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CLIL a.s Serafina Patrizia Scerra

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Presentazione sul tema: "CLIL a.s Serafina Patrizia Scerra"— Transcript della presentazione:

1 CLIL a.s. 2010-2011 Serafina Patrizia Scerra
Content and Language Integrated Learning Apprendimento Integrato di Lingua e Contenuti Intervento formativo per docenti di DNL a.s Serafina Patrizia Scerra Le prime sette slides riportano la normativa. Visto che ci sono polemiche è bene ricordarle 1

2 CLIL Il CLIL si riferisce all'insegnamento di qualunque materia non linguistica per mezzo di una lingua seconda o straniera (L2). Il contenuto disciplinare non linguistico viene acquisito attraverso la L2 e la L2 si sviluppa attraverso il contenuto disciplinare non linguistico.  Si tratta di un’educazione a duplice focalizzazione, che assegna la priorità all’argomento di studio, mentre la lingua straniera funziona come veicolo dell’apprendimento e perciò è appresa soltanto in via incidentale, strumentale (come mezzo non come fine)

3 CLIL In aggiunta ad una analisi più approfondita dell’argomento disciplinare, la metodologia CLIL promuove un uso più naturale del linguaggio dato che così si pone l’accento sulla comunicazione autentica, in cui la fluidità è più importante dell’eleganza. Il CLIL è  un approccio educativo a supporto della diversità linguistica e pertanto a favore del plurilinguismo, è un approccio innovativo all'apprendimento, in quanto costituisce un tentativo per superare i limiti dei curricula scolastici tradizionali, favorendo l'integrazione curriculare e formando una conoscenza "complessa" e "integrata" del sapere. L’educazione bilingue promuove anche il pensiero critico attraverso un costante confronto dei valori culturali.

4 CLIL Il CLIL è uno strumento flessibile che permette l' insegnamento per un intero anno scolastico di una o diverse materie, o l'insegnamento di un modulo; è inoltre uno strumento migliorativo perchè sviluppa la competenza nella madrelingua, nella seconda lingua e le conoscenze e le abilità nelle aree non linguistiche. Il CLIL favorisce la concentrazione e la motivazione dell’apprendente, migliora l’efficacia dell’apprendimento delle lingue straniere, permette di migliorare la conoscenza delle materie, promuove l’interdisciplinarietà e la comprensione delle potenzialità della cittadinanza europea 4

5 CLIL Il CLIL richiede un cambiamento nelle metodologie e nella struttura curricolare tradizionale. metodi interattivi, gestione cooperativa della classe,  enfasi sui diversi tipi di comunicazione, supporto visivo e multimediale per superare problemi derivanti dall'impiego di linguaggi specialistici, forme dialogiche interattive che permettono un buon radicamento concettuale, cooperazione tra l'insegnante della materia disciplinare e quello di lingua straniera.

6 CLIL La padronanza dell’inglese dovrebbe essere molto buona, ma non è necessario essere un docente di inglese per impiegare la metodologia CLIL. Quali i vantaggi di un approccio plurilingue per l’alunno e per tutto il sistema scuola? Ecco alcuni motivi: • autenticità del contesto di apprendimento priorità del contenuto; uso del linguaggio come mezzo in cui la scorrevolezza o fluidità di parola è più importante dell’accuratezza e l’insegnamento della grammatica è fuori luogo; lezioni iniziali semplici e ben organizzate; liste di vocaboli e materiali annotati per aiutare gli studenti; non soltanto termini singoli disposti in ordine alfabetico, ma frasi intere cui gli studenti possano far riferimento in modo diretto; trascrizioni fonetiche per i termini difficili.

7 CLIL Naturalmente CLIL non è un nuovo concetto di insegnamento; le persone hanno da secoli appreso con questa modalità. I migranti, ad esempio, hanno appreso così nuovi linguaggi e conosciuto nuovi modi di vita. Il CLIL è un modo naturale di apprendere un linguaggio, ma anche di apprendere ideologie e culture. Il linguaggio influenza il nostro modo di pensare culturalmente determinato ed al tempo stesso riflette particolari strutture mentali. Prendiamo ad esempio l’espressione tedesca “Volkerwanderung”, quando ci riferiamo al movimento delle tribù germaniche alla fine dell’Impero romano di Occidente. L’espressione letteralmente si traduce con “migrazione di popoli”, ma in inglese, in taluni casi, si usa “invasioni barbariche”; i due termini hanno connotazioni completamente diverse per cui cambiare prospettiva e riflettere su questa discrepanza è una fonte potentissima di comprensione culturale. .

8 ESPERIENZE CLIL

9 CLIL Sebbene il termine CLIL nasca in lingua inglese, va precisato che le varie esperienze didattiche registrano l’utilizzo anche di altre lingue straniere, come risulta dai vari acronimi che sono nati in diverse lingue: EMILE : Enseignement d’une Matière per l’Intégration d’une Langue Etrangère AICLE : Aprendizaje Integrado de Conocimientos Curriculares y Lenguas Extranjera FAUA: Fremdsprache als Unterrichts- und Arbeitssprache. ESPERIENZE CLIL  Progetto europeo, TIE-CLIL (Translanguage in Europe - Content and Language Integrated Learning coordinato dall’USR Lombardia dal 1998 al 2002

10 Il progetto ha coinvolto 10 partner di 7 diversi paesi e che ha avuto come obiettivo principale la produzione di materiali per lo sviluppo professionale iniziale e in servizio di docenti sia di lingue straniere sia di altre discipline  Progetto ALI-CLIL (Apprendimento Linguistico Integrato con contenuti), coordinato dall’USR Lombardia, a partire dal 1999, che ha coinvolto scuole di ogni ordine e grado e docenti di diverse materie. Nel 1999 è stata iniziata la formazione di formatori e dall’anno scolastico 2000/2001 una équipe di esperti e di formatori ha organizzato vari corsi per docenti sia di lingue sia di altre discipline finalizzati a produrre e sperimentare moduli di varie materie in varie lingue (inglese, francese, tedesco e spagnolo) da utilizzare nelle classi della scuola primaria, media e superiore.

11 CLIL La formazione ALICLIL si è sviluppata in varie forme (on line, in presenza, blended): accordi con Comuni, costituzione di reti scolastiche, organizzazione di seminari e brevi corsi, scambi con docenti di altri paesi, sperimentazioni in tutti i livelli scolastici partendo dalla scuola dell’infanzia, attività di formazione per la piattaforma Punto Edu o GOLD di Indire, collaborazioni con altre regioni e/o Paesi europei. Progetto ALI-CLIL on line, coordinato dall’USR Lombardia, a partire dal 2001con l’intento di sviluppare corsi di aggiornamento interamente basati sull’utilizzo del web per “addestrare” i partecipanti, organizzati in piccoli gruppi e con approccio cooperativo, all’uso autonomo dei servizi telematici secondo le tecniche della formazione a distanza.

12 CLIL OBIETTIVI PRINCIPALI Formazione di formatori:
Organizzazione di corsi per docenti sia di lingue sia di altre discipline, finalizzati a produrre e sperimentare moduli di varie materie in varie lingue (inglese, francese, tedesco e spagnolo) da utilizzare nelle classi della scuola primaria, media e superiore, a cura di una équipe di esperti e di formatori. Produzione di materiali per lo sviluppo professionale iniziale e in servizio di docenti sia di lingue straniere sia di altre discipline. Produzione di materiali per lo svolgimento delle lezioni in classe con gli alunni, cioè di moduli didattici CLIL per tutti gli ordini di scuola e per tutti i docenti, realizzati mediante il reperimento in rete di materiali utili alla progettazione. Iniziative di formazione metodologico-didattica e di potenziamento linguistico da inserire nella programmazione annuale.

13 CLIL PROGETTO INTERREGIONALE CLIL – Europa dell’ Istruzione – Piano territoriale interregionale integrato di Emilia Romagna e Toscana per la promozione e la valorizzazione della dimensione europea dell’ educazione a.s. 2010/11.  Questo progetto nasce con lo scopo di perseguire le priorità stabilite e promulgate attraverso la Comunicazione della Commissione Europea 2020, basate su una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, conforme agli assi strategici del programma Education – Training 2020 e da realizzare attraverso l’ utilizzo delle nuove tecnologie. In Emilia Romagna e Toscana, l’ apprendimento con la metodologia CLIL è presente in realtà caratterizzate da sperimentazioni e progetti pilota che si intendono implementare e valorizzare. Nelle scuole secondarie di II grado, il ricorso al CLIL sarà presto obbligatorio: nei linguistici a partire dal terzo anno ed al quarto anno con una seconda materia ed un’ altra lingua, mentre nei licei dal quinto anno.

14 CLIL In attesa delle linee guida, emerge la necessità di formarsi non attraverso singoli momenti, ma con un impianto formativo più organizzato e che tenga presenti le esigenze di tutti gli ordini di scuola, in modo da rendere nei ragazzi più solido l’ apprendimento di una lingua europea fin da un’ età precoce.

15 CLIL Anche gli studenti non italofoni ottengono dei buoni risultati , poiché si trovano completamente coinvolti a livello interdisciplinare e sullo stesso piano dei loro compagni eliminando, almeno durante l’ applicazione della metodologia CLIL, ogni barriera linguistica. Gli insegnanti, attraverso la loro formazione, arriverebbero in tal modo a comprendere più a fondo le problematiche che devono affrontare i ragazzi starnieri durante l’ inserimento a scuola nel momento in cui si trovano a dover apprendere contenuti disciplinari in una lingua che non è la loro lingua madre.

16 CLIL TIPOLOGIA DI INTERVENTO E DESTINATARI
L’ intervento è rivolto ai docenti di ogni ordine e grado di scuola che vogliano acquisire e/o consolidare le competenze di base per l’ insegnamento con la metodologia CLIL, attraverso le lingue comunitarie. OBIETTIVI PRIORITARI Conoscere la metodologia CLIL in ottica europea Conoscere le buone pratiche CLIL già realizzate Progettare un modulo o un percorso CLIL in collaborazione con l’ insegnante di lingua e di tutto il Consiglio di Classe Effettuare un raccordo con colleghi di altre realtà scolastiche europee

17 CLIL BIBLIOGRAFIA Un ottimo riferimento per l’insegnamento della Storia risulta il testo di Robert Strandling, Teaching 20th century European History / Enseigner l’histoire de l’Europe du 20e siècle, pubblicato sia in inglese sia in francese dal Consiglio d’Europa, sul cui sito, , sono reperibili molti altri materiali. Per chi è interessato all’insegnamento delle Scienze, Forum Across the Curriculum Teaching offre sul sito ottimi spunti e contatti, reperibili anche su , una rete di insegnanti e ricercatori che lavorano anche sul CLIL da tempo.

18 CLIL Pubblicazioni a cura dell’USR Lombardia – Progetto Lingue con la Casa Editrice Ghisetti e Corvi. Il primo volume, CLIL Economia – Business Studies in English, è frutto di un gruppo di lavoro che ha operato con la finalità di calare l’approccio CLIL all’interno del curricolo in ambito economico- giuridico. I successivi volumi, CLIL Scienze - Science and Environmental Studies in English for Lower Secondary School e CLIL Science and Environmental Studies in English for Upper Secondary School sono nati dall’esigenza di riunire alcuni moduli ALI-CLIL sulle scienze e l’educazione ambientale in inglese per i due livelli della scuola secondaria. Un quarto volume CLIL Arte - Arts in English for Secondary Schools.

19 CLIL SITOGRAFIA di Radio,TV, giornali e riviste utili per reperire materiali: BBC English language learning programmes for kids, teens, adults from BBC Worldwide. BBC Learning English Online: quizzes, articles about language, interviews with audio clips and more. BBC website for teachers


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