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ESCLUSIONE SOCIALE E DISAGIO: dall’analisi multidimensionale delle famiglie migranti alle azioni di accompagnamento - Laura Moretto -

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Presentazione sul tema: "ESCLUSIONE SOCIALE E DISAGIO: dall’analisi multidimensionale delle famiglie migranti alle azioni di accompagnamento - Laura Moretto -"— Transcript della presentazione:

1 ESCLUSIONE SOCIALE E DISAGIO: dall’analisi multidimensionale delle famiglie migranti alle azioni di accompagnamento - Laura Moretto -

2 FATTORI DI VULNERABILITA’ A. Caratteristiche individuali B. Progetto migratorio C. Altri fattori SOFFERENZA PSICHICA ED EMARGINAZIONE SOCIALE Tratto da: “Esperienze migratorie…” M. Mazzetti

3 A. Caratteristiche Individuali B. Progetto migratorio C. Altri Fattori Fragilità del Sé Fragilità dell’identità culturale Rigidità dell’identità culturale Stili di attaccamento deficitari Stili di coping inefficaci Morbilità pre-migratoria Assente (migrazione forzata) Fallito Stress da transculturazione Perdita di status Nostalgia per il proprio Paese, lutto… Supporto sociale assente o inadeguato Tratto da: “Esperienze migratorie…” M. Mazzetti

4 I GIOVANI

5 FORMAZIONE DELL ’ IDENTITA ’ DIPENDENZA (Chi sono?) AUTONOMIA (Io sono…)

6 ANSIA E DIFFICOLTA’ Mancanza di riferimenti condivisi dai genitori Difficile equilibrio tra appartenenza e differenziazione Difficile equilibrio tra identificazione con il gruppo dei pari e mantenere i legami con la famiglia d’origine

7 Sintomi più diffusi: Calo profondo del sentimento di autostima (aggressività o passività) Disorientamento e incertezza Ansia diffusa Scarsa fiducia in se stessi e nella capacità di far fronte al mondo (sconosciuto e ostile)

8 Possibili conseguenze: Fenomeni di isolamento Aggregazione di bande Negazione della differenza Scelte provocatorie per la famiglia Rotture clamorose delle relazioni Passaggi all’atto

9 MINORI IN ITALIA - Minori non accompagnati: a) su mandato famigliare b) richiedenti asilo politico - Minori immigrati con i genitori - Minori nati in Italia figli di immigrati (2° generazione) - Minori immigrati soli per ricongiungersi ad un famigliare

10 Per i nuovi arrivati… RIAPPROPRIAZIONE DEL PROPRIO PROGETTO DI VITA. La sensazione è di sospensione tra la propria terra di origine e la terra ospitante. L’adolescente spesso si sente “sospeso” tra due sponde: a)le origini perduteb) il nuovo mondo non posseduto Angoscia, panico di essere divorati dal Paese ospitante

11 Fasi:  Resistenza culturale mantiene la sua identità di adolescente “straniero” e probabilmente cerca amicizie e comunità del proprio Paese d’origine  Assimilazione aderisce totalmente alla cultura del Paese ospitante  Marginalità vive uno stato di confusione, rimane ai margini della società, in una fase di stallo  Identità bilocata è avvenuto il processo di integrazione; il ragazzo vive finalmente una “doppia appartenenza” L’adolescente può passare da una fase all’altra; è importante capire in quale fase si trova per accompagnarlo ad una “doppia appartenenza”.

12 INSEGNANTI RIFIUTANTEIDEALIZZANTE ATTEGGIAMENTO DI BASE “Ti chiedo l’impossibile”“Non ti chiedo neanche il possibile” COMPORTAMENTI TIPO -Distacco emotivo -Disinteresse verso le persone -Tecnicismo didattico - Coinvolgimento emotivo eccessivo e grandioso - Mancanza di rispetto e invasione dell’altro - Incuria didattica

13 Come intervenire? 1. Accompagnare il giovane a conquistare una certa SICUREZZA DI SE’ utile per mantenere la dignità delle proprie origini e per passare piacevolmente da una cultura all’altra

14 2. Creare un rapporto di alleanza anche con i genitori utile per evitare che egli viva l’operatore come una minaccia alla propria identità culturale e al proprio ruolo genitoriale

15 L’operatore può inconsapevolmente intervenire al fine di rendere l’utente socialmente apprezzato, gradito e “di successo” in base a parametri che sono solo culturali e non nascono invece da bisogni autentici. In questo caso si rischia di promuovere un iper-adattamento sociale piuttosto che l’autonomia del soggetto

16 STRATEGIE DI INTERVENTO A. CARATTERIZZAZIONE CULTURALE B. CARATTERIZZAZIONE MIGRATORIA Setting flessibile Lavoro in gruppo Mediatore culturale Interruzione della trama di vita (il sé di ieri, di oggi, di domani possono coesistere) Progetto migratorio Senso di doppia appartenenza

17 I GIOVANI Il proprio nome Il genogramma CD room autobiografico Esempio: -Nome del ragazzo/Foto -La vita del Paese di origine/Inno Nazionale -Il viaggio in aereo/Immagini e musica -La scuola in Italia/Foto dei compagni di scuola -I cambiamenti/Canzone: “non è un film…” -I problemi/Immagini del film: “Ovosodo” -Domani vorrei…/Foto tratte da un giornale

18 NARRAZIONE DELLA PROPRIA VITA La vita nel Paese di origine Il progetto migratorio Il viaggio La vita nel Paese ospitante RICOMPOSIZIONE DEI VARI PEZZI DEL SE’ RICOSTRUZIONE DEL SE’

19 La mediazione linguistico-culturale: Dispositivo funzionale alla comunicazione tra utenti di gruppi minoritari e operatori di enti e servizi. Metodo di interazione tra le parti con l’obiettivo di facilitare la relazione e avvicinare i soggetti creazione di uno spazio di compromesso (a cura di Giulia Capitani)

20 A quali bisogni risponde? Mette l’utente nelle condizioni di essere protagonista di un percorso Consente agli operatori di esercitare pienamente la propria Professionalità (a cura di Giulia Capitani)

21 L’importanza del lavoro in rete Rete interna al SSN Rete esterna: tra SSN, il Terzo Settore e Comunità Etniche

22 La rete DEL RAGNO Pazienza e rigore metodologico giorno dopo giorno. Questione vitale, in quanto strumento essenziale alla sopravvivenza.

23 Lavoro in rete Promuovere, facilitare, organizzare l’instaurarsi di legami tra differenti soggetti allo scopo di attivare risposte ai bisogni. Affrontare situazioni multiproblematiche problemi complessi, con differenti sfaccettature. Sia risorse dalle reti formali, sia da quelle informali.

24 Operatore centrale di rete Ruolo di case manager: attivatore di sinergie coordinando il lavoro di rete, facilitando il confronto fra le diverse realtà. Collaborazione e lavoro d’equipe Evitare effetto boomerang

25 RISCHI ping-pong ripetere la situazione di confusione dell’utente Assenza di uno dei componenti del lavoro di rete triangolo drammatico (reciproca svalutazione tra gli attori coinvolti nel progetto)

26 Che cosa ha DAVVERO bisogno? RICONOSCIMENTO DEL BISOGNO RACCOLTA di tutti gli elementi utili Si è rivolto già a qualcuno? COSTRUZIONE DELLA STORIA DELL’UTENTE

27 Complessità e dimensione sistemica della Salute “Il benessere di un neurone dipende dalla sua capacità di comunicare con altri neuroni. …I neuroni incapaci di connettersi efficacemente con altri neuroni si atrofizzano. Ormai inutile, un neurone abbandonato muore” [Baglio, 2012]


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