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BOLOO…INSIEME Relazione descrittiva. Di fronte al fenomeno immigratorio in Sardegna, divenuto oramai una realtà consistente e strutturata, diventa necessario.

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Presentazione sul tema: "BOLOO…INSIEME Relazione descrittiva. Di fronte al fenomeno immigratorio in Sardegna, divenuto oramai una realtà consistente e strutturata, diventa necessario."— Transcript della presentazione:

1 BOLOO…INSIEME Relazione descrittiva

2 Di fronte al fenomeno immigratorio in Sardegna, divenuto oramai una realtà consistente e strutturata, diventa necessario favorire la conoscenza e il rispetto reciproco delle culture per costruire un’autentica convivenza multiculturale. Per raggiungere questo obiettivo è utile promuovere un interscambio culturale che, oltre a costituire un arricchimento umano, può essere un efficace antidoto all’intolleranza, al razzismo e all’emarginazione. Come spesso accade, dall’ignoranza e dal pregiudizio nascono le discriminazioni e per questo si intende agire attraverso attività di informazione e formazione soprattutto a livello scolastico con un progetto educativo sul rispetto e la condivisione. Il presente progetto ha come risultato atteso l’informazione sulla immigrazione e la formazione nelle scuole finalizzata alla inclusione reciproca

3 Linee di Attività: a-Realizzazione di iniziative di informazione sui temi connessi all’immigrazione Realizzazione di un seminario sui flussi migratori in Italia, e in Sardegna,dedicando particolare attenzione ai flussi provenienti dall’Africa, con la popolazione di recente immigrazione. Verranno esaminate le circostanze e le motivazioni che permettano di conoscere i nuovi aspetti dei recenti flussi in arrivo nelle coste italiane. A tale scopo si intende coinvolgere l’associazione Fortresse Europe che ha effettuato un monitoraggio e diverse ricerche con definizione dei nuovi aspetti di questa immigrazione, con un referente esperto che verrà invitato quale relatore. Altro spunto di ricerca verrà utilizzato per la realizzazione di un convegno che riguarderà gli stereotipi che attraverso i media vengono rafforzati dai titoli di stampa e di cronaca.

4 Verranno evidenziati alcuni aspetti e la terminologia utilizzata dalla stampa nel racconto di fatti legati a situazioni criminose in cui siano coinvolti degli stranieri, racconti di “sbarchi” e altre vicende raccontate secondo linee di informazione che riproducono immagini di migranti che sono frutto di preconcetti. Quest’ultimo lavoro verrà coordinato e illustrato da un docente dell’Università di Cagliari, l’antropologo Francesco Bachis, che seguirà gli aspetti dell’immaginario sui migranti attraverso la ricerca svolta sugli organi di stampa. Un’altra parte del lavoro di informazione indirizzata al pubblico sarà anche utile per le attività comprese nel progetto nei punti dedicati al sostegno alla genitorialità e formazione degli educatori ed è la realizzazione di una mappa sulla popolazione scolastica di alcune scuole della Provincia di Cagliari e dintorni oltre ad alcune scuole della Provincia di Oristano, dove siano più numerose le presenze di immigrati e figli di immigrati, che servirà ad identificare gli ambiti di intervento scolastico. Orientativamente le zone interessate saranno Cagliari e le scuole del quartiere Marina, Quartu dove è presente numerosa la comunità senegalese, Assemini dove l’immigrazione è soprattutto dalla Africa sub sahariana e Oristano.

5 b – sostegno alla genitorialità. Attività di mediazione nel confronto fra genitori e minori stranieri e fra loro e i genitori di minori sardi. Da realizzarsi nelle scuole medie, elementari, e scuola materna, delle Province di Cagliari e Oristano, già identificate con una mappa sulla popolazione scolastica per evidenziare la presenza di stranieri e figli di immigrati, attraverso la mediazione di due figure di mediatori culturali, Kilap Gueye, e Mamadou Mbengas, entrambi senegalesi, che accompagneranno i genitori stranieri in un percorso di conoscenza e scambio con gli altri genitori.

6 Lo spazio di discussione sarà soprattutto dedicato ad argomenti utili per l’integrazione dei figli minori nelle scuole. Il lavoro coinvolgerà e stimolerà il confronto fra genitori, insegnanti e alunni, attraverso l’organizzazione di incontri, con feste e momenti di socializzazione giocosa, partendo dalla semplice condivisione della merenda che potrà essere di volta in volta di “colore “ diverso, fino ad arrivare a momenti non solo aggreganti ma propositivi di discussione su temi più diretti, come per es. il coinvolgimento di tutti nelle ricorrenze religiose o civili degli appartenenti a gruppi di diversa origine, la ritualità e le diverse espressioni culturali presenti anche all’interno della stessa popolazione sarda nei vari territori. Gli spazi saranno ricavati all’interno della scuola stessa, in orari intra ed extrascolastici. Un doposcuola dei genitori, coinvolti attraverso gli stessi bambini, che condivideranno momenti di aggregazione, discussione e scambio, nell’ottica del rispetto reciproco delle diversità dove l’inclusione non sia omologazione passiva agli usi e tradizioni locali, ma confronto.

7 c- accoglienza e inclusione degli alunni stranieri e sardi. Un protocollo operativo da redigere con la scuola per l‘accoglienza e l’inclusione, reciprocamente, sardi e stranieri. Laboratori di teatro e di musica nelle scuole. Proposta di laboratorio teatrale con i ragazzi della scuola primaria di secondo grado. Il progetto mira a dare risalto alla conoscenza del bagaglio culturale di cui sono portatori gli immigrati, in una serie di laboratori che promuovano l’interazione sociale e culturale. Un progetto di teatro, musica e danza, il teatro come esperimento per una elaborazione di nuovi strumenti in contrasto a stereotipi sull’immigrazione, attraverso un percorso di conoscenza per superare l’emarginazione e valorizzare le persone. L’esperimento, condotto da esperti mediatori culturali, potrà essere documentato con una pubblicazione in dvd, per riprodurne i contenuti e la metodica utilizzata.. Le attività previste saranno realizzate, ad opera di musicisti e artisti con strumenti e canti della tradizione africana. Un mediatore culturale senegalese seguirà le attività insieme agli insegnanti nello svolgimento dei laboratori.I diversi gruppi di lavoro si confronteranno anche sui temi dell’emigrazione dei sardi, in un confronto dove non conteranno solo le origini e la provenienza, ma saranno affrontati temi comuni a tutti i migranti come l’impatto con la terra straniera, il ricordo e la nostalgia,. Ogni gruppo di studenti elaborerà un tema e lo confronterà con gli altri gruppi nella preparazione della rappresentazione finale. Rappresentazione teatrale finale. Verranno coinvolti nella preparazione i ragazzi che hanno partecipato ai laboratori, che saranno gli attori insieme ai musicisti e con il mediatore culturale senegalese.

8 d- formazione degli educatori nei servizi all’Infanzia. Un corso intensivo,indirizzato agli educatori, con formazione in un tempo congruo della durata di 20 ore, di cui 8 in una giornata intera dedicata ai temi dell’inclusione delle scambio. Successivamente laboratorio di sperimentazione e confronto fra educatori, formatori e bambini Il corso sarà così articolato: una giornata intera dedicata, con proposta di proiezione di filmati, racconti di fiabe africane che propongono una diversa società, con diversi personaggi, raccontati dai due mediatori africani, che proporranno successivamente la discussione con gli insegnanti sui temi trattati. La lettura e l’analisi delle fiabe e dei loro contenuti contribuirà a far emergere la conoscenza della diversità. Successivamente per altre 12 ore si svolgeranno le attività con i bambini della scuola materna che ascolteranno le fiabe e potranno al termine impersonare i personaggi secondo la propria interpretazione in una rappresentazione finale. Il raccontastorie a scuola sulle fiabe e i racconti sull'interculturalità, approfondimento sui contesti di riferimento delle fiabe e momenti di racconto in classe e rielaborazione insieme ai bambini. Seminario finale di chiusura e pubblicazione di un opuscolo sui risultati del lavoro. In totale verranno coinvolte 10 classi di alunni, fra questi due classi di una scuola materna, due classi di due scuole elementari, due classi di due scuole medie, per un totale di 10 classi di età differente che verranno coinvolte nelle attività laboratori ali per un totale di 100 ore con i due mediatori culturali senegalesi, che coinvolgeranno insegnanti e genitori degli alunni.

9 CRONOGRAMMA SETTEMBRE 2014: Mappa scolastica, identificazione delle scuole con presenze più numerose di stranieri e figli di stranieri. Inizio esame dei titoli di stampa su stereotipi e terminologia. OTTOBRE 2014- redazione di un protocollo operativo con le scuole, formazione educatori servizi all’infanzia. Convegno con relatore di Fortress Europe. OTTOBRE2014- laboratori scolastici e attività di consulenza e sostegno alla genitorialità NOVEMBRE interventi nelle scuole, laboratori scolastici DICEMBRE -elaborazione finale laboratorio teatrale e rappresentazione scuola materna. Luglio -agosto – settembre 2014 raccolta ed esame della rassegna stampa. Ottobre: presentazione e pubblicazione dei risultati Novembre 2014- chiusura del progetto.


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