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BUON NATALE 2010.

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Presentazione sul tema: "BUON NATALE 2010."— Transcript della presentazione:

1 BUON NATALE 2010

2 Coraggio, aprimi il Natale è vicino
Da tempo sono fuori, busso alla tua porta, ma tu non vuoi sentire, o non vuoi aprire, eppure tutto ciò che vedi l’ho fatto per te. Sono entrato nel cuore dell’uomo, per portare la pace e la gioia sulla terra, quando una Vergine ha risposto il suo si, all’angelo, inviato dal Padre. Subito alcuni sapienti, sebbene impediti da prepotenti, mi hanno cercato e trovato, lasciandomi doni. Altri semplici pastori e contadini, al canto degli angeli, sono venuti portando il frutto della loro fatica, al luogo della mia nascita, e mi hanno visto, non in una reggia, ma adagiato in una mangiatoia, riscaldato da due giumenti, perché per me non c’era posto. Il mio nome è Emmanuele, che significa: “ Dio con noi “. Non lasciarmi ancora fuori, aprimi la porta del tuo cuore, e ascolta la mia parola d’amicizia e di vita. Il tuo vivere sarà ricco di ogni soddisfazione. La tua preghiera esaudita, il tuo cuore conoscerà la bontà del tuo Dio. Non tardare, non dubitare, la salvezza è vicina, il mio Natale, nel tuo cuore, porterà una nuova rinascita.

3 LA LUCE DELLA GRAZIA Nel tempo si è manifestata la Luce della Grazia,
quando il tempo era tranquillo, e gli uomini erano in pace, è finalmente nata la Grazia della Luce che è poi la Luce della Grazia. Ora noi sappiamo che la Luce e la Grazia erano presenti nel mondo, ma non erano conosciute, perché ancora nessuno l’aveva apertamente manifestate. Ma grande era il desiderio in loro di farsi conoscere, quando nel profondo della notte, il mondo ha sentito la sua voce e visto la Grazia: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli, e pace agli uomini che ama” e una luce grandiosa ha invitato i piccoli ad incontrarla. Grande fu la gioia per tutti, anche coloro che venivano da lontano con doni, hanno visto la Luce che li accompagnava, fermarsi, là, dove era nata la GRAZIA che donava una gioia immensa, qui offrirono i loro doni, segno di una fede nuova e viva che mentre li accompagnava cresceva nei loro cuori. E’ la Luce della Grazia, perché il dono della Grazia ci ha chiamati a trovarci figli di Dio, illuminati nel cuore per vederlo sempre con nuovi occhi e per amarlo. Auguri.

4 LA NOTTE SANTA E’ notte, e le notti si susseguono,
questa però è detta “santa”, nel mondo, giorno e notte, nascono bambini, ma in questa notte è nato un bambino, chiamato “ santo ”, è il Figlio dell’Altissimo. Da secoli lontani l’umanità era in attesa di questo evento, i Profeti l’avevano annunciato e lo ricordavano al popolo che viveva nella fede e in ansia, fino a quando un angelo, Gabriele, mandato dal cielo ad una Vergine di nome – Maria -, proclama ormai imminente la presenza di Dio in mezzo a noi. E’ l’Emmanuele. Grande luce si sprigiona in questa notte, una Cometa accompagna passo - passo i primi adoratori venuti da lontano, e Angeli nel pieno della notte, cantano con esultanza, accompagnando pastori e greggi alla capanna, dove in grande umiltà e povertà, l’Onnipotente si fa conoscere Bambino. Di questa luce e del canto s’inebri il nostro cuore, per unirsi alla meraviglia del creato. E’ Natale anche per te, solo se, farai al Piccolo, un semplice inchino.

5 la “ Parola ” Quando Dio parla, non dice qualcosa, ma – fa – qualcosa.
Dio parla, e subito ogni cosa si realizza. Quando Dio dice: “sia la luce” Non crea semplicemente, essa subito si manifesta. Luce è lo stesso dire di Dio, luce è la Parola. L’ascolto della Parola è il vero nutrimento, alla fede e alla vita, per coloro che credono in Dio e lo celebrano. La Parola di Dio è un canto a più voci, entro la storia e con più annunciatori. L’accoglienza della Parola ascoltata, è un ricevere in dono la vita e l’amore di Dio, essa realizza ciò che promette. La Parola fa l’uomo, lo consola, lo nutre e lo rafforza nel suo essere e lo rinnova. La Parola dona la vita: “se tu non mi parli, io sono come colui che scende nella fossa”, e questo perché non solo dalla Parola noi proveniamo, ma la stessa assicura che non sia interrotta. La Parola ci fa vivere come un respiro. Ascoltare la Parola è vero atto di culto, chi crede, spera e ama la Parola si lascia illuminare da Lui, e domanda che sia proprio Lui ad indicare la vera strada della vita. L’unica Parola che da sempre e per sempre Dio pronunzia, è il nome di Gesù. Infatti, non c’è nome al di sopra di esso e, sotto di esso. E ogni ginocchio si piega. Da questo nome, dipende la vita di ogni essere. Dio ha squarciato le tenebre, si è fatto uno di noi, è l’Emmanuele, il Dio con noi.

6 Il NOSTRO PRESEPIO Questa parola da tutti conosciuta
ed anche tanto amata, ti ricorda infatti una gioia annunziata or secoli fa a povera gente e per tutte le genti. C’è chi lo prepara, come a Greccio, con grande semplicità per ricordare l’originalità dell’avvenimento, e chi invece lo modella con novità e grandezza distruggendo spesso la novità dell’annuncio che vuol consegnare alla posterità. Ora noi vogliamo leggere in questo piccolo paesaggio l’essenzialità. Poche casette e tanta povertà, qualche pianta ed erbe, in novità per gli armenti compagni della fatica dell’uomo, qualche stalla o rifugio dove uomini e bestie si riparavano nel tempo dalle asperità. Ed è proprio in una di queste che nasce e trova rifugio il Re dei re, il figlio del Dio Altissimo, fatto carne come uno di noi, Luce per il mondo, venuta a rischiarare la nostra cecità, e si è posata su quella stalla per significare la sua Umiltà condivisa con noi tutti, e per trasformarci in novità di vita nella sua vita. Presepe, anche se piccolo paesaggio, sei un grande annuncio di amore che porti col Piccolo di Betlemme.

7 DALL’ALTO… Da tempo il Padre mi ha mandato e anche per quella
in mezzo a voi e per la vostra salvezza. Nel tempo del mio natale sono stato posto nel presepe, in una mangiatoia, perché per noi non c’era posto in casa, e così all’aperto tutti potevano vedermi e commuoversi per la mia situazione. Ma tu, mi hai strappato via da questo luogo, dove, Maria e Giuseppe mi custodivano con amore e dove l’asino e il bue mi riscaldavano col loro fiato. Ora tu, mi hai messo al bando, da casa tua, dal tuo cuore, e questo penso solo per ignoranza o perché indifferente, e anche per quella tua mania che non hai mai voluto accusare e curare. Se ti fossi avvicinato a me in umiltà, e sussurrato qualcosa del genere, Io ti avrei detto: fermati e prega per tutti gli uomini piccoli e grandi. Ora invece molti mi hanno Sostituito, per colpa tua con un nuovo idolo, e non sono più IO, il Signore. Ora aspetto che Tu mi riporti nella mangiatoia ma soprattutto nel tuo cuore.

8 LA NOTTE SANTA La tua è luce che porta pace, che dice gioia,
che vuole pienezza di vita. Ora io ti accolgo con tutto il mio cuore, nel mio povero cuore, perché Tu possa trovare solo amore. Amore che non si compra, perché l’amore è donato solo da chi è Amore, perché l’amore maturi nel cuore di ogni uomo e sia donato al fratello disperato. Quando nascesti in quel di Betlemme, ne canto ne nenia, ti hanno accolto. Non trovasti una culla dove riposare, ma due cuori semplici e una mangiatoia riscaldata dall’alito di due giumenti. Solo le stelle, lustre e belle in quella notte dicevano: è sorta la nuova Stella, già preceduta dalla Cometa. Ora Tu sei luce per il mondo intero, sei luce per ogni uomo che viene in questo mondo.

9 DALL’ORIENTE lo trovano in fasce Si sono mossi in tre
e subito riconoscono, che quella luce è veramente su di lui. Aprono allora senza indugio i doni, oro, per il Re e Signore; incenso, per il sacerdote mirra, per l’uomo che vivrà per sempre. Contenti, al proprio paese ritornano e la Luce trasmettono perché tutti possano gioire al suo chiarore. Si sono mossi in tre con una propria scienza seguendo una luce che avevano visto sorgere in Oriente. Cammino facendo questa si presentava sempre più chiara tanto da non poter rifiutar ne abbandonare il viaggio. Passando per Gerusalemme domandano al re locale dov’è nato il Re, che è Luce? Con questa domanda solo scompiglio portano nella città e nelle istituzioni tanto è che tutti si muovono e si danno alla ricerca del luogo. E’ Betlemme, così è scritto dal Profeta. Con gioia il cammino riprendono e ivi giunti

10 LE CAMPANE NELLA NOTTE DI NATALE
Ogni giorno il nostro rintocco e’ per dirti qualcosa di nuovo: . che spunta il giorno, . che siamo a metà percorso ed è giusta una sosta per prender un po’ di sostentamento, . che il giorno sta declinando. Facciamo sentir la nostra voce in altri momenti per convocazioni: per feste, per celebrazioni e per varie ricorrenze. Oggi, Natale, nel pieno della notte, vorremmo ricordarti che è sorto il Sole, che è Luce che porta la pace e parla d’Amore. Vogliamo dirti che è il figlio del Dio Altissimo. Mentre il nostro suono irromperà nel silenzio della notte, tu fermati e…adora con cuore umile. Noi ti diamo notizia che la salvezza è vicina. Preparati e accoglila e porgi con gioia al mondo l’augurio atteso di Pace. Buon Natale.

11 UN NUOVO ANNUNCIO di GIOIA
Non vuole soltanto essere un ricordo storico di secoli, quando a Betlemme, nella più grande povertà, ma con l’amore di Maria e Giuseppe nasceva per noi, qui in terra, il Figlio dell’Altissimo, riscaldato dal fiato di due umili giumenti, Lui che è Dio da Dio; Dio che si fa conoscere nella nostra fragile natura, per salvarci. Ma vuole essere un augurio per ciascuno di noi, perché accogliendo nella celebrazione, questo grande Dono che ci è stato fatto, di essere anche noi figli nel Figlio, possiamo rinnovarci in quei sentimenti di umiltà e bontà, di quell’ amore profondo tanto necessario per allontanare dal nostro cuore quell’egoismo che spesso ci attanaglia e quelle guerre che ci sconfiggono e abbruttiscono in tutte le parti del mondo. Natale sia la nuova e vera Luce di Dio in mezzo a noi per vedere il Suo amore.

12 Nella notte Nella notte dei tempi, Dio ha acceso la
“ luce vera che illumina ogni uomo “: Gesù. E’ una luce diversa dalle altre, viene da Dio e non è fatta da noi uomini, e non ci illumina dall’esterno, ma dall’interno di noi stessi. Dio, ha preso la carne della nostra fragile umanità. E’ questa la lieta notizia: “ un bambino è nato per noi “, è la notizia del Natale, è Dio stesso in mezzo a noi. “ Questo è il segno, troverete un bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia “. Nel silenzio del nostro cuore, si sprigioni lo stupore che ci conduca ad accogliere quel Dio che si consegna piccolo nelle nostre mani, alla nostra vita. Lui, come ogni bambino, chiede il nostro amore e ugualmente lo dona. Mentre noi uomini attendiamo un potente che ci salvi, ci viene offerto un inerme, aspettiamo un forte, ed ecco un debole, desideriamo una guida, ed ecco un bambino, attendiamo un consigliere, e a noi viene dato un neonato che non parla. Questo è il mistero del Natale che si svela solo a chi ha gli occhi rivolti all’azione dello Spirito. Buone feste natalizie.

13 che si rinnova ogni anno. Ho voluto raccogliere in questo C D
B U O N A S T R A D A è Natale. L’augurio più bello che si rinnova ogni anno. Ho voluto raccogliere in questo C D alcune delle mie riflessioni NATALIZIE, per porgere a voi, carissimi SCOUT e GUIDE, e ai vostri genitori, il mio augurio più sincero per una santa e gioiosa festa. Augurio estensibile a tutti gli amici. Giovanni Balestra


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