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1 L’attuazione della Riforma Brunetta presso il Comune di Bergamo.

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Presentazione sul tema: "1 L’attuazione della Riforma Brunetta presso il Comune di Bergamo."— Transcript della presentazione:

1 1 L’attuazione della Riforma Brunetta presso il Comune di Bergamo

2 2 Le Linee guida per un progetto di sviluppo del sistema di lavoro presso il Comune di Bergamo Marzo 2010: il Piano di lavoro della Direzione generale.  5 obiettivi: 1.Programmazione: tradurre le Linee programmatiche in obiettivi strategici da assegnare alla dirigenza. 2.Controllo: attivare un sistema integrato di controlli interni. 3.Organizzazione: cogliere le opportunità della riforma Brunetta. 4.Partecipazioni societarie: introdurre un sistema di controllo sulle stesse. 5.Innovazione: introdurre strumenti avanzati e buone pratiche.

3 3 Il Piano degli Obiettivi 2010 Piano degli Obiettivi (PdO) 2010: per la prima volta la struttura organizzativa comunale ha fatto proprie le Linee programmatiche. PDO 2010 pubblicato sul sito intranet:osservanza dei principi di trasparenza, anche interna, della pubblica amministrazione; strumento di comunicazione degli obiettivi gestionali a tutto il personale. Il Pdo 2010 è stato oggetto di monitoraggi periodici da parte del Nucleo di Valutazione (oggi OIV): al 30 giugno, al 30 settembre e al 30 novembre.

4 4 I principi base del processo di riorganizzazione 1.Traduzione delle Linee programmatiche in obiettivi per la struttura. 2.Ampio ricorso al lavoro di gruppo. 3.Valorizzazione e responsabilizzazione ruolo della dirigenza. 4.Introduzione di sistemi di rendicontazione. 5.Miglioramento della comunicazione interna. 6.Miglioramento degli ambienti di lavoro. 7.Revisione degli istituti premianti. 8.Semplificazione e aggiornamento dei profili professionali. 9.Confronto con altre realtà (benchmarking) 10. Rotazione degli incarichi dirigenziali e del personale assegnato agli Uffici più a stretto contatto con l’utenza.  3 regolamenti: organizzazione, ciclo della performance e valutazione della performance. Fonte: “Regolamento di organizzazione” approvato dalla GC il 15.12.2010

5 5 L’articolazione del ciclo della performance (….) Il ciclo di gestione della performance si articola nelle seguenti fasi: a) Programmazione: definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori, nonché il collegamento tra gli obiettivi e l'allocazione delle risorse. b) Controllo e miglioramento: monitoraggio periodico e attivazione correttivi. c) Valutazione della performance: misurazione e valutazione della performance, e utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito. d) Rendicontazione: dare conto dei risultati raggiunti agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi. Fonte: Regolamento “Il ciclo della performance” approvato dalla GC il 15.12.2010

6 6 (.…) Il ciclo della performance: la programmazione (….) La fase di programmazione si sviluppa attraverso: 1.Le Linee programmatiche: specificano i contenuti del programma di mandato e sono pubblicate sul sito istituzionale dell’Ente. Approvate nel marzo 2010 dal CC su proposta della GC. 2.Il Piano triennale della performance: il Piano è approvato dalla Giunta. E’ predisposto dal direttore generale, con il supporto dell’Organismo indipendente di valutazione e del Comitato di direzione. Declina le Linee programmatiche in obiettivi strategici e operativi, di durata triennale, evidenziando i valori attesi e i relativi indicatori. Il Piano è pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente. E’ stato approvato dalla GC il 4 maggio 2011. 3.Il Bilancio di previsione e i relativi allegati, tra cui la Relazione previsionale e programmatica: sono approvati dal Consiglio comunale, sulla base dello schema proposto dalla Giunta, in base alla vigente normativa. 4.Piano Esecutivo di Gestione (PEG): il Piano assicura il necessario collegamento tra gli obiettivi e l'allocazione delle risorse. Fonte: Regolamento “Il ciclo della performance” approvato dalla GC il 15.12.2010

7 7 (….) Il ciclo della performance: il controllo (….) La fase di controllo si avvale dei seguenti strumenti: 1.Monitoraggi periodici da parte dell’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV). 2.Variazioni del Piano triennale della performance: in corso di anno la Giunta comunale attiva, se necessario, le necessarie azioni correttive della programmazione, proposte dall’OIV. 3.Variazioni di bilancio e dei relativi allegati 4.Riequilibrio di bilancio 5.Variazioni del Piano esecutivo di gestione 6.Aggiornamento del Piano triennale della performance: ogni anno, in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione, la Giunta provvede, se necessario, ad aggiornare il Piano triennale precedentemente approvato. Eventuale aggiornamento delle Linee programmatiche. Fonte: Regolamento “Il ciclo della performance” approvato dalla GC il 15.12.2010

8 8 (….) Il ciclo della performance: la valutazione (….) Performance di Ente: la media delle valutazioni conseguite dalle Aree/Direzioni. Performance organizzativa: la valutazione conseguita da ciascuna Area/Direzione. La Performance individuale dei dirigenti è collegata:  10% alla performance di Ente  50% alla performance organizzativa  40% alle competenze manageriali e professionali dimostrate, alla capacità di valutazione dei propri collaboratori. La valutazione del personale non dirigenziale è collegata:  alla performance organizzativa  alla performance individuale (raggiungimento di specifici obiettivi individuali) Non si è reso necessario modificare i vigenti sistemi di valutazione in quanto già in linea con la riforma e collegati alla performance organizzativa e a quella individuale. Fonte: Regolamento “Il sistema di misurazione e valutazione della performance” approvato dalla GC il 29.12.2010

9 9 (….) Il ciclo della performance: la rendicontazione La fase di rendicontazione si avvale dei seguenti strumenti: 1.Rendiconto di bilancio 2.Rapporto sulla performance: fornisce rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai vertici delle amministrazioni, nonché ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi. Il Rapporto è predisposto dal Direttore Generale, in collaborazione con il Comitato di Direzione, in occasione dell’approvazione del Rendiconto di gestione, è validato dall’OIV, approvato dalla Giunta e pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente. Fonte: Regolamento “Il ciclo della performance” approvato dalla GC il 15.12.2010

10 10 Le fasce di merito 4 fasce: a)20% dei dirigenti – 35% del personale non dirigente b)25% dei dirigenti – 40% del personale non dirigente c)35% dei dirigenti – 20% del personale non dirigente d)20% dei dirigenti – 5% del personale non dirigente L’individuazione delle risorse finanziarie è demandata alla contrattazione decentrata, sul presupposto che al personale collocato in fascia a) debba necessariamente spettare una quota prevalente del trattamento economico accessorio complessivo di performance individuale. Parrebbero imminenti la definizione di una intesa tra Funzione Pubblica e OOSS, con la conseguente applicazione del c.d. dividendo di efficienza di cui al 112/2008 anche agli EELL e l’approvazione di un decreto ministeriale che sancirebbe l’immediata applicabilità del 150. Fonte: Regolamento “Il sistema di misurazione e valutazione della performance” approvato dalla GC il 29.12.2010

11 11 Fasce sì, fasce no, fasce da quando… Sono la novità più discussa della Riforma e sanciscono la bocciatura della dirigenza rispetto alla capacità di differenziare le valutazioni: la legge si sostituisce al datore di lavoro. Non è la parte della Riforma che più ci appassiona. Però abbiamo voluto evitare le conseguenze dell’inerzia:  Art.3, comma 5: il rispetto delle disposizioni del Titolo II è condizione necessaria per l’erogazione di premi collegati al merito e alla performance.  Art.31, comma 4: negli enti locali che non si sono adeguati entro il 31.12.2010 si applica direttamente il Titolo III (le 3 fasce dell’art.19), fino alla data di emanazione della disciplina locale. Il Comune di Bergamo ha disciplinato le fasce entro il 31.12.2010 al fine di:  dotarsi di una regolamentazione diversa (e meno aggressiva) rispetto a quella dell’art.19.  evitare il rischio di non poter legittimamente erogare compensi per la produttività nel 2011.  evitare operazioni di adeguamento in corso d’anno (2011).  essere pronto ad applicarle fin dal 2011, previa contrattazione con la Rsu circa la distribuzione delle risorse del Fondo, ove dovesse esserne confermata l’immediata applicazione. La Corte dei conti, sez. controllo Lombardia, ha inviato un questionario agli Enti locali, contenente la richiesta di precise attestazioni in ordine all’avvenuto adeguamento dell’ordinamento interno alle novità del 150 (fasce, ecc…).

12 12 Il Piano triennale della trasparenza Accessibilità totale alle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all'utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell'attività di misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità. Analoga trasparenza è garantita, attraverso l’impulso dell’OIV, in ogni fase del ciclo di gestione della performance. Nel percorso verso la trasparenza e la comprensibilità dei documenti, primo strumento di riferimento è il Piano della performance. Il Piano della trasparenza del Comune di Bergamo, già predisposto in bozza dalla direzione generale, verrà sottoposto alla Giunta per l’approvazione entro il 31 luglio 2011. Fonte: Regolamento “Il ciclo della performance” approvato dalla GC il 15.12.2010

13 13 Processo di costruzione del Piano della Performance “Comprensività dei documenti”: si è optato per un modello di Piano dotato di una propria identità e autonomia evitando di utilizzare a tal fine il PEG, ritenuto un documento per “addetti ai lavori”. Percorso formativo dei Dirigenti del Comune di Bergamo con l’obiettivo di predisporre il Piano della Performance del Comune di Bergamo nell’orizzonte temporale di 60 giorni. La Direzione Generale ha definito tre gruppi di lavoro omogenei in base alle funzioni e ai servizi erogati.

14 14 Programmi strategici Attività e Servizi Stato di Salute Benchmarcking Impatti Programmi strategici: Quali sono le priorità strategiche del Comune di Bergamo e in che modo tali priorità di articolano in programmi strategici? Attività e servizi: Qual è lo stock di attività e servizi che il Comune di Bergamo mette a disposizione di cittadini e utenti? Stato di Salute: Il Comune di Bergamo è in grado di svolgere le sue attività garantendo un utilizzo equilibrato delle risorse, lo sviluppo dell’organizzazione e delle relazioni con cittadini, utenti e altri portatori di interesse? Impatti: Quali effetti produce l’attività del Comune di Bergamo sul proprio territorio e rispetto ai bisogni espressi dalla collettività? Benchmarking: Rispetto ad altri Comuni, come è posizionato il Comune di Bergamo? L’impostazione del Piano della Performance

15 15 Progetti strategici Aree di Impatto Bergamo solidale Bergamo sicura Bergamo che cresce nella tradizione Bergamo delle grandi opere Stato di Salute Salute Finanziaria Salute Finanziaria Salute Organizzativa Salute Organizzativa Salute delle Relazioni Città Alta/ Turismo Famiglia Sicurezza Cultura Bergamo turistica Bergamo Città della Famiglia Scuole e storia Grandi opere verde Sicurezza Urbana Adulti Polizia locale SUEAP Gestione OO.PP. Manifestazioni Anziani Protezione Civile SIGI Manutenzione strade Musei Minori Uso del suolo Manutenzione Verde Biblioteche Agenzia per la casa Programmazio ne ambientali Cimitero Infanzia Nuovo modello Servizi Sociali Riconoscibilità e conoscenza PGT Grandi opere infrastrutturali Protezione Civile Centro Famiglia IAT, Urban, Luoghi Grandi opere viabilità Progetto Nidi Politiche abitative Accademia Belle Arti Piano di azione ambientale Mobilità Tempo libero Trasporti ATB Disabili Sport Giovani Rifiuti e igiene urbana Controlli ambientali Sociale e salute Sviluppo economico Sviluppo economico Mobilità e Trasporti Ambiente Sostegno diritto di studio Edilizia e commercio Refezione Scolastica CO.BE. Direzione Assegnazione alloggi ERP Tele riscaldamento Acquedotto Bergamo E-gov2012 Bergamo E-gov2012 Società partecipate Sportello Polifunzionale Sportello Polifunzionale Servizi Anagrafici Bergamo efficiente Servizio Tributi Affari Legali Appalti e convenzioni Anagrafe Il Piano triennale della Performance Programmi strategici Attività e Servizi Stato di Salute Benchmarcking Impatti Benchmarking Servizi Attività e Servizi Stato salute Impatti

16 16 Città Alta/ Turismo Famiglia Sicurezza Cultura Mobilità e Trasporti Ambiente Programmi strategici Attività e Servizi Stato di Salute Benchmarcking Impatti Programmi strategici Bergamo sicura Bergamo cresce nella tradizione Bergamo grandi opere Bergamo turistica Bergamo solidale Bergamo efficiente Assessorato al Personale, Servizi anagrafici e cimiteriali, Innovazione tecnologica Assessore: Marcello Moro Dirigenti: Giaccone, Pasini, Mazza e Tadè. Sociale e salute Sviluppo economico Scheda Programma strategico - Sportello polifunzionale

17 17 Programmi strategici Attività e Servizi Stato di Salute Benchmarcking Impatti Attività e servizi Bergamo sicura Bergamo grandi opere Bergamo turistica Bergamo efficiente Assessorato al Personale, Servizi anagrafici e cimiteriali, Innovazione tecnologica Assessore: Marcello Moro Dirigente: Massimo Casanova Bergamo cresce nella tradizione Bergamo solidale Bergamo E-gov 2012 Bergamo E-gov 2012 Tariffe = Scheda Servizio – Sistema Informativo Geografico Integrato - SIGI

18 18 Programmi strategici Attività e Servizi Stato di Salute Benchmarcking Impatti Assessorato al Personale, Servizi anagrafici e cimiteriali, Innovazione tecnologica Assessore: Marcello Moro Dirigente: Giacoma Giaccone Stato di Salute Scheda Stato di salute organizzativa

19 19 Programmi strategici Attività e Servizi Stato di Salute Benchmarcking Impatti Città Alta/ Turismo Sicurezza Cultura Sociale e salute Mobilità e Trasporti Ambiente Famiglia Sviluppo economico Scheda Impatto – Sviluppo economico

20 20 Programmi strategici Attività e Servizi Stato di Salute Benchmarcking Impatti Bench marking Servizi Stato salute Impatti Scheda Benchmarking – Il Comune di Bergamo a confronto

21 21 Per ognuno dei 5 grandi obiettivi e per l’obiettivo Bergamo Efficiente un diagramma a barometro indicherà se nel corso dell’anno 2011 Bergamo è migliorata o no. Emoticon e torte. Alla luce di quanto svolto nel corso dell’anno, la Relazione sulla performance fornisce un quadro sintetico di informazioni che consentono di valutare se il Comune di Bergamo:  Ha realizzato le fasi dei programmi strategici previste;  Ha svolto il livello di attività e erogato il livello di servizi programmato nel rispetto delle condizioni di stock, qualità, efficienza ed efficacia e customer satisfaction;  Ha mantenuto gli stati di salute finanziaria, organizzativa e delle relazioni previsti;  Ha prodotto gli impatti attesi;  Ha mantenuto, o migliorato o peggiorato, il proprio posizionamento relativo rispetto ad altri Comuni. Programmi strategici Attività e Servizi Stato di Salute Benchmarcking Impatti Progetti Strategici Aree di Impatto Stato di Salute Stati di salute Impatti Progetti Strategici Attività e Servizi Servizi gestiti da partecipate Benchmarking Confronti Attività e Servizi Bergamo solidale Bergamo sicura Bergamo cresce nella tradizione Bergamo delle grandi opere Bergamo turistica Bergamo efficiente La Relazione sulla Performance

22 22 Il Dipartimento della Funzione Pubblica, in collaborazione con FORMEZ PA, ha avviato il Progetto “Valutazione delle performance” per sostenere i comuni delle Regioni Obiettivo Convergenza nella gestione del ciclo delle performance, quale presupposto per il miglioramento dei servizi pubblici. Il Progetto mira a individuare nelle amministrazioni pilota (Bergamo, Reggio Emilia, Arezzo, Verona, Unione dei Comuni della Bassa Romagna) pratiche di riferimento (leading practices) per lo sviluppo dei sistemi di misurazione e valutazione della performance, dalle quali trarre elementi utili a definire linee guida e un set di strumenti operativi da mettere a disposizione dei Comuni e delle Unioni di Comuni appartenenti alle Regioni dell’obiettivo Convergenza. Il Comune di Bergamo ha presentato il proprio Piano della Performance in occasione del convegno “Dalle leading practices al rafforzamento delle competenze: la gestione del ciclo della performance nei Comuni”, nell’ambito di Forumpa 2011. Il Piano triennale della performance e il progetto “Valutazione delle performance”

23 23 Il Dipartimento della Funzione Pubblica, in collaborazione con CIVIT, ha avviato il Progetto “Standard di qualità” dei servizi pubblici locali. Il Progetto mira a individuare, in sinergia con i Comuni di Bergamo, Reggio Emilia e Cremona) standard di qualità nei servizi di raccolta rifiuti, trasporto pubblico locale e anagrafe. Il Comune di Bergamo ha accolto con piacere l’invito del Ministero e di CIVIT in quanto fortemente orientato ad assicurare agli utenti dei propri servizi (anche attraverso le associazioni dei consumatori) standard di qualità elevati, in un percorso di adozione e revisione delle carte dei servizi e dei contratti di servizio. Nel maggio 2011 il Comune di Bergamo, infatti, ha approvato un Regolamento per il controllo delle società partecipate che ribadisce alle società gli obblighi di adozione della Carta dei servizi e di individuazione degli standard di qualità (generici e specifici) Il progetto, avviato in questi giorni, si concluderà il 31.12.2011. Il progetto ”Standard di qualità nei servizi pubblici locali”

24 24 Le opportunità della Riforma Brunetta e le scelte del Comune di Bergamo Il Comune di Bergamo ha recepito i principi della Riforma incentrandosi su:  Miglioramento della programmazione (Piano della performance).  Valorizzazione del ruolo datoriale della dirigenza e miglioramento della qualità del lavoro di tutto il personale (Riorganizzazione a seguito dei risultati dell’indagine di clima del 2008).  Miglioramento della comunicazione e della trasparenza (Piano della performance, Relazione sulla performance e Piano della trasparenza).  Miglioramento della qualità dei servizi erogati direttamente e indirettamente (Piano della performance, riorganizzazione e regolamento sul controllo delle partecipate). Finalità: rafforzare i rapporti di cittadinanza, migliorare il proprio operato, accrescere la motivazione dei lavoratori dell’Amministrazione stessa.

25 25 Considerazione finale L’importanza del “Fare squadra”: quanto fatto ad oggi, compresi i riconoscimenti ottenuti quest’anno (Forumpa, Ministero FP, Civit), è stato possibile grazie all’intenso lavoro della dirigenza, in armonia con gli indirizzi condivisi con il Sindaco e con la Giunta e sotto il coordinamento della direzione generale.


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