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LA GESTIONE INTEGRATA DEI DATI CLINICI Giampaolo Stopazzolo Direttore Sanitario Azienda ULSS n°5 Ovest Vicentino Prof. a.c. Scuola di Specializzazione.

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1 LA GESTIONE INTEGRATA DEI DATI CLINICI Giampaolo Stopazzolo Direttore Sanitario Azienda ULSS n°5 Ovest Vicentino Prof. a.c. Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Università degli Studi di Verona Montecatini, 28 Maggio 2005 Giampaolo Stopazzolo

2 Gestione del rischio clinico
Giampaolo Stopazzolo

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7 Giampaolo Stopazzolo

8 CLASSI DI EVENTI GENERALI
(Carrol , 2000) Errori di diagnosi o diagnosi mancata (es. infarto miocardico, fratture,trauma cranico grave,appendicite, meningite) Errori di trattamento o da procedure ( es. reazioni a mezzo di contrasto, esposizione inappropriata a radiazioni, Eventi chirurgici, (es. paziente sbagliato, lato sbagliato, procedura sbagliata, conta garze/aghi non corretta, reintervento non pianificato, ustioni da impacchi) Eventi trasfusionali (es. sangue sbagliato, tempo di somministrazione errato, indicazione errata, uso di sangue infetto ) Eventi da infusioni endovenose (es. somministrazione di soluzione sbagliata, stravaso, velocità di infusione inadeguata) Eventi da farmaci ( es. farmaco sbagliato, dose sbagliata, somministrazione al paziente sbagliato) Cadute Decubiti Infezioni ospedaliere Giampaolo Stopazzolo

9 5. Posizionamento di catetere venoso centrale in un’arteria
COMPLICANZE CHIRURGICHE PIU’ FREQUENTI SECONDO LA JCAHO Fonte: ICAHO Sentinel Event n°27/February 4, 2000 1.                 Inserzione di tubo nasogastrico in trachea o bronco 2.                 Sovraccarico di fluidi per assorbimento da irrigazione massiva durante procedure ginecologiche o genitourinarie 3.                 Procedure ortopediche aperte seguite da insufficienza respiratoria acuta od arresto cardiaco in sala operatoria 4.                 Procedure endoscopiche con lacerazione/perforazione di organi adiacenti 5.                 Posizionamento di catetere venoso centrale in un’arteria 6.                 Biopsia percutanea guidata mediante immagini o posizionamento di drenaggio con conseguente lacerazione epatica, peritonite, arresto respiratorio durante la procedura 7.                 Ustioni da elettrobisturi usato in presenza di soluzioni infiammabili Giampaolo Stopazzolo

10 CRITERI DI IDENTIFICAZIONE DI DANNI IN CHIRURGIA SU DOCUMENTAZIONE
Vers. 1.0 del Fonti: Carrol 2000, Vincent Spath 2000, Sanfilippo 2002 1. Preintervento Ch/A. Valutazione iniziale del paziente Valutazione Clinica Verifica della reale comprensione Mancata diagnosi (neoplasia, tumore mammario) Assenza di esame obiettivo ed anamnesi nella cartella clinica Assenza di annotazioni giornaliere nel pre- e postintervento Ch/B. Spiegazioni e consenso informato Valutazione Capacità di comprendere Livello di spiegazioni adatto al paziente Completezza delle spiegazioni Equilibrio nelle spiegazioni (evitare allarmismo e faciloneria) Verifica della comprensione Giampaolo Stopazzolo

11 Ch/C. Valutazione Rischi chirurgici generali Anestesia
Sistema cardiocircolatorio Danni da eccessiva coagulazione/scoagulazione Ch/D. Valutazione Rischi chirurgici specifici Diagnosi chirurgica circostanziate Scelta del tipo e tecnica dell’intervento Interventi precedenti Sepsi (specie in chirurgia urinaria e gastrointestinale) Giampaolo Stopazzolo

12 Giampaolo Stopazzolo 2. Intervento Ch/INT
identificazione del paziente e marcatura lato prima dell’ingresso in sala operatoria -         documentazione clinica e radiologica del paziente in sala operatoria -         conferma in doppio/triplo dell’identificazione, lato e tipo di intervento -         intervento cancellato per qualunque motivo mancanza di strumenti/apparecchiature Ch/E. Abilità conoscenza e competenza del chirurgo Generale Specifica Ch/F. Ruolo e posizione del chirurgo Direttore Anzianità Giampaolo Stopazzolo

13 Giampaolo Stopazzolo Chirurgia vascolare Chirurgia varici ed ernia
Recidiva a breve Colecistectomia Danno in laparoscopia(vie biliari, altri organi) Sanguinamento Chirurgia vascolare Complicanze intraoperatorie Fallimento Danno vasi spinali in caso di aneurisma aortico Chirurgia capo/collo Danno nervoso Chirurgia gastrointestinale Danno nervoso autonomico Necrosi ischemica di organi Giampaolo Stopazzolo

14 - valutazione giornaliera
3.      Postintervento - valutazione giornaliera -         valutazione pianificata ed orientata alle complicanze probabili -         trombosi venosa/embolia polmonare -         infezione di ferita, sepsi -         polmonite batterica -         ingesti -         squilibri idroelettrolitici -         arresto cardiaco entro due giorni dall’intervento -         pezzi anatomici o campioni perduti o non identificabili Giampaolo Stopazzolo

15 Giampaolo Stopazzolo

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17 EVITABILITA’ DEI RISCHI CLINICI
Rimedi Tradizionali EBM Formazione sul problem-solving Verifica regole Manutenzione linee-guida e protocolli Nuove linee-guida: giro medico, diario, continuità delle cure Modelli espliciti di vigilanza(direttore, coordinatore, infermiere) Raccolta difetti ricorrenti Responsabilità personale e di gruppo: rilevazione eventi, riunioni di alfabetizzazione sedute di audit Checklists Riunioni di implementazione Riunioni di audit Rimedi informativi Informatic Patient Ceck Control I rimedi classici sono sempre da percorrere in quanto “irrobustiscono” la cultura della verifica e sono implementabili con l’uso di uno strumento informativo che “guida” i processi attivati dalle diverse procedure Giampaolo Stopazzolo

18 Giampaolo Stopazzolo

19 Eventi evitabili con una metodica di implemetazione di SIO
Evento Danno(D), rischio di danno(RD), spreco(S) Difetti attivi Difetti di sistema Paziente con 2000 cc infusioni Edemi Mancata verifica diuresi D iperidratazione RD scompenso S liquidi, diuretici, monitoraggio Mancato controllo (normato=violazione) Negligenza Ritualità Mancata visita(negligenza) Rimedi: protocollo guidato da IPCC Giampaolo Stopazzolo

20 Processo da tracciare Prescrizione: tipo infusione Quantità Tempo di
Verifica diuresi (timing) Prescrizione: tipo infusione Quantità Tempo di deflusso Somministrazione Medico ti po infusione Infermiere Ritorno informativo Foglio di terapia unico Verifica Giampaolo Stopazzolo

21 Prescrizione tipo di infusione Quantità Tempo di deflusso
Giampaolo Stopazzolo

22 Sistemi ICT integrati a supporto del rischio clinico
Analisi verticale delle classi di eventi Analisi orizzontale dei flussi informativi sul percorso clinico del paziente Il sistema informativo ospedaliero deve essere in grado di “tracciare” tutto il percorso del paziente prevedendo un check obbligatorio per tutte le situazioni a potenziale rischio nella due macrodimensioni di analisi verticale ( eventi) ed orizzontale (percorso). Giampaolo Stopazzolo

23 TELECONSULTO PACS Repository Immagini SIO Repository Dati alfanumerici
Video Conferenza. PACS Repository Immagini SIO Repository Dati alfanumerici Sist. Inf. Cardiologia Repository Tracciati Anat. Pat. ... LIS Trasf. CUP Giampaolo Stopazzolo

24 Approccio orientato al paziente
 Il sistema informativo oggetto della gara deve seguire un approccio paziente centrico, il paziente, nel sistema informativo a regime, verrà seguito nei suoi percorsi di cura in forma centralizzata, indipendentemente dall’unità organizzativa nel quale si troverà. Si dovrà avere la possibilità di raccogliere tutti gli elementi che caratterizzano la storia clinica del paziente e di “archiviarli” in un unico data repository rendendoli poi disponibili secondo diversi profilo di accesso. Giampaolo Stopazzolo

25 ENTITA’ INFORMATIVA DI GARANZIA
Continuità assistenziale: monitoraggio continuo del percorso del paziente La continuità non è garantibile con la presenza dello stesso personale Ma La continuità deve essere garantita con l’implementazione di un sistema informativo integrato che metta in sicurezza il percorso del paziente garantendo quindi il curante ed il curato ENTITA’ INFORMATIVA DI GARANZIA Giampaolo Stopazzolo

26 La soluzione dell’Imperial College di Londra
Professor Sir Ara Darzi, Head of the Division of Surgery, Anaesthetics and Intensive Care I robot alti un metro e mezzo sono controllati a distanza dal medico con un joystick. I medici possono esaminare i pazienti grazie a una telecamera montata in cima al robot mentre i pazienti possono vedere il medico nello schermo che è la "faccia" del robot. I dottori possono così far domande a distanza ai pazienti ed esaminare loro dati medici come radiografie e risultati di esami. Giampaolo Stopazzolo


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