La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

TIROCINIO TES(T)I a.a. 2006-2007 “Testualità e ipertestualità argomentativa” Dott.ssa M. Ermelinda Di Lieto Il punto dolente dell’alfabetizazione giovanile.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "TIROCINIO TES(T)I a.a. 2006-2007 “Testualità e ipertestualità argomentativa” Dott.ssa M. Ermelinda Di Lieto Il punto dolente dell’alfabetizazione giovanile."— Transcript della presentazione:

1 TIROCINIO TES(T)I a.a. 2006-2007 “Testualità e ipertestualità argomentativa” Dott.ssa M. Ermelinda Di Lieto Il punto dolente dell’alfabetizazione giovanile sembra essere la scarsa padronanza della testualità, intesa come capacità di strutturare, destrutturare e ristrutturare i contenuti e le forme dei testi.

2 TIROCINIO TES(T)I a.a. 2006-2007 “ Testualità e ipertestualità argomentativa” Dott.ssa M. Ermelinda Di Lieto Un testo (dal latino textum=tessuto) è un atto comunicativo, scritto o orale, che rivela : 1. Intenzionalità: lo scopo di informare, persuadere, argomentare 2. Unità: contenuto ben preciso, ordinato e logico 3. Completezza: messaggio di senso compiuto.

3 TIROCINIO TES(T)I a.a. 2006-2007 “ Testualità e ipertestualità argomentativa” Dott.ssa M. Ermelinda Di Lieto In che modo posso argomentare? saper: 1. Individuare fenomeni sociali; 2. Analizzare sistemi e processi; 3. Teorizzare scientificamente; 4. Prevedere mutamenti socio-culturali; dover: 1. Selezionare contenuti; 2. Individuare quadri storico-sociali/teorici 3. Citare bibliografie 3. Ripetere linguisticamente

4 TIROCINIO TES(T)I a.a. 2006-2007 “ Testualità e ipertestualità argomentativa” Dott.ssa M. Ermelinda Di Lieto SCHEMA DIDATTICO SCHEMA DIDATTICO COMPETENZA COGNITIVA: COMPETENZA COGNITIVA: Abilità a selezionare in maniera fedele e completa i contenuti strutturalmente rilevanti e gli scopi dei testi di partenza; Abilità a selezionare in maniera fedele e completa i contenuti strutturalmente rilevanti e gli scopi dei testi di partenza; COMPETENZA RETORICA COMPETENZA RETORICA Abilità a separare, ordinare, raccogliere e collegare tra loro le frasi e i pezzi più lunghi di cui il testo è composto Abilità a separare, ordinare, raccogliere e collegare tra loro le frasi e i pezzi più lunghi di cui il testo è composto COMPETENZA TRASPOSITIVA COMPETENZA TRASPOSITIVA Abilità di trasformazione dei materiali informativi e concettuali di partenza, in base ad esigenze pragmatiche Abilità di trasformazione dei materiali informativi e concettuali di partenza, in base ad esigenze pragmatiche COMPETENZA LINGUISTICA COMPETENZA LINGUISTICA Abilità di controllo sintattico e semantico della lingua scritta. Abilità di controllo sintattico e semantico della lingua scritta.

5 TIROCINIO TES(T)I a.a. 2006-2007 “ Testualità e ipertestualità argomentativa” Dott.ssa M. Ermelinda Di Lieto MODELLO ENUMERATIVO MODELLO ENUMERATIVO Riflette l’organizzazione di un evento: “Il libro è anzitutto uno spaccato di vita, dal dopoguerra ai mitici anni sessanta. Contiene poi alcuni flash della nostra politica. È, infine, un bel romanzo d’amore”.

6 TIROCINIO TES(T)I a.a. 2006-2007 “ Testualità e ipertestualità argomentativa” Dott.ssa M. Ermelinda Di Lieto MODELLO ILLUSTRATIVO MODELLO ILLUSTRATIVO Propone una serie ripetuta di commenti analitici su uno stesso tema: “Tana De Zulueta è la giornalista straniera più famosa nel nostro paese. È nata a Bogotà, in Colombia, figlia di un diplomatico spagnolo e di una inglese, ha ascendenze italiane (Lucca), si è laureata a Cambridge e abita a Roma dal 1977. È la corrispondente dall’Italia del settimanale inglese “The Economist”, una delle tre o quattro pubblicazioni più autorevoli del mondo…”

7 TIROCINIO TES(T)I a.a. 2006-2007 “ Testualità e ipertestualità argomentativa” Dott.ssa M. Ermelinda Di Lieto MODELLO A CATENA MODELLO A CATENA È costituito da una catena di frasi ciascuna delle quali espande la precedente “Le radiazioni riflesse dal suolo vengono assorbite dall’atmosfera, che si riscalda nella parte più bassa. Il riscaldamento delle masse inferiori dell’aria provoca dei moti convettivi. Una parte dell’energia termica si trasforma così nell’energia cinetica delle masse d’aria che si spostano determinando i venti”.

8 TIROCINIO TES(T)I a.a. 2006-2007 “ Testualità e ipertestualità argomentativa” Dott.ssa M. Ermelinda Di Lieto MODELLO DICOTOMICO MODELLO DICOTOMICO È formato da un’alternanza di frasi che esprimono proposizioni contrarie “Gli Usa sono un paese repubblicano e democratico. La metà di questo paese ha condannato Nixon e metà lo ha esaltato. Metà ha voluto la guerra del Vietnam e metà l’ha avversata con rischio e con passione; metà vuole il darwinismo sociale e il puro mercato e metà invoca le reti di protezione per i più deboli.”

9 TIROCINIO TES(T)I a.a. 2006-2007 “ Testualità e ipertestualità argomentativa” Dott.ssa M. Ermelinda Di Lieto Spostando l’analisi sulla testualità dal codice al canale, autori come Ong, Mc Luhan, Havelock, Olson, Eisenstein hanno studiato il rapporto tra organizzazione del contenuto e supporto, rilevando l’esistenza di un processo evolutivo (benchè non progressivo) nelle forme di espressione del contenuto dall’oralità alla stampa, fino alla diffusione dei media elettronici che modifica Media tradizionali basati su: 1.Interazione 2.Intenzionalità 3.Linearità TESTUALITA’ La conversazione simula l’interattività New Media basati su: 1.Interattività 2.Esplorazione 3.Reticolarità IPERTESTUALITA’ L’interattività simula la testualità

10 TIROCINIO TES(T)I a.a. 2006-2007 “ Testualità e ipertestualità argomentativa” Dott.ssa M. Ermelinda Di Lieto STRUTTURA TESI Titolo Titolo Il diversity management: modelli e prospettive della gestione delle risorse umane Finalità Finalità In una più generale contesto evolutivo delle teorie e pratiche organizzative aziendali, il presente lavoro intende evidenziare il rapporto tra organizzazione e formazione sottolineando nella ricerca e gestione delle “competenze” individuali un modello formativo strategico dell’azienda. Si propone, dunque, il diversity management quale approccio innovativo della formazione aziendale che facendo leva sulle diversità soprattutto culturali, permette di gestire il personale ponendo ogni individuo nella condizione di contribuire al raggiungimento degli obiettivi aziendali, di esprimere e massimizzare le proprie potenzialità, portando la sua unicità Metodologia di ricerca Metodologia di ricerca L’analisi pedagogica si basa su un’analisi 1. storica: i cambiamenti del contesto economico ed organizzativo aziendale di riferimento; 2. psico-sociologica: i paradigmi e le dinamiche di gestione delle risorse umane; 3. pedagogica: i modelli formativi e l’individuazione delle competenze.

11 TIROCINIO TES(T)I a.a. 2006-2007 “ Testualità e ipertestualità argomentativa” Dott.ssa M. Ermelinda Di Lieto INDICE Introduzione Introduzione Cap. I: I modelli organizzativi aziendali Cap. I: I modelli organizzativi aziendali (da approcci taylorista-fordista a organicistico-sistemico ad approcci culturali- organizzativi, Cfr., G. Bonazzi, Storia del pensiero organizzativo, Franco Angeli, Milano, 1997 e altri) (da approcci taylorista-fordista a organicistico-sistemico ad approcci culturali- organizzativi, Cfr., G. Bonazzi, Storia del pensiero organizzativo, Franco Angeli, Milano, 1997 e altri) Cap. II: La gestione strategica delle risorse umane (modelli teorici, strumenti operativi, politiche di sviluppo, elementi critici, bibliografia tua) Cap. II: La gestione strategica delle risorse umane (modelli teorici, strumenti operativi, politiche di sviluppo, elementi critici, bibliografia tua) Cap. III: Il Diversity management (bibliografia tua, in più cerca D. Lipari, Logiche di azione formativa nelle organizzazioni, Guerini e Associati, Milano, 2002, Ajello A.M., Meghnai Saul, La competenza tra flessibilità e specializzazione, Franco Angeli, Milano, 1998). Cap. III: Il Diversity management (bibliografia tua, in più cerca D. Lipari, Logiche di azione formativa nelle organizzazioni, Guerini e Associati, Milano, 2002, Ajello A.M., Meghnai Saul, La competenza tra flessibilità e specializzazione, Franco Angeli, Milano, 1998). Conclusioni Conclusioni Bibliografia Bibliografia Webgrafia Webgrafia

12 TIROCINIO TES(T)I a.a. 2006-2007 “ Testualità e ipertestualità argomentativa” Dott.ssa M. Ermelinda Di Lieto Metodo di studio Il metodo di studio deve essere "scientifico": Individuare gli argomenti: il contesto (storico-economico-organizzativo), l’azienda (organizzazione, dinamiche, ecc.) la formazione (modelli, metodologie, ecc.) Indicare il punto di vista "scientifico" (dalla prospettiva pedagogica, filosofica, sociologica, psicologica si rileva/si ritiene/si evidenzia); Confrontare contesti, sistemi e modelli formativi nei approcci sociologici, psicologici, pedagogici; Citare in nota gli autori presi in considerazione (nome puntato, cognome, titolo, casa editrice, città di edizione, anno di pubblicazione). Selezione contenuti: Rispetto alla redazione dei capitoli è necessario strutturare i contenuti in un momento di problematizzazione, cioè la tesi, (Introduzione), di analisi (i capitoli) a partire da fonti bibliografiche (consulta anche i siti Internet, Isfol, Censis, Formez), e conclusioni personali. La scelta dei contenuti dai testi segnalati deve essere rigorosa e sintetica, mirata a dimostrare le ipotesi di lavoro.

13 TIROCINIO TES(T)I a.a. 2006-2007 “ Testualità e ipertestualità argomentativa” Dott.ssa M. Ermelinda Di Lieto Sviluppo dei contenuti: L’esposizione più che discorsiva deve essere molto schematica (entra nell’ottica che la tua è una ricerca di cui altri devono comprenderne l’obiettivo, la struttura e gli sviluppi, e non è un articolo divulgativo dove scrivi qualsiasi cosa). All’inizio di ogni capitolo presenta i paragrafi con una piccola introduzione. Ti possono essere utili i seguenti suggerimenti: 1. 1. ogni volta che si espone un nuovo argomento (ad es. il contesto, l’organizzazione aziendale, la formazione) è opportuno evidenziare: 2. 2. la prospettiva di ricerca alla quale ci si riferisce (es. dal punto di vista sociologico, psicologico, educativo, la genitorialità si caratterizza per….…); 3. 3. a quale scopo si introduce quell’argomento, cioè in che modo quel concetto contribuisce alla tesi proposta (es. ….Ciò ci aiuta a capire…., oppure appaiono evidenti le caratteristiche, ruoli,funzioni,….dei manager, dipendenti, le politiche formative ecc.); 4. 4. in quali punti si intende analizzarlo (es., … di tale passaggio analizzeremo…. ) Note bibliografiche: Le note bibliografiche vanno a piè di pagina secondo il seguente criterio: 1. 1. citazioni di parte di testo: 2. 2. Autore (Cognome e Nome), Titolo del Libro, Casa editrice, Città, anno di pubblicazione, n. di pagine. 3. 3. Confronti quando ti basi su un libro particolare: Cfr. Autore (Cognome e Nome), Titolo del Libro, Casa editrice, Città, anno di pubblicazione, n. di pagine. Riferimenti alla stessa pagina (Ivi) o libro (Ibidem).


Scaricare ppt "TIROCINIO TES(T)I a.a. 2006-2007 “Testualità e ipertestualità argomentativa” Dott.ssa M. Ermelinda Di Lieto Il punto dolente dell’alfabetizazione giovanile."

Presentazioni simili


Annunci Google