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APPUNTI IN TEMA DI CERTIFICAZIONE COMPETENZE BARGE, 20 APRILE 2016 Dirigente Tecnico Prof.ssa Pierangela DAGNA.

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1 APPUNTI IN TEMA DI CERTIFICAZIONE COMPETENZE BARGE, 20 APRILE 2016 Dirigente Tecnico Prof.ssa Pierangela DAGNA

2 Nome del relatore Lettura documentazione IC BARGE (CN) CONTESTO UTENZA: -Crescente flusso migratorio negli anni recenti specie di origine marocchina e cinese -Si rilevano situazioni di disagio economico piuttosto diffuse -Necessità della presenza di un mediatore fisso nell’Istituto -Necessità di costruzione di modelli di comunicazione scuola –famiglia in cinese e magrebino -Collaborazione proficua esistente con Monviso Solidale che dispone di mediatori culturali e di corsi di alfabetizzazione di italiano SPUNTI DAL R.A.V. 2 D.T. Pierangela DAGNA

3 Nome del relatore Lettura documentazione IC BARGE (CN) LOCALIZZAZIONE I.C.: -Sito a bordo provincia: non esistono bus o mezzi che permettano di raggiungere la cittadina di Barge -La percentuale di docenti a t. determinato supera quella della provincia e della regione -Ci sono stati negli anni recenti diversi cambi di dirigenti scolastici -Molte risorse e collaborazioni con il territorio si sono ridotte via via fino quasi a scomparire (es t. prolungato nella secondaria I grado) -L’orario prolungato di 50h nella scuola dell’infanzia riduce la possibilità di compresenze SPUNTI DAL R.A.V. (2) 3 D.T. Pierangela DAGNA

4 Nome del relatore Lettura documentazione IC BARGE (CN) RIPETENZE/ABBANDONI.: -Nell’A.S. 2013/14 gli studenti ripetenti nella scuola secondaria I grado sono stati 21, in gran parte di origine cinese, alcuni di loro arrivano dalla Cina in corso d’anno -Altri casi di bocciatura sono dovuti alla scarsa frequenza o al tasso di trasferimento verso il Paese d’origine in corso d’anno e alla permanenza per periodi lunghi -I criteri di valutazione sono adeguati a garantire il successo formativo ma lo studio della lingua straniera 1 e 2 costituisce spesso un ostacolo per gli stranieri SPUNTI DAL R.A.V. (3) 4 D.T. Pierangela DAGNA

5 Nome del relatore Lettura documentazione IC BARGE (CN) RILEVAZIONI INVALSI : -3^ secondaria I grado: si osservano difficoltà nella comprensione del testo delle Prove specie per gli studenti di origine cinese e magrebina con conseguente esito negativo -2^ e 5^ primaria: analoghe difficoltà nella prova di italiano in quanto circa il 29% degli studenti è straniero. Migliori risultati si sono rilevati nelle prove di matematica -Permane comunque anche per le prove di matematica, una difficoltà legata alla comprensione del testo -Talvolta, anche mancanza di continuità dei docenti SPUNTI DAL R.A.V. (5) 5 D.T. Pierangela DAGNA

6 Nome del relatore Lettura documentazione IC BARGE (CN) COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA: -La scuola è attenta nella promozione di queste competenze con l’apporto di tutte le discipline e con lo sviluppo di progetti specifici -Però il livello di osservazione e valutazione di tali competenze non è ancora definito in un curricolo d’Istituto -Occorre verificare, rafforzare, costruire strumenti specifici di valutazione delle competenze che superino un semplice giudizio o voto di comportamento -Da rivedere il Regolamento d’istituto e da elaborare una carta dei diritti-doveri SPUNTI DAL R.A.V. (6) La scuola adotta criteri comuni per la valutazione del comportamento degli studenti 6 D.T. Pierangela DAGNA

7 Nome del relatore Lettura documentazione IC BARGE (CN) PROMOZIONE / ESITI DEGLI STUDENTI: -Scuola secondaria II grado: percentuale minore di promossi al primo anno rispetto alla media provinciale dato il tasso di stranieri presenti -Tasso di abbandono significativo nei primi anni della secondaria II grado -Alcune volte le scelte della famiglia sono motivate da ragioni di vicinanza a casa / comodità dell’istituto di iscrizione piuttosto che da una valutazione delle attitudini del figlio -Correlazione tra bocciature e mancato rispetto del consiglio orientativo SPUNTI DAL R.A.V. (7) Manca una riflessione sistematica sugli esiti degli alunni dalla scuola primaria alla secondaria I grado 7 D.T. Pierangela DAGNA

8 Nome del relatore Lettura documentazione IC BARGE (CN) CURRICOLO VERTICALE/CURR DI SCUOLA: -Il curricolo ha potuto essere pensato, e non sempre in rispondenza a un curricolo per competenze, e per le competenze come singole parti, corrispondenti ai 3 ordini di scuola, da assemblare. -La riflessione sulle IN2012 è stata avviata nel 2012 e proseguita ma tendenzialmente per gruppi di docenti non in modo sistematico/organizzato -L’attenzione al saper fare e saper essere è comunque presente in esperienze specifiche e in alcuni progetti di arricchimento offerta formativa presenti nel POF SPUNTI DAL R.A.V. (8) Non è stato possibile lavorare per Dipartimenti comprendenti i diversi ordini di scuola. Un lavoro di tipo cooperativo è stato però attuato per il RAV 8 D.T. Pierangela DAGNA

9 Nome del relatore Lettura documentazione IC BARGE (CN) CURRICOLO VERTICALE/CURR DI SCUOLA: -Nella scuola secondaria sono attivi dipartimenti. I docenti a t. determinato tendono a sottovalutare l’importanza di una progettazione e programmazione comune -Nella scuola dell’infanzia sono state portate avanti modalità programmatorie coerenti con l’impianto delle IN2012 -Scuola primaria: si rileva la necessità di organizzare gruppi di lavoro su tematiche specifiche: il recupero, l’integrazione, il sostegno SPUNTI DAL R.A.V. (9) Non è stato possibile lavorare per Dipartimenti comprendenti i diversi ordini di scuola. Un lavoro di tipo cooperativo è stato però attuato per il RAV 9 D.T. Pierangela DAGNA

10 Nome del relatore Lettura documentazione IC BARGE (CN) CURRICOLO VERTICALE/CURR DI SCUOLA: -SCUOLA PRIMARIA (3 plessi) In sede di programmazione annuale vengono decisi intenti e strategie trasversali di valutazione degli alunni. I criteri valutativi vengono analizzati, spiegati e studiati collegialmente durante gli incontri di programmazione Si utilizzano griglie oggettive che tengono conto della comprensione dell’italiano da parte dell’allievo. Sono sempre previsti gruppi di recupero dalle insegnanti in caso di carenze riscontrate SPUNTI DAL R.A.V. (10) Non è stato possibile lavorare per Dipartimenti comprendenti i diversi ordini di scuola. Un lavoro di tipo cooperativo è stato però attuato per il RAV 10 D.T. Pierangela DAGNA

11 Nome del relatore Lettura documentazione IC BARGE (CN) CURRICOLO VERTICALE/CURR DI SCUOLA: -SCUOLA SECONDARIA I grado La scuola utilizza prove strutturate per classi parallele in tutti e tre gli anni: solo per Italiano queste prove non vengono svolte in parallelo. In alcune discipline quali italiano, matematica e musica vengono somministrate prove di valutazione autentiche con specifiche rubriche di valutazione SPUNTI DAL R.A.V. (11) Non è stato possibile lavorare per Dipartimenti comprendenti i diversi ordini di scuola. Un lavoro di tipo cooperativo è stato però attuato per il RAV 11 D.T. Pierangela DAGNA

12 Nome del relatore Lettura documentazione IC BARGE (CN) ATTENZIONE PER GLI ESITI IN PROSPETTIVA DI:  Inclusione  Recupero/personalizzazione  Potenziamento  Orientamento in entrata/in uscita  Bisogno di formazione da parte dei docenti  Necessità di lavorare per dipartimenti verticali  Necessità di estendere le prove di valutazione autentica SPUNTI DAL R.A.V. (12) 12 D.T. Pierangela DAGNA

13 Nome del relatore CM 3/2015 CERTIFICAZIONE COMPETENZE a.s. 2014/15: 1489 scuole che hanno aderito in Italia (in Piemonte: A.S. 2014/15 = 107 A.S. 2015/16 = 132) -Richiesta di rivedere le Linee guida alla CM 3/2015 -Richieste di modifiche, integrazioni, ripensamenti del contenuto dei modelli di certificazione -Scelta Miur di non modificare per l’a.s. 2015/16 dato lo spazio ristretto di tempo (pochi mesi a.s. 14/15) in cui le scuole hanno potuto sperimentare SPUNTI DAI DOCUMENTI TECNICI DEL MIUR 13 D.T. Pierangela DAGNA

14 Nome del relatore CM 3/2015 CERTIFICAZIONE COMPETENZE PUNTO DI VISTA MIUR: -Stretta connessione dei modelli certificativi con le IN2012, la 169/2008 (da cui è scaturito il dpr 122/2009); la certificazione di competenza in chiave EQF (europea) -Stimolo al ripensamento/ rinnovamento della valutazione -Nella l. 107/2015, art. 1, co. 181, lett i) una delega riguarda proprio la certificazione e valutazione delle competenze SPUNTI DAI DOCUMENTI TECNICI DEL MIUR 14 D.T. Pierangela DAGNA Nodo problematico: La coesistenza del DPR 122/2009 e la valutazione di profitto mediante i voti

15 Nome del relatore CM 3/2015 CERTIFICAZIONE COMPETENZE 2^ANNO DI SPERIMENTAZIONE (15/16): -Il duplice riferimento alle IN2012 e alle competenze chiave europee -Una migliore evidenziazione del rapporto tra apprendimenti disciplinari e competenze trasversali (cross curricolari) -Semplificazione, accorpamenti, pertinenza di alcuni indicatori di competenza -Struttura logico-linguistica degli enunciati dei livelli di competenza -Scelte certificative in presenza di disabilità e di BES degli allievi -Attenzione alle esigenze di valorizzazione e personalizzazione nella valutazione -Collocazione temporale e caratteristiche del giudizio orientativo SPUNTI DAI DOCUMENTI TECNICI DEL MIUR 15 D.T. Pierangela DAGNA Quali i NODI CONCETTUALI su cui il MIUR chiede alle scuole la riflessione

16 Nome del relatore CM 3/2015 CERTIFICAZIONE COMPETENZE 2^ANNO DI SPERIMENTAZIONE (15/16): …………alle scuole cosa si chiede? -Realizzare momenti significativi di ricerca – azione raccogliendone gli esiti secondo le modalità che verranno indicate e attraverso il filtro degli staff USR -Il Miur realizzerà rilevazioni di tipo telematico rivolte alle scuole sperimentatrici -Sarà riproposto il programma di audit e focus group locali a II.SS. con esperienze significative SPUNTI DAI DOCUMENTI TECNICI DEL MIUR 16 D.T. Pierangela DAGNA Quali i NODI CONCETTUALI su cui il MIUR chiede alle scuole la riflessione

17 Nome del relatore CM 3/2015 CERTIFICAZIONE COMPETENZE La delega di cui alla 107/2015 ha ad oggetto: La revisione delle modalità di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti del I ciclo di istruzione, mettendo in rilievo la funzione formativa e di orientamento della valutazione e delle modalità di svolgimento degli esami di stato conclusivi del I ciclo SPUNTI DAI DOCUMENTI TECNICI DEL MIUR 17 D.T. Pierangela DAGNA

18 Nome del relatore CM 3/2015 CERTIFICAZIONE COMPETENZE -Il rapporto col DPR 122/2009: la rinuncia ad usare i voti numerici -La comunicazione con la famiglia, specie in caso di genitori stranieri, come far comprendere la scelta e il contenuto della sperimentazione -Una revisione del modello per gli alunni con BES -Il riferimento, nel «modello», alle discipline maggiormente coinvolte, nello sviluppo di ciascuna competenza trasversale -Il rapporto tra le competenze personali e le discipline scolastiche e dunque a ricercare un legame tra questi due fattori come orientamento alla didattica Quali i punti critici dei modelli certificativi secondo le scuole 18 D.T. Pierangela DAGNA

19 Nome del relatore CM 3/2015 CERTIFICAZIONE COMPETENZE La 3^ colonna indica le discipline che concorrono a sviluppare e a raggiungere le competenze del Profilo (profilo finale dello studente ispirato dalle IN2012) Per ogni competenze viene utilizzata la dicitura: «Tutte le discipline… con particolare riferimento a …», nel senso che si vuole rispettare il principio dell’integrazione di tutte le discipline, tutte in diverso modo concorrono a quella competenza, ma esse non intervengono in modo generico ma piuttosto con i Traguardi di sviluppo delle competenze che secondo le IN2012 costituiscono i criteri di valutazione delle competenze attese Il problema della ”3^ colonna” del modello di certificazione 19 D.T. Pierangela DAGNA

20 Nome del relatore CM 3/2015 CERTIFICAZIONE COMPETENZE -Formazione dei docenti (DI TUTTI I DOCENTI) in ottica di ripensamento alle pratiche didattiche e valutative -Formazione/informazione dei genitori che finora è stata limitata ai Cdc/interclasse / rappresentanti CDI -Il processo è molto lungo poiché incide sulle pratiche didattiche: Compiti autentici Griglie di osservazione sistematica Forme di autovalutazione dello studente Cosa occorre per... 20 D.T. Pierangela DAGNA

21 Nome del relatore CM 3/2015 CERTIFICAZIONE COMPETENZE -La scelta della non valutazione in decimi nasce dal riferimento all’Europa, dalle critiche al dpr 122/09. -Il modello EQF (European Qualification Framework utilizza 8 livelli di valutazione delle competenze: si tratta non di livelli di «intensità» della stessa competenza, ma di 8 profili diversi di competenza che lo studente /il professionista devono conseguire via via che avanzano in un percorso di studio o di lavoro Come valutare la competenza? 21 D.T. Pierangela DAGNA

22 Nome del relatore CM 3/2015 CERTIFICAZIONE COMPETENZE -Secondo alcuni studiosi: «pretendere di affermare che una competenza è misurabile, è tutto da dimostrare» (P. Reggio) -Nella maggior parte delle abilitazioni professionali il livello di competenza è attestato / certificato non da un’indicazione di «intensità», cioè da una «misurazione» ma da una dichiarazione sintetica: es. «sa guidare un elicottero», «sa fare una perizia calligrafica», ecc. Come valutare la competenza? 22 D.T. Pierangela DAGNA

23 Nome del relatore CM 3/2015 CERTIFICAZIONE COMPETENZE -È molto difficile valutare la competenza «secca» -Più opportuno valutare le condizioni e il grado di autonomia e originalità che caratterizzano la competenza dimostrata da ciascun allievo nei vari campi di studio -Sotto il profilo delle «condizioni» pensando agli alunni con disabilità e a quelli con Bes, molto importante sarà per la scuola individuare quelle «condizioni» che gli consentano comunque di esprimere una qualche competenza (correlare con la mancanza di liv negativo) Come valutare la competenza a scuola? 23 D.T. Pierangela DAGNA

24 Nome del relatore CM 3/2015 CERTIFICAZIONE COMPETENZE -Lavorare sulle modalità di rilevazione delle competenze -Non sottovalutare l’importanza della documentazione del percorso e della costruzione di un archivio / repository, contenente gli strumenti elaborati via via -Partire in ogni caso dal proprio contesto scuola (territoriale, sociale, culturale) -Ripensare gli ambienti di apprendimento, le risorse da utilizzare, la gestione del tempo, l’organizzazione della classe… Come costruire il percorso per competenze da parte dei docenti? 24 D.T. Pierangela DAGNA

25 Nome del relatore CM 3/2015 CERTIFICAZIONE COMPETENZE Avere ben chiare le dimensioni di ricerca: -Gli apprendimenti -Gli atteggiamenti -L’autovalutazione Quali modalità per rilevare le competenze? 25 D.T. Pierangela DAGNA

26 Nome del relatore CM 3/2015 CERTIFICAZIONE COMPETENZE APPRENDIMENTI -Prove semi – strutturate -Prove aperte -Prove esperte -Situazioni – problema -Compiti di realtà -Produzioni degli allievi -Diari di bordo -rubriche Quali gli strumenti 26 D.T. Pierangela DAGNA

27 Nome del relatore CM 3/2015 CERTIFICAZIONE COMPETENZE ATTEGGIAMENTI -Strumenti di osservazione dei processi messi in atto -Comportamenti pro-sociali -Spirito d’iniziativa -Livelli di collaborazione -Capacità di assumere decisioni -Capacità di coinvolgere gli altri Quali gli strumenti 27 D.T. Pierangela DAGNA

28 Nome del relatore CM 3/2015 CERTIFICAZIONE COMPETENZE AUTOVALUTAZIONE (occorre però chiarire e fissare gli obiettivi fin dall’inizio) -Strumenti / griglie di auto osservazione strutturati in modo tale da consentire all’allievo di collegare quanto appreso alle conoscenze pregresse -Brevi report di ricostruzione dell’esperienza -Questionari qualitativi/quantitativi Quali gli strumenti 28 D.T. Pierangela DAGNA


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