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Daniela Bruno - Roberto Brioschi Villa Erba (Co) - 5 Maggio 2016

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Presentazione sul tema: "Daniela Bruno - Roberto Brioschi Villa Erba (Co) - 5 Maggio 2016"— Transcript della presentazione:

1 Daniela Bruno - Roberto Brioschi Villa Erba (Co) - 5 Maggio 2016
GIFT CARD Daniela Bruno - Roberto Brioschi Villa Erba (Co) - 5 Maggio 2016

2 Fonti Normative Inquadramento civilistico Normativa fiscale applicabile alle gift card ed agli operatori coinvolti Gift card – destinazioni d’uso (B2B o B2C): incentive sistema di welfare aziendale sistema di flexible benefits spese di rappresentanza – spese di pubblicità manifestazioni a premio agenti e promotori clienti e fornitori 2

3 Fonti normative Art. 2002 Codice Civile D.P.R. 633/72, Legge IVA
D.P.R. 917/86 TUIR Art. 1, commi , Legge 28 dicembre 2015 n. 208 Decreto attuativo 25 marzo 2016 D.P.R. 26 ottobre 2001 n. 430 Decreto direttoriale 5 luglio 2010 3

4 INQUADRAMENTO CIVILISTICO
Documento : Le Gift card o buoni regalo o carte regalo, dal punto di vista giuridico, sono qualificabili ai sensi dell’articolo 2002 del codice civile come documenti di legittimazione, ossia documenti il cui fine è esclusivamente quello di identificare nel possessore l’avente diritto ad una prestazione presso un qualsiasi esercizio aderente al circuito; Chi acquista la carta non acquista un bene oppure un servizio, bensì un documento di legittimazione che incorpora il diritto ad acquistare un determinato tipo di prodotto/servizio. Non si tratta di un titolo di credito ma di un titolo di legittimazione che rappresenta un credito o anche un titolo improprio. Titolo di legittimazione: identifica chi ha diritto a spendere queste carte; Titolo improprio: si ricade in questa ipotesi quando la carta è regalata ad altro soggetto. Natura giuridica del rapporto: Prevede una prestazione differita, indeterminata ma determinabile; Importante disciplinare i rapporti tra i vari soggetti che partecipano all’operazione (società emittente, società promotrice del programma di incentive, esercente commerciale presso cui possono essere «redente», società che gestisce le carte, ecc.) anche per evitare di ricadere in una ipotesi di cessione del contratto, che avrebbe implicazioni IVA. Prevedendo nel Regolamento che la carta non può essere ceduta, si evita il rischio di ricadere in tale ipotesi di cessione di contratto. 4

5 INQUADRAMENTO CIVILISTICO
Natura giuridica dell’attività: Importanza del Regolamento; Deve trasformarsi subito in un credito per evitare si possa ricadere in una ipotesi di raccolta di risparmio presso il pubblico (importante il regolamento delle Gift Cards); Non deve essere prevista la rimborsabilità del valore della carta, per evitare che possa essere assimilata a moneta elettronica (D.Lgs. 11/2010, art. 2, comma 2, lett. m); Il problema potrebbe sorgere qualora la carta o il Regolamento non prevedano un numero ben identificato, seppure ampio, di esercenti (insegne) presso cui può essere spesa. Scadenza utilizzabilità della carta: Nel Regolamento può essere previsto un termine entro cui deve essere spesa la carta («scadenza»); Art C.C.: è nullo il patto con cui si stabiliscono termini di decadenza che rendono eccessivamente difficili a una delle parti l’esercizio del diritto; Alla scadenza viene meno un diritto di credito; Effetti IVA al momento della scadenza della carta qualora sia previsto dagli accordi tra i soggetti partecipanti all’operazione che il valore nominale della stessa, o il valore residuo, debba essere suddiviso tra più soggetti partecipanti all’operazione. 5

6 NORMATIVA FISCALE APPLICABILE ALLE GIFT CARD ED AGLI OPERATORI COINVOLTI
Dal punto di vista «IVA», la cessione di un documento di legittimazione che incorpora il diritto ad acquistare un determinato tipo di prodotto/servizio è, secondo la tesi prevalente e gli orientamenti emersi in ambito UE, un’operazione esclusa dal campo di applicazione dell’imposta, ai sensi dell’articolo 2, comma 3 , lettera a), del D.P.R. n. 633/72. Il momento rilevante ai fini IVA è il momento in cui la carta è «redenta» dal cliente presso il punto vendita, ossia il momento in cui il possessore della carta si reca presso l’esercizio commerciale convenzionato per acquistare il bene o servizio secondo quanto previsto. I suddetti principi sono di natura oggettiva, ovverosia sono legati alla qualificazione giuridica attribuita alla gift card, e prescindono da chi sia il soggetto che immette le carte sul mercato, direttamente o tramite uno o più intermediari, e dal soggetto cui sono destinate. 6

7 NORMATIVA FISCALE APPLICABILE ALLE GIFT CARD ED AGLI OPERATORI COINVOLTI
Momenti rilevanti ai fini IVA, secondo l’orientamento prevalente: Emissione delle gift card: F.C. art. 2, c. 3, lett. a), D.P.R. 633/72; Cessione delle carte dall’emittente al soggetto promotore del programma, che le utilizzerà per i propri programmi di incentive: F.C. art. 2, c. 3, lett. a), D.P.R. 633/72; Successivi passaggi della carta a titolo gratuito (importante prevedere nel Regolamento la non cedibilità della carta perché se fosse cedibile si potrebbe ricadere nell’ipotesi di cessione di contratto): F.C. art. 2, c. 3, lett. a), D.P.R. 633/72; Redemption della Gift Card, ossia il momento in cui il titolare/possessore della carta si reca presso l’esercizio commerciale convenzionato per acquistare un bene o ricevere un servizio secondo quanto previsto dalla carta l’esercente emette scontrino, ricevuta o fattura con IVA. L’aliquota IVA è quella propria del bene ceduto o del servizio prestato e si applicano tutti le disposizioni previste dalla Legge IVA (aliquota, momento rilevante, emissione scontrino/fattura, formalità, registrazione, eventuali esenzioni, ecc.). Ciò avviene sia qualora il bene/servizio acquistato sia pagato interamente mediante le gift card oppure qualora sia pagato in parte mediante consegna delle gift card e per la restante parte in denaro; 7

8 NORMATIVA FISCALE APPLICABILE ALLE GIFT CARD ED AGLI OPERATORI COINVOLTI
Rimborso del valore nominale della carta all’esercente commerciale presso cui è stata spesa («redenta»): F.C. art. 2, c. 3, lett. a), D.P.R. 633/72; Eventuali compensi spettanti per la gestione delle carte, la gestione del sito o del software, compagnia pubblicitaria, ecc. a società specializzate rappresentano la remunerazione di prestazioni di servizio e, come tali, sono soggette a IVA secondo le regole ordinarie previste per le prestazioni di servizi (momento rilevante, emissione fattura, registrazione, detraibilità, territorialità, ecc.); Scadenza della carta e mancato esercizio del diritto in essa contenuto: il soggetto emittente ha un beneficio del diritto non esercitato dal terzo. Non vi è alcuna prestazione di servizio, quindi non vi è IVA. Il problema potrebbe nascere dal momento in cui la società emittente e la società promotrice abbiano stabilito di suddividersi il valore rappresentato dalla carta (valore nominale o valore residuo) prevedere contrattualmente il rapporto tra i due soggetti, va disciplinato contrattualmente il rapporto tra i due soggetti e l’effetto che si produce al momento dell’eventuale scadenza della carta. problema IVA 8

9 GIFT CARD DESTINAZIONI D’USO
Incentive Sistema di welfare aziendale Flexible Benefits Spese di rappresentanza – spese di pubblicità Manifestazioni a premio Agenti e Promotori Clienti e Fornitori 9

10 INCENTIVE Le Gift Card posso essere utilizzate dalle aziende
come premio per il raggiungimento di un obiettivo prefissato il cui valore potrebbe concorrere a formare il reddito del percettore 1010

11 GIFT CARD COME SISTEMA DI WELFARE AZIENDALE
L’articolo 100 del TUIR – Oneri di utilità sociale - prevede che il welfare debba essere volontariamente sostenuto per essere deducibile dal reddito di impresa nel limite del 5 per del costo del lavoro e per non essere assoggettato a imposizione in capo al lavoratore. Nuova formulazione dell’articolo 51 TUIR - Determinazione del reddito di lavoro dipendente - equipara i benefit previsti da accordi aziendali a quelli erogati unilateralmente dall’azienda. Vantaggi per entrambi i soggetti coinvolti Lavoratore: i servizi welfare offerti dal datore di lavoro non concorrono a formare il reddito. Datore di lavoro: deducibilità dal reddito di impresa del costo sostenuto per i servizi welfare nel limite del cinque per mille del costo del lavoro. 11

12 GIFT CARD COME SISTEMA DI WELFARE AZIENDALE
Aggiornamento e ampliamento del novero dei servizi soggetti ad agevolazioni fiscali e contributive in base all’Art. 51, con inclusione di tutti i servizi per l’infanzia ricomprendendo persino quelli integrativi e di mensa collegati alla frequenza scolastica dei figli. Rientrano nelle spese sostenute a favore dei dipendenti : - le somme, i servizi e le prestazioni erogati dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti per la fruizione, da parte dei familiari indicati nell’articolo 12, dei servizi di educazione e istruzione anche in età prescolare, compresi i servizi integrativi e di mensa ad essi connessi, nonché per la frequenza di ludoteche e di centri estivi e invernali e per borse di studio a favore dei medesimi familiari ; - le somme e le prestazioni erogate dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti per la fruizione dei servizi di assistenza ai familiari anziani o non sufficienti indicati nell’articolo 12. 12

13 GIFT CARD COME SISTEMA DI WELFARE AZIENDALE E FLEXIBLE BENEFITS
Art. 51 c. 3 bis TUIR Ai fini dell’applicazione dei commi 2 e 3, l’erogazione di beni, prestazioni, opere e servizi da parte del datore di lavoro puo’ avvenire mediante documenti di legittimazione, in formato cartaceo o elettronico, riportante un valore nominale. elemento più innovativo Favorire lo sviluppo di strumenti che facilitino l’erogazione dei beni, prestazioni, opere e servizi da parte del datore di lavoro mediante documenti di legittimazione, in formato cartaceo o elettronico, riportanti un valore nominale 13

14 GIFT CARD COME SISTEMA DI WELFARE AZIENDALE DECRETO ATTUATIVO
Il decreto attuativo, emanato in data 25 marzo 2016 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, precisa, nell’articolo 6 titolato «Voucher», che l’erogazione di beni, prestazioni, opere e servizi ex articolo 51, comma 3-bis, del TUIR, potrà avvenire anche attraverso il rilascio di documenti di legittimazione con le seguenti caratteristiche: che non possono essere utilizzati da persona diversa dal titolare; che non possono essere monetizzati; che non possono essere ceduti a terzi; che devono dare diritto ad un solo bene, prestazione, opera o servizio per l’intero valore nominale senza integrazioni a carico del titolare. Il rispetto di queste condizioni comporta l’integrale non concorrenza alla formazione del reddito del lavoratore dipendente per il valore dei beni ceduti e servizi prestati. In formato cartaceo o elettronico nominativi 14

15 GIFT CARD COME SISTEMA DI FLEXIBLE BENEFITS
Le gift card possono essere utilizzate nei piani di Flexible Benefits. Non concorre a formare il reddito del dipendente il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati che risulta inferiore complessivamente 258,23 € nel medesimo periodo di imposta. Concorre alla determinazione del reddito imponibile del lavoratore l’intero importo del valore dei beni ceduti e dei servizi prestati nel corso del periodo di imposta se complessivamente superiore ai 258,23 €.  Il decreto attuativo prevede la possibilità di indicare cumulativamente in un unico documento di legittimazione beni e servizi il cui valore complessivo non ecceda il limite di importo di 258,23 €, in deroga a quanto disposta dall’articolo 6, comma 1 del decreto attuativo. 15

16 LE GIFT CARD COME SPESE DI RAPPRESENTANZA – PUBBLICITA’ ART. 108 TUIR
Le spese di rappresentanza sono quelle spese sostenute con finalità promozionali e di pubbliche relazioni che rispondano a criteri di ragionevolezza e di inerenza in funzione dell’obiettivo di generare, anche potenzialmente, benefici economici per l’impresa, ovvero siano coerenti con le pratiche commerciali del settore in cui essa opera. Le spese di rappresentanza sono deducibili nel periodo di imposta di sostenimento se rispondenti ai requisiti di inerenza stabiliti con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, anche in funzione della natura e della destinazione delle stesse, e la loro deducibilità è commisurata all'ammontare dei ricavi e proventi della gestione caratteristica dell'impresa risultanti dalla dichiarazione dei redditi relativa allo stesso periodo di imposta, in misura pari: a) all'1,5 per cento dei ricavi e altri proventi fino a euro 10 milioni; b) allo 0,6 per cento dei ricavi e altri proventi per la parte eccedente euro 10 milioni e fino a 50 milioni; c) allo 0,4 per cento dei ricavi e altri proventi per la parte eccedente euro 50 milioni. Ai fini della determinazione dell’importo deducibile non si tiene conto delle spese relative a beni distribuibili gratuitamente di valore unitario inferiore ad € 50. Tali spese quindi non vanno incluse nell’ammontare delle spese di rappresentanza da confrontare con il plafond di deducibilità, ma possono essere interamente dedotte. Particolari limiti sono altresì previsti per quanto riguarda la deducibilità dell’IVA assolta sulle spese di rappresentanza effetti sulle gift card. 16

17 LE GIFT CARD COME SPESE DI RAPPRESENTANZA – PUBBLICITA’ ART. 108 TUIR
Vengono definite spese di pubblicità quelle che possono determinare un incremento delle vendite (ad es., tramite comunicati a mezzo stampa, pubblicità televisiva locale, regionale e nazionale, manifesti, targhe e locandine da esporre nei negozi, ecc.) conducendo in alternativa: - all’acquisizione di nuova clientela; - all’aumento delle vendite alla clientela già esistente. Le spese di pubblicità e di propaganda sono deducibili nell’esercizio in cui sono state sostenute o in quote costanti nell’esercizio stesso e nei quattro successivi. Il limite di demarcazione tra spese di pubblicità e spese di rappresentanza è molto sottile e possono sorgere contestazioni in sede di verifica da parte dell’Amministrazione Finanziaria. 17

18 MANIFESTAZIONI A PREMI
DPR 26 ottobre 2001, n. 430 Regolamento concernente la revisione organica della disciplina dei concorsi e delle operazioni a premio nonché delle manifestazioni di sorte locali. Ai sensi dell’Art. 2 del Regolamento Sono considerati concorsi a premio le manifestazioni pubblicitarie in cui l’attribuzione dei premi offerti, ad uno o più partecipanti ovvero a terzi, anche senza alcuna condizione di acquisto o vendita di prodotti o servizi, dipende: - dalla sorte; - dall’aleatorietà; - dall’abilità o da capacità personali dei concorrenti valutate secondo modalità stabilite; dall’abilità o da capacità personali dei concorrenti di adempiere per primi alle condizioni stabilite dal regolamento. 18

19 MANIFESTAZIONI A PREMI
Ai sensi dell’Art. 3 del Regolamento Sono considerate operazioni a premio, anche se il destinatario del premio è un soggetto diverso dall’acquirente il prodotto o servizio promozionato, le manifestazioni pubblicitarie che prevedono: le offerte di premi a tutti coloro che acquistano o vendono un determinato quantitativo di prodotti o di servizi e ne offrono la documentazione raccogliendo e consegnando un certo numero di prove documentali di acquisto, anche su supporto magnetico; le offerte di un regalo a tutti i coloro che acquistano o vendono un determinato prodotto o servizio. Sono considerate operazioni a premio anche quelle nelle quali, all’acquirente di uno o più prodotti o servizi promozionati, viene offerta in premio la possibilità di ottenere, dietro presentazione di un numero predeterminato di prove di acquisto e mediante un contributo di spesa, un diverso prodotto o servizio a prezzo scontato. Il contributo richiesto non deve essere superiore al 75 per cento del costo del prodotto o servizio, sostenuto dalla ditta promotrice, al netto dell’imposta sul valore aggiunto. Il premio consiste nello sconto di prezzo rappresentato dalla differenza tra il valore normale del bene offerto e il contributo richiesto. 19

20 MANIFESTAZIONI A PREMI
L’Art. 4 del Regolamento stabilisce quali sono i premi che possono essere messi in palio dal promotore della manifestazione e quelli che invece sono tassativamente esclusi. Premi ammessi Premi tassativamente esclusi tutti i beni, servizi, sconti di prezzo e documenti di legittimazione di cui all’Art del Codice Civile, suscettibili di valutazione economica, giocate del lotto o biglietti delle lotterie nazionali. il denaro, i titoli dei prestiti pubblici e privati, i titoli azionari, le quote di capitale societario e dei fondi comuni di investimento, le polizze di assicurazione sulla vita. 20

21 LE GIFT CARD COME PREMI DI CONCORSO O OPERAZIONI A PREMI E PROMOZIONI
Adempimenti per i promotori delle manifestazioni a premio Adempimenti amministrativi Adempimenti fiscali Versamento di una cauzione; Comunicazione preventiva a mezzo di apposito modulo al Ministero delle Attività Produttive; Regolamento autocertificato. Indetraibilità dell’Iva assolta sui premi ovvero il versamento dell’imposta sostitutiva pari a 20% del prezzo di acquisto degli stessi se il bene acquistato non è soggetto ad Iva; Applicazione dell’eventuale ritenuta d’imposta del 25% con facoltà di rivalsa; Nel caso in cui il premio sia corrisposto a dipendenti, lavoratori autonomi, agenti e rappresentanti, si applica l’eventuale ritenuta prevista per ciascuna tipologia di reddito; Sono previsti limiti di valore dei premi al di sotto dei quali non è obbligatoria l’applicazione della ritenuta. 21

22 GIFT CARD AD AGENTI E PROMOTORI
Potrebbero assumere la natura di provvigioni in natura Assoggettamento a ritenuta IVA Natura e deducibilità in capo al soggetto che sostiene il costo Natura ed effetti reddituali in capo all’Agente/Promotore 22

23 GIFT CARD A CLIENTI E FORNITORI
Valutare la natura della gift card per colui che l’acquista per consegnarla a Clienti/Fornitori Potrebbe determinare effetti ai fini IVA e delle imposte dirette Valutare gli effetti per il Cliente/Fornitore che la riceve, per il quale potrebbe rappresentare una componente positiva di reddito 23


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