La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Autovalutazione di Istituto FACCIAMO IL PUNTO Seminario breve per Dirigenti degli istituti provinciali e paritari Trento, 14 novembre 2007 Tiziana Grando.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Autovalutazione di Istituto FACCIAMO IL PUNTO Seminario breve per Dirigenti degli istituti provinciali e paritari Trento, 14 novembre 2007 Tiziana Grando."— Transcript della presentazione:

1 Autovalutazione di Istituto FACCIAMO IL PUNTO Seminario breve per Dirigenti degli istituti provinciali e paritari Trento, 14 novembre 2007 Tiziana Grando Dipartimento Istruzione Servizio per lo Sviluppo e l’Innovazione – ASVa

2 Documenti di riferimento Legge 5 del 7.8.2006 Estratto articoli Valutazione in sito Vivoscuola Indirizzi sulla Valutazione Delibera di Giunta 1707 del 18.8.2006 1/5

3 Documenti di riferimento Rapporti e Note del Comitato di Valutazione e ASVa dell’ultimo quinquennio, in particolare “La scuola trentina si valuta” e materiali e documenti nel sito www.vivoscuola.it/valutazion www.vivoscuola.it/valutazion 2/5

4 AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO nella LEGGE 7 agosto 2006 n. 5, art. 27 Nucleo interno di valutazione 1. Le istituzioni scolastiche e formative valutano periodicamente il raggiungimento degli obiettivi del progetto d’istituto, con particolare riferimento a quelli inerenti alle attività educative e formative, anche avvalendosi degli indicatori forniti dal comitato provinciale di valutazione del sistema educativo. I risultati dei processi di valutazione sono posti a confronto con le rilevazioni del comitato provinciale di valutazione e sono inviati al comitato stesso e al dipartimento provinciale competente in materia di istruzione. I risultati sono altresì tenuti in considerazione al fine della predisposizione del progetto d’istituto. 3/5

5 AUTONOMIA e VALUTAZIONE D’ ISTITUTO nella LEGGE 7 agosto 2006 n. 5, art. 18 Progetto d’istituto e carta dei servizi ………………………… 3. Il progetto d’istituto, nel rispetto delle diverse opzioni metodologiche e della competenza tecnica del personale docente, identifica l’offerta formativa e in particolare: …………………………… f) stabilisce criteri per l’autoanalisi e la valutazione dei processi e dei risultati conseguiti in ordine agli obiettivi; …………………… 4/5

6 La VALUTAZIONE nella LEGGE 7 agosto 2006 n. 5, art. 4 Articolazione del sistema educativo provinciale 1. Il sistema educativo provinciale … è articolato …. a) servizio educativo provinciale … erogato dalle istituzioni scolastiche e formative …. b) governo del sistema educativo provinciale …. c) ricerca in ambito educativo …. d) valutazione del sistema e degli apprendimenti, disciplinata dalla sezione III del capo V del titolo II. 5/5

7 Svolgimento del progetto di Autovalutazione di Istituto Triennio 2001 _04 Individuare un sistema di indicatori comuni Promuovere e diffondere cultura e competenze AdI Triennio 2004_07 Collegare AdI e Progetto di Istituto ( indicatori comuni e specifici ) Qualificare nuclei interni di AdI Lavorare in raccordo/rete (gruppi territoriali - protocolli) Supportare competenza delle scuole (formazione) dalla AdI eterodiretta alla AdI autodiretta … e prospettive Verso “valore aggiunto”, AdClasse, valutazione esterna

8 Autovalutazione di istituto Criteri di azione dal 2005 – 2006 Il Progetto di autovalutazione di istituto promosso nello scorso triennio dal Comitato provinciale di valutazione e curato dall’Area di Supporto alla Valutazione del Dipartimento Istruzione della PAT ha registrato una vasta adesione delle scuole trentine ed il raggiungimento degli obiettivi di accertamento, riflessione e sviluppo della offerta formativa da parte delle scuole. In un’ottica di valorizzazione dell’autonomia scolastica va ora sostenuta una autovalutazione maggiormente collegata alle esigenze della singola scuola nell’ambito dell’analisi del raggiungimento e del miglioramento degli obiettivi del Progetto di Istituto. Accanto ad indicatori base comuni a tutti gli istituti scolastici per un opportuno confronto di sistema, i singoli istituti avranno la responsabilità di individuare i loro indicatori da tenere sotto controllo sulla base degli obiettivi della scuola e del progetto di istituto. Va inoltre favorito e supportato un coordinamento in rete fra gli istituti scolastici. Il progetto di autovalutazione sarà progressivamente esteso anche alla formazione professionale ed alla scuola per l’infanzia, nel rispetto delle loro specificità e dell’esperienza pregressa in materia. Estratto da Documento sulla Valutazione del 5 luglio 2005 1/2

9 Criteri di azione dal 2005/06 …. promuovere l’utilizzo degli indicatori; sostenere la AdI del Progetto di Istituto; supportare le scuole che aderiscono ad iniziative del SNV_INValSI e locali IPRASE; sviluppare la capacità di lettura delle informazioni della AdI; sollecitare azioni post valutative per i piani di correzione e sviluppo; favorire un coordinamento in rete; fornire formazione nell’area della valutazione; promuovere la autovalutazione di classe 2/2

10 Suggerimenti per evitare derive della Autovalutazione di Istituto riferimento agli obiettivi di istituto contro proceduralizzazione e ritualità utilizzo esiti AdI contro autopercezione coinvolgimento esteso contro isolamento referente e nucleo interno di valutazione raccordo fra scuole e con valutazione esterna contro autoreferenzialità documentazione contro dispersione-discontinuità

11 Statistiche Utilizzo programma on line triennio 2004/2007 1/5 Istituti provinciali Istituti paritari Istituti prov. e par. 2004/0575.3%83.3%76.3% 2005/0684.8%83.3%84.6% 2006/0784.6%66.6%82.2%

12 Statistiche Presentazione relazione di AdI triennio 2004/2007 2/5 Istituti provinciali Istituti paritari Istituti prov. e par. 2004/0584%75%82% 2005/0694%75%91% 2006/07in arrivo

13 Statistiche Rilevazione degli apprendimenti triennio 2004/2007 3/5 SNV 2004SNV 2005IPRASE 2007 2004/05 IC 83% IS 91% PAR 100% 2005/06 IC 82% IS 78% PAR 93% 2006/07 IC 57% IS 48% PAR 66%

14 Statistiche Rilevazione della customer satisfaction triennio 2003/2006 4/5 GENITORISTUDENTIDOCENTI IC89% non previsto 33% IS83%52%39% PAR75%50% IS58%

15 Statistiche Partecipazione alla formazione per la AdI triennio 2004/2007 5/5 n. Corsin. Oren. Partecipanti (179 nei tre anni) 2004/05 (avvio Gr. Terr.) 1 base1619 2005/06 1 base 1 evoluto mod. 10 29 65 2006/07 1 base 1 evoluto mod. 1 specialistico 10 23 68 41

16 Piani di miglioramento e di sviluppo nelle Relazioni di AdI – una criticità dalla ANALISI al MIGLIORAMENTO ed allo SVILUPPO  AREA DI MIGLIORAMENTO con INTERVENTI ELENCATIVI PROCEDURALI STRATEGICI  AREA DELLO SVILUPPO con INTERVENTI INNOVAZIONE RICERCA-AZIONE

17 Tipologie di Relazione a.sc. 2005/06 83 + 8 n. p. DISCORSIVO DESCRITTIVA 33.7% accertamento, rilevazione, completa di descrizione/analisi dei dati ma senza proposte di miglioramento e sviluppo DISCORSIVO ARGOMENTATIVA 15.7% - complessiva o - su evento analisi di approfondimento, descrizione dinamica, con proposte di miglioramento generiche 1/2

18 Tipologie di Relazione a.sc. 2005/06 NARRATIVO COMPARATIVA 33.8 % completa di analisi dei dati e di proposte - operative di miglioramento - strategiche di sviluppo LAVORO IN PROGRESS 16.8% non ancora ben definito il quadro analitico, avvio di raccolta dati, descrizione sintetica di una sezione 2/2

19 Criteri di analisi delle relazioni di AdI Compilazione e documentazione (completa o parziale con riferimento agli indicatori ed alle sezioni del CIPP model) Analisi e riflessione (completa o parziale, commento ad indicatori critici, confronto con precedenti rilevazioni, approfondimento di una particolare sezione come p.e. analisi dei risultati dei test o del questionario per le famiglie) Miglioramento e sviluppo (presenza di indicazioni per la soluzione dei problemi emersi e per lo sviluppo)

20 Comitato provinciale di valutazione Un bilancio ed una prospettiva, luglio 2007 … il giudizio dei dirigenti scolastici … … punto di forza “l’aver stimolato l’autovalutazione di istituto ed offerto strumenti” alle scuole …... consenso altissimo sulla “utilità della AdI”: per il 58.7% molto utile e per il 33.3% abbastanza utile … … sostanziale condivisione del progetto e della sperimentazione della valutazione esterna …

21 AUTOVALUTAZIONE e VALUTAZIONE ESTERNA confronto europeo, aprile 1997 J. Scheerens "… la possibilità di mettere a confronto le informazioni ottenute da più scuole è un elemento indispensabile per fornire una base interpretativa della attività di ogni singola scuola. Ciò … significa … che sarebbe auspicabile stabilire delle norme (di confronto per l'autovalutazione) sulla base di un numero piuttosto ampio di scuole di riferimento" A. Tiana ".. le valutazioni esterne ed interne (sono) i poli opposti di un continuum, dal momento che stiamo sviluppando sempre più diverse combinazioni di valutazione interna ed esterna." J. MacBeath "… quando si ha un tipo di sistema in cui si ha un vero mescolamento di valutazione esterna e interna, si ha una sfida alla scuola da parte dell'amico esterno critico e il modello con cui lavoriamo è quello che chiamiamo il modello dell'amico critico"


Scaricare ppt "Autovalutazione di Istituto FACCIAMO IL PUNTO Seminario breve per Dirigenti degli istituti provinciali e paritari Trento, 14 novembre 2007 Tiziana Grando."

Presentazioni simili


Annunci Google