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FLIPPED CLASSROOM: DIDATTICA CAPOVOLTA.

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Presentazione sul tema: "FLIPPED CLASSROOM: DIDATTICA CAPOVOLTA."— Transcript della presentazione:

1 FLIPPED CLASSROOM: DIDATTICA CAPOVOLTA

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4 ll metodo della Flipped Classroom
 (letteralmente “insegnamento capovolto”) trasferisce la responsabilità e la titolarità dell’apprendimento dal docente agli studenti. Quando gli studenti hanno il controllo su come apprendono i contenuti, sul ritmo del loro apprendimento, e su come il loro apprendimento viene valutato, l’apprendimento appartiene a loro. Gli insegnanti diventano guide per comprendere piuttosto che dispensatori di fatti, e gli studenti diventano discenti attivi piuttosto che contenitori di informazioni

5 Nella flipped classroom la rivoluzione non è tanto nel metodo di insegnamento, ma nel diverso modo di proporre i contenuti agli studenti e di articolare i tempi di apprendimento.

6 Al modello tradizionale :
Lezione in classe - Studio (a casa) – Verifica. Si sostituisce lo schema : Attivazione ( lo studente fruisce dei contenuti autonomamente) Produzione (in classe in piccoli gruppi) elaborazione (nel gruppo classe) sotto la guida del docente regista.

7 L’insegnamento capovolto nasce dall’esigenza di rendere il tempo-scuola più produttivo e funzionale alle esigenze di un mondo della comunicazione radicalmente mutato in pochi anni. E’ una forma di apprendimento ibrido che ribalta il sistema di apprendimento tradizionale fatto di lezioni frontali, studio individuale a casa e interrogazioni in classe. L’insegnamento rovesciato utilizza due strumenti: un lavoro a casa che sfrutta appieno tutte le potenzialità dei materiali culturali online un lavoro a scuola che consente di applicare, senza ristrettezze temporali, una didattica laboratoriale socializzante e personalizzata

8 Tutto è cominciato quando due insegnanti di chimica della scuola secondaria, Jonathan Bergmaan e Aaron Sams, si sono accorti che entrambi percepivano la propria attività come troppo meccanica e arida. Giorno dopo giorno, i cicli continui di lezione e test di verifica limitavano il tempo necessario per conoscere in profondità i propri studenti e capire i loro bisogni, in termini sia di apprendimento sia di relazioni. Nel 2007 hanno pensato di trovare questo tempo mancante spostando il momento dell’acquisizione dei saperi di base, cioè della lezione tradizionale, oltre l’aula e hanno scelto di responsabilizzare gli studenti proponendo come “compito a casa” l’utilizzo di materiali digitali in autoistruzione

9 In questo modo hanno liberato la loro didattica dall’incombenza delle lezioni, che hanno convertito in screencast, ovvero brevi video digitali composti da audio e sequenze di immagini. Il tempo in aula è diventato disponibile per laboratori in piccoli gruppi e per seguire direttamente i singoli studenti attraverso un tutoraggio uno-a-uno. I due chimici hanno poi condiviso sul web i video prodotti e hanno cominciato a raccontare la loro esperienza. I social network hanno fatto il resto diffondendo a macchia d’olio il modello e dando il via al movimento flip your classroom.

10 Bergmaan e Sams pongono in evidenza come “ribaltare la didattica” possa fornire un quadro operativo per allineare le conoscenze e le competenze degli studenti e migliorare la relazione educativa attraverso la tecnologia e un’attenta ottimizzazione del tempo.

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12 Si basa sul modello pedagogico del Mastery Learning
Il Mastery Learning punta a far ottenere il massimo livello di padronanza al maggior numero di studenti (se possibile alla loro totalità), nel rispetto dei ritmi e degli stili di apprendimento dei soggetti. I presupposti del Mastery Learning (apprendimento per la padronanza) sono stati chiariti da Bloom negli anni 70: l’idea è che la maggior parte degli studenti possa raggiungere un elevato livello di apprendimento se vengono create le condizioni favorevoli, adeguate alle caratteristiche e ai bisogni di ciascuno. Le differenze nell’apprendimento sono considerate un fenomeno che è possibile prevedere, spiegare e modificare, se ricondotto alle condizioni “ambientali”, cioè al sistema di istruzione scolastica e alle sue variabili.

13 Il flipped learning ne rappresenta un’applicazione aggiornata ai tempi delle tecnologie digitali e dei social network. Il ribaltamento del tempo consiste semplicemente nello spostare a casa i momenti di istruzione che richiedono un’interattività limitata, attraverso lo studio in autonomia. In aula vengono invece valorizzati i compiti caratterizzati da una maggiore complessità e apertura problematica, che vanno affrontati attraverso il confronto critico con gli altri studenti e con il docente. sui contenuti di base, che saranno usati come elementi chiave per realizzare attività più stimolanti, di problem solving oppure produzioni originali individuali o in piccoli gruppi. Per esempio i ragazzi potranno impegnarsi nella creazione di poster, presentazioni digitali, filmati, composizioni artistiche o altro. Insomma, lo studente non svolge più i “compiti” a casa e in solitudine, invece, applica in modo attivo (in classe) i concetti appresi (a casa) e questo ne favorisce un “ancoraggio” più profondo, grazie al supporto diretto del proprio insegnante e del gruppo classe. Una flippedclass si basa dunque sullo spostamento del momento di acquisizione dei contenuti didattici. Ma ribaltare la didattica in aula significa sconvolgere anche ruoli e status consolidati dal punto di vista fisico.

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15 COME CAMBIANO I RUOLI Da un punto di vista pratico, con il flipped learning il ciclo dell’apprendimento inizia a casa e non a scuola, dove lo studente utilizza brevi ed efficaci videolezioni (o altro materiale didattico appropriato) trovando da solo il ritmo di studio con il proprio computer, tablet, lettore mp3 o cellulare. La mattina seguente il ragazzo si presenta a scuola già “informato” sui contenuti di base, che saranno usati come elementi chiave per realizzare attività più stimolanti, di problem solving oppure produzioni originali individuali o in piccoli gruppi. Per esempio i ragazzi potranno impegnarsi nella creazione di poster, presentazioni digitali, filmati, composizioni artistiche o altro. Insomma, lo studente non svolge più i “compiti” a casa e in solitudine, invece, applica in modo attivo (in classe) i concetti appresi (a casa) e questo ne favorisce un “ancoraggio” più profondo, grazie al supporto diretto del proprio insegnante e del gruppo classe. Una flipped-class si basa dunque sullo spostamento del momento di acquisizione dei contenuti didattici.

16 TUTTI DIVENTANO PIÙ ATTIVI
In una flipped-class, l’insegnante non sta in cattedra, cambia la propria posizione e gira continuamente tra i banchi, monitorando le attività e regolando l’interazione tra gli studenti. Assume il ruolo di regista della classe, più vicino alla figura del coach o del tutor che a quella del docente tradizionale.

17 Con il flipped learning il ciclo dell’apprendimento inizia a casa e non a scuola, dove lo studente può trovare da solo il proprio ritmo di studio

18 L'insegnamento capovolto punta a far lavorare prevalentemente a casa lo studente in autonomia, apprendendo attraverso video e podcast o leggendo i testi proposti dagli insegnanti o condivisi da altri docenti. In classe, l'allievo cerca quindi di applicare quanto appreso per risolvere problemi e svolgere esercizi pratici proposti dal docente. Il ruolo dell'insegnante ne risulta trasformato: il suo compito diventa quello di guidare l'allievo nell'elaborazione attiva e nello sviluppo di compiti complessi. Dato che la fruizione delle nozioni si sposta nel tempo passato a casa, il tempo trascorso in classe con il docente può essere impiegato per altre attività fondate sull'apprendimento, in un'ottica di pedagogia differenziata e apprendimento a progetto

19 L’obiettivo è che l’aula diventi un luogo dove gli studenti siano incoraggiati a concentrarsi sulla sperimentazione diretta, ad apprendere criticamente e a collegare concetti potenzialmente astratti con l’esperienza concreta e quotidiana. L’idea è che anche la percezione che gli studenti hanno del valore del tempo speso a scuola debba cambiare: le ore passate con il tutor e i compagni non si limitano più all’ascolto passivo, ma diventano lo stimolo per relazioni cooperative e competitive finalizzate a una progressione dell’autonomia e alla pubblica dimostrazione di padronanza delle materie.

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22 Vantaggi: Soddisfazione immediata di studenti e famiglie.
Tempo scuola interamente utilizzato alla applicazione ed al perfezionamento delle competenze. Stimola l'indipendenza dei ragazzi e la creatività Possibilità di dedicare più tempo agli studenti in difficoltà mentre il resto della classe lavora su problemi e progetti più complessi. Possibilità di fare esercitare gli alunni più dotati su attività diversificate e complesse. Soddisfazione per i docenti nel momento in cui ci si accorge di poter lavorare con risultati di apprendimento molto superiori alla norma

23 Svantaggi: Necessità di rivoluzionare completamente il metodo di lavoro (abolizione di lezioni frontali ed interrogazioni) Esigenza per il docente di un lungo training pedagogico e didattico e di discrete competenze informatiche. Necessità di un aumento del lavoro preparatorio delle lezioni e dei tempi di correzione delle verifiche scritte.

24 L’insegnamento capovolto può fornire a tutti i ragazzi degli strumenti più semplici per imparare e per appassionarsi ad una determinata materia o a un dato argomento.

25 Una delle prime riflessioni riguarda sicuramente la modalità con la quale dovranno essere suggeriti materiali fruibili che inducano un apprendimento significativo nello studente. Uno degli esempi più familiari al docente e dal quale può trarre ispirazione è quello utilizzato nei corsi di tipologia “blended”. Per strutturare un corso blended, che prevede una parte della fruizione on line e una parte in presenza, il docente formatore si trova a dover programmare le attività didattiche discernendo in maniera pensata fra ciò che si può imparare “da soli” e ciò che richiede una trattazione in presenza. Allo stesso modo il docente che intende capovolgere la propria didattica potrà selezionare quei contenuti che ritiene possano essere assimilati dagli alunni mediante uno studio autonomo a casa.

26 I materiali da sottoporre all’attenzione degli studenti possono essere frutto di un’accurata selezione tra tutto ciò che offre la rete, oppure possono essere appositamente creati dal docente che si potrà sbizzarrire nella creazione di dispense, test interattivi, video lezioni, video tutorial e quant’altro ritenga possa essere utile per rendere ancor più significativo l’apprendimento.

27 comunicare il tempo previsto per ciascuna attività da svolgere;
Il docente deve sempre considerare che quando l’apprendimento si sposta al di fuori delle quattro mura dell’aula scolastica, non tutti gli studenti sono in grado di auto-regolare il proprio processo di apprendimento. Per tale ragione è sempre bene : comunicare il tempo previsto per ciascuna attività da svolgere; dichiarare sempre gli obiettivi che si intendono raggiungere; fornire una rubrica di valutazione delle varie attività, in modo che risulti chiaro al discente il criterio di attribuzione del voto; incoraggiare gli studenti a stilare un proprio piano di apprendimento, in modo che essi possano suddividere il tempo in maniera adeguata alla propria persona; suddividere le attività lunghe in sotto-attività, scaglionando il lavoro in più lezioni; favorire il dialogo tra i discenti, in modo che essi possano fornire dei feedback; fornire sempre le risposte dei test che svolgeranno on line; far notare che il mancato svolgimento delle attività assegnate compromette l’andamento di tutte le attività seguenti, nonché inficia il proprio processo di apprendimento

28 Lavorare  sui video Se vogliamo che i nostri studenti apprendano efficacemente dai video che assegniamo come lavoro a casa, dobbiamo insegnare loro come si studia un video. Poiché i ragazzi non hanno esperienza su come si prende appunti da un video, proponiamo semplici esercizi che abbiamo questo obiettivo. Il primo esercizio potrebbe essere il seguente: Guardati un certo video almeno un paio di volte, dividilo in 3 brevissime puntate e scrivi quale titolo daresti a ciascuna puntata. Ogni titolo non deve superare le 15 parole

29 Passiamo alla valutazione dei lavori: dopo 20 minuti si ritirano tutti i fogli.
Per ogni titolo si assegnano da 1 a 3 punti. Si leggono ad alta voce prima tutti i titoli della prima puntata, poi tutti quelli della seconda e poi la terza.  (15 minuti) Infine si assegnano i punteggi somma e si discute con gli insegnanti dei punti di forza e di debolezza di questo esercizio. (10 minuti)

30 Organizzazione della “Classe capovolta”
Nella didattica della “Classe capovolta” i banchi vanno disposti in funzione del lavoro dei vari gruppi e pertanto in forma modulare in base al numero di alunni per classe. Occorre inoltre : una LIM o un video proiettore interattivo con adeguato PC, un TABLET o Smart phone per ogni alunno, un breve corso di formazione di base (almeno 4 h) sia per i docenti che per gli alunni sull’utilizzo in classe del Tablet o Smart phone, della LIM, della Piattaforma informatica di base prescelta , quale ad esempio il Registro elettronico, oppure una pagina di Facebook condivisa da docenti, alunni e genitori di ogni singola classe, previa password.

31 Il compito autentico (Inquiry-based learning)
Carlo e Marco sono in moto.  Carlo fuma una sigaretta e Marco beve una lattina di coca cola. Chi dei due corre più rischi? a)     Risposta sintetica (usare meno di 25 parole) b)     Motivazione della risposta (usare da 40 a 80 parole) Spiegare che nella risposta sintetica si possono anche ipotizzare dati che la domanda non fornisce. Nella motivazione occorre citare i siti dai quali si prendono i dati riportati. La consegna deve essere fissata dopo 20 o 25 minuti ma ogni minuto di ritardo  assegna un punto in meno. La correzione deve avvenire subito dopo con 5 punti per la risposta e 5 per la motivazione. Infine si assegnano i punteggi somma e si discute con gli insegnanti dei punti di forza e di debolezza di questo esercizio. (10 minuti)

32 Piano didattico per una lezione sulle equazioni di primo grado
Primo anno della scuola secondaria di secondo grado. Equazioni di primo grado Obiettivi di apprendimento Applicare i principi di equivalenza delle equazioni Risolvere equazioni di primo grado Riconoscere se un’equazione è impossibile, possibile o indeterminata Risorse per l’apprendimento a casa Introduzione alle equazioni  Equazioni di I grado: risoluzione e I principio di equivalenza  Equazioni di I grado: II principio di equivalenza  Equazioni di I grado: determinate, indeterminate, impossibili  Attività da svolgere a casa Preparazione di una lista di domande da porre all’insegnante Reperire altre risorse di apprendimento sullo stesso argomento

33 Attività in classe Risoluzione di vari esercizi
Realizzazione di un documento di sintesi sugli argomenti proposti

34 il problema correzione-valutazione
Come risolvere il problema correzione-valutazione di compiti aperti Valutazione tra pari Momento di riflessione in base alla rubrica prestrutturata dal docente Momento di comparazione Imparare indirettamente dagli altri Momento di autoriflessione

35 Valutazione tramite peer assessment
COMPITO AUTENTICO : š Questa volta dovete produrre un'attività multimediale per una potenziale flipped-classroom da caricare nell’apposita area di Moodle. Il file che create lo dovete immaginare come una micro-lezione che lo studente fruirà da casa o da qualsiasi altro luogo senza la vostra presenza. Potete usare un qualsiasi software di vostra conoscenza (compreso, Prezi, Moovly , Sankorè, powepoint), Chi usa i software che girano su computer Apple deve salvare il file in modo che sia compatibile e visibile anche per chi utilizza windows. Il file che creerete verrà valutato da due o più colleghi in base ad una rubrica di valutazione, la stessa matrice vi servirà a vostra volta per valutare i colleghi.

36 Caratteristiche della micro-lezione
Il file della micro-lezione multimediale che caricherete dovrà avere una durata intorno ai cinque minuti. Dovrete evidenziare chiaramente nella micro-lezione multimediale i seguenti punti: Titolo, durata e classe di riferimento. Sintesi Argomento/i della lezione. Obiettivo didattico della lezione. Consegna che lo studente dovrà svolgere dopo avere visionato la micro-lezione multimediale. Brevissima sitografia e/o bibliografia.

37 Valutare tramite rubriche

38 Bibliografia •Maurizio Maglioni, Fabio Biscaro, La Classe Capovolta, Erickson editore, ISBN •Eric Mazur, Peer Instruction, A User's Manual, Prentice Hall Series in Educational Innovation Upper Saddle River, 1997. •Jonathan Bergmann, Aaron Sams, Flip Your Classroom. Reach Every Student in Every Class Every Day, 2012, ISBN •Cecchinato G (2014). Flippedclassroom: innovare la scuola con le tecnologie digitali,Tecnologie Didattiche, Edizioni Menabò, ISSN: X. •Atti del convegno ADi: relazione di G. Cecchinato sul Flipped Learning •Maurizio Maglioni, Docenti indecenti, Amazon 2012, ISBN , Sito di insegnamento capovolto della matematica a cura di Claudio Marchesano Fabio Biscaro, Esperimenti di Insegnamento Capovolto, FlippedTeaching, Interrogazione Capovolta

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