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Progetto interdisciplinare Classi quinte Scuola Primaria di Gandino a.s.2015-2016.

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Presentazione sul tema: "Progetto interdisciplinare Classi quinte Scuola Primaria di Gandino a.s.2015-2016."— Transcript della presentazione:

1 Progetto interdisciplinare Classi quinte Scuola Primaria di Gandino a.s.2015-2016

2 ACQUA musicaarteitaliano geografia scienze storia inglese convivenza civile teatro

3 Acqua sei la vita! Rit: Acqua chiara, trasparente, di salute gran sorgente. Sei la culla della vita, della sua storia infinita. Principale componente di ogni essere vivente, tu sei liquida o gassosa, ma comunque sei preziosa. Bianca e solida ci appari Dove son climi polari. Sei nei fiumi, sei nel mare ti fa il sole evaporare. Rit Trasparente come un velo formi nuvole nel cielo, poi su noi discendi lieve come pioggia o come neve. Cadi, goccia dopo goccia, sulla terra e sulla roccia! Fai le piante dissetare e la vita può sbocciare.

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5 L a prima volta al mare! Mentre mi avvicinavo sotto un sole accecante da una strada collinare, il mare sembrava vivo, sospeso, un mostro in procinto di saltarmi addosso. Mi tolsi le scarpe e cominciai a sguazzare nell’acqua. Il mare tiepido che mi arrivava al callo del piede e la sabbia molle sotto i calcagni, furono la rivelazione di un piacere sconosciuto. La spiaggia color zafferano, con i secchielli rosa e azzurri e le palette di legno, ombrelloni colorati e a riva alcune barche riverse pigramente sul fianco, odorose di alghe e catrame… Il ricordo di quel giorno è durato, incantevole, tutta la vita. (C. Chaplin)

6 Venezia in poesia C’è una città di questo mondo, ma così bella, ma così strana, che pare un gioco di fata Morgana o una visione del cuor profondo. Avviluppata in un roseo velo, sta con sue chiese palazzi giardini tutta sospesa tra due turchini, quello del mare, quello del cielo. Così mutevole! A vederla nelle mattine di sole bianco, splende d’un riso pallido e stanco, d’un chiuso lume, come la perla; ma nei tramonti rossi affocati è un’arca d’oro, ardente, raggiante, nave immensa veleggiante a lontani lidi incantati. Quando la luna alta inargenta torri snelle e cupole piene e serpeggia per cento vene d’acqua cupa e sonnolenta, non si può dire quel ch’ella sia, tanto è nuova mirabile cosa: isola sacra misteriosa, regno infinito di fantasia… (Diego Valeri)

7 Una città sull’acqua: Venezia! Venezia è una delle più belle città del mondo. Le barene (=isolette) col tempo si ampliarono, rimanendo però sempre separate da rii d’acqua. Sono quelli comunemente chiamati "canali", che in numero di circa 150, scorrono a dividere le circa 100 isole su cui, ancor oggi, poggia la città di Venezia.

8 Il Bucintoro, riccamente decorato di ori, velluti e pitture, era la splendida imbarcazione del Doge, capo della Repubblica di Venezia. Durante la festa della Sensa, quando si ricordava la vittoria dei Veneziani contro gli Slavi, il Doge sul Bucintoro gettava in mare un anello nuziale, pronunciando solennemente queste parole: “ O mare, noi ti sposiamo, in segno di vero ed eterno dominio”. Una città sull’acqua: Venezia!

9 L’acqua nella storia 4 milioni a.C. 1 milione a.C. ACQUA FIN DALL’INIZIO DEL MONDO 1 milione a.C. 10.000 a.C. LE GRANDI GLACIAZIONI L’UOMO PRIMITIVO E L’ACQUA ACQUA FONTE DI VITA, DA SEMPRE! Gli uomini primitivi costruirono i loro primi insediamenti accanto a sorgenti, fiumi o laghi, per dissetarsi, bagnarsi, irrigare la terra coltivata, allevare animali … Ma acqua anche come difesa: le abitazioni venivano costruite sull’acqua o circondate dall’acqua, per tenere lontani nelle oscure notti gli animali feroci o altri uomini nemici pronti a depredare. 4.000 a.C. I SUMERI ACQUA PER I MATTONI Gli antichi Sumeri abitavano tra i fiumi Tigri ed Eufrate. Impastavano con l’acqua piccoli blocchi di argilla, che poi facevano essicare al sole; ed ecco i primi mattoni pronti per costruire!

10 GLI EGIZI DALL’ACQUA ALLA CARTA: IL PAPIRO Gli Egizi consideravano il Nilo come un dio, perché le sue acque permettevano loro di vivere: dai giochi sull’acqua alla caccia all’ippopotamo, dalla navigazione alla pesca, dall’irrigazione dei campi alla … carta. Il fusto del papiro, una pianta che cresceva abbondantemente nell’acqua, veniva tagliato, essicato, pressato e se ne ricavavano rotoli di carta. I FENICI A VELA SPIEGATA! Abilissimi commercianti e navigatori, i Fenici solcavano i mari con le loro imbarcazioni a vela.

11 I GRECI ALLE FONTANE Alla fontana pubblica le donne dell’antica Grecia riempivano le anfore, che poi portavano sulla testa. I bambini facevano... la doccia! Nelle case si usavano grossi catini per il bagno. I ROMANI L’ACQUA PIOVANA È PREZIOSA! Nella domus romana l’impluvium era una vasca rettangolare ricavata nel pavimento dell’atrio per raccogliere l’acqua piovana, che poi veniva utilizzata per gli usi domestici. LE TERME Erano edifici dove i Romani si recavano per ritemprare il corpo e per lavarsi. Oltre alle vasche di acqua fredda, tiepida e calda, vi si trovavano stanze per i massaggi, saloni da riposo, biblioteche e perfino veri e propri musei!

12 LE REPUBBLICHE MARINARE La zona di Rialto è il cuore di Venezia; qui si svolge gran parte dell’attività commerciale ed economica della città. Il ponte si apriva per permettere il passaggio delle imbarcazioni. La città di Quisai Marco Polo parte daVenezia e raggiunge la Cina. Come rappresentante del Gran Khan parte per Quisai che, come Venezia, sorge su canali. Marco scopre che i Cinesi fanno ogni giorno bagni in acqua fredda e che usano monete di sale.

13 Esplorare… MAGELLANO Ferdinando Magellano voleva cercare un passaggio nel sud dell’ America meridionale che forse metteva in comunicazione l’Oceano Atlantico con…… con che altro? Un altro mare? Nel settembre del 1519 partirono da Siviglia 5 caracche e 265 uomini. A causa delle intemperie la flotta si è ridotta a 3 navi, che si inoltrano in uno stretto passaggio, quando finalmente….. ecco il mare aperto!! Il grande capitano non riesce a dominarsi e piange per l’emozione: il passaggio verso ovest, che in futuro sarà chiamato stretto di Magellano, è stato trovato! L’armata si dirige verso l’Equatore e le Molucche, senza incontrare tempeste in questo nuovo oceano. Per questo Ferdinando lo chiamerà Pacifico.

14 LIVINGSTONE David Livingstone, un esploratore scozzese, per tanti anni percorse il centro inesplorato dell’Africa, finchè finalmente il 3 agosto 1853 davanti a lui e ai suoi compagni di viaggio vide maestosamente aprirsi il fiume Zambesi. Dopo 2 anni scoprì le splendide cascate del fiume Zambesi, le cui acque, improvvisamente strette tra le rocce, precipitavano per un centinaio di metri verso il basso. Affascinato da questo spettacolo della natura, egli, primo europeo ad ammirarle, chiamò queste cascate con il nome della regina d’Inghilterra: Vittoria. ROBERT EDWIN PEARY Egli sostenne di essere riuscito a toccare per primo il Polo Nord il 6 aprile 1909 con 40 cani da slitta guidati da Eschimesi.

15 Animals of the sea FISHCRABSHELL OCTOPUSSTARFISH WHALE SEAL

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23 Thinking of the sea WATERBEACHSAND BOAT WAVE ISLAND PIRATES CAPTAIN

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32 L’ ACQUA DENTRO DI NOI Sapevi che il nostro organismo è composto per la maggior parte di acqua? Il corpo di un neonato è formato da questo liquido per il 75%, quello di un adulto per il 60%. L’acqua si trova nei muscoli, nel sangue, nei diversi organi (polmoni, reni, stomaco) e nei tessuti come la pelle. Quest’ultima ne contiene molta soprattutto quando si è giovani. Per mantenere sano il nostro corpo è necessario bere molto, soprattutto quando fa caldo perché eliminiamo liquido attraverso la pelle (sudorazione). Anche il cibo ci fornisce acqua, specialmente la frutta e la verdura.

33 Curiosità La formula H2O indica una molecola di acqua costituita da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno.

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35 Acqua oro blu da proteggere Nella Carta di Milano dei bambini si legge: “Noi bambine e bambini vogliamo che… i doni della natura, come le piante, gli animali e l’acqua, vengano divisi in modo giusto, in tutto il mondo, per tutte le persone… Con questa Carta noi tutti bambine e bambini…vogliamo con tutto il nostro impegno: fare in modo che ci sia acqua buona per tutti e usarne solo la giusta quantità, senza sprecarla, perché nessuno dovrebbe soffrire mai la sete”.

36 NON SPRECHIAMO L’ACQUA Riempire il bicchiere poco per volta. Chiudere il rubinetto quando ci si insapona o si lavano i denti. Non sprecare la carta, per produrla serve molta acqua! Utilizzare la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico. Chiudere bene il rubinetto. Preferire l’acqua della fonte rispetto a quella in bottiglia. Usare l’acqua piovana per giocare, innaffiare il giardino, lavare l’automobile. Preferire la doccia al bagno. Le docce devono essere però brevi.

37 Il 22 marzo di ogni anno gli Stati che siedono all'interno dell'assemblea Generale delle Nazioni Unite sono invitati alla promozione dell'acqua attraverso attività concrete nei loro rispettivi Paesi. Con la coordinazione del dipartimento degli affari sociali e economici dell‘Onu, la giornata internazionale dell'acqua 2005 determinò l'inizio di una seconda decade internazionale delle Nazioni Unite dedicata alle azioni per l'acqua. Giornata internazionale dell’acqua


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