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autovalutazione Che cos'è l'autovalutazione?

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Presentazione sul tema: "autovalutazione Che cos'è l'autovalutazione?"— Transcript della presentazione:

1 autovalutazione Che cos'è l'autovalutazione?
Che opportunità offre al personale della scuola, agli alunni e alle famiglie? Che tipo di impegni prevede? Quali strumenti vengono utilizzati? Sintesi degli incontri di presentazione nelle due sedi (25 e 26 febbraio 2014) Autore: P. Guainazzi, coordinatore Nucleo Interno di Valutazione IPSSAR “Caterina de' Medici” Gardone Riviera

2 Che cos'è l'autovalutazione
Che cos'è l'autovalutazione? L'autovalutazione è un insieme di azioni promosse dall'Istituto stesso che mira a definire un'immagine, il più oggettiva possibile, degli elementi e dei processi che ne costituiscono l'identità. Rientra in una serie di azioni promosse a livello nazionale per la costruzione di un Sistema di Valutazione Nazionale che interesserà tutti gli Istituti a tutti i livelli scolastici. Nasce dall'esigenza, sentita da più parti, di rinnovamento e cambiamento, che coinvolga tutte le componenti, integrando spinte dall'alto a spinte dal basso. Si basa su una metodologia già utilizzata nelle pubbliche amministrazioni per definire la qualità del servizio. Il salto di qualità in questo tipo di analisi rispetto a quelle già effettuate in aziende private e pubbliche amministrazioni dovrebbe consistere nel passaggio da un sistema normativo (fare le cose bene) a un sistema dell'eccellenza (fare le cose giuste).

3 Sistema normativo: fare le cose bene
Sistema per l'eccellenza: fare le cose giuste

4 Logica di sistema Questo tipo di analisi comporta, soprattutto per tutti coloro che ne sono coinvolti, l'acquisizione di uno sguardo d'insieme, che supera quindi il ruolo e la funzione strettamente intesi ed evidentemente limitati (genitore, alunno, docente, tecnico, collaboratore scolastico) e che analizza l'istituzione come un organismo formato da diverse componenti che collaborano, condividono, progettano ed attuano attraverso una comunanza di intenti.

5 Valore aggiunto In particolare l'autovalutazione dovrebbe misurare, illustrare, chiarire e valutare il valore aggiunto che l'Istituto offre agli alunni, alle famiglie, al personale e al territorio rispetto ad altri Istituti (a livello locale, regionale e nazionale) e nel tempo. L'autovalutazione dovrebbe dire in maniera trasparente: in che modo l'Istituto aggiunge valore alle persone che lo scelgono?

6 procedura Autovalutazione – piano di miglioramento
Valutazione esterna – integrazione piano di miglioramento Azioni di miglioramento Rendicontazione sociale

7 Procedura I modelli di analisi nati in questi ultimi anni a livello europeo sono diversi e impostati secondo diverse procedure. Il Nucleo Interno di Valutazione del nostro Istituto, formato da tutte le componenti, si è orientato verso l'adozione del motodo Vales, che con tutta probabilità diventerà il metodo di riferimento nazionale. Ha una procedura semplificata rispetto al metodo CAF, che è molto complesso ed offre una maggiore affidabilità e oggettività nei risultati, ma richiede un impegno cospicuo di energie e di risorse. Si tratterà quindi di compiere una prima analisi di autovalutazione che metterà in luce criticità ed eccellenze. Quindi si procederà alla stesura di un piano di miglioramento. A questo punto interverrà una valutazione esterna che consentirà di mettere a punto nel migliore dei modi il piano di miglioramento. Ci sarà in seguito un periodo in cui verrà messo in atto il piano di miglioramento ed il ciclo si concluderà con una rendicontazione sociale, in cui l'Istituto pubblicherà in un documento i risultati dell'autovalutazione e gli eventuali risultati ottenuti con il miglioramento.

8 Pianificazione e sviluppo
mappa Leadership Dir. Scol. Collab. Figure strum Referenti DSGA …... Personale: Docenti ATA Processi Didattica …... Risultati personale soddisfazione Risultati Performance esterni e interni Politiche e strategie Pianificazione e sviluppo Risultati Alunni Genitori soddisfazione laboratori Partnership e risorse Gestione Risultati sociali Territorio soddisfazione

9 La mappa La mappa rappresenta schematicamente e in modo molto grezzo la struttura del nostro Istituto secondo il modello CAF e visualizza i campi che verranno presi in considerazione nell'analisi. Tutte le 'scatole' sono collegate da relazioni ed ogni cambiamento introdotto in una parte modifica l'intera struttura. Le prime cinque scatole verranno analizzate attraverso dati oggettivi (es. risorse economiche dedicate alla formazione del personale), ma anche attraverso la percezione del funzionamento dei processi da parte delle diverse componenti. Le scatole dei risultati verranno analizzate attraverso dati oggettivi (es. prove INVALSI), ma anche attraverso indagini sulla percezione e altri parametri da definire, a seconda degli obiettivi che ci si prefigge.

10 opportunità Confronto con realtà e contesti simili Miglioramento dall'interno, secondo tempi e metodologie condivise Acquisizione di punti di vista diversi Partecipazione e confronto Ricerca-azione Logica di sistema complesso

11 Opportunità L'autovalutazione offre la possibilità all'Istituto di riflettere su sé stesso creando la propria immagine e osservandola con attenzione critica. E' importante che tutte le componenti partecipino attivamente alla creazione di questa immagine. E' certamente meglio lavorare per se stessi, migliorando con tempi e metodi condivisi, piuttosto che essere in qualche modo costretti burocraticamente a cambiamenti calati dall'alto e puramente formali. L'autovalutazione è un'occasione concreta di crescita per tutte le componenti, perchè se nascerà da punti di vista diversi potrà diventare patrimonio comune, una procedura che sarà il frutto di una comunità che intende migliorare. Per questo serviranno partecipazione e confronto onesto e trasparente, servirà uno sforzo di superamento dei ruoli in senso stretto per acquisire una logica di sistema, in cui le varie parti di un organismo lavorano insieme per raggiungere gli obiettivi che l'organismo stesso si è dato. L'autovalutazione dovrebbe muoversi secondo lo schema delle ricerca-azione, cioè secondo un processo continuo di azione, riflessione critica, modifica e di nuovo azione. E' evidente che per fare questo è necessaria una comunità educativa, che lavora collaborando e trovando soluzioni, che mantiene integre le risorse e le peculiarità delle singole persone, ma le riunisce anche in un unico organismo. Una comunità che pensa alla scuola non come ad un puro e semplice servizio, ma che vede la scuola come centro produttore di cultura, come ad una ricchezza del territorio.

12 Rischi Autonomia limitata della scuola Comunità professionale Indicatore/obiettivo Forma/sostanza

13 Rischi L'autonomia scolastica è molto spesso messa in crisi dalla carenza progressiva delle risorse. La scuola viene caricata dei problemi del mondo, ma riceve sempre meno risorse. L'autovalutazione richiederà risorse importanti, a livello di personale amministrativo per la raccolta e l'organizzazione dei dati, ma anche di impegno personale di rappresentanti di tutte le componenti. L'indicatore, cioè l'elemento che diventa misura del cambiamento, non deve diventare l'obiettivo (ad esempio: nelle prove INVALSI l'obiettivo di creare competenza negli alunni non deve diventare quello di saper fare bene le prove INVALSI). L'autovalutazione può diventare l'ennesima noia burocratica da sbrigare con una rapida compilazione di documenti. Questo accadrà se non diventerà pratica condivisa e partecipata dalla diverse componenti. A volte sembra che pochi si muovano, perchè magari hanno motivazioni o interessi personali, e sembra che i cambiamenti non portino a nulla proprio perchè gestiti da una piccola minoranza. L'autovalutazione dovrebbe coinvolgere gruppi di ogni componente per conferire validità a tutta l'azione. Proprio il modello di comunità educativa sarà la garanzia che la sostanza dia peso e gambe alla forma.

14 Valutare l'autovalutazione Dal punto di vista tecnico l'autovalutazione deve essere rigorosa, attendibile, deve utilizzare fonti diverse, tenere conto delle proprie risorse e dei propri limiti. Dal punto di vista sociale deve coinvolgere tutte le componenti, rispettare i diritti, essere trasparente e condivisa. Dal punto di vista dell'efficacia deve essere chiara e tempestiva, i risultati devono essere lo specchio di miglioramenti significativi, deve contenere elementi di apprendimento che riguardano l'intera comunità scolastica.

15 Nucleo interno autovalutazione attuale composizione
Dirigente Scolastico 2 Docenti 1 Genitore 1 Alunno 1 Personale ATA Gardone Riviera, 1 marzo 2014


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