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Indagine conoscitiva sugli effetti dell’inquinamento ambientale sull’incidenza dei tumori, delle malformazioni feto-neonatali ed epigenetica Prof. Giorgio.

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1 Indagine conoscitiva sugli effetti dell’inquinamento ambientale sull’incidenza dei tumori, delle malformazioni feto-neonatali ed epigenetica Prof. Giorgio Assennato Direttore Generale ARPA PUGLIA 22 Luglio 2015

2 Centrale ENEL Federico II Stazione di monitoraggio RRQA in P.za Don Minzoni - TORCHIAROLO

3 Trend concentrazione media annuale PM10 (ug/m 3 ) Trend del numero di superamenti VL medio giornaliero TREND DEL PM10 A BRINDISI, SAN PIETRO V. E TORCHIAROLO Periodo 2009-2013

4 Numero dei superamenti di PM 10 del limite giornaliero di qualità dell’aria nell’anno 2014 GE N FEB MA R APR MA G GIULUG AG O SETOTT NO V DIC NUMERO SUPERAMENTI ANNUALI CASALE – BRINDISI 1000030010128 VIA DEI MILLE – BRINDISI 1000000010024 SISRI – BRINDISI1000000001024 SAN PANCRAZIO SALENTINO 50200000001917 TORCHIAROLO- Don Minzoni 188500000128 60 Torchiarolo – Via Fanin 20100000253720 SAN PIETRO V.CO 40000000000711 MESAGNE502000000061023 VIA TARANTO- BRINDISI 1020000000159 TERMINAL PASSEGGERI (Z.I.)- BRINDISI 1000010000013 PERRINO- BRINDISI 10100000019517 LENDINUSO- Torchiarolo 1000000012037 Via CAPPUCCINI- BRINDISI 1010000100014 Ceglie Messapica 1000000010125 Cisternino////010010226

5 Medie mensili di PM 10 nell’anno 2014 GE N FEB MA R APR MA G GIULUG AG O SETOTT NO V DICMEDIA ANNUA CASALE - BRINDISI 18161714162816181617242619 VIA DEI MILLE – BRINDISI 20171814 191518161723 18 SISRI - BRINDISI 2017201816201817162022 19 SAN PANCRAZIO SALENTINO 3425 18131814161719314023 TORCHIAROL O-Don Minzoni 64423824182219212533476735 Torchiarolo – Via Fanin 33262419162220212430333425 SAN PIETRO V.CO 31212016141916181920273722 MESAGNE342625181421171920 444025 VIA TARANTO2622251916211921 22293323 TERMINAL PASSEGGERI 21161714162116191517242218 PERRINO- BRINDISI 201720131218 201723383621 Lendinuso- TORCHIAROL O 2016 1514221821 26242520 BRINDISI-VIA CAPPUCCINI 201619151421172117 202218 Ceglie Messapica 2625 19152117211917312822 Cisternino////1525151418 2819

6 Andamento Benzo (a) Pirene (BaP) 2011-2014 Concentrazioni medie annuali di BaP in ng/m 3 nel sito di Torchiarolo–Don Minzoni 2011 ng/m 3 2012 ng/m 3 2013 ng/m 3 2014 ng/m 3 VALORE OBIETTIVO DLGS 155/2010 0,790,671,01,11,0

7 ROSE DI INQUINAMENTO PER I MACROINQUINANTI CONFRONTO TRIIMESTRE ESTIVO ED INVERNALE

8 ROSE DI INQUINAMENTO PER IL BaP CONFRONTO TRIMESTRE ESTIVO ED INVERNALE

9 Deposizioni Arsenico (mg/m 2 *die) I valori medi annuali di deposizione secca e umida di ARSENICO rientrano in tutti e quattro i siti nell’intervallo indicato per le aree urbane (prossimi alla soglia inferiore), compreso tra 0.22 e 3.4 ug/m 2 *die e sono inferiori ai valori limite nei paesi europei dove sono stati stabiliti. As (ug/m 2 *die) MEDIA ANNO TORCHIA ROLO CERANOCASALESALINE AREE RURALI (ISTISAN 06/43) AREE URBANE (ISTISAN 06/43) AREE INDUSTRIALI (ISTISAN 06/43) VALORE LIMITE GERMANIA e CROAZIA 2013 (prelievo dal 21/12/2012 al 18/12/2013) 1.010.640.670.81 0.082 – 0.430.22 – 3.42.0 – 4.34 2014 (prelievo dal 18/12/2013 al 22/01/2015) 0.410.350.290.42

10 Deposizioni Cadmio (mg/m 2 *die) I valori medi annuali di deposizione secca e umida di CADMIO rientrano in tutti e quattro i siti nell’intervallo indicato per le aree urbane (prossimi alla soglia inferiore), compreso tra 0.16 e 0.90 ug/m 2 *die, e sono inferiori ai valori limite nei paesi europei dove sono stati stabiliti. Cd (ug/m 2 *die) MEDIA ANNO TORCHIAROLO CERA NO CASAL E SALINE AREE RURALI (ISTISAN 06/43) AREE URBANE (ISTISAN 06/43) AREE INDUSTRIAL I (ISTISAN 06/43) VALORE LIMITE GERMANI A VALORE LIMITE AUSTRI A E SVIZZER A 2013 (prelievo dal 21/12/2012 al 18/12/2014) 0.130.190.160.15 0,011 - 0,140,16 - 0,900,12 - 4,652 2014 (prelievo dal 18/12/2013 al 22/01/2015) 0.090.080.070.17

11 Deposizioni Nichel (mg/m 2 *die) I valori medi annuali di deposizione secca e umida di NICHEL rientrano in tutti e quattro i siti nell’intervallo indicato per le aree rurali, compreso tra 0.03 e 4.3 ug/m 2 *die, e sono inferiori ai valori limite nei paesi europei dove sono stati stabiliti. Ni (ug/m 2 *die) MEDIA ANNO TORCHIAROL O CERAN O CASALESALINE AREE RURALI (ISTISAN 06/43) AREE URBANE (ISTISAN 06/43) AREE INDUSTRIALI (ISTISAN 06/43) VALORE LIMITE GERMANIA e CROAZIA 2013 (prelievo dal 21/12/2012 al 18/12/2014) 2.772.232.562.13 0,03 - 4,35 - 112,3 - 2215 2014 (prelievo dal 18/12/2013 al 22/01/2015) 1.211.120.911.50

12 MISURE DI LEVOGLUCOSANO A TORCHIAROLO

13 SETTORI DI VENTO CAMPAGNE VENTOSELETTIVE DI MICROINQUIANTI ORGANICI NEL PM10 DI TORCHIAROLO

14 POSIZIONE DEL SITO DI CAMPIONAMENTO Camino della centrale ENEL di Cerano

15 CAMPAGNA INVERNO 2009 1.Simili concentrazioni di PCDD/F e di PCB “diossina simili” nei 2 settori 2.evidente direzionalità nella provenienza degli IPA totali, compreso il Benzo(a)Pirene, dal settore sopravento all’area urbana 3.Rapporto delle concentrazioni di IPA sopravento/sottovento: 680! 4.il BaP è risultato molto più elevato nel settore di campionamento che comprende l’area urbana di Torchiarolo rispetto al settore sottovento alla CTE ENEL 5.Alte concentrazioni in condizioni di calma di vento (v < 0,5 m/sec): presenza di sorgenti locali di tipo diffuso, a breve distanza dal sito di rilevazione Periodo di campionamentoIPAB(a)pPCB tot. PCB WHO- TE PCDD/F s 16÷27 Marzo 2009 679,7133,30,60,91,0 Rapporto Sopra/Sotto vento

16 VALUTAZIONE DEL CONTRIBUTO INDUSTRIALE E LOCALE AGLI EVENTI DI SUPERAMENTO DEL VALORE LIMITE GIORNALIERO PER IL PM10 Concentrazioni giornaliere di PM10 relative agli eventi di superamento per il PM10 del valore limite giornaliero (punti), contributo industriale (rappresentato come istogramma in rosso) e contributo locale (verde) Stime medie del contributo industriale e locale alle concentrazioni di PM10, SO 2, NOx, IPA Tot e benzene

17 Mappa della media annua delle medie giornaliere di PM 2.5 e contributo medio annuale di Enel Produzione realizzata con il modello fotochimico FARM Contributo di tutte le sorgenti in µg/m 3 Contributo solo ENEL in µg/m 3 Contributo % di ENEL

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19 Prime misure di risanamento per il comparto civile: sistemi di riscaldamento a biomassa (camini aperti e sistemi di combustione a biomassa) In fase iniziale divieto assoluto di accensione per un arco temporale che va dal primo novembre al 31 marzo di ogni anno unicamente per chi dispone di altri sistemi di riscaldamento. La “durata” di tale fase iniziale, che partirà dal primo anno di applicazione dell’ordinanza verrà determinata in base alle risultanze dei dati rilevati al 31 marzo di ogni anno, e comunque non oltre tre anni dall’emanazione della prima ordinanza. A regime, tale divieto, dovrà pertanto interessare indifferentemente tutti i camini aperti ed i sistemi di combustione a biomassa che non dispongano di adeguati sistemi di filtraggio.

20 Prime misure di risanamento per il comparto civile: bando per il finanziamento di sistemi di filtraggio dei fumi di combustione Definizione di un bando che prevedesse l’acquisizione e l’installazione di sistemi di filtrazione dei fumi di combustione degli impianti civili di riscaldamento (nello specifico dei sistemi di combustione a biomassa), avente come priorità ai soggetti che non dispongano di altri sistemi di riscaldamento;

21 Sorgenti industriali ed eventi transitori Il contributo industriale della centrale ENEL di Brindisi deve essere controllato e ridotto, con applicazione delle seguenti misure : - confronto delle emissioni complessive con il limite massico annuale sulla base dei dati rilevati dal Sistema di Monitoraggio in continuo delle Emissioni (SME), estendendo tale sistema anche al funzionamento dell’impianto in regime transitorio; - riduzione almeno del 20% del limite massico annuale (che con l’applicazione del punto precedente si applica anche alle emissioni “reali” durante i periodi transitori) rispetto a quanto autorizzato dal provvedimento di AIA; - riduzione almeno del 10% del limite di concentrazione di particolato emesso dall’impianto in oggetto, in regime di funzionamento, rispetto a quanto autorizzato dal provvedimento di AIA. Tali misure di risanamento per l’impianto ENEL di Brindisi dovranno essere valutate dall’Autorità competente AIA attraverso il riesame del provvedimento ai sensi dell’art. 29 – octies del D.lgs. 152/06 e ss.mm.ii.., come anche previsto nell’art. 4 comma 2 di aggiornamento dell’AIA DVA-DEC2012-0000253 del 08/06/2012 – MATTM (pubblicata il 28 giugno 2012), secondo il quale “come richiesto dalla Regione Puglia con Del. di GR n. 1698 del 26/07/2011, la presente autorizzazione sarà soggetta a riesame dopo un periodo di 24 mesi decorrenti dalla data di pubblicazione (28/06/2012) dell’avviso di cui all’art. 6, comma 5 al fine di valutare anche sulla base dei dati di monitoraggio acquisiti, la possibilità di fissare valori limte per le polveri in linea coi valori prestazionali delle migliori tecnologie disponibili”). Arpa e Regione si riservano altresì di effettuare comunque ulteriori valutazioni in tale sede.

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27 Lo studio SENTIERI. Anno 1995-2002

28 Lo studio EPIAIR-2. Anno 2006-2010

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30 Valutazione di impatto

31 Valutazione Danno Sanitario stabilimento ILVA di Taranto ai sensi della LR 21/2012

32 Flow chart R.R. 24/2012

33 Prof. Giorgio Assennato Localizzazione delle aree industriali (aree colorate) considerate nella VDS VDS speditiva area Brindisi ai sensi L.R. 21/12 http://www.arpa.puglia.it/web/guest/vds

34 Prof. Giorgio Assennato Inquinanti MacroinquinantiSO2; NOx; PTS; PM10; PM2.5; CO; C6H6; HCl; HF; NH3, H2S Idrocarburi Policiclici AromaticiSomma; Benzo(a)pirene; Naftalene MetalliAs; Be; Cd; Co; Cr; CrVI; Hg; Mn; Ni; Pb; Se; V; Cu; Pd; Pt; Rh; Sb; Sn; Te; Tl; Zn PCDD/DFSomma PCBSomma Inquinanti simulati VDS speditiva area Brindisi ai sensi L.R. 21/12

35 Prof. Giorgio Assennato VDS speditiva area Brindisi Fig.13 - Mappa del rischio cancerogeno totale per via inalatoria (per milione). Taranto Brindisi VDS speditiva area Brindisi ai sensi L.R. 21/12

36 Prof. Giorgio Assennato VDS speditiva area Brindisi Tabella 3. Proporzione della popolazione esposta ai diversi livelli di rischio nelle aree di massimo impatto VDS speditiva area Brindisi ai sensi L.R. 21/12

37 20092008-2012 rango Costi aggregati totali di danno sanitario (milioni di €) Costi aggregati di danno sanitario escludendo il contributo di CO2 (milioni di €) rango Costi aggregati totali di danno sanitario (milioni di €) Stabilimento Low VOLY* High VSL * Low VOLY* High VSL * Low VOLY* High VSL * Centrale Termoelettrica Federico II18536707992703313562940 Costi aggregati dei danni sanitari correlati alle emissioni di sostanze inquinanti della Centrale Termoelettrica Federico II, in termini di valore degli anni di vita persi (Value of a life year, VOLY) e di valore della vita statistica (Value of statistical life, VSL), espressi in milioni di euro. Posizione (rango) occupata nella graduatoria degli stabilimenti europei..

38 Mappa della media annua delle medie giornaliere di PM25 e contributo medio annuale di Enel Produzione Contributo di tutte le sorgenti in µg/m 3 Contributo solo ENEL in µg/m 3 Contributo % di ENEL

39 AGGIORNAMENTO DEI DATI DI MORTALITÀ E OSPEDALIZZAZIONE

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50 Il progetto ha l’obiettivo di identificare i profili di rischio dei cittadini della macro area Jonico-Salentina in funzione della loro esposizione “attuale” a tutte le possibili sorgenti inquinati e per tutte le vie di assorbimento. Patologie respiratorie e cardio-vascolari acute e croniche in età adulta* Salute materno-infantile (indicatori di salute riproduttiva e di salute nei primi anni di vita, inclusi lo sviluppo cognitivo e le malformazioni neonatali) * F. Mataloni, M. Stafoggia, E. Alessandrini, M.Triassi, A. Biggeri, F.Forastiere, 2012. Studio di coorte sulla mortalità e morbosità nell’area di Taranto. Epidemiol Prev., (5): 237-252.

51 Una prima valutazione di rischio di carattere globale sulla intera macro- area Jonico-Salentina considerando la popolazione adulta esposta. RISK ASSESSMENT  Campagne di monitoraggio di PM e inquinanti gassosi in 9 centraline della QA nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto;  Inventario delle emissioni (profili emissivi di impianti industriali);  Modellistica diffusionale (stime di ricadute al suolo).  Parametri meteorologici;  Mappe acustiche strategiche  Valutazione della tossicità del PM attraverso test in vivo e in vitro

52 Valutazione della Qualità dell’Aria sulla intera macro-area Jonico-Salentina IPA e derivati Concentrazione media giornaliera di PM10 e PM2.5 nelle 9 centraline della qualità dell’aria (Ta, Br, Le) Metalli pesanti ed elementi Dati reali Caratterizzazione spinta del PM Stime di ricadute al suolo Profili emissivi dei principali impianti industriali e Taranto e Brindisi (inventario delle emissioni) Dati meteorologici ad elevata risoluzione spaziale Modellistica diffusionale Data Assimilation OC/EC

53 Valutazione della Tossicità del PM10 e PM2.5 - Test in vivo Determinazione dell’angiogenesi indotta sulla membrana corio-allantoidea (CAM) di embrioni di pollo in ovo, in seguito a esposizione diretta di campioni di PM raccolti su filtro. Valutazione microscopica della densità vascolare all’interno del filtro.  Costruzione curve dose-risposta in riferimento alle diverse classi di inquinanti;  Valutazione del diverso effetto angiogenico, a parità di massa, derivante da filtri di diverse sorgenti inquinanti (industriale, urbana, remota).

54 Valutazione della Tossicità del PM10 e PM2.5 - Test in vitro Esposizione in campo di linee cellulari umane di epitelio e di fibroblasti a flussi di aria atmosferica applicando la metodologia ALI (interfaccia aria-liquido) – Strumento Cultex RFS.  Vitalità cellulare (MTT, LDH, ToxiLight);  Attività metabolica (ViaLight MDA);  Proliferazione (WST-1);  Stress ossidativo (GSH, HO-1);  Apoptosi (Annessina V);  Rilascio di molecole infiammatorie;  Livello generale di metilazione del DNA;  Alterazione espressione genica (mRNA, miRNA);  Capacità chemiotattica;  Attività angiogenica e secrezione di citochine pro e anti-angiogeniche;  Capacità proliferativa dei fibroblasti polmonari;  Attivazione dei fibroblasti quiescenti. ok

55 Quartiere Tamburi della città di Taranto Una seconda valutazione di rischio più approfondita in micro aree caratterizzate da elevata criticità ambientale e/o da sussistenza di danno sanitario (L.R 21/2012) Una zona a sud della provincia di Lecce Torchiarolo Brindisi città Approfondimento sulla salute materno-infantile ok

56 Monitoraggio ambientale indoor (PM e componenti, rumore e radon) Approfondimento sulla salute materno-infantile Valutazione dell’esposizione ( biomonitoraggio fluidi biologici e ossalato) Valutazione dello stile di vita e abitudini alimentari (somministrazione di questionari) Monitoraggio ambientale outdoor (PM e componenti, nano-particelle, rumore) Bambini di età scolare residenti nelle città di Taranto *, Brindisi e Lecce * * Progetto CCM coordinato dall’ISS e denominato “Studio di biomonitoraggio e tossicità degli inquinanti nel territorio di Taranto; * Progetto MAPEC-LIFE (Monitoring Air PollutionEffects on Children for supporting Public Health Policy). ok

57 Valutazione approfondita della Qualità dell’Aria outdoor Concentrazion e giornaliera di PM10, PM2.5, PM1 e componenti Monitoraggio in continuo delle frazioni fini e ultra-fini del PM  Valutare gli andamenti stagionali delle concentrazioni e delle distribuzioni dimensionali del PM;  Caratterizzare l’intensità e la frequenza dei fenomeni di nucleazione nell’area in studio;  Identificare le sorgenti emissive;  Valutare la presenza di eventi a breve durata e/o vento selettivi. Monitoraggio in continuo di:  Anioni, cationi e precursori gassosi;  Metalli;  IPA totale;  Black carbon Monitoraggio dei parametri micrometeorologi ci dell'atmosfera (LIDAR) Stima giornalmente della densità ottica dell’aerosol (AOD) e concentrazione ambientale di PM2.5 (satellite MODIS)

58 Valutazione della Qualità dell’Aria indoor Concentrazioni giornaliere di PM e componenti Concentrazioni giornaliere di BTEX Monitoraggio in continuo di:  IPA totale  TVOC Monitoraggio del microclima Monitoraggio del radon Scuole e Abitazioni

59 Valutazione dell’Esposizione Determinazione della concentrazioni di metalli con proprietà neurotossiche nelle urine e/o sangue Determinazione della concentrazioni di B(a)P, idrossi -IPA e benzene nelle urine Misura della concentrazione di FeNO nell’aria espirata Test di micronuclei e Comet test su cellule della mucosa orale e saliva Valutazione delle alterazioni cellulari (analisi dei linfociti) Monitoraggio biologico su bambini

60 L’elevato numero di informazioni ottenute dal presente studio sarà integrato ai fini di una valutazione accurata del rischio di esposizione sia in età pediatrica, che per la popolazione adulta esposta. Le stime di rischio sanitario (cancerogeno e non cancerogeno) saranno valutate in funzione di:  un intervallo di attenzione (1x10 -5 - 1x10 -4 )  una soglia di accettabilità (1x10 -4 ).

61 Università degli Studi di Bari Aldo Moro; Università degli studi di Milano; Consiglio Nazionale delle Ricerche (Istituto di Ricerca sulle Acque - IRSA) Consiglio Nazionale delle Ricerche (Istituto di scienze dell'Atmosfera e del Clima - ISAC); Università del Salento Istituto Tumori "Giovanni Paolo II" IRCCS Ospedale Oncologico - Bari; Istituto Superiore di Sanità – Roma; I.R.C.C.S “Saverio de Bellis – Castellana Grotte (BA); Polo scientifico Tecnologico Magna Grecia – Taranto. Enti coinvolti nella realizzazione del progetto

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66 Studio coorte di residenti nell’area di Brindisi Valutazione degli effetti a lungo termine di esposizioni ambientali ed occupazionali Anagrafi Occupazione Dati ambientali Dati sanitari MACRO AREA 3: Sorveglianza Epidemiologica e Risk Assessment 3.4 Conduzione di studi di epidemiologia analitica

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68 Area in Studio Fonti di pressione ambientale: Centrali termoelettriche (3) Raffineria zucchero Inceneritore di rifiuti speciali ospedalieri Impianto petrolchimico Porto Discariche (4) Azienda chimica-farmaceutica (Sanofi) Aziende operanti nel settore dell’aeronautica Aziende meccaniche Aeroporto

69 Metodologia Modelli di dispersione degli inquinanti dai vari impianti Studio di Coorte, circa 230,000 residenti (arruolamento 2000, follow-up fino 2014) Analisi mortalità per causa per zone geografiche e modelli dispersione Analisi ricoveri ospedalieri per zone geografiche e modelli dispersione Analisi mortalità e ricoveri ospedalieri per occupazione (dati INPS)


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