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SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI

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Presentazione sul tema: "SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI"— Transcript della presentazione:

1 SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI
SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI . Protocollo Operativo UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP , ASL Roma A Dr.ssa Andreina Ercole

2 Misure di prevenzione , ricerca attiva e controllo dei contatti
Rischio di malattia dei contatti : 8-10 % Test Mantoux positiva: > 5 mm Segnalazione al Servizio Igiene Pubblica della ASL entro 2 giorni del caso (anche sospetto) di TB Conseguente ricerca attiva dei contatti (successivi 5 giorni ) Valutazione iniziale di un caso di TB attiva si considerano : Il rischio di trasmissione I fattori di rischio individuali dei contatti UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP Asl Roma A

3 Valutazione del rischio di trasmissione
Si basa su tre tipi di elementi che devono essere valutati : Le caratteristiche di contagiosità del caso L’ambiente I tipi di contatto tra il caso e le persone che lo circondano UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP Asl Roma A

4 Le caratteristiche di contagiosità del caso
Capacità del caso di produrre aereosol con bacilli tubercolari ( BK ) Presenza di BK nell’esame diretto dell’espettorato o nel lavaggio gastrico (massima infettività) Presenza di BK nella coltura dell’espettorato dopo tre esami diretti negativi (contagiosità potenziale ma ridotta rispetto al caso precedente ) Negatività dell’esame diretto e colturale su 3 campioni (contagiosità trascurabile ) La contagiosità diventa comunque nulla dopo circa due settimane di trattamento efficace ( la maggioranza delle trasmissioni avviene però prima della diagnosi e dell’inizio del trattamento ) UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP Asl Roma A

5 L’ambiente Abitazione :
La trasmissione dei bacilli tubercolari si attua quasi esclusivamente per via aerea ; tutte le condizioni che influenzano la concentrazione dei bacilli nell’ambiente condizionano il rischio di trasmissione . Abitazione : Le condizioni più favorevoli alla trasmissione sono costituite dai luoghi chiusi , condivisi dal malato e dai suoi conviventi . Collettività: In una comunità si raccomanda di procedere alla valutazione dell’ambiente considerando la dimensione dei locali frequentati dal paziente , l’aerazione delle stanze con l’aria esterna , la presenza di sistemi di ventilazione . UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP Asl Roma A

6 Il tipo di contatto con il caso
La vicinanza di TB contagiosa e il tempo trascorso con questo consentono di classificare 3 categorie di contatti : Contatti stretti : conviventi con il caso o che hanno condiviso lo stesso spazio per numerose ore al giorno . Contatti regolari : condividono regolarmente lo stesso spazio chiuso . Contatti occasionali : condividono occasionalmente lo stesso spazio chiuso . I membri della famiglia che vivono sotto lo stesso tetto sono sempre classificati come contatti stretti . In essi l’indagine deve essere condotta prioritariamente UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP Asl Roma A

7 Tipi di contatto scuola
Stretto studenti e professori della classe Regolare palestra o mezzi di trasporto Occasionale altri … (es. studenti della stessa sezione ) UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP Asl Roma A

8 Tipo di contatto Luogo di lavoro
Stretto persone nello stesso ufficio Regolare dividono i pasti con il caso Occasionale altri (es. uffici dello stesso piano) UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP Asl Roma A

9 Tipo di contatto collettività
Stretto compagno di camera Regolare frequentano lo stesso laboratorio Occasionale altri …(es. stesso reparto , stessi spazi comuni ) UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP Asl Roma A

10 Caratteristiche individuali delle persone esposte
Fattori di rischio L’età : bambini di età inferiore a 5 anni , adolescenti fino a 15 anni Condizioni patologiche con depressione immunitaria (diabete insulino dipendente , alcolismo , malnutrizione , gastroresecati , dializzati , pneumoconiosi ) Trattamento con farmaci immunosoppressori (corticosteroidi , antiblastici , ecc) Infezione da HIV UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP Asl Roma A

11 Caratteristiche individuali delle persone esposte
Fattori protettivi Vaccinazione con BCG : le persone vaccinate hanno acquisito un’immunità che li protegge parzialmente dall’evoluzione di una prima infezione tubercolare a malattia . La durata della protezione è stimata in 15 anni . Infezione tubercolare pregressa : le persone già infettate (cutipositivi ) sviluppano una resistenza nei confronti di una ulteriore infezione esogena , anche se sono soggetti alle reinfezioni endogene . UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP Asl Roma A

12 Lo screening Cerchi concentrici attorno al caso
I conviventi (sufficiente in chi non frequenta comunità ) In comunità si valutano le modalità di contatto a) Stretto b) regolare c) occasionale Si comincia dai contatti stretti e da quelli che lo richiedono spontaneamente . L’estensione alle altre categorie di contatto (regolari e occasionali ) Si decide sulla base della frequenza di cutipositività dei contatti stretti . UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP Asl Roma A

13 Gestione dei contatti Al tempo t° mantoux 5 UI
Contatti cutipositivi ˃ 5mm : rx torace Eccezioni : bambini e adolescenti (sotto i 15 anni ) , anziani , immunodepressi , HIV+, (rx torace anche se cutinegativi ) a)Rx torace positivo : iter diagnostico e terapia . b) Rx torace negativo : chemioterapia preventiva se non vaccinato con BCG (tranne HIV+: profilassi anche se vaccinati ) Contatti cutinegativi < 5mm : mantoux dopo due mesi Nei contatti di età inferiore a 15 anni o HIV+ si inizia la chemioprofilassi fino al controllo dopo 2 mesi UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP Asl Roma A

14 Controllo a due mesi Mantoux 5 UI a tutti i contatti negativi al primo controllo Contatti cutipositivi > 5mm : rx torace Rx torace positivo : iter diagnostico e inizio terapia Rx torace negativo : chemioterapia preventiva Se soggetti di età inferiore a 15 anni , con chemioprofilassi in corso , proseguire chemioterapia per altri 4 mesi . Contatti cutinegativi di età inferiore a 15 : sospendere chemioprofilassi ; per bambini di età inferiore a 5 anni , con caso indice ancora contagioso , vaccinazione con BCG . Contatti HIV+ confermati cutinegativi con profilassi in corso valutare se proseguire chemioterapia caso per caso . UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP Asl Roma A

15 Chemioprofilassi della TBC
Primaria : in contatti stretti (cutinegativi ) con malati bacilliferi (soprattutto bambini e adolescenti fino ai 15 anni di età ) Secondaria : è la chemioterapia preventiva classica dei cutipositivi Riduce il rischio di contrarre la TB attiva in gruppi a rischio Farmaco usato : isoniazide , alla dose di 15 mg/KG/die nel bambino e 5mg/kg/die nell’adulto fino ad un massimo di 300 mg/die per 6-12 mesi UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP Asl Roma A

16 Soggetti a rischio individuale divisi in rapporto alla risposta tubercolinica
Soggetti ad alto rischio con PPD 5 U > 5mm Soggetti con infezione HIV o fortemente sospetta (tossicodipendenti per via venosa , con difficoltà di prelievo ) Contatti stretti con malati di tubercolosi contagiosa (conviventi , sanitari a rischio professionale ). Nel gruppo dei contatti i soggetti cutinegativi di età < 15 anni , devono essere trattati per 2 mesi dal primo test tubercolinico in quanto occorre attendere il responso di un secondo test . UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP Asl Roma A


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