La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Scienze comportamentali e regolazione

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Scienze comportamentali e regolazione"— Transcript della presentazione:

1 Scienze comportamentali e regolazione
Fabrizio Cafaggi SNA

2 Il Master Master in Scienze comportamentali e pubbliche amministrazioni SNA-LUISS Obiettivi formativi Introduzione alle scienze comportamentali ed al loro impiego nell’attività delle pubbliche amministrazione. In particolare Premessa contribuire ad una riforma dell’attività emmionistrativa favorendo decisioni informate circa i potenziali e reali effetti dell’azione delle pubbliche amministrazioni Struttura del corso Corsi + laboratori Corsi. Introduzione ai concetti base dell’approccio comportamentale. Temi trasversali come valutazione dell’attività amministrativa, produttività ed efficacia dell’azione ed aree di policy come behavioral finance, consumer policy, politiche industriali e tutela ambientale Funzione dei laboratori. Introduzione al metodo sperimentale come strumento per informare l’attività della PA e l’analisi sulla relazione tra amministrazione ed amministrati. Svolgimento di esperimenti in laboratorio per definire metodi di decisione informata

3 Il Master Metodo Approccio case-based
I corsi partono da studi di caso e problemi delle amministrazioni e sviluppano la struttura teorica necessaria per la loro soluzione. Esempi la corruzione, politiche industriali caso ILVA, politiche ambientali caso terra dei fuochi Gli studenti sono invitati a sottoporre questioni che vengono ove vi sia un interesse collettivo sufficiente strutturate in micro-moduli

4 Architettura e strumenti della regolazione
Architettura delle scelte e strumenti della regolazione Gli strumenti della regolazione: quando sono alternativi e quando complementari? Il diritto Le norme sociali La comunicazione Le tecnologie  L’approccio comportamentale consente una migliore combinazione A) tra gli strumenti e B) nell’ambito di ciascuno strumento L’esempio del fumo e della circolazione stradale

5 Approccio comportamentale e regolazione
L’approccio comportamentale impone l’adozione di uno specifico modello di regolazione? Esiste una correlazione necessaria tra approccio comportamentale e paternalismo libertario? Neutralità del modello regolativo ed approccio comportamentale I vantaggi dell’approccio comportamentale nella definizione di strategie e strumenti della regolazione rispetto ad altre metodologie ( e.g. cost-benefit)

6 Prima, durante e dopo la introduzione della regola
L’importanza delle assunzioni comportamentali e la rilevanza degli aspetti empirici L’enfasi dell’AC sulle informazioni concernenti i comportamenti degli amministrati Prima, durante e dopo la introduzione della regola Un sistema decisionale informato costituisce un elemento costitutivo di una regolazione efficace anche oltre l’approccio comportamentale

7 L’importanza delle assunzioni comportamentali e la rilevanza della sperimentazione

8 Le assunzioni comportamentali e l’approccio relazionale

9 La relazione tra regolatori e regolati
Come l’approccio comportamentale incide sulla definizione della relazione tra regolatori e regolati? Internalizzare le aspettative di comportamento dei regolati. In particolare le risposte alla regola e la reazione alla sanzione in caso di inosservanza. Le assunzioni sulla razionalità dei singoli regolati Le assunzioni sulla razionalità della comunità dei regolati. Come l’interdipendenza delle reazioni dei regolati vada internalizzata nel disegno regolativo. Esempi di interdipendenza ( fumo, raccolta dei rifiuti e sicurezza stradale) Oltre la teoria degli incentivi Ridefinire le aspettative dei regolati e dei beneficiari Esempi: la definizione di compliance e la combinazione tra premi e punizioni ( rewards and sanctions)

10 La comunicazione tra regolatori e regolati
Standard setter regolato regolati monitor Enforcer

11 Framing

12 Simplification Le ragioni della complessità ed il ruolo delle amministrazioni. Una premessa complessità artificiale e complessità da disegno istituzionale 1) ragioni strutturali della complessità ( liberalizzazione dei mercati, globalizzazione del commercio) 1.1 La concorrenza richiede di ampliare la scelta dei consumatori. Ampliamento non regolato conduce ad un information overload che riduce invece di ampliare la scelta. L’offerta contrattuale va governata in modo che l’ampliamento dell’offerta si traduca in efficace selezione da parte dell’utente e del consumatore della scelta preferita Regolare l’offerta contrattuale nel settore delle utilities, in quello della sanità e dell’istruzione A) definire i contenuti ed il linguaggio dell’offerta B) definire le modalità di comparazione tra offerte di imprese diverse 2) Ampliare le scelte e ridurre la complessità. Come è possibile conservare la complessità delle alternative ed allo stesso tempo semplificare le scelte? 3) framing e staging 4) Ruolo delle norme giuridiche e delle norme sociali

13 Mandatory versus default

14 Verifica delle assunzioni con analisi delle risposte
Effetti sul processo di regolazione della comunicazione nella relazione tra regolatori e regolati Internalizzazione ex ante dell’aspettativa di comportamento del regolato nella strategia del regolatore Assunzioni comportamentali circa la razionalità individuale e collettiva Verifica delle assunzioni con analisi delle risposte Modifica delle assunzioni comportamentali Modifica dell’approccio regolamentare


Scaricare ppt "Scienze comportamentali e regolazione"

Presentazioni simili


Annunci Google