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REVISIONE PIANO DEI CONTI FINANZIARIO. LO STRUMENTO DEL PIANO DEI CONTI BILANCIO principale documento contabile di programmazione finanziaria. Evidenzia.

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1 REVISIONE PIANO DEI CONTI FINANZIARIO

2 LO STRUMENTO DEL PIANO DEI CONTI BILANCIO principale documento contabile di programmazione finanziaria. Evidenzia i risultati finanziari (in termini di entrate ed uscite) delle scelte riferite ad un determinato esercizio, stimati in sede di previsione ed effettivi in sede di conto consuntivo strumento tecnico dinamico di rappresentazione della gestione finanziaria e amministrativa costituito dall’elenco organico e sistematico delle tipologie di operazioni contabili ritenute significative. Fornisce informazioni sugli eventi contabili: - sintetiche nelle macro-aggregazioni - analitiche nelle suddivisioni di dettaglio PIANO DEI CONTI

3 LE MOTIVAZIONI DELLA REVISIONE Il consolidamento dei bilanci pubblici ha generato un processo di armonizzazione dei sistemi contabili e di controllo degli enti ed organismi pubblici per garantire una maggiore trasparenza e adeguati sistemi di verifica I sistemi contabili devono consentire un confronto temporale e spaziale in termini di risultati con altri enti che svolgono le stesse funzioni Gli schemi di bilancio devono avvicinarsi sempre più alle necessità conoscitive degli Organi Accademici dell’Ateneo; Esigenze di semplificazione. Monitoraggio nazionale ed internazionale della Finanza Pubblica Verifiche e comparazioni sull’efficacia della gestione pubblica da parte di nuovi soggetti in diversi ambiti Richieste informative in continua crescita da parte degli Organi Accademici d’Ateneo STIMOLI ESTERNI STIMOLI INTERNI

4 LE MOTIVAZIONI DELLA REVISIONE  Rendere unico il piano dei conti per la sede e i dipartimenti ai fini del consolidamento del bilancio;  Semplificare lo schema di bilancio (riducendo l’eccessivo dettaglio dei capitoli);  Assicurare il rispetto delle disposizioni ministeriali in materia di omogeneizzazione dei conti consuntivi, delle disposizioni SIOPE;  Organizzare il bilancio in linea con le linee generali e di indirizzo fissate dal Ministero nella programmazione;

5 Risultati attesi  Possibilità di verificare la conformità della gestione con gli obiettivi prefissati e con le linee di azione definite in sede di programmazione;  Possibilità di utilizzare il conto preventivo e consuntivo per verificare la conformità con le autorizzazioni della gestione e per diffondere informazioni su programmi, attività e risultati;  Maggior trasparenza, chiarezza e leggibbilità dei documenti contabili.

6 Nucleo di indirizzo: Clara CovielloUniversità di Ferrara - Area Economico-Finanziaria Paolo ViciniUniversità di Bologna – Ragioneria Componenti Università di Ferrara: Maria Elena CavicchiRipartizione Ragioneria e Contabilità Alberto DomenicaliRipartizione Audit Interno Maurizio OccariUfficio Bilancio Letizia MinottiUfficio Entrate Egidio GrassiUfficio trattamenti economici e previdenziali Paolo GherardiUfficio Coordinamento Plessi Daniela LambertiniUfficio Coordinamento Plessi Noemi RossiUfficio Coordinamento Plessi Componenti Università di Bologna: Arianna Sattin – ResponsabileRagioneria: Servizio Bilanci Maria Cristina RosaRagioneria: Servizio Bilanci Barbara GriffiniRagioneria: Servizio Bilanci Roberta CavalieriRagioneria: Servizio Fiscale IL GRUPPO DI LAVORO

7 I PRINCIPI GENERALI E I CRITERI CRITERI GENERALI semplificazione della struttura di bilancio garanzia della capacit à informativa dello schema proposto rispetto dei vincoli o obblighi normativi contabili e regolamentari SCELTE SPECIFICHE Individuazione di capitoli pi ù generici, riservando il dettaglio alle azioni; Individuazioni di categorie pi ù coerenti e meno ampie; Rendere pi ù immediato il legame con la codifica SIOPE e la Contabilit à economica; Individuazione di una apposita categoria per i c.d. trasferimenti interni; Inserimento di capitoli/categorie specifiche per i centri autonomi di gestione (dipartimenti);

8 LE ENTRATE L ’ articolazione dello schema, in coerenza con quanto previsto dal nuovo Regolamento di amministrazione e contabilit à, presenta un livello autorizzatorio con 3 livelli: L ’ ulteriore classificazione in AZIONI è stata sviluppata per fini di gestione e rendicontazione; rappresenta la componente pi ù flessibile dello schema, dettaglia il capitolo e/o individua il soggetto cui è riconducibile l ’ entrata. TITOLO CATEGORIA CAPITOLO identifica la fonte di provenienza dell’entrata, differenziando la capacità di attrazione di risorse dell’Ateneo da terzi rispetto ai trasferimenti da parte dello Stato Individua la tipologia o la natura dell’entrata individua l’oggetto riconducibile allo specifico tipo di entrata

9 LE SPESE In coerenza con quanto previsto dal nuovo Regolamento di Amministrazione e contabilit à, presenta un livello autorizzatorio con 3 livelli: La suddivisione in AZIONI è stata sviluppata per fini di gestione e rendicontazione; rappresenta la componente pi ù flessibile dello schema in quanto modificabile ed adattabile con rapidit à a nuove necessit à. Ulteriori classificazioni saranno possibili in sede di rendicontazione per individuare per esempio le “ missioni ” ovvero le funzioni principali, le finalit à specifiche dell ’ Ateneo e gli obiettivi strategici perseguiti e/o i “programmi” che rappresentano l’output specifico fornito all’interno della missione. TITOLO CATEGORIA CAPITOLO identifica i principali aggregati economici della spesa individua la natura o la tipologia della spesa Identifica l’oggetto della spesa

10 Punti di forza  Trasparenza e capacità di fornire agli Organi Accademici informazioni utili in sede di approvazione del bilancio di previsione e per una valutazione sul conto consuntivo  Omogeneizzazione degli schemi di bilancio della Sede e dei Centri autonomi di gestione  Semplificazione della struttura sottoposta all’approvazione degli Organi Accademici  Flessibilità nella gestione del bilancio riducendo il numero dei provvedimenti da adottare per le variazioni di bilancio  Agevolazione del collegamento tra le rilevazioni di contabilità finanziaria e quelle di contabilità economica  Compatibilità con un’ottica di programmazione pluriennale e con un futuro schema che consenta la lettura dei benefici sociali dei programmi I PUNTI DI FORZA E LE CRITICITA’

11 Criticità  Scomparsa della tradizionale dicotomia tra parte corrente e parte capitale che non è più immediatamente rintracciabile attraverso le descrizioni delle categorie Tale criticità sarà superata dalla descrizioni dei titoli/categorie o capitoli.  Difficoltà di reperire le informazioni riguardanti la finalità delle risorse ottenute nella sezione entrate (ad es. per ottenere le entrate finalizzate alla ricerca si devono sommare le attività convenzionate ed i trasferimenti) Tali informazioni potranno essere recuperate con una funzionalità del nuovo software che dovrebbe consentire più riclassificazioni di bilancio. I PUNTI DI FORZA E LE CRITICITA’

12 I PRINCIPI GENERALI E I CRITERI CRITERI GENERALI semplificazione della struttura di bilancio garanzia della capacit à informativa dello schema proposto rispetto dei vincoli o obblighi normativi contabili e regolamentari SCELTE SPECIFICHE separazione dell ’ attivit à commerciale in un ’ apposita voce per usufruire della detrazione d ’ imposta relativa ad acquisti ed importazioni fatti nell ’ esercizio di attivit à commerciali ed agricole (DPR 633/1972) separazione delle transazioni a favore di altre Amministrazioni Pubbliche/Enti/articolazioni dell ’ Ateneo in un ’ apposita voce denominata “ trasferimenti ” esclusione dalla voce “ trasferimenti interni ” – intesa come movimenti finanziari tra Ateneo e strutture autonome – dei flussi aventi nature specifiche o di partita di giro che richiedono particolari quadrature di bilancio Identificazione in un unico capitolo dei trasferimenti dall ’ Azienda Ospedaliera per il personale convenzionato in entrata come “ Attivit à convenzionata ” e in spesa come “ Risorse Umane ”

13 LE ENTRATE SCHEMA AUTORIZZATORIO PROPOSTO

14 LE SPESE (segue) SCHEMA AUTORIZZATORIO PROPOSTO


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