La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La questione organizzativa

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "La questione organizzativa"— Transcript della presentazione:

1 La questione organizzativa
Decisioni e risorse La questione organizzativa

2 Talcott Parsons

3 Tre caratteristiche Funzionalismo forte Ottimistico Conservatore
Isomorfismo sociale Tutte le istituzioni hanno lo stesso schema di governo Il sistema di socializzazione Need dispositions, differire le gratificazioni Ruoli istituzionalizzati

4 Società come sistema sociale
Bisogni primari che devono essere soddisfatti Interscambio di risorse funzionali alla sopravvivenza Organicismo Doppio asse delle azioni orientate verso l’ambiente esterno e verso quello interno 4 requisiti essenziali Reperire le risorse Definire scopi e perseguirli Motivazioni sufficienti perché i membri restino nel sistema Comporre i conflitti interni e garantire un minimo di integrazione

5

6 Variabili strutturali
Affettività - neutralità affettiva Diffusione – specificità Universalismo – particolarismo Acquisività – ascrizione Orientamento alla collettività – orientamento a sé stessi Variabili da utilizzare nella ricerca sugli organismi sociali Debolezza euristica del modello? Eccesso di genericità?

7 Amitai Etzioni: l’obbedienza
Tendenziale congruenza tra il tipo di controllo organizzativo e l’orientamento dei sottoposti

8 Tipologia delle organizzazioni tre tipi puri

9 La leadership e il carisma
Formale, informale, burocratica Il carisma

10 Herbert Simon: razionalità limitata
Il comportamentismo Tre punti Dal funzionigramma alle decisioni umane Irrazionalità dei comportamenti umani Equilibrio tra incentivi e contributi del lavoro False certezze delle teorie classiche sull’organizzazione Continuum mezzi fini "Comportamento razionale", in economia, significa che gli individui massimizzano la loro funzione di utilità sotto i vincoli dati (ovvero limiti di bilancio, scelte limitate...) ricercando il loro interesse personale. Il termine razionalità limitata indica la scelta razionale che tiene conto dei limiti cognitivi e conoscitivi. La razionalità limitata è un argomento centrale dell'economia comportamentale, riguardante i modi in cui il processo decisionale influenza le decisioni. Le teorie sulla razionalità limitata abbandonano alcuni assunti della teoria dell'utilità. Simon decise che il modo migliore di studiare questi temi fosse attraverso modelli di simulazione. Perciò s'è interessato di intelligenza artificiale, interazione uomo-computer, principi di organizzazione di uomini e macchine, processi informativi, uso del computer per studiare problemi filosofici e sulle implicazioni sociali della tecnologia del computer. Alcune delle ricerche hanno riguardato il cambiamento tecnologico e i cambiamenti nel processo dell'informazione.

11 La rivoluzione tecnologica
Joan Woodward: la tecnologia pervasiva Lawrence: ambiente e struttura Thompson: novità nella continuità

12

13 Edgard Schein: la cultura organizzativa

14 Tre aspetti principali
Cultura come assieme di assunti fondamentali Valori espliciti Assunti di base, estrapolati dall’ambiente culturale, storico, artistico

15 La cultura è fondamentalmente vista come la sovrastruttura significante che riveste e spiega l'azione, dotando di significato simbolico le scelte e le istanze dell'organizzazione. Quindi, in una forzatura schematico-temporale l'azione migliore è scelta in vista degli obiettivi e delle opzioni praticabili (in senso originario, quasi fondativo), e la cultura, che si forma a seguito dell'"efficacia" di queste scelte, si adagia sopra l'agito collettivo per denotarlo simbolicamente e portare su un piano trascendente l'azione stessa. La cultura realizzata finisce poi per appropriarsi essa stessa degli assunti così creati, per poi trascinarli in un fondo nel quale la coscienza collettiva non può più arrivare immediatamente, sottraendoli al rischio di manipolazione individuale.

16 Dipendenza dalle risorse
J. Pfeffer, G. R. Salancik

17 Karl Weick: i processi cognitivi
La modalità attraverso la quale assegniamo un senso a tutto ciò che viviamo venne chiamata da Weick sensemaking, un processo che consiste nel conferire un ordine logico all’insieme caotico di informazioni che riceviamo dall’esterno, strutturando tutti gli elementi all’interno di mappe cognitive che predispongono il nostro comportamento futuro e possono, allo stesso tempo, essere influenzate da ciò che, in un secondo momento, si presenta alla nostra attenzione. I processi di creazione di senso, secondo Weick, coincidono con i processi di organizzazione, detti organizing, creare senso e organizzare sono la stessa, non c’è distinzione tra questi due atti, nonostante attengano uno al piano mentale e l’altro al piano pratico.

18 Oliver Williamson William Ouchi
ogni organizzazione economica nasce dal tentativo di minimizzare costi di transazione in contesti caratterizzati da contratti incompleti, investimenti specifici, razionalità limitata e opportunismo.  Per Williamson l’obiettivo di ogni istituzione economica del capitalismo e quindi di ogni organizzazione economica è quello di ridurre i costi di transazione sia ex ante sia ex post e la loro interdipendenza. Inefficienza della burocrazia scolastica negli USA Il villaggio aziendale Il clan come forma di governo delle transazioni

19 Arthur Stinchcomb L’imprinting storico dell’organizzazione
I mercati e le imprese sono due realtà privilegiate di studio essendo allo stesso tempo elementi tipicamente economici e organizzazioni sociali caratterizzate da reti di relazione altamente strutturate. La teoria strutturale spiega che l'azione individuale dipende dalla teoria della scelta razionale e dai limiti sociali al comportamento individuale. Quindi la microstruttura sociale costruisce e modifica la struttura delle preferenze individuali.

20 Il capitalismo asiatico

21

22


Scaricare ppt "La questione organizzativa"

Presentazioni simili


Annunci Google