate alle famiglie A latere del Minivolley nascono varie attività ed iniziative quali GiocaGiovolley, una combinata fra giochi sportivi, prove di abilità, concorsi di disegno, di poesia, di narrazione, di fotografia, di fumetti, di barzellette. Acquavolley in piscina con bambini e famiglie la domenica pomeriggio, corsi di nuoto, FantaGiovolley, Gio-Festival canoro, Teatro del GioVolley, Concorso Cronache Giornalistiche, «Scrivi al Campione» Testimonial della Nike. GIOVOLLEY - fenomeno degli anni 90, valori di sempre ?

7 Attività con le Scuole Il Progetto Giovolley, tramite il proprio coordinamento tecnico, sostiene e redige programmi di intervento nelle scuole elementari, primo e secondo ciclo, poi condivisi ed inseriti nel piano di intervento del GiocoSport del CONI Provinciale. Iniziative di Solidarietà e promozione del Volley Carlo Ancellotti sale sul seggiolone arbitrale con i bambini del Giovolley e le azzurrine di Bosetti a favore di ADMO. Anna Maria Marasi, Andrea Lucchetta, Luca Cantagalli, Andrea Zorzi, Lorenzo Bernardi, Pasquale Gravina, Samuele Papi, Andrea Sartoretti e Maurizia Cacciatori si prestano come Testimonial del Volley in occasione di iniziative od eventi. Relazione Annuale - Sullo stile del «Bilancio Sociale» al termine di ogni stagione sportiva il Progetto Giovolley predispone e pubblica un documento di sintesi delle attività, dei numeri, degli obiettivi e dei risultati raggiunti. Il documento è a disposizione dei Club, della Federazione, dei Partner, degli Enti Locali e di tutte le famiglie. GIOVOLLEY - fenomeno degli anni 90, valori di sempre ?

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10 Il nostro impegno nel settore giovanile SPESSO TUTTI DILETTANTI E VOLONTARI Consiglio Presidente CampionatiAllenamentiRiunioni Eventi Iniziative Segreteria Tecnici Operatori Sportivi Centri Avv Squadre Aggregare, Giocare, Divertire, Insegnare, Educare, Tutelare, Coinvolgere, Formare, Organizzare, Gestire, Amministrare, Sostenere, Comunicare, Consolidare, Includere e tanto altro…

11 Il nostro impegno nel settore giovanile COLLABORARE / FARE SISTEMA / CONDIVIDERE Quante cose dobbiamo fare Insegnare regole, tecnica ecc. Educare valori morali etici Tutelare Sanitario, Sicurezza assicurativo Dialogare con le famiglie Coinvolgere altre persone Formare operatori sportivi Organizzare Attività e materiali Gestire Tecnici, situazioni conflitti.. Includere i più deboli Amministrare flussi e contabilità Sostenere Reperire risorse Comunicare interno ed esterno Consolidare Attività e risorse Reclutare i bambini Giocare saper perdere Divertire per motivare

12 Il nostro impegno nella prima squadra COLLABORARE / FARE SISTEMA / CONDIVIDERE Quante cose dobbiamo fare Insegnare regole, tecnica ecc. Educare valori morali etici Tutelare Sanitario, Sicurezza, Assicurativo Dialogare con le famiglie Coinvolgere altre persone Formare operatori sportivi Organizzare Attività e materiali Gestire Tecnici, situazioni conflitti.. Includere i più deboli Amministrare flussi e contabilità Sostenere Reperire risorse Comunicare interno ed esterno Consolidare Attività e risorse Reclutare i bambini Vincere saper perdere Divertire per motivare

13 Morale ed Etica: al primo posto della mission Ogni dirigente sportivo offre ogni giorno il suo contributo a tale scopo Educare valori morali etici Proviamo a sognare il risultato più bello Sostituire la Guerra con una edizione delle Olimpiadi, tradurre l’odio e la violenza in sano agonismo sportivo Sostituire un attentato all’aeroporto con una bella ed appassionante partita al Palasport Sostituire l’esplosione di un ordigno in luogo pubblico con una esplosione di gioia di una ola allo stadio Sostituire la violenza per vendetta personale con il desiderio di allenarsi per fare meglio al prossimo incontro Senza rendersene conto perché in Lui c’è ricchezza di valori morali ed etici. Lo sport è il miglior mezzo per trasferire questi valori ai giovani

14 Morale ed Etica: al primo posto della mission Educare valori morali etici Cosa trasferiamo ogni giorno ai giovani ? MORALE l’insieme dei principi generali che nella vita regolano il nostro comportamento e le nostre relazioni Ci aiuta a distinguere il bene dal male. Attiva la Ragione, l’Ispirazione, l’intuizione, la coscienza. ETICA L’Etica è la pratica, è la modalità dell’applicazione di tali principi, nel rispetto di sé stessi e degli altri. Non serve fare solo ciò che si deve fare, ma anche farlo al meglio, cioè bene. Si esprime attraverso la volontà, intesa come capacità di dominare la propria natura e di perseguire delle scelte, sviluppando le virtù umane. Determinano un comportamento etico l’intenzione che manifestiamo nel compiere un atto e lo sforzo individuale, la volontà ed il coraggio richiesti nel contesto dei mezzi a disposizione PALLAVOLO Nella Pallavolo, Morale ed Etica sono un tutt’uno. Insegniamo le regole, i comportamenti corretti per rispettare noi stessi (corretta preparazione, fisica, alimentazione, cura delle persona ecc..), rispettare le regole del gioco, rispettare gli altri, anzi gli avversari. Trasferiamo ai giovani i valori che nascono dallo sport e si sviluppano nella vita.

15 Morale ed Etica: al primo posto della mission Educare valori morali etici Quindi cosa ci aiuta a fare la pallavolo ? CITTADINI Modella nuove identità di cittadini italiani, europei, del mondo CIVILTA’ E’ un progetto civile di convivenza, confronto e rispetto delle persone di cui oggi c’è sempre più bisogno VALORI Ci aiuta a inculcare valori come la definizione di obiettivi (individuali e di gruppo), Rispetto delle regole, Lealtà, Confronto, Strategia, Condivisione, Meritocrazia, Rispetto degli altri (compagni, avversari, pubblico, arbitri…), ecc… IDENTITA’ PERSONALE Il valore della pratica dello sport è riconosciuto in funzione della costruzione dell’identità personale dei giovani PER COMPIERE AL MEGLIO QUESTA MISSION EDUCATIVA dobbiamo estendere i nostri obiettivi a tutte le componenti della società allenatori, staff, atleti, genitori

16 Morale ed Etica: al primo posto della mission Tabella generale dei principi della Carta Etica della Scuola Pallavolo Anderlini STAFFATLETIGENITORI 1 ASSUMERSI RESPONSABILITA' SOCIALE, rispettare istituzioni, altre società, avversari arbitro, strutture e materiali RISPETTARE LE REGOLE DELLA SOCIETA' 2 ESSERE DA ESEMPIO PER GLI ATLETI attraverso un comportamento coerente, corretto, educato e rispettoso delle regole RISPETTARE LE REGOLE DEL GRUPPO E DELLA SQUADRA 3 AIUTARSI RECIPROCAMENTE E COLLABORARE con tutto lo staff RISPETTARE I COMPAGNI nei momenti di vita comune RISPETTARE RUOLI, SCELTE, PROFESSIONALITA' di chi lavora 4 MANTENERE RISPETTO DI RUOLO E PERSONA anche di fronte ad incomprensioni RISPETTARE L'ALLENATORE e le sue scelte FARE IL TIFO a favore di tutta la squadra ed accettare la sconfitta 5 COMUNICARE SCELTE, DECISIONI, CHIARIRE DUBBI coi ragazzi, eventualmente anche con la famiglia, sapere ascoltare senza giudicare ORGANIZZARE IL PROPRIO TEMPO (tra scuola, pallavolo, e amici) per mantenere l'impegno ACCETTARE I LIMITI DEL PROPRIO FIGLIO fisici, tecnici, o caratteriali 6 CONSIDERARE LE FASI EVOLUTIVE DEI RAGAZZI Evitare il sovraccarico fisico e mentale. Rispettare i tempi di recupero psico-fisico da infortunio ACCETTARE LA SCONFITTA CONSOLARE i propri figli, CONDIVIDERE e riconoscere le emozioni negative senza giudicare e colpevolizzare 7 ESSERE RESPONSABILI E PROFESSIONALI nel proprio lavoro. Definire obiettivi perseguibili e motivanti RISPETTARE ARBITRI ED AVVERSARI COMUNICARE CON L'ALTRO per chiarire, senza giudicare 8 FOCALIZZARE L'IMPORTANZA SULLA PERSONA oltre che sull'atleta, evitando generalizzazioni che esulano dalla situazione contingente FARE IL TIFO PER I PROPRI COMPAGNIVALORIZZARE DOTI DEI PROPRI FIGLI 9 MOTIVARE TUTTI I RAGAZZI AD IMPARARE e dare lo la percezione di appartenenza al gruppo VIVERE E LASCIAR VIVERE GLI ALTRI in un ambiente salutare Lasciare la possibilità ai propri figli di ESSERE CAMPIONI oppure DI NON ESSERLO 10 Aiutare a garantire che L'AMBIENTE SPORTIVO SIA SICURO E SANO COLLABORARE / FARE SISTEMA / CONDIVIDERE

17 Morale ed Etica: al primo posto della mission COLLABORARE / FARE SISTEMA / CONDIVIDERE

18 Il nostro impegno nel settore giovanile Obiettivi Problemi Analisi Situazioni Necessità Azioni PER PROGRAMMARE dobbiamo essere sempre attenti ad analizzare e tenere sotto controllo le SITUAZIONI a porre in essere e correggere le nostre AZIONI COLLABORARE / FARE SISTEMA / CONDIVIDERE

19 Il nostro impegno nel settore giovanile ANALISI DELLE SITUAZIONI Analizzare per capire il contesto che ci circonda e dialogare con gli interlocutori Dialogo può essere: approccio, conoscenza, identificazione di possibili relazioni, possibili opportunità, occasioni di incontro, motivi di attenzione, interessi comuni, si-energie ecc.. 1. I Giovani del Territorio (Numeri, Target e Geografia) Quanti sono ? Dove vivono ? Come si spostano ? Dove vanno a scuola ? 2. Federazione ed Enti di Promozione Sportiva Che proposte esistono ? Quali attività o supporti ci servirebbero ? 3. Noi stessi Società, Dirigenti, Impianti 4. Le Famigliedei nostri tesserati 5. Enti LocaliComuni, Province, Regioni, Pro Loco 6. Agenzie EducativeScuole Infanzia, 1° e 2° grado, Superiori, Università 7. Altre Società SportiveNon solo di Pallavolo 8. Altre Agenzie SocialiParrocchie, Enti Assistenziali, Servizi alla Persona 9. Servizi SanitariOspedali, Centri Privati, Medici 10. AziendeIndustrie, Esercizi Commerciali, Artigiani ecc.. 11. Associazioni di CategoriaConvenzioni, Walfare aziendale 12. Media e SocialTradizionali, ma sempre più Web, Digital e Mobile 13. Appassionati di VolleyTecnici, ex giocatori, semplici appassionati …..

20 Il nostro impegno nel settore giovanile AZIONI Grazie all’analisi delle situazioni abbiamo elementi utili per identificare i nostri obiettivi ed individuare priorità e strategie della Società e del Settore Giovanile Se nella nostra mission rientra il Settore Giovanile non dobbiamo trascurarlo, ma dobbiamo commisurare le nostre attività alle forze a disposizione 1. Promozione e Reclutamento Siamo parte integrante del Tessuto Sociale, mettiamo in campo le relazioni 2. Definizione e programmazione di Spazi e Tempi dell’ Attività Giovanile Palestre, piste polivalenti, aree verdi, ogni luogo del paese o della Città 3. Definizione Staff Tecnico capacità e coordinamento 4. Definizione Organicidai Centri di Avviamento alle squadre giovanili 5. Definizione Collaboratori operatori Sportivi volontari 6. Organizzazione Generalecampionati, trasferte, segreteria, materiali 7. Reperimento Risorseall’interno e all’esterno. Mirate al Settore Giovanile 7. Comunicazioneall’interno ed all’esterno 8. Identificazione Progettici aiutano a definire e condividere obiettivi Altre Azioni, seppur specifiche del S.G. sono incluse nell’ampia visione societaria 9. Gestione Amministrativa 10. Gestione Impianti 11. Tutela di Atleti, Staff Tecnico, Dirigenti, Operatori Sportivi Volontari

21 Il nostro impegno nel settore giovanile FATTORI DI SUCCESSO Offriamo un servizio che scaturisce dall’interazione fra la nostra Società, i nostri Tecnici ed Operatori Sportivi, i giovani e le loro famiglie. Il servizio è intangibile, soggettivo e gli interlocutori sono tanti. Semplificare, standardizzare, creare immagine, rassicurare sono elementi importanti. Occorre offrire e stimolare: 1. Fruibilità del servizio Tempi e luoghi dell’attività in funzione del contesto. Costi di accesso. 2. Promozione ed Immagine Creano attenzione, generano interesse 3. Passione (professionalità) e Attenzione alla persona Trasferiscono valore a noi stessi ed alle nostre proposte 4. Qualità e Organizzazione Rassicurano, Identificano punti di riferimento. Il servizio è buono ed utile. 5. Coerenza Da consistenza alla relazione con le famiglie, consolida credibilità 6. Consenso e Riconoscimento Sono indice di fiducia, appartenenza, fidelizzazione. Durano nel tempo. COLLABORARE / FARE SISTEMA / CONDIVIDERE

22 L’ANALISI DELLE SITUAZIONI – IL CONTESTO NOI STESSI (Dirigenti) Essere Dirigenti del Settore Giovanile Quanto è grande la nostra passione per la pallavolo ? Da cosa deriva ? Riusciamo ad essere contagiosi ed a coinvolgere anche altre persone a noi vicine ? Siamo oggi o siamo stati ieri giocatori di Volley ? allora non ci siamo solo divertiti, se oggi siamo Dirigenti, abbiamo assimilato i valori del volley e siamo contenti di offrire le stesse opportunità a nuove generazioni. Siamo genitori di ragazzi che giocano a Pallavolo ? allora non siamo Dirigenti solo per loro, ma ci stiamo adoperando anche per gli altri ragazzi, per la squadra. Siamo semplici appassionati di pallavolo e ci piace condividere il progetto della società ? allora facciamo i dirigenti non solo per veder vincere le nostre squadre, ma anche per educare i giovani ed aiutare la nostra società a crescere ed a consolidarsi trovando soddisfazione nel mettere a disposizione il nostro tempo Ci sentiamo parte della squadra dei Dirigenti ? Allora condividiamo progetti e percorsi della Società e dobbiamo essere consapevoli del ruolo che svolgiamo

23 L’ANALISI DELLE SITUAZIONI – IL CONTESTO NOI STESSI (Società) Cosa intendiamo rappresentare per il territorio ? (siamo consapevoli della mission sociale ed educativa ?) Che risorse abbiamo a disposizione ? Dirigenti, collaboratori, impianti, partner e sostenitori, relazioni ecc… Come siamo organizzati ? Riscontriamo problemi ? Possiamo migliorare ? Come siamo posizionati nel contesto del Volley nel territorio ? Siamo apprezzati, riconosciuti, appena entrati ? com’è il dialogo con gli altri Club ? Possiamo avere una caratteristica di riferimento per il movimento ? Ci piace lavorare sui giovani ? O preferiamo dedicarci alla prima squadra puntando a vincere ? E’ importante essere sinceri con se stessi e con la società Cosa siamo più bravi o meno bravi a fare ? Insegnare la pallavolo ai giovani ? Comunicare ? Organizzare eventi ? Cercare risorse ? Altro ? Siamo disposti a collaborare ? Ci sono intorno a Noi altre società complementari o con le quali condividere progetti e percorsi ? Le risposte a queste (ed altre) domande sono utili per conoscere noi stessi, fare un esame della situazione generale e prendere decisioni per la nostra società.

24 L’ANALISI DELLE SITUAZIONI – IL CONTESTO NOI STESSI (Società) La domanda più importante Quanto siamo stati capaci fino ad oggi di condividere i nostri obiettivi all’interno ed all’esterno della nostra società ? Più saremo in grado di coinvolgere e condividere Idee, mission e progetti con Dirigenti Collaboratori e Tecnici Partner Società Sportive Media Altri interlocutori del Territorio Più saremo riconosciuti nel Tessuto Sociale Più ne beneficeranno la programmazione societaria ed il nostro settore giovanile Più ci sentiremo forti ed ambiziosi Più credito avremo nei confronti del Territorio COLLABORARE / FARE SISTEMA / CONDIVIDERE

25 L’ANALISI DELLE SITUAZIONI – IL CONTESTO Altre Società Sportive che operano sul Territorio Quelle di Pallavolo di Serie A1 / A2 (o comunque quelle con la categoria più alta del territorio) possono essere una risorsa per collaborare e Noi possiamo esserlo per loro Iniziative promozionali per la nostra società (con giocatori, progetti ecc…) Convenzioni per percorsi di crescita di giovani talenti Convenzioni per assistere alle partite di Serie A, per avere dei Testimonial Le altre Società di Pallavolo Probabilmente vivono gli stessi problemi che abbiamo noi Possiamo aiutarci ? condividere dei percorsi ? essere complementari ? Condividere dei Progetti (Tecnici, sanitari, organizzativi, formativi, reperimento risorse?) Organizzare insieme delle iniziative Le Società Sportive di altre discipline In primis le conosciamo: cosa propongono, in che fasce orarie, che tariffe applicano Possiamo collaborare ? o quanto meno possiamo limitare la concorrenza ? CONDIVIDERE ORGANIZZAZIONE EVENTI E’ GRANDE MOMENTO DI CRESCITA, DI FIDUCIA RECIPROCA, DI BASI PER IL FUTURO

26 L’ANALISI DELLE SITUAZIONI – IL CONTESTO Le Famiglie dei nostri Tesserati Sono interlocutori che non abbiamo bisogno di andare a cercare Sono un impegno, ma possono anche essere una risorsa Conoscere le famiglie serve alla Società per chiarire obiettivi, valori, dificoltà, ma anche per organizzarsi meglio (trasferte, segnapunti, accompagnatori ufficiali ecc….) serve ai Tecnici per ottenere collaborazione e rispetto serve alla Società per ampliare l’universo di relazioni utili a reperire fondi (5xmille o donazioni, cercare risorse da nuovi partner e individuare nuove opportunità di contatto a 360 gradi serve per raccogliere la customer satisfaction, per renderci conto se il servizio è all’altezza delle aspettative, se ci sono esigenze che abbiamo trascurato Gli Enti Locali Rappresentano l’istituzione nel Territorio e di certo condividono finalità sociali ed educative della nostra Società e sono felici del nostro presidio Erogano contributi ed affidano in gestione impianti sportivi Sono opportunità di dialogo e collante con le altre realtà del territorio Non trascurare le Pro Loco, promuovono il territorio, hanno pochi soldi, ma sono bel partner di mission per eventi e progetti ed aprono altre porte

27 L’ANALISI DELLE SITUAZIONI – IL CONTESTO Agenzie Educative del Territorio Scuole Infanzia, 1° e 2° grado, Superiori, Università Presentare la propria attività, le proprie idee, alla Direzione Didattica Evidenziare presenza di figure competenti in Società, fra tecnici, dirigenti, volontari Attivare canali preferenziali, eventuali conoscenze nella scuola, appoggio dell’Ente Locale (a volte con le scuole già dialoghiamo per la gestione della palestra) Proporre progetti non solo nell’ambito dell’educazione fisica, ma anche trasversali a più discipline (es. «Giornalista per un giorno», «Scuola di Giornalismo Sportivo», lingua inglese Proporre eventi in collaborazione con la scuola o rendersi disponibili a collaborare in ambito di attività della scuola stessa (Attività Motoria, gruppi sportivi, giochi studenteschi, festa di chiusura anno scolastico, gite scolastiche, uscite didattiche) Esiste un protocollo d’intesa far MIUR e FIPAV sottoscritto nel 2008 ed esistono diversi progetti FIPAV approvati dal MIUR, oggi attivi, di cui le Società possono avvalersi S3 All Together we can spike (c’è un bellissimo filmato di Lucchetta) 1,2,3 Minivolley (scuola primaria) 1,2,3 Volley (primo anno scuola secondaria) 3 x Volley (secondo e terzo anno scuola secondaria) C on le scuole Secondarie di Secondo Grado pensare a progetti mirati ad esempio per la pallavolo maschile dove i ragazzi si avvicinano più tardi al Volley Individuare volontari, gruppi di lavoro ecc… C on Atenei Universitari (es. Siena, San Marino, Teramo hanno Master specifici) o Istituti Professionali esistono opportunità di Stage di Operatori Sportivi di condivisione progetti di intervento, di ricerca. Non solo Sport, ma anche Comunicazione, Marketing, Sanità, Fundraising ecc...

28 L’ANALISI DELLE SITUAZIONI – IL CONTESTO Altre Agenzie Sociali del Territorio Parrocchie, Enti Assistenziali, Servizi alla Persona Parrocchie A volte sono un aiuto alla nostra disciplina a volte sembrano un ostacolo Dialogare è speso determinante, comunque ne vale la pena. Gli oratori hanno valori molto forti da trasferire sia ai giovani che alle famiglie. Se riusciamo ad essere riconosciuti per il nostro lavoro sui giovani, gli oratori si trasformano in importante risorsa di contatti e passa parola. Esempio CIB Reggio Emilia, esempio Società Parrocchiale e VBSM Centri Diurni e Case per Anziani Nonni e nipoti sono da sempre un connubio perfetto, una bella immagine del mondo Identificare una struttura del territorio e dialogare non costa nulla, solo un po’ di tempo. Intersecare iniziative trasferirà alla Società ulteriore Valore Sociale, Attenzione Mediatica, Riconoscimento dal Territorio Es. Provinciali di Tennis, presentazione centro diurno, nonni alle partite, Carnevale Senza Età Enti Assistenziali e Servizio alla Persona Apertura verso progetti di sostegno e accompagnamento di ragazzi diversamente abili gestiti dal Comune o da Enti di assistenza del Territorio Intersecare iniziative trasferirà alla Società ulteriore Valore Sociale, Attenzione Mediatica, Riconoscimento dal Territorio. Indice Responsabilità Sociale, esempio per i nostri ragazzi Esempio del SAP di Albinea, Sitting Volley

29 L’ANALISI DELLE SITUAZIONI – IL CONTESTO Servizi Sanitari Ente Ospedaliero, Ausl, Strutture Private, Medicina Sportiva Ospedali, AUSL e Medicina Sportiva Tutti dobbiamo acquisire certificati medici per attività Agonistica o Non Agonistica Anche in Toscana la normativa prevede esenzione spese per visite per rilascio certificati Attività Agonistica ai minori, ma per i bambini più piccoli cosa succede ? Corsi di Primo Soccorso e BLSD (Basic Life Support – Defibrillation) Convenzionare una o più strutture, uno o più specialisti cui appoggiarsi per eventuali problemi di infortuni, visite specialistiche, riabilitazione allargando il contesto anche alle famiglie Offrirsi come ambiente di test o raccolta dati per eventuali screening in ambito di ricerca partecipando o diventando titolari di eventuali progetti da condividere con Enti Locali o FSE (esempio progetto Bunnel, peso giusto altezza giusta, Screening Antropometrici) Servizi Assicurativi Affrontare la problematica della Responsabilità del Presidente e dei Dirigenti e della Responsabilità Civile della Società Massima attenzione alle coperture per i mezzi di proprietà della Società Valutare forme di Assicurazione dei giovani Atleti che vada oltre a quella del cartellino coinvolgendo e lasciando spazio di scelta alle famiglie (esempio caso responsabilità società per negligenza istruttore)

30 L’ANALISI DELLE SITUAZIONI – IL CONTESTO Partner Aziende, Esercizi Commerciali, Artigiani, Cooperative, Associazioni di categoria ecc. Per il settore giovanile tanti piccoli contributi sono più sicuri di pochi grandi partner La condivisione di progetti, di emozioni, di obiettivi sociali da raggiungere grazie al Partner Opportunità di convenzioni e Walfare aziendale (benessere dei dipendenti e loro famiglie) Cercare di associare finalità aziendali a finalità educative (ci sono realtà che hanno bilanci sociali a disposizione, che hanno necessità o piacere di dimostrare il loro aiuto al territorio La ricerca di nuovi Partner è importante, ma in primis preoccupiamoci di tener stretti quelli che abbiamo (informiamo, documentiamo, coinvolgiamo, emozioniamo…) Iniziative di contatto diretto (esempio del Terzo Tempo VBSM, Minivolley al Centro Commerciale) Di queste e di tante opportunità di reperimento risorse tratterà Roberto Ghiretti. Servizi Assicurativi Dare giusta rilevanza alla problematica della Responsabilità del Presidente e dei Dirigenti e della Responsabilità Civile della Società Massima attenzione alle coperture per i mezzi di proprietà della Società Valutare forme di Assicurazione dei giovani Atleti che vada oltre a quella del cartellino coinvolgendo e lasciando spazio di scelta alle famiglie (esempio caso responsabilità società per negligenza istruttore)

31 L’ANALISI DELLE SITUAZIONI – IL CONTESTO Media tradizionali Giornali locali, radio e televisioni locali Sono un importante strumento di visibilità e di comunicazione di valori L’attività giovanile trova raramente spazio (Titoli provinciali, regionali, nazionali) Gli eventi / tornei sono motivo di comunicazione che genera attenzione e spazio Il coinvolgimento in un progetto degli organi di informazione è motivo di attenzione Più facile avere attenzione se si raccontano Storie di vita positive, personaggi che incontrano i nostri ragazzi, iniziative o progetti realizzati, valori espressi, curiosità (portare esempi udienza papale CTA, scuola di giornalismo sportivo, scudetto dei valori) Web e Social Sono un mezzo di contatto e di informazione con i giovani e le famiglie, Non possiamo più trascurarli, hanno raggiunto numeri e penetrazione eccezionali nel contesto del target giovanile Creano attenzione, condivisione e appartenenza Anche la società può essere nel sistema, ma deve saper usare il linguaggio dei giovani Sempre più spazio alle immagini, perché raccontano emozioni, perché creano condivisione, perché «avrei voluto esserci… o ci sarò anche io la prossima volta…» Se create un hashtag della società o dell’evento fate in modo che sia univoco altrimenti diventerà una inutile forma di spam o fastidio per Voi e per altri. Se fatto bene assocerà e renderà pubbliche notizie e immagini che tutti gli utenti dei social vorranno ad esso correlare indipendentemente da comunità, gruppi, amicizie, provenienza geografia.

32 AZIONI IN PILLOLE Non solo allenamenti e campionati Attività collaterali alle partite Avvicinare le nostre squadre giovanili e centri alle squadre maggiori tramite attività (premiazioni, testimonianze, presentazione giocatori, momenti di incontro con i giocatori, caccia all’autografo ecc…) Terzo Tempo, un modo per trasferire valori e fare comunità Distribuzione prodotti, Gadget, Materiali dei nostri Partner che andiamo a presentare Concorsi fotografici, giornalistici, iniziative Social per community, video, esibizioni Piccoli e semplici eventi di aggregazione Festa di apertura o chiusura della stagione per l’intera società ( in sede, in palestra, al cinema, a teatro…) Presentazione della Società e dei suoi componenti. Squadre, Staff, dirigenti, Partner Consegna di riconoscimenti a figure di volontari o tecnici Presentazione iniziative collaterali alle partite o di eventi che si vorrebbero organizzare e per i quali si chiede aiuto Inaugurazione di nuovi servizi o di nuovi spazi, impianti o anche piccole ristrutturazioni poste in essere Piccoli Eventi Sportivi Finali dei Campionati Provinciali Giovanili, la Festa del Minivolley, la prima di Campionato Uscire dal proprio contesto. Portare il Volley in Piazza, nei parchi, nei Circoli. Essere attivi La Sede Sociale come la nostra casa, il format del materiale sportivo, l’impianto sportivo

33 Grazie per la Vostra Attenzione Se ci sarà il tempo, interverrò nuovamente nel contesto dell’esposizione del dott. Ghiretti, portando alla Vostra attenzione una testimonianza di esperienza vissuta nei giorni scorsi a San Martino in Rio (RE), in una delle realtà più attive del Progetto Giovolley degli anni 90 e che tutt’ora fa di quei principi i propri cardini.


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