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DEFINIZIONI E RILEVAZIONE

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Presentazione sul tema: "DEFINIZIONI E RILEVAZIONE"— Transcript della presentazione:

1 DEFINIZIONI E RILEVAZIONE
I PARAMETRI VITALI DEFINIZIONI E RILEVAZIONE

2 Parametri vitali La rilevazione dei parametri vitali è un’abilità indispensabile, che l’operatore socio-sanitario deve possedere,al fine di individuare ed evitare situazioni a rischio.

3 I PARAMETRI VITALI I parametri vitali sono: Pressione arteriosa
Frequenza cardiaca Frequenza respiratoria Temperatura corporea Peso corporeo

4 I Parametri vitali Pressione arteriosa
La Pressione arteriosa ( P.A.) è la pressione che il sangue esercita sulle pareti delle arterie di grosso calibro ( omerale, femorale), ed è la forza che lo fa scorrere nel sistema circolatorio. La P.A. sale e scende seguendo i cicli che il cuore compie in modo ritmico.

5 I Parametri vitali Pressione arteriosa
La pressione è MASSIMA ( pressione sistolica), quando il cuore si contrae per spingere il sangue in circolo; La pressione è MINIMA ( pressione diastolica), quando il cuore si rilassa per riempirsi di sangue prima di contrarsi di nuovo.

6 I Parametri vitali Pressione arteriosa
La pressione arteriosa è caratterizzata da una continua variabilità,persistente anche nelle ore di sonno, dovuta ad una serie di fattori che influiscono sui valori pressori.

7 I Parametri vitali Pressione arteriosa
ETA’ STAGIONI GRAVIDANZA ALTITUDINE POSTURA ESERCIZIO FISICO STATO PSICOLOGICO

8 I Parametri vitali (Tecniche di rilevazione)
Materiale occorrente: Fonendoscopio Sfigmomanometro Tecniche di rilevazione: Metodo ascoltatorio Metodo Palpatorio

9 I parametri vitali Tecniche di rilevazione
Porre il malato in posizione supina o seduta; Liberare il braccio da indumenti che ostacolano il flusso del sangue; Avvolgere il bracciale intorno all’arto, alcuni cm al di sopra della piega del gomito; Porre il microfono del fonendoscopio a tale altezza;

10 I parametri vitali (Tecniche di rilevazione)
Chiudere la valvola dello strumento ed insufflare aria, sino a quando la pressione pneumatica supererà quella esercitata dal sangue nell’arteria, non percependo più il polso arterioso, Aprire quindi suddetta valvola e far defluire lentamente aria; Il primo battito che si udirà verrà trascritta come Pmax , l’ultimo come Pmin

11 I Parametri vitali Pressione arteriosa
La pressione arteriosa è un’importante parametro del funzionamento del sistema cardiovascolare e dell’equilibrio idrico. Valori normali in un adulto sano Pmax mmHg Pmin mmHg

12 I Parametri vitali Frequenza cardiaca
La frequenza cardiaca ( F.C.) è il numero di battiti per minuto del cuore. Indice della frequenza cardiaca e del suo ritmo è il polso. Il polso è una transitoria dilatazione di un’arteria a causa della variazione della sua pressione interna.

13 I parametri vitali Frequenza cardiaca
L’onda del polso è influenzata da: 1 Elasticità dei grossi vasi; 2 Viscosità del sangue 3 Resistenze periferiche * * (arteriolari e capillari) Il numero dei battiti al minuto e la qualità delle pulsazioni arteriose indicano il carico e l’efficienza del lavoro cardiaco. La presenza e la qualità del polso periferico connotano lo stato del sistema vascolare periferico.

14 I parametri vitali F.C. (zone di rilevazione)
Il polso si apprezza in qualunque zona del corpo umano in cui un’arteria superficiale poggia su un piano osseo. Carotide interna ed es. Temporale Brachiale Ulnare Apicale Radiale Femorale Poplitea Tibiale posteriore

15 Frequenza cardiaca Tecniche di rilevazione
Rilevazione del polso radiale Predisporre orologio, foglio, penna Posizionare la persona sdraiata o seduta Far distendere il braccio in posizione comoda Porre i polpastrelli di indice, medio e anulare sulla faccia interna del polso, lungo arteria radiale,esercitando una leggera pressione. Contare le pulsazioni per minuto e registrarle.

16 Frequenza cardiaca Tecniche di rilevazione
Rilevazione del polso apicale Predisporre un orologio, foglio,penna e fonendoscopio Posizionare la persona Riscaldare il microfono dello strumento tra le mani Porre il fonendoscopio al livello del 5° spazio intercostale sull’emiclave sinistra. Contare le pulsazioni per minuto e registrarle

17 Frequenza cardiaca Fattori di alterazione
Fattori fisiologici 1 ETA’ 2 EMOZIONI 3 SFORZI Fattori patologici Le patologie varie portano a 2 alterazioni: Tachicardia Bradicardia

18 Frequenza cardiaca I valori normali di F.C. sono i seguenti:
Neonato B/min Bambino B/min Adulto B/min Anziano B/min

19 Frequenza cardiaca Quando la frequenza cardiaca supera gli 80 battiti al minuto si parla di Tachicardia. Quando la frequenza cardiaca è minore di 60 Battiti al minuto si parla di Bradicardia. Le altre alterazioni da segnalare importanti per un accurato ed attento esame sono: aritmia, polso filiforme, polso scoccante.

20 Frequenza Respiratoria
La frequenza respiratoria è il numero di atti respiratori per minuto. Fisiologicamente parlando si ha una respirazione esterna,che si divide in 4 fasi, ed una interna che consiste in un’unica ed importante azione dei globuli rossi. Lo stimolo alla respirazione è influenzato dalla presenza di CO2 nel sangue.

21 Frequenza Respiratoria Tecnica di rilevazione
Rilevare gli atti respiratori durante il sonno o senza farsi accorgere. Guardare i movimenti respiratori(inspirazione ed espirazione) o appoggiare una mano sul petto per un minuto di orologio. Registrare il dato e segnalare eventuali alterazioni.

22 Frequenza respiratoria
Le alterazioni del respiro da segnalare sono: Dispnea * Apnea Rumori respiratori * Iperpnea Tachipnea * Iperventilazione Bradipnea Ipoventilazione Apnea

23 Frequenza respiratoria
Bisogna inoltre tenere sotto osservazione la simmetricità dell’espansione del torace, i rumori del respiro, l’uso della muscolatura, il movimento degli spazi intercostali, il colore della cute, l’espressione del viso, il livello di coscienza, l’alitamento delle pinne nasali o la retrazione dello sterno.

24 Frequenza respiratoria Valori normali
NEONATO LATTANTE BAMBINO ADULTO 40-44 30 20-22 16-18

25 Temperatura corporea La Temperatura corporea è la temperatura dell’organismo umano, dipendente da un equilibrio fra la quantità di calore che viene prodotta in esso(termogenesi) e la quantità che viene dispersa(termolisi). La temperatura che permette al nostro organismo di effettuare tutte le reazioni organiche è di 37° C.

26 Temperatura Corporea La temperatura corporea si può misurare in quattro punti dell’organismo umano, che sono: BOCCA TEMPIA ORECCHIO RETTO ASCELLA

27 Temperatura Corporea Quando la temperatura interna supera i 37,5° C, si parla di FEBBRE. La febbre può essere di origine: Tossica Tumorale Meccanica Endocrina

28 Temperatura corporea I fattori che influenzano la temperatura sono:
Ritmo Circadiano attività fisica Ormoni Età

29 Temperatura Corporea LA FEBBRE E’ L’INNALZAMENTO DELLA TEMPERATURA CORPOREA DOVUTO AD ALTERAZIONE DEI MECCANISMI DI REGOLAZIONE TERMCA DELL’ORGANISMO E, IN PARTICOLARE ALLA DISSOCIAZIONE TRA PRODUZIONE DI CALORE E SUA DISPERSIONE.

30 Temperatura Corporea La febbre può essere accompagnata da alterazioni a carico di alcuni apparati: Apparato cardio-circolatorio Apparato respiratorio Apparato digerente Sistema nervoso

31 Temperatura Corporea La febbre può insorgere lentamente o bruscamente.
La febbre è accompagnata da intenso calore e rossore al volto, occhi lucidi, cefalea, malessere generale,dolori muscolari, tachicardia,ipertensione, tachipnea,dispnea, anoressia,stipsi,nausea, confusione,delirio,convulsioni.

32 Temperatura corporea Le sostanze responsabili dell’innalzamento della temperatura corporea oltre i valori normali , sono dette Pirogene, e possono essere di natura Endogena ed Esogena. La febbre ha un decorso che si articola in 3 fasi.

33 Temperatura corporea FASE 1- Fase del rialzo termico o fase prodomica
FASE 2- Fase del fastigio o massima intensità FASE 3- Fase della defervescenza

34 Temperatura corporea Bisogna sapere inoltre che la febbre può cadere per LISI o CRISI. E che la febbre può essere: Febbre continua Febbre Remittente Febbre Intermittente Quotidiana,Terzana,Quartana Febbre Ondulante.

35 Temperatura corporea Rilevazione
Alla presa in carico se ne valuti la necessità Lavarsi le mani Controllare il termometro che sia disinfettato,asciutto e con il mercurio nel bulbo Porre il termometro sotto l’ascella preventivamente asciugata Far aderire bene alla cute per 5 minuti

36 Temperatura Corporea Rilevazione
Far mantenere il braccio stretto sul torace Controllare la TC e annotare sul grafico il valore Pulire il termometro utilizzando acqua fredda, disinfettare, asciugare e riporre il termometro Tutto questo per quanto riguarda la temperatura ascellare.

37 Temperatura corporea Si hanno due importanti alterazioni della temperatura corporea, che richiedono un intervento specifico, e sono: IPERPIRESSIA- favorire dispersione calore IPOTERMIA- favorire produzione calore

38 Temperatura Corporea IPERPIRESSIA
Togliere abiti e coperte pesanti spugnature fredde in corrispondenza dei grossi vasi sanguigni stanza areata ma senza vento,con temperatura di gradi, luce soffusa, no rumori cambio biancheria personale e letto dopo la sudorazione reintegrare liquidi e sali minerali e zuccheri, succhi di frutta e verdura, latte per l’apporto proteico.

39 Temperatura Corporea Ipotermia
Trasportare la persona in ospedale Mettere la persona al riparo dal vento e dal freddo, togliere gli indumenti se bagnati Far assumere bevande calde e zuccherate non frizionare, non massaggiare utilizzare coperte termiche, bagni caldi

40 Peso corporeo Il peso corporeo rappresenta l’espressione tangibile del bilancio energetico tra entrate ed uscite caloriche. Quantità eccessive di grasso corporeo costituiscono un rischio per la salute. Il peso corporeo, biologicamente parlando, è determinato dalla massa di tessuti, organi e liquidi nel sistema.

41 Peso corporeo Fattori determinanti che influenzano il peso corporeo umano: Anatomia e fisiologia individuale Metabolismo individuale Gestazione Eta’ Patologie

42 Peso Corporeo Disfunzioni ormonali* Infezioni Ambiente Psicosociale
Stile di vita Stile alimentare *uno fra i fattori di maggiore incidenza sul peso

43 Peso Corporeo Il peso corporeo più ideale può essere verificato da tutti con l’indice di massa corporea ( B.M.I.) La rilevazione del peso corporeo da parte dell’operatore socio-sanitario, assume una effettiva importanza, all’interno di reparti particolari, come il reparto di Nefrologia e il reparto Oncologico.

44 Peso corporeo Lo scopo della rilevazione del peso è valutare lo stato nutrizionale della persona. L’accertamento di questo parametro è indicato per monitorare il bilancio idrico in alcune situazioni fisiologiche e in presenza di patologie ( insufficienza renale).

45 Peso corporeo L’operatore socio-sanitario deve essere a conoscenza, che ad ogni condizione patologica (diabete,insufficienza renale) corrisponde un apposita dieta. Per esempio se si deve agire su un’insufficienza renale con intervento conservativo si dovrà adottare una dieta aproteica o vegetariana.

46 Peso corporeo Rilevazione
Usare sempre la stessa bilancia; Preparare ambiente, materiale, operatore, ed utente; Far urinare la persona prima di pesarla; Pesare la persona sempre alla stessa ora; Pesare la persona sempre con gli stessi indumenti;

47 Peso corporeo Rilevazione
Sbloccare la bilancia o accenderla; Posizionare la persona sulla bilancia invitandola a togliersi le scarpe; Leggere il peso; Registrare il dato su apposita tabella e in seguito sulla cartella infermieristica; Controllare possibili scostamenti; Riordinare il materiale e l’ambiente.

48 Peso corporeo L’operatore socio-sanitario,come nella rilevazione degli altri parametri vitali, deve essere consapevole di porsi con un atteggiamento che tenga conto degli aspetti psicologici,biologici e sociali dell’assistito. L’assistito in ospedale, così come negli altri luoghi di cura, è in una forte dipendenza da tutti gli operatori, ed è importante che si stabilisca un rapporto di fiducia.

49 I Parametri vitali Riferimenti bibliografici:
Manuale per l’Operatore Socio Sanitario- principi e tecniche III° edizione ED.AMBROSIANA. Pagina


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