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Pavia, 27 ottobre 2005 Personalizzazione dei percorsi scolastici e progetto di vita dello studente diversamente abile dott. Salvatore Famiglietti.

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1 Pavia, 27 ottobre 2005 Personalizzazione dei percorsi scolastici e progetto di vita dello studente diversamente abile dott. Salvatore Famiglietti

2 Diritto al BENESSERE (Convenzione Internazionale dei diritti del fanciullo approvata dall’ONU nel 1989 e ratificata in Italia con Legge n. 176 del 22.5.91). Benessere situazione personale, ambientale e di convivenza in cui prevalgono i fattori favorevoli alla crescita, allo sviluppo, al raggiungimento di un relativo equilibrio psicofisico e relazionale della persona o del gruppo.

3 Diritto alla FELICITA’ FELICITA’ intesa come “eccitante consapevolezza che il fanciullo può avere, alle varie età e nelle diverse situazioni, di realizzare se stesso ” (Petter).

4 Realizzazione di sè sinergia delle dimensioni di sviluppo che permette alla persona di sentirsi “funzionare” con tutto se stesso.

5 Compito delle SCUOLA assicurare benessere mediante valorizzazione del mondo individuale e attenzione ai bisogni della persona (fisiologici, di sicurezza e protezione, di appartenenza e di affetto, di stima e autostima (essere all’altezza del compito e non dipendere da altri), di autorealizzazione (sviluppo delle proprie possibilità) attuando così la pedagogia del successo (formativo e scolastico)

6 La PERSONA intreccio armonico di diversità e uguaglianza riconoscendo la diversità come valore e risorsa da utilizzare per crescere insieme.

7 La Scuola e la Persona La Scuola, ambiente educativo intenzionale di apprendimento, promuove e realizza un Progetto centrato sulla persona che apprende, sul suo percorso di vita e sull’incontro delle diversità collocando tale progetto nel più ampio Progetto di vita della persona disabile,

8 Diritto di CITTADINANZA partecipazione attiva della persona alla crescita multidimensionale della società con il massimo investimento delle proprie risorse che la Scuola valorizza e sviluppa

9 ORIENTAMENTO azione di aiuto intesa non tanto come somministrazione di informazioni per le future scelte di vita e di lavoro ma principalmente o esclusivamente, come intervento di sostegno continuo e sistematico della società “adulta” e quindi, anche della Scuola, verso la persona anche disabile, perché prenda consapevolezza di sé, delle sue capacità, delle sue competenze culturali, relazionali, organizzative in relazione all’ambiente sociale e lavorativo verso il quale è proiettata.

10 Struttura di SOSTEGNO Alunno Famiglia Scuola Servizi Sanitari Enti Locali Associazioni Diagnosi funzionale Profilo dinamico funzionale P.E.I. o P.E.P o P.E.D.

11 Dal “Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del primo ciclo di istruzione” Il processo educativo individuale ha inizio con la vita e cessa con essa, in una continua dinamica di conquiste e di eventuali involuzioni; niente perciò, è mai guadagnato una volta per tutte, niente e mai perduto per sempre. Non esiste alcuna situazione di handicap che autorizzi a ridurre l’integrità della persona umana a qualche suo deficit, a definire una persona per sottrazione. L’educazione esige sempre uno sviluppo armonico, integrale ed integrato di tutte le dimensioni di sviluppo

12 Personalizzazione dei percorsi di apprendimento Apprendimento come incrementarsi dell’esperienza. Apprendimento “a spirale”. L’apprendimento significativo e perciò motivato (pertinenza cognitiva) con attenzione agli stili cognitivi, alle strategie personali di pensiero, alle connotazioni personologiche dell’allievo.

13 Personalizzazione dei percorsi di apprendimento Scuola, come ambiente educativo di apprendimento e contesto organizzato intenzionalmente, che si muove nell’area intermedia (sviluppo prossimale) tra lo sviluppo effettivo e lo sviluppo potenziale dell’allievo (Vygotskj) con un modello collaborativo-tutoriale ove il docente e l’allievo sono alleati contro il compito di apprendimento

14 Personalizzazione dei percorsi di apprendimento Dimensione formativa delle discipline affrontate con la metodologia della problematizzazione. Noi siamo conoscitore di problemi, non di discipline (Popper) Volo “a farfalla” dell’intelligenza. Intelligenze multiple (Gardner) Necessità di porre “resistenze” (frustrazioni) sulla linea dei bisogni e della soddisfazione degli stessi per garantire il passaggio dal principio del piacere al principio di realtà

15 Personalizzazione dei percorsi di apprendimento Osservazione sistematica con strumenti scientifici e valutazione continua Ricerca ed utilizzo di tecniche didattiche: tutoring, collaborazione tra pari, multimedialità, Insegnante, organizzatore d’ambiente, regista e co-attore dei processi di sviluppo Aula-laboratorio e non aula-uditorio Stesura di un Patto formativo con il coinvolgimento dell’alunno, della famiglia e degli altri Soggetti del territorio Continuità orizzontale e verticale del processo educativo anche mediante forme di raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo

16 Soggetto COMPETENTE E’ colui che “mobilitando tutte le sue capacità (potenzialità) intellettuali, estetico-espressive, motorie, operative, sociali, spirituali, religiose e soprattutto, ottimizzandole, utilizza conoscenze (sapere, prodotto dell’attività teoretica) e abilità (saper fare – sapere perché) che apprende per arricchire creativamente, in ogni situazione, il personale modo di essere nel mondo, di interagire e stare con gli altri, di affrontare e risolvere i problemi, di incontrare la complessità dei sistemi simbolici, di gustare il bello e di conferire senso alla vita” ( dal testo ministeriale)

17 Orientamento progettato e mirato Organizzazione nella Scuola secondaria di I e II Grado per l’alunno disabile, di esperienze di vita operativa vissute mediante accordi tra scuola e strutture di formazione e lavoro preparando una mappa delle strutture di lavoro presenti sul territorio da rendere disponibile per le famiglie ed assumendo anche contatti con i Centri Territoriali per l’Impiego. Il Consiglio di classe costituisce il cuore del processo di orientamento allo studio e al lavoro promuovendo una didattica, specialmente negli ultimi due anni e sicuramente nell’ultimo, che chiarisca all’alunno e alla famiglia, con gli opportuni accordi con le strutture sanitarie e gli EE.LL., le scelte di studio e/o di lavoro. Non si abbandoni il docente di sostegno alla solitaria riflessione sulle scelte future dell’alunno. Il GLH operativo deve funzionare al massimo perché l’alunno si muova con sofferenza minima nel labirinto dei percorsi possibili fruendo anche del supporto di Esperti esterni, sapendo che le risorse finanziarie ci sono per progetti di orientamento mirato.

18 Progetto individuale del diversamente abile ( legge 328/2000, art 14) 1. Per realizzare la piena integrazione delle persone disabili di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nell’ambito della vita familiare e sociale, nonché nei percorsi dell’istruzione scolastica o professionale e del lavoro, i comuni, d’intesa con le aziende unità sanitarie locali, predispongono, su richiesta dell’interessato, un progetto individuale, secondo quanto stabilito al comma 2. 2. Nell’ambito delle risorse disponibili in base ai piani di cui agli articoli 18 e 19, il progetto individuale comprende, oltre alla valutazione diagnostico-funzionale, le prestazioni di cura e di riabilitazione a carico del Servizio sanitario nazionale, i servizi alla persona a cui provvede il comune in forma diretta o accreditata, con particolare riferimento al recupero e all’integrazione sociale, nonché le misure economiche necessarie per il superamento di condizioni di povertà, emarginazione ed esclusione sociale. Nel progetto individuale sono definiti le potenzialità e gli eventuali sostegni per il nucleo familiare. -

19 diritto-dovere alla istruzione e alla formazione (D.L.vo n. 76 del 15.4.05) “Le scuole secondarie di primo grado organizzano, in raccordo con le istituzioni del sistema educativo di istruzione e formazione del secondo ciclo ed i competenti servizi territoriali, iniziative di orientamento ai fini della scelta dei percorsi educativi del secondo ciclo, sulla base dei percorsi di ciascun allievo, personalizzati e documentati.” ….. - I giovani che hanno conseguito il titolo conclusivo del primo ciclo sono iscritti ad un istituto del sistema dei licei o del sistema di istruzione e formazione professionale di cui all'articolo 1, comma 3, fino al conseguimento del diploma liceale o di un titolo o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età……… “

20 Alternanza Scuola-Lavoro (d.l.vo n. 77 del 15.4.05) 1. Il presente decreto disciplina l'alternanza scuola-lavoro, di seguito denominata: «alternanza», come modalita' di realizzazione dei corsi del secondo ciclo, sia nel sistema dei licei, sia nel sistema dell'istruzione e della formazione professionale, per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l'acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. Gli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di eta', salva restando la possibilita' di espletamento del diritto-dovere con il contratto di apprendistato ai sensi dell'articolo 48 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, possono presentare la richiesta di svolgere, con la predetta modalita' e nei limiti delle risorse di cui all'articolo 9, comma 1,l'intera formazione dai 15 ai 18 anni o parte di essa, attraverso l'alternanza di periodi di studio e di lavoro, sotto la responsabilita' dell'istituzione scolastica o formativa. 2. I percorsi in alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilita' dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro. Le istituzioni scolastiche e formative, nell'ambito degli ordinari stanziamenti di bilancio, destinano specifiche risorse alle attivita‘ di progettazione dei percorsi in alternanza scuola-lavoro.

21 Secondo ciclo di Istruzione e formazione ( decreto in attesa di approvazione ) Nei percorsi del secondo ciclo si realizza l’alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77. Il sistema dei licei comprende i licei artistico, classico, economico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico, tecnologico e delle scienze umane. Ciascuno di essi approfondisce la cultura liceale, definita al comma 1, come previsto nei successivi articoli. L’iscrizione e la frequenza ai percorsi di istruzione e formazione professionale rispondenti ai livelli essenziali definiti dal presente Capo e garantiti dallo Stato, anche in relazione alle indicazioni dell’Unione Europea, rappresentano assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e formazione, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76 e dal profilo educativo, culturale e professionale di cui all’allegato A. Nell’esercizio delle loro competenze legislative esclusive in materia di istruzione e formazione professionale e nella organizzazione del relativo servizio le Regioni assicurano i livelli essenziali delle prestazioni definiti dal presente Capo. Articolo 31 Sono fatti salvi gli interventi previsti per gli alunni in situazione di handicap dalla legge 5 febbraio 1992, n.104 e successive modificazioni.

22 Risorse finanziarie per l’orientamento Legge n. 440/97 (qualificazione della integrazione); cap. 2188 (sperimentazione metodologica e didattica); cap. 7481 (attrezzature e sussidi); 2198 (formazione docenti di sostegno); co-finanziamenti d’intesa con gli EE.LL.

23 Problemi aperti CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA DI LICENZA MEDIA SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE PRESENTE E FUTURA GLH ISTITUTO STRUTTURE SANITARIE a supporto dell’orientamento EE.LL. E PROGETTO INDIVIDUALE RAPPORTI CON IL CENTRO TERRITORIALE PER L’IMPIEGO E LE AZIENDE DEL TERRITORIO POTENZIAMENTO DELLE AZIONI DEL GLIP INTESE INTESTITUZIONALI ED ACCORDI DI PROGRAMMA RISORSE FINANZIARIE PER L’ORIENTAMENTO DECRETO INTERMINISTERIALE in arrivo (nuove modalità di individuazione delle situazioni di disabilità)

24 Parole-guida ASCOLTARE PER CAPIRE CAPIRE PER INTERVENIRE INTERVENIRE SENZA INTERFERIRE AGIRE SEMPRE E SUBITO perché “Dum Romae consulitur, Saguntum exspugnatur” PARTECIPARE, CONDIVIDERE E CONCERTARE

25 Per concludere LA NOTTE Un’alba tinta di blu e fu la tua notte. Spalanchi nel buio i tuoi occhi ma vedono ombre. Cammini, corri, per sentieri senza confini e cadi. Cadi e piangi. Voci ti giungono: tendi l’orecchio e non capisci e ti disperi. Parole strane misteriose parole coprono le tue urla nella notte… ………………………………… Ti sento. Brancolando, t’incontro. E’ difficile andare nel buio ma non ci fermiamo…. ………………………… Un punto di luce s’allarga lontano…. ………………………… M’accorgo che l’alba è passata ma è ancora mattino col sole nel cielo. Sarà chiaro il tuo giorno. (Salvatore Famiglietti)

26 Grazie per la disponibilità all’ascolto Salvatore Famiglietti


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