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Storia della chirurgia delle otiti croniche : La mastoidectomia

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Presentazione sul tema: "Storia della chirurgia delle otiti croniche : La mastoidectomia"— Transcript della presentazione:

1 Storia della chirurgia delle otiti croniche : La mastoidectomia
P.Bruschini Storia della chirurgia delle otiti croniche : La mastoidectomia 1649 – RIOLANO : pratica la prima mastoidectomia in un paziente con acufeni e disfunzione tubarica. Il paziente muore in seguito all’intervento. 1750 – J.L. PETIT : attua con successo la mastoidectomia in pazienti affetti da otomastoidite acuta. Ma l’intervento, per 1 secolo, viene abbandonato per i ripetuti insuccessi dovuti alle scarse conoscenze anatomiche e tecniche ed alla estensione inopportuna delle indicazioni a tutte le sordità ed agli acufeni (Jasser 1776)

2 P.Bruschini La mastoidectomia 1853 – WILDE : descrive l’incisione retroauricolare per il drenaggio di raccolte ascessuali. 1873 – SCHWARTZE: riprende e codifica l’intervento di mastoidectomia, precisandone le basi anatomiche e la tecnica e limitando le indicazioni ai casi di mastoidite acuta : per molti anni si è parlato di “intervento di Schwartze”

3 L’intervento “radicale”.
P.Bruschini L’intervento “radicale”. 1873 – VON TROLTSCH : modifica la tecnica di mastoidectomia descrivendo un intervento simile all’intervento radicale. 1889 – KUSTER : propone la rimozione della parete posteriore ossea del condotto uditivo per favorire l’accesso ed il drenaggio di tutte le aree di infiammazione. 1889 – VON BERGMANN : migliora la tecnica di Kuster e introduce la definizione di “intervento radicale” 1890 – ZUFAL, STACKE: descrivono in dettaglio la tecnica, inserendo il lembo cutaneo meatale per la riepitelizzazione della cavità 1895 – MALHERBE : introduce il termine di “evidement” distinguendo lo “svuotamento semplice”(la mastoidectomia) dallo “svuotamento largo”(l’intervento radicale)

4 L’evoluzione dell’intervento “radicale”.
P.Bruschini L’evoluzione dell’intervento “radicale”. 1893 – IANSEN, KORNER: suggeriscono la conservazione della membrana timpanica e degli ossicini in alcune condizioni anatomopatologiche favorevoli. 1885 – KESSEL: descrive la via di accesso endoaurale. 1906 – HEATH e BRYANT: codificano un intervento in cui viene conservata la membrana timpanica, gli ossicini ed un ponte osseo posteriore sottile . Ma l’intervento venne criticato perché giudicato insufficiente per l’esteriorizzazione delle aree di malattia.(KOPETSKY 1909)

5 “l’intervento radicale modificato”.
P.Bruschini “l’intervento radicale modificato”. 1910 – BONDY: descrive l’intervento di “mastoidectomia radicale modificata”che consiste nella esteriorizzazione delle cavità della mastoide e dell’epitimpano conservando l’integrità della pars tensa della membrana timpanica, della cassa timpanica e degli ossicini. L’intervento non ebbe larga diffusione perché ritenuto insufficiente per la guarigione della malattia, fino agli anni ’40, allorché diversi otologi quali Shambaugh (1936), Day (1941), Baron (1949), lo adottarono e ne diffusero la utilizzazione.

6 L’evoluzione della strumentazione, della terapia e delle conoscenze
P.Bruschini L’evoluzione della strumentazione, della terapia e delle conoscenze Introduzione del microscopio chirurgico in otologia (NYLEN 1921, HOLMGREN 1922 ) Introduzione della terapia sulfamidica ed antibiotica in chirurgia Sviluppo delle tecniche di anestesiologia. Lo studio della fisiologia della trasmissione del suono attraverso l’orecchio medio, che consente di definire i principi basilari della timpanoplastica: a) la protezione sonora della finestra rotonda (Juers 1948) b) la trasformazione suono pressione attraverso la finestra ovale (Davis eWalsh 1950)

7 L’inizio della microchirurgia moderna: La timpanoplastica
P.Bruschini L’inizio della microchirurgia moderna: La timpanoplastica 1950 – MORITZ: descrive l’uso di un lembo cutaneo per la creazione di una cavità chiusa dell’orecchio medio 1952 – ZOLLNER e WULLSTEIN: definiscono i principi tecnici della timpanoplastica classificando le 5 tecniche di ricostruzione della catena ossiculare. 1958– 1960 : JANSEN in Europa descrive i principi tecnici della “timpanoplastica chiusa per via combinata”. (C.A.T.- Combined Approac for Timpanoplasty),contemporaneamente - HOUSE e SHEEHY in Nord America definiscono la stessa tecnica (I.C.W.T- Intact Canal Wall Timpanoplasty-House e Sheehy).

8 La ricostruzione della membrana timpanica :
P.Bruschini La ricostruzione della membrana timpanica : Antiche protesi per la chiusura di una perforazione 1640 – BANZER : membrana vescicale di maiale ITARD : tampone di ovatta DELEAU : tampone di lana TOOD : pezzi di stoffa TOYNBEE: membrana di cautchouc ERHARD: tampone di cotone 1878 – LUCAE: membrana di cautchouc per i poveri membrana timpanica di argento per i ricchi

9 Ricostruzione della membrana timpanica :
P.Bruschini Ricostruzione della membrana timpanica : Evoluzione dei materiali utilizzati 1878 – BERTHOLD : pelle autologa eterotopica 1944 –SCHULHOF e VALDEZ: pelle eterotopica 1952 – ZOLLNER e WULLSTEIN: pelle autologa prelevata dalla regione retroauricolare. 1955 – FRENKNER: pelle del condotto come lembo peduncolato 1959/1960 – PLESTER e NYSTEN, HOUSE: pelle del condotto uditivo come lembo libero

10 Ricostruzione della membrana timpanica :
P.Bruschini Ricostruzione della membrana timpanica : Evoluzione dei materiali utilizzati 1960 – SHEA, TABB : vena autologa 1961 – STORRS, HEERMANN : fascia del muscolo temporale autologa 1964 – GOODHILL e coll. : il pericondrio del trago o della conca auricolare autologhi 1966 – MARQUET: la membrana timpanica omologa (Xenotrapianto) 1975 – ZINI: vena giugulare di vitello (eterotrapianto)

11 Ricostruzione della membrana timpanica : Altri autotrapianti.
P.Bruschini Ricostruzione della membrana timpanica : Altri autotrapianti. 1955 – NEGRI: la mucosa labiale 1959 – BOCCA e coll., CLAROS-DOMENECH: il periostio 1962 – RINGENBERG e FORNATTO : il tessuto adiposo 1963 – SALEN, JANSEN: la cartilagine ed il suo pericondrio

12 Ricostruzione della membrana timpanica : Altri omotrapianti.
P.Bruschini Ricostruzione della membrana timpanica : Altri omotrapianti. 1954 – SCHRIMPF: la membrana amniotica 1955 – BURIAN: la cute omologa 1958 – HOLEWINKI: la cornea 1961 – PREOBRAZHNSKY: la dura madre 1961 – BIRCH: il peritoneo 1963 – TROMBETTA : il pericardio 1963 – NICKEL: la vena omologa 1965 – CORNISH : la valvola aortica 1966 – JANSEN , SULTAN: la fascia temporale omologa

13 Ricostruzione della membrana timpanica : Altri eterotrapianti.
P.Bruschini Ricostruzione della membrana timpanica : Altri eterotrapianti. 1963 – FLOTTES e coll.: la cornea di vitello 1967 – PATTERSON: connettivo del tendine di Achille del gatto 1970 – HILDMANN e STEINBACH: la fascia eterologa 1970/1972 – JANSEN: il peritoneo di vitello e la membrana timpanica di vitello 1975 – ZINI: la vena giugulare di vitello

14 La ricostruzione della catena ossiculare : Autotrapianti
P.Bruschini La ricostruzione della catena ossiculare : Autotrapianti 1952 – WULLSTEIN: osso corticale della mastoide 1959 – PORTMANN, FARRIOR: 1957 – HALL e RYTZNER, PLESTER: ossicini 1961 – UTECH: cartilagine del trago, della 1962 – JANSEN, GOODHILL e coll.:conca, della radice dell’elice, del setto nasale.

15 La ricostruzione della catena ossiculare : Omotrapianti
P.Bruschini La ricostruzione della catena ossiculare : Omotrapianti 1959 – PORTMANN, : ossicini di altri operati o del cadavere 1966 – HOUSE e coll. 1963 – JANSEN: la cartilagine del setto nasale 1968 – ZINI: radici dentarie 1970 – PRADES: la cartilagine del menisco 1969 – MARQUET: membrana timpanica ed ossicini 1970 – BETOW (Xenotrapianti) 1970 – PLESTER Eterotrapianti 1971 – SULTAN: l’incudine di vitello

16 La ricostruzione della catena ossiculare :
P.Bruschini La ricostruzione della catena ossiculare : Materiali sintetici biocompatibili 1956 – WULLSTEIN : anello ovale vinilacrilico (Polavit) inserito tra membrana e platina 1958 – SHEA: tubicino di polietilene 1963 – AUSTIN: columella a forma di ombrello di teflon 1975 – JANEKE e SHEA: TORP di Proplast 1976 – SHEA: TORP di Plastipore 1976 – CAPAROSA: PORP di Plastipore 1979 – RECK: PORP e TORP in ceramica 1980 – JAHNKE e PLESTER 1981 – GROTE e coll.

17 La ricostruzione della parete posteriore del CUE : Autoinnesti ossei
P.Bruschini La ricostruzione della parete posteriore del CUE : Autoinnesti ossei 1960 – SCHILLER e SINGER: osso della cresta iliaca JANSEN 1960 – GUILFORD: parete posteriore del CUE sezionata e riposta 1963 – SCHNEE e PATERSON: parete del CUE mantenuta in connessione con la pelle del condotto 1967 – BAUER: osso della squama del temporale 1966 – PORTMANN: corticale mastoidea 1970 – ABOULKER

18 La ricostruzione della parete posteriore del CUE :
P.Bruschini La ricostruzione della parete posteriore del CUE : Autoinnesti cartilaginei. 1969 – Mc CLEVE: cartilagine del trago con il suo pericondrio che viene utilizzato anche per la ricostruzione del neotimpano 1971 – PORTMANN : la cartilagine del trago, della conca o delle ultime coste 1973 – SZPUNAR 1975 – CHARACHON e JUNIEN-LAVILLAROI

19 La ricostruzione della parete posteriore del CUE :
P.Bruschini La ricostruzione della parete posteriore del CUE : Omoinnesti ossei. 1970 – SHEA e GARDNER: osso omologo conservato in banca 1973 – SMITH M., MARQUET, PERKINS : trapianto totale da cadavere della parete posteriore del CUE della membrana timpanica e degli ossicini Omoinnesti cartilaginei. 1971 – SMITH e DAWE, O’ BRIEN: cartilagine del setto nasale (conservata in alcool od in cialit) 1970 – PRADES : la cartilagine meniscale 1972 – WEHRS


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