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1 III.I Il Conto Economico: struttura e principi Corso di Economia ed Organizzazione Aziendale II - a.a. 2014-2015 Prof. Cristina Ponsiglione

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1 1 III.I Il Conto Economico: struttura e principi Corso di Economia ed Organizzazione Aziendale II - a.a. 2014-2015 Prof. Cristina Ponsiglione ponsigli@unina.it www.docenti.unina.it/cristina.ponsiglione

2 2 La struttura del Conto Economico

3 2 Principi contabili 1.Omogeneità 2.Identità giuridica 3.Prospettiva di continuità 4.Costo 5.Duplice aspetto 6.Periodicità delle misurazioni 7.Prudenza 8.Realizzazione ricavi 9.Competenza 10.Continuità dei criteri di valutazione 11.Significatività e rilevanza Stato Patrimoniale Conto Economico

4 22 Periodicità delle misurazioni Ricavi (incassi)€ 122.400 meno costi (esborsi) cibo€ 42.756 stipendi46.935 locazioni varie12.000 altri costi 5.472 Totale costi107.163 Utile netto€ 15.237 La misura del reddito di un business di breve durata è semplice da misurare: è la differenza tra gli incassi e gli esborsi complessivamente generati Diamo un’occhiata al conto economico relativo al breve periodo di funzionamento del campeggio Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

5 24 Il periodo amministrativo (accounting period) Secondo esempio:  Impresa costituita attraverso un iniziale apporto di capitale  Vita pìù o meno lunga  Non sono effettuati nuovi versamenti o distribuzione di dividendi  Al termine viene liquidata riducendo in denaro le attività ed estinguendo tutti i debiti  La differenza tra il denaro che residua dalla liquidazione e il denaro (capitale) iniziale misura con oggettività il reddito complessivamente generato, ma … 1.Il potere d’acquisto di un € iniziale non equivale al potere di acquisto di un € derivante dalla liquidazione 2.Il reddito sarebbe disponibile solo al termine della vita dell’impresa risultando un’informazione poco utile ai fini decisionali Per entrambi questi motivi le imprese devono comunicare periodicamente e con frequenza adeguata la loro prestazione. Il periodo di riferimento si chiama periodo amministrativo Per quanto riguarda gli obblighi di informazione verso l’esterno, questo periodo è di un anno Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

6 25 Il periodo amministrativo (accounting period)  Periodo amministrativo  Durata del periodo amministrativo  Esercizio fiscale e anno solare  Altre date di chiusura  La chiusura come suddivisione virtuale del flusso continuo degli eventi Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,12 ed., MCGraw Hill

7 26 (1) Non anticipare alcun reddito e (2) anticipare tutti i costi possibili Il principio di prudenza (conservatism concept) 1. Riconoscere i ricavi (incrementi delle riserve di utili) solo quando sono ragionevolmente certi 2. Riconoscere i costi (decrementi delle riserve di utili) non appena sono ragionevolmente possibili I due aspetti del principio di prudenza: Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

8 28 Il ciclo operativo (operating cycle) Acquisto materiali Trasformazione materiali in prodotti finiti Controllo qualità Ricevimento ordine Consegna e invio della fattura Il cliente riceve la merce Immagazzinaggio Incasso del credito Sebbene il ciclo operativo sia costituito di più fasi e dunque la “creazione di ricchezza” sia progressiva, la contabilità riconosce il ricavo in uno solo dei momenti di questo ciclo (quando il prodotto viene consegnato al cliente) Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

9 29 Il principio di realizzazione dei ricavi Ricavo realizzato Normalmente consegna = passaggio di proprietà t Prodotti realizzati Incasso realizzato Prodotti consegnati Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill L’azienda deve avere svolto tutto quanto necessario per avere il diritto al ricavo. Quando si raccoglie un ordine non si realizza un ricavo

10 30 Il principio di realizzazione dei ricavi e applicazione del principio di prudenza  prima del periodo dell’incasso  crediti commerciali (per le banche: interessi attivi maturati)  contestualmente all’incasso (variazione di utile e di cassa)  successivamente al periodo dell’incasso (acconti)  anticipi da clienti Il ricavo può essere realizzato: Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

11 31 L’ammontare del ricavo Franco, vende in un anno merce a credito per un controvalore 100.000 € Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

12 32 L’ammontare del ricavo Spiacente Franco, non posso pagare! Se l’esperienza insegna che il 3% delle vendite a credito diventa inesigibile, allora i ricavi del periodo si riducono a 97.000 € Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

13 33 La contabilità per competenza  I Ricavi non determinano necessariamente incassi nel momento in cui si realizzano  I costi non determinano necessariamente esborsi nel momento in cui si consumano le risorse  Ricavi e costi sono rispettivamente incrementi e decrementi del capitale netto dovuti alla gestione  Gli apporti di capitale non sono ricavi e i dividendi non sono costi  Ricavi - Costi = Reddito del periodo La contabilità per competenza è più complessa, ma contiene maggiori informazioni rispetto alla contabilità finanziaria: consente di misurare il reddito e la sua composizione Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

14 34 La contabilità per competenza  Quando un evento ha effetti su ricavi e costi, allora l’effetto di ricavi e costi associati a quell’evento deve essere registrato nello stesso periodo: periodo di competenza  Sono di competenza di un periodo i costi correlati a ricavi di competenza dello stesso periodo  Ricavi - Costi = Reddito del periodo di competenza Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

15 35 Il significato di alcuni termini Costo (generico) Costo d’acquisto (spesa) Esborso Costo di competenza Cost Expenditure (decremento attività o incremento passività) Disbursement (uscita di cassa) Expence (costi sostenuti nel periodo per realizzare ricavi nello stesso periodo) Misura dell’impegno monetario sostenuto per un qualche scopo Espressione contabile di un costo d’acquisto Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

16 36 Attività Le attività generano una spesa quando sono acquistate e un costo quando consumate Un costo è un’attività (risorsa) consumata Nel periodo tra l’acquisto e il consumo le risorse sono attività 2.000 € 8.000 € Costo competenza € gasolio 2.000 € costo 2003 8.000 € costo 2002 10.000 € Acquisto al 31 dicembre 2001di 10.000 € di gasolio 31 dicembre 2002 31 dicembre 2003 Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

17 37 Il principio di competenza  E’ il principio che regola il riconoscimento dei costi che competono a un determinato periodo amministrativo  I costi di competenza sono quelli correlati ai ricavi del periodo, cioè relativi a risorse consumate per produrre i ricavi realizzati nel periodo.  I due principi di (1) realizzazione dei ricavi e (2) competenza forniscono i criteri per determinare le componenti positivi e negativi di reddito di un certo periodo. Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,12 ed., MCGraw Hill Anno corrente 1. Vendita per contanti nell’anno corrente€ 200 ImportoIncassoRicavo 2. Vendita a credito nell’anno precedente; Incasso nell’anno corrente € 300 3. Vendita a credito nell’anno corrente; incasso nell’anno corrente € 400 4. Vendita a credito nell’anno corrente; incasso nell’anno successivo € 100 TOTALE € 200 0 € 300 € 100 € 400 0 € 900

18 Le tre categorie dei costi di competenza 1. Costo del venduto 2.Costi di periodo 3.Perdite Costi correlati analiticamente e direttamente ai ricavi Risorse consumate nel periodo per rendere possibile la gestione. Non lasciano nulla “in eredità” al periodo successivo Ad esempio, un’attività che svanisce senza produrre alcun beneficio (un incendio, un furto …) Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,12 ed., MCGraw Hill

19 Le scritture di chiusura: 4 tipi di transazione per distinguere tra costo di competenza e spesa correlata Spese del periodo che sono anche costi di competenza del periodo Spese sostenute in periodo precedenti che diventano costi di competenza nel periodo –merci –costi anticipati –immobilizzazioni tecniche Spese del periodo che diventeranno costi di competenza in periodi futuri (costi anticipati) Costi di competenza che non sono ancora stati pagati Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,12 ed., MCGraw Hill

20 Un diagramma per la decisione: costi di competenza o attività finali? Attività acquistate nel 2004 (spese) Attività al 1/1/2004 Attività al 31/12/2004 Spese del periodo che sono anche costi di competenza del periodo Esempio: costo dei beni venduti Esempio: costo di locazione degli uffici Esempio: perdita per incendio Costi di competenza del 2004(risorse consumate) Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,12 ed., MCGraw Hill Risorse correlate direttamente ai ricavi Risorse consumate per rendere possibile lo svolgimento del business Risorse consumate senza produrre alcuna utilità

21 Un diagramma per la decisione: costi di competenza o attività finali? Attività acquistate nel 2004 (spese) Attività al 1/1/2004 merci, immobilizzazioni tecniche Risorse correlate direttamente ai ricavi Attività al 31/12/2004 Spese sostenute in periodi precedenti che diventano costi di competenza del periodo costo anticipato assicurazione Risorse consumate per rendere possibile lo svolgimento del business perdita Risorse consumate senza produrre alcuna utilità Costi di competenza del 2004 (risorse consumate) Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,12 ed., MCGraw Hill

22 Un diagramma per la decisione: costi di competenza o attività finali? Attività acquistate nel 2004 (spese) Attività al 1/1/2004 Attività al 31/12/2004 Spese del periodo che diverranno costi di competenza in periodi futuri Merci non utilizzate, costi anticipati, immobilizzazioni tecniche Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,12 ed., MCGraw Hill

23 38 Continuità dei criteri di valutazione  Se l’impresa adotta una modalità di contabilizzazione (es ammortamento lineare) deve continuare ad adottarla nei periodi successivi  In caso contrario la relazione del collegio sindacale deve indicare il perché del mutamento  La nota integrativa deve indicare in che modo e con quali conseguenze una modalità di contabilizzazione è stata modificata Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,12 ed., MCGraw Hill

24 39 Il principio di rilevanza (materiality concept)  Trascurare le transazioni irrilevanti  Individuare le transazioni rilevanti  Cosa vuol dire rilevante? Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,12 ed., MCGraw Hill

25 40 Punti chiave da ricordare  Il periodo amministrativo ufficiale ha la durata di un anno, ma molte aziende redigono (per finalità interne) bilanci infrannuali, cioè bilanci che hanno a riferimento periodi di tempo più brevi (periodicità delle rilevazioni).  Principio di prudenza: riconoscere gli incrementi del capitale netto soltanto quando sono ragionevolmente certi e i decrementi non appena sono ragionevolmente possibili. L’applicazione del principio non deve comunque significare un’arbitraria riduzione del capitale netto.  La contabilità per competenza misura i ricavi e i costi riferiti a un certo periodo amministrativo, nonché la loro differenza, cioè il reddito del periodo. La contabilità per competenza è più complessa, ma più utile della contabilità per cassa, che rileva solo gli esborsi e gli incassi del periodo.  Principio di realizzazione dei ricavi: il ricavo è riconosciuto al momento della consegna dei prodotti o dell’erogazione dei servizi il che significa: (1) che lo scambio è avvenuto, (2) che l’azienda ha già svolto tutto quanto doveva svolgere per avere diritto al ricavo Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13ed., MCGraw Hill

26 41 Punti chiave da ricordare  Se il ricavo è riconosciuto prima del corrispondente incasso, viene addebitata l’attività crediti commerciali. Se, invece, l’incasso si verifica prima che il ricavo si realizzi, viene accreditata la passività ricavi anticipati o anticipi da clienti. Questo conto viene poi addebitato (ridotto) nel periodo (o nei periodi) di realizzazione del ricavo.  Per rettificare i saldi dei crediti commerciali e quindi del capitale netto di un periodo, è necessario stimare la perdita per crediti inesigibili. Si introduce nello stato patrimoniale una posta rettificativa, denominata fondo svalutazione crediti, che riduce il valore dei crediti commerciali e si utilizza un apposito conto di costo denominato svalutazione crediti.  Successivamente, quando si individueranno gli specifici crediti inesigibili, si ridurranno di questo specifico importo (1) l’ammontare dei crediti commerciali e (2) il fondo svalutazione crediti, ma senza alcun effetto sui ricavi.  Principio di rilevanza: trascurare i fatti irrilevanti e individuare tutti quelli rilevanti. Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill


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