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Nuove frontiere della formazione Il triangolo della conoscenza: università – centri di ricerca - impresa 9 settembre 2008 Laboratori Nazionali del Gran.

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1 Nuove frontiere della formazione Il triangolo della conoscenza: università – centri di ricerca - impresa 9 settembre 2008 Laboratori Nazionali del Gran Sasso L’Aquila RICERCA E SPIN-OFF NELLE UNIVERSITÀ ABRUZZESI Ferdinando di Orio Presidente del Comitato di Coordinamento Regionale delle Università Abruzzesi Comitato di Coordinamento Regionale delle Università Abruzzesi

2 Nel tempo della globalizzazione e delle interdipendenze, l’Università non può più interpretare il suo ruolo culturale e la sua funzione sociale in modo auto-referenziale, chiusa in sé stessa, magari in una eburnea torre scintillante del tutto de-contestualizzata

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4 Tradizionali Settori di interazione Università e Territorio Diffusione cultura scientifica Dialogo tra ricercatori e Cittadini Promozione del Lavoro Intellettuale Trasferimento Tecnologico Partenariato e incubazione di nuove imprese Nascita di società per azioni

5 Conoscenze di tipo operativo Conoscenze di tipo accademico

6 I CAMBIAMENTI NORMATIVI L’art.13 legge n. 705 del 9 dicembre 1985 prevede: “la partecipazione dell’Università a consorzi o società di capitale per la progettazione e l’esecuzione di programmi di ricerca finalizzati allo sviluppo scientifico e tecnologico” a condizione, tra l’altro, che “la loro partecipazione sia rappresentata da esclusivo apporto di opera scientifica…” e che “ogni eventuale emolumento corrisposto ai professori universitari o ai ricercatori che facciano parte degli organi sociali sia versato alle Università di appartenenza…”.

7 Decreto Ministeriale n. 593 dell’8 agosto 2000 "Modalità procedurali per la concessione delle agevolazioni previste dal decreto legislativo n.297/99“ I CAMBIAMENTI NORMATIVI

8 I soggetti fondatori delle società, possono essere: docenti, ricercatori universitari, personale tecnico-amministrativo, titolari di assegni di ricerca e di borse di studio, studenti dei corsi di studio, laureandi, allievi dei corsi di specializzazione e di dottorato

9 Questa possibilità è stata l’elemento primario di liberazione di forze interne all’Università Sede Università dell’Aquila Palazzo Carli

10 «Impresa operante in settori high-tech costituita da almeno un Professore/ Ricercatore Universitario o un Dottorando/ Contrattista/ Studente che abbia effettuato attività di ricerca pluriennale sul tema oggetto di creazione dell’impresa stessa» “Consistenza ed Evoluzione delle Imprese Spin-Off della Ricerca Pubblica in Italia”. Scuola Superiore Sant’Anna, a cura di A. Piccaluga e C. Balderi

11 454 Imprese Spin-Off 80% costituite nel corso degli ultimi 6 anni e con Tasso di Sopravvivenza 97%

12 62,11% 24,01% 13,88% Il fenomeno delle imprese Spin-Off risulta essere concentrato soprattutto nell’Italia Settentrionale, seguita dal Centro e dall’Italia Meridionale.

13 SPIN-OFF ATTIVATI DALL’UNIVERSITÀ DELL’AQUILA INOVA s.r.l Sviluppo e commercializzazione di strumentazioni diagnostiche basate sulla tecnica delle risonanze magnetiche nucleari BLU TECNOLOGIE s.r.l. Progettazione, realizzazione, sviluppo di sistemi innovativi per il monitoraggio e la qualità dell’aria-ambiente. WEST AQUILA s.r.l. Ricerca, progettazione, realizzazione e commercializzazione di prodotti nell’ambito dei sistemi di telecomunicazioni, dell’informatica, dell’elettronica, del controllo ed automazione riferiti in particolare a sistemi embedded e wireless. BEEP INNOVATION s.r.l. Ricerca, sviluppo, trasferimento tecnologico, servizi nei settori della tecnologia dell’informazione e telecomunicazione. HIMET s.r.l. Consulenza, formazione, sviluppo e commercializzazione di prodotti e servizi per la previsione metereologica, per il monitoraggio e la previsione della qualità dell’aria, per il telerilevamento ambientale. IMAGING TECHNOLOGY ABRUZZO s.r.l. Sviluppo e commercializzazione di strumentazioni diagnostiche basate sulla tecnica delle risonanze magnetiche nucleari, di apparati biomedicali in genere, per la realizzazione di prodotti informatici e di software relativi al settore sanitario. NOVATEC s.r.l. Sviluppo di prodotti innovativi nel settore metalmeccanico e meccatronico. SAGI2 T s.r.l Ricerca, progettazione, realizzazione e commercializzazione di prodotti e servizi nell’ambito dei sistemi elettro-energetici e degli impianti tecnologici NANO-CAT s.r.l. Progettazione, realizzazione e la commercializzazione di prodotti e servizi nell’ambito delle micro e nano tecnologie. DIGIPOWER s.r.l. Trasferimento tecnologico nei settori dell'elettronica e dell'informatica industriale, energetica, di consumo

14 La media di imprese Spin-Off per l’Università è 9 (29%) nell’Informatica e Multimediale (13.1%) nell’Energia e Ambiente (8.4%) Servizi per l’Innovazione

15 Il problema principale del fenomeno legato alla nascita e allo sviluppo di imprese Spin-Off sembra essere legato alla generale scarsità di Capitale di Rischio

16 Le iniziative di Spin-Off nel nostro Paese, come d’altra parte avviene anche a livello internazionale, riguardano in particolare i settori dell’ICT e del Multimediale, che afferiscono per lo più ai servizi

17 Istituzioni di varia natura (come il Technological Tranfer Networks - TTN), nazionale e regionale (agenzie regionali o nazionali di trasferimento tecnologico, parchi scientifici tecnologici, stazioni sperimentali ecc… ) hanno il compito di indirizzare la ricerca pubblica verso obbiettivi industriali, far collaborare fra loro le imprese e le università

18 In Italia occorrerebbe in primo luogo rimuovere quelle situazioni che scoraggiano investimenti nella ricerca di frontiera e negli spin-off di alta tecnologia, in particolare: I diritti di proprietà intellettuali non sono protetti sufficientemente Le leggi fiscali non creano sufficienti incentivi per gli investimenti in ricerca e sviluppo Il capitale di rischio è quasi impossibile da ottenere 1 2 3

19 Le politiche necessarie per promuovere meccanismi di trasferimento sono state già individuate e richiedono: una legislazione sui diritti di proprietà intellettuale nei brevetti che protegga l’attività inventiva di tutti i ricercatori, privati e pubblici, e consenta loro di fruire adeguati ritorni economici; 1 incentivazioni economiche per l’attività di brevettazione; 2 l’ampliamento della base di deducibilità delle erogazioni delle imprese a favore della ricerca pubblica; 3 la concessione di crediti di imposta a fronte delle spese sostenute dalle aziende per attività di ricerca; 4 leggi di incentivazione che favoriscano gli investimenti in iniziative di ricerca o ad alto rischio tecnologico effettuate dal sistema finanziario; 5 leggi sugli intermediari finanziari che facilitino la creazione di società di venture capital orientate alle imprese hi-tech; 6 la creazione di una Borsa azionaria dedicata a imprese hi-tech. 7

20 Un modello di riferimento: Emilia Romagna gli interventi regionali sono riusciti ad aggregare le imprese tramite i centri di servizi, il potenziamento dei distretti produttivi utilizzando la legge 317/199 e, da ultimo, tramite i sistemi territoriali locali in cui accanto alle imprese si inseriscono i centri di ricerca pubblici e le Università

21 Le Fondazioni Universitarie possono rappresentare strumenti essenziali per il reperimento di nuove risorse finanziarie e per l’utilizzazione dei risultati della Ricerca Scientifica

22 Marco Biagi Modena N.Copernico Ferrara IULM Milano Politecnico Milano Salerno Teramo L’Aquila G. D’Annunzio Pescara Marche Perugia Reggio Calabria IUAV Fondazioni Universitarie Attualmente si contano 12 Fondazioni Italiane già costituite e 4 in via di costituzione Padova Pavia Basilicata Palermo

23 Istituita il 18 giugno 2007, dovrà svolgere una funzione determinante nell’ulteriore crescita, anche numerica, delle Fondazioni stesse, nella condivisione delle loro esperienze e nella promozione di iniziative connesse allo sviluppo della società della conoscenza L’Associazione delle Fondazioni Universitarie

24 Fenomeno “spin-off universitari” Rottura di vecchi schematismi nel rapporto tra Università e Industria

25 Il progresso della società è basato sul binomio conoscenza-innovazione

26 La specificità del ruolo dell’Università Nella galassia di istituzioni ed imprese che generano conoscenza in un processo diffuso che investe una pluralità di attori, spetta all’Università esprimere una capacità di governo della conoscenza in tutti i suoi aspetti

27 L’Università ha la caratteristica di «trattare la scienza come un problema non ancora interamente risolto.….che non lo sarà mai e che come tale è oggetto di una ininterrotta ricerca» La specificità del ruolo dell’Università W.Von Humboldt

28 E’ necessaria una sempre maggiore consapevolezza di una nuova mission accademica, che l’Università deve sapere interpretare nell’interesse del territorio in cui è inserita, non sostituendosi ad alcuno, ma apportando la forza delle proprie conoscenze, la cultura dei suoi docenti, il lavoro dei suoi ricercatori, l’energia e l’entusiasmo dei suoi studenti


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