La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

organizzazione, risorse, competenze e responsabilità

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "organizzazione, risorse, competenze e responsabilità"— Transcript della presentazione:

1 organizzazione, risorse, competenze e responsabilità
TFA II ciclo (6 CFU) Insegnamento Didattica e Pedagogia speciale La scuola inclusiva: organizzazione, risorse, competenze e responsabilità 17 marzo 2015 Prof. Domenico Milito 1

2 Indice Organizzazione nella scuola inclusiva
Organizzazione interna e territoriale Risorse istituzionali: professionali e umane, strutturali e strumentali Il docente curricolare Il docente specializzato per il sostegno Collegialità e corresponsabilità Prof. Domenico Milito

3 NELLA SCUOLA INCLUSIVA
ORGANIZZAZIONE NELLA SCUOLA INCLUSIVA Prof. Domenico Milito

4 La scuola inclusiva Costruisce un contesto che permette a tutti gli alunni, tenendo conto delle loro diverse caratteristiche sociali, biologiche e culturali, non solo di sentirsi parte attiva del gruppo di appartenenza, ma anche di raggiungere il massimo livello possibile in fatto di apprendimento* *Demo H., L’Index per l’inclusione, in L’integrazione scolastica e sociale, Vol. 12 n. 1, febbraio 2013, Erickson, Trento, pag. 41 Prof. Domenico Milito

5 Finalità In un contesto capace di rispondere adeguatamente alle peculiarità degli alunni bisogna: attivare facilitatori adeguati rimuovere le barriere Lo scopo è quello di favorire negli alunni la partecipazione e di renderli attivi nella vita di comunità per estrinsecare il massimo potenziale di apprendimento Prof. Domenico Milito

6 L’autonomia funzionale
Leve strategiche per l’inclusione sono individuabili nei profili dell’autonomia funzionale: autonomia organizzativa, didattica, di ricerca, sperimentazione e sviluppo Prof. Domenico Milito

7 Autonomia organizzativa
Le istituzioni scolastiche adottano, anche per quanto riguarda l'impiego dei docenti, ogni modalità organizzativa che sia espressione di libertà progettuale e sia coerente con gli obiettivi generali e specifici di ciascun tipo e indirizzo di studio, curando la promozione e il sostegno dei processi innovativi e il miglioramento dell'offerta formativa. L'orario complessivo del curricolo e quello destinato alle singole discipline e attività sono organizzati in modo flessibile, anche sulla base di una programmazione plurisettimanale* * D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999 Prof. Domenico Milito

8 In ciascuna istituzione scolastica le modalità di impiego dei docenti possono essere diversificate nelle varie classi e sezioni in funzione delle eventuali differenziazioni nelle scelte metodologiche e organizzative adottate nel piano dell'offerta formativa* *D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999 Prof. Domenico Milito

9 Autonomia didattica Le istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo* *D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999 Prof. Domenico Milito

10 Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche regolano i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni Prof. Domenico Milito

11 Le scuole possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune, tra cui:
a) l'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività b) la definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l'unità oraria della lezione e l'utilizzazione, nell'ambito del curricolo obbligatorio, degli spazi orari residui c) l'attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell'integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni in situazione di handicap secondo quanto previsto dalla Legge n. 104 del 5 febbraio 1992 d) l'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso e) l'aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari* *D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999 Prof. Domenico Milito

12 Le istituzioni scolastiche assicurano in ogni caso la realizzazione di iniziative di recupero e sostegno, di continuità e di orientamento scolastico e professionale, coordinandosi con le iniziative eventualmente assunte dagli Enti locali in materia di interventi integrati a norma dell'art. 139, comma 2, lett. b) del Decreto Legislativo n. 112 del 31 marzo 1998 Individuano, inoltre, le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale e i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi prefissati Infine, individuano i criteri per il riconoscimento dei crediti e per il recupero dei debiti scolastici (ora recupero delle insufficienze)* *D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999 Prof. Domenico Milito

13 ORGANIZZAZIONE INTERNA Organi collegiali
L’organizzazione scolastica è complessa e mista: in essa convivono organi sanciti normativamente e altri resi possibili per effetto dell’autonomia funzionale Soggetti individuali sanciti normativamente: Collaboratori del dirigente scolastico Docenti assegnatari di funzioni strumentali al POF Organi collegiali (Collegio dei docenti, Consiglio di classe, Consiglio di Istituto) Soggetti assegnatari di specifici compiti: - Responsabili di laboratorio - Referenti di particolari settori e iniziative Oltre ai tradizionali organi collegiali: staff, gruppi, dipartimenti, commissioni Prof. Domenico Milito

14 Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI)
C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 Svolge funzioni di raccordo di tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola per assicurare il maggior coinvolgimento degli insegnanti curricolari, del Collegio docenti e dei Consigli di istituto in un contesto di reale inclusione, che assuma una reale trasversalità e centralità nell’ambito dell’offerta formativa I GLI hanno relazioni con i Centri Territoriali di Supporto e con i Centri Territoriali per l’Inclusione per assicurare azioni di consulenza, di formazione, monitoraggio e raccolta di buone pratiche Prof. Domenico Milito

15 il GLHI diventa GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione)
Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto (GLI) Fermo restando quanto previsto dall’art. 15 comma 2 della L. n. 104/92, i compiti del Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto (GLHI) si estendono alle problematiche relative a tutti i BES Conseguentemente il GLHI diventa GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) 15 Prof. Domenico Milito

16 Gruppo di lavoro per l’integrazione presso ogni scuola
(GLHI) Insegnanti, Operatori dei servizi, familiari e studenti COMPOSIZIONE Collaborazione alle iniziative educative Integrazioni alle attività predisposte nel PEI FUNZIONI DURATA Anno scolastico Prof. Domenico Milito

17 docenti assegnatari di funzioni strumentali insegnanti per il sostegno
Il GLI è integrato da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola: docenti assegnatari di funzioni strumentali insegnanti per il sostegno AEC (Assistente Educativo Culturale) assistenti alla comunicazione docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola (C.M. n. 8 del 6 marzo 2013) 17 Prof. Domenico Milito

18 ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE
Prof. Domenico Milito

19 Strutture organizzative territoriali per l’inclusione
CTS (Centri Territoriali di Supporto) CTI (Centri Territoriali per l’Inclusione di livello distrettuale) GLIP (Gruppi di Lavoro Interistituzionali provinciali) GLIR (Gruppi di Lavoro Interistituzionali Regionali) Prof. Domenico Milito

20 Centri Territoriali di Supporto (CTS)
I Centri Territoriali di Supporto sono stati istituiti dagli Uffici Scolastici Regionali in accordo con i MIUR mediante il progetto "Nuove tecnologie e disabilità". I centri sono collocati presso scuole polo e la loro sede coincide con quella dell’istituzione accogliente Gli Uffici Scolastici Regionali integrano o riorganizzano la rete regionale dei CTS, assicurando la presenza almeno su un territorio corrispondente ad ogni provincia della regione, fatte salve le aree metropolitane che possono necessitare di uno o più CTS. Un’equa distribuzione fa sì che i CTS siano punti di riferimento per le scuole e coordinino le proprie attività con Province, Comuni, Municipi, Servizi Sanitari, Centri di Ricerca, per assicurare una migliore efficienza ed efficacia nella gestione delle risorse disponibili e offrire servizi adeguati Prof. Domenico Milito

21 Centri Territoriali per l’Inclusione di livello distrettuale (CTI)
A livello territoriale meno esteso, che può coincidere, ad esempio, con il distretto socio-sanitario, sono individuate altre scuole polo facenti parte di una rete per l’inclusione scolastica, che affiancano i CTS La creazione di una rete diffusa e strutturata tra tutte le scuole, omogenea nella sua articolazione, dà la possibilità ai docenti di avere punti di riferimento e di contatto per tutte le problematiche riguardanti i BES Prof. Domenico Milito

22 Gruppi di Lavoro Interistituzionale Provinciali (GLIP)
In ogni Ufficio Scolastico Provinciale esiste un gruppo di lavoro con compiti di consulenza e proposta all’ufficio in cui opera, di consulenza alle singole scuole, di collaborazione con gli enti locali e le Unità Sanitarie Locali per la conclusione e la verifica dell’esecuzione degli accordi di programma e per l’impostazione e l’attuazione dei piani educativi individualizzati, nonché per qualsiasi attività inerente all’integrazione degli alunni in difficoltà di apprendimento Prof. Domenico Milito

23 Gruppi di Lavoro Interistituzionale Regionale (GLIR)
Il GLIR ha la funzione di coordinare: i processi di programmazione, organizzazione e integrazione dei servizi relativi all’integrazione scolastica degli alunni con disabilità e degli allievi con BES l’attività dei GLIP con l’obiettivo di garantire l’uniformità degli interventi sul territorio regionale Prof. Domenico Milito

24 Gruppi di Lavoro Interistituzionale Regionale (GLIR)
Il GLIR espleta le funzioni di: ascolto e raccordo con tutti gli attori del territorio regionale ricognizione e monitoraggio di iniziative attuate a livello regionale, provinciale e comunale Prof. Domenico Milito

25 RISORSE ISTITUZIONALI
Prof. Domenico Milito

26 Risorse istituzionali umane e professionali
Dirigente - Docenti - Figure di Sistema - ATA Organi collegiali interni - Staff - Gruppi di Lavoro Dipartimenti Esponenti EE.LL. - A.S.L. - Articolazione Territoriale Provinciale (ex Provveditorato agli Studi) Esponenti Ufficio Scolastico Regionale (USR) Università Esponenti Associazionismo - privato sociale Prof. Domenico Milito

27 Dipartimento Didattica differenziata
Soggetti istituzionali di natura collegiale Èquipe socio-psico-pedagogica Consiglio di classe Collegio dei docenti Consiglio di Istituto Gruppo di Lavoro e di studio d’Istituto (GLHI) Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) Dipartimento Didattica differenziata Prof. Domenico Milito

28 Soggetti istituzionali di natura individuale
Dirigente scolastico Docente incaricato di Funzione strumentale Referente d’istituto per i DSA Insegnante specializzato per il sostegno Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Collaboratore scolastico Assistente amministrativo Prof. Domenico Milito

29 L’équipe di docenti specializzati (docenti curricolari e di sostegno)
Ferme restando la formazione e le competenze di carattere generale in merito all’inclusione, tanto dei docenti per le attività di sostegno quanto per i docenti curricolari, possono essere necessari interventi di esperti che offrano soluzioni rapide e concrete per determinate problematiche funzionali Si fa riferimento soprattutto a risorse interne ossia a docenti che nell’ambito della propria esperienza professionale e dei propri studi abbiano maturato competenze su tematiche specifiche della disabilità o dei disturbi evolutivi specifici Prof. Domenico Milito

30 L’équipe di docenti specializzati (docenti curricolari e di sostegno)
Possono pertanto fare capo ai Centri Territoriali di Supporto (CTS) équipe di docenti specializzati, sia curricolari sia per il sostegno, che offrono alle scuole, in ambito provinciale, supporto e consulenza specifica sulla didattica dell’inclusione La presenza di docenti curricolari nell’équipe, così come nei GLH di istituto e di rete, costituisce un elemento importante nell’ottica di una vera inclusione scolastica Prof. Domenico Milito

31 La funzione docente È disciplinata dall’art. 26 del CCNL /2007:
1. La funzione docente realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici definiti per i vari ordini e gradi dell'istruzione 31 Prof. Domenico Milito

32 2. La funzione docente si fonda sull’autonomia culturale e professionale dei docenti; essa si esplica nelle attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio 3. In attuazione dell’autonomia scolastica i docenti, nelle attività collegiali, attraverso processi di confronto ritenuti più utili e idonei, elaborano, attuano e verificano, per gli aspetti pedagogico – didattici, il piano dell’offerta formativa, adattandone l’articolazione alle differenziate esigenze degli alunni e tenendo conto del contesto socio - economico di riferimento, anche al fine del raggiungimento di condivisi obiettivi qualitativi di apprendimento in ciascuna classe e nelle diverse discipline. Dei relativi risultati saranno informate le famiglie con le modalità decise dal collegio dei docenti 32 Prof. Domenico Milito

33 ATTIVITA’ DI INSEGNAMENTO
Gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento ed in attività funzionali alla prestazione di insegnamento. Nell’ambito del calendario scolastico delle lezioni definito a livello regionale, l'attività di insegnamento si svolge in 25 ore settimanali nella scuola dell’infanzia, in 22 ore settimanali nella scuola elementare e in 18 ore settimanali nelle scuole e istituti d'istruzione secondaria ed artistica, distribuite in non meno di cinque giornate settimanali. Alle 22 ore settimanali di insegnamento stabilite per gli insegnanti elementari, vanno aggiunte 2 ore da dedicare, anche in modo flessibile e su base plurisettimanale, alla programmazione didattica da attuarsi in incontri collegiali dei docenti interessati, in tempi non coincidenti con l'orario delle lezioni 33 Prof. Domenico Milito

34 Attività funzionali all’insegnamento
L’attività funzionale all’insegnamento è costituita da ogni impegno inerente alla funzione docente previsto dai diversi ordinamenti scolastici Essa comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi 34 Prof. Domenico Milito

35 Tra gli adempimenti individuali dovuti rientrano le attività relative: a) alla preparazione delle lezioni e delle esercitazioni; b) alla correzione degli elaborati; c) ai rapporti individuali con le famiglie 35 Prof. Domenico Milito

36 Le attività di carattere collegiale riguardanti tutti i docenti sono costituite da: a) partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, ivi compresa l'attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l'informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali e sull'andamento delle attività educative nelle scuole materne e nelle istituzioni educative, fino a 40 ore annue; b) la partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, di interclasse, di intersezione. Gli obblighi relativi a queste attività sono programmati secondo criteri stabiliti dal collegio dei docenti; nella predetta programmazione occorrerà tener conto degli oneri di servizio degli insegnanti con un numero di classi superiore a sei in modo da prevedere un impegno fino a 40 ore annue; c) lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione 36 Prof. Domenico Milito

37 e ore eccedenti d’insegnamento
Attività aggiuntive e ore eccedenti d’insegnamento 37 Prof. Domenico Milito

38 PROFILO PROFESSIONALE DOCENTE
Il profilo professionale dei docenti è costituito da competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca, documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell'esperienza didattica, l'attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica 38 Prof. Domenico Milito

39 Profilo del docente specializzato per il sostegno
D.M. del 30 settembre 2011 (Allegato A) 39 Prof. Domenico Milito

40 Il docente specializzato si occupa delle attività
educativo-didattiche attraverso le attività di sostegno alla classe al fine di favorire e promuovere il processo di integrazione degli alunni con disabilità Offre la sua professionalità e competenza per apportare all'interno della classe un significativo contributo a supporto della collegiale azione educativo-didattica, secondo principi di corresponsabilità e di collegialità 40 Prof. Domenico Milito

41 Il docente specializzato per il sostegno deve possedere:
- competenze teoriche e pratiche nel campo della pedagogia speciale - competenze teoriche e pratiche nel campo della didattica speciale; - conoscenze psico-pedagogiche sulle tipologie delle disabilità - competenze nell'ambito della pedagogia della relazione d'aiuto conoscenze e competenze sulle modalità di interazione e di relazione educativa con gli alunni della classe promuovendo relazioni pro-sociali fra gli stessi e fra questi e la comunità scolastica competenze educative delle dinamiche familiari e delle modalità di coinvolgimento e cooperazione con le famiglie approfondite conoscenze di natura teorica e operativa l'approccio interdisciplinare allo studio dell'interazione corpo-mente, della psicomotricità, del comportamento e dell'apprendimento dell'essere umano 41 Prof. Domenico Milito

42 Il docente specializzato per il sostegno deve possedere:
- approfondite conoscenze di natura teorica e operativa in relazione ai processi di comunicazione - familiarità e competenza con prassi e metodologie simulative, osservative e sperimentali nell'ambito dell'educazione e della didattica speciale - capacità di analizzare e comprendere i processi cognitivi a livello individuale e collettivo, in condizioni di disabilità e non competenze per co-ideare, co-monitorare e co-condurre progetti innovativi finalizzati a promuovere il processo di integrazione all'interno del contesto classe - competenze didattiche speciali in ambito scientifico, umanistico e antropologico - competenze didattiche negli approcci metacognitivi e cooperativi - competenze didattiche speciali per le disabilità sensoriali e intellettive 42 Prof. Domenico Milito

43 competenze psico-educativo per l’intervento nei disturbi
relazionali e comportamentali competenze pedagogico-didattiche nella gestione integrata del gruppo classe competenze per monitorare e valutare gli interventi educativi e formativi conoscenze in ambito giuridico-normativo sull'integrazione scolastica e sui diritti umani ICF dell'OMS 43 Prof. Domenico Milito

44 competenza pedagogica nello sviluppo del PEI per il Progetto di vita
competenze di comunicazione e collaborazione con i colleghi e gli operatori dei servizi sociali e sanitari competenze pedagogico-didattiche per realizzare le forme più efficaci ed efficienti di individualizzazione e personalizzazione dei percorsi formativi competenza pedagogica nello sviluppo del PEI per il Progetto di vita competenze didattiche finalizzate allo sviluppo delle abilità comunicative e linguistiche competenze di osservazione e valutazione dei vari aspetti del funzionamento umano secondo l'approccio ICF dell’OMS 44 Prof. Domenico Milito

45 RISORSE STRUTTURALI STRUTTURE ADEGUATE Abbattimento di barriere
Laboratori, palestre, piscine Prof. Domenico Milito

46 RISORSE STRUMENTALI STRUMENTAZIONI
Tecnologie telematiche e informatiche - Materiali didattici specifici Prof. Domenico Milito

47 COMPETENZE E RESPONSABILITA’
Prof. Domenico Milito

48 Collegialità e corresponsabilità
Il processo educativo-didattico travalica la dimensione strettamente individuale del rapporto docente-discente L’assetto organizzativo si ispira al principio della collegialità da cui deriva la condivisione della responsabilità educativa La contitolarità è un criterio che integra in chiave giuridico-amministrativa il principio pedagogico della corresponsabilità 48 Prof. Domenico Milito

49 Collegialità e corresponsabilità
Gli strumenti operativi sono elaborati collegialmente Le azioni educativo-didattiche ipotizzate vengono poste in essere in sinergia La verifica e la valutazione dell’andamento e dei risultati configurano la corresponsabilità dei docenti 49 Prof. Domenico Milito

50 Il docente specializzato per il sostegno:
è assegnato alla classe in cui è iscritto un alunno con disabilità; assume la contitolarità della sezione e della classe in cui opera, partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di interclasse, dei consigli di classe e dei collegi dei docenti 50 Prof. Domenico Milito

51 Riferimenti bibliografici
Demo H., L’Index per l’inclusione, in L’integrazione scolastica e sociale, Vol. 12 n. 1, febbraio 2013, Erickson, Trento Milito D., Belsito F., Strategie metodologiche per l’integrazione e l’inclusione, Anicia, Roma, 2014 Milito D., Le sfide della didattica: modularità, laboratori e ricerca, Anicia, Roma, 2013 Milito D., Processi e strumenti per una didattica inclusiva, Anicia, Roma, 2013 51 Prof. Domenico Milito


Scaricare ppt "organizzazione, risorse, competenze e responsabilità"

Presentazioni simili


Annunci Google