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Corso di Comunicazione Interculturale e Multimediale “La realtà della pubblicità on-line in cammino verso il web 2.0. Corporate blog, contextual advertising.

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1 Corso di Comunicazione Interculturale e Multimediale “La realtà della pubblicità on-line in cammino verso il web 2.0. Corporate blog, contextual advertising e second life” Presentazione di: Valentina Delfanti

2 La rivoluzione del Web 2.0 Internet = piazza virtuale, interattiva e cooperativa Sviluppo di una logica consumer-oriented  l’utente diventa il vero protagonista nella dimensione on-line MA in che modo?

3 Il ruolo dell’utente… Crea interesse vs. determinati prodotti o servizi nei luoghi di discussione Crea valore aggiunto a prodotti e servizi, per esempio: i consigli e i giudizi su Amazon e E-Bay  Si parla di “WORD OF MOUTH”

4 gli effetti per le aziende… Le aziende devono interagire CON l’utenza  Comunicazione one to one, xes.Blog, SecondLife Gli utenti determinano le loro spese pubblicitarie: CPC e CPM  no budget una tantum Le pagine web degli utenti come vetrine pubblicitarie consapevoli e selezionate

5 …e sulle campagne pubblicitarie Pubblicità create e pubblicate a misura d’utente: - advertising content-based - advertising search-based  l’importanza delle parole-chiave: il tagging  l’importanza delle piattaforme e dei data-base Messaggi poco invasivi rispetto ai tradizionali  l’uso dei link Gli utenti interlocutori diretti

6 Una grande possibilità: il “Long Tail” Dalla testa alla lunga coda Dai mercati di massa ai mercati di nicchia  Anche le piccole aziende possono avere il loro pubblico

7 L’importanza dei blog  in Europa il 60% dei navigatori conosce i blog  il 28% dei navigatori li ritiene più affidabili in materia pubblicitaria rispetto alla tv (17%) o all’e-mail marketing (14%)

8 Parlando di corporate blogs Da wikipedia: “ la funzione principale di una comunicazione corporate oggi è la costruzione di network. I blog sono strumenti di comunicazione partecipativa che incoraggiano discussioni complesse ed efficaci e implementano connessioni con il pubblico chiave (target di riferimento). Alcune aziende utilizzano questi network per persuadere le persone, per rispondere alle crisi o per migliorare il proprio business.” “ i corporate blogs pubblicano notizie e informazioni inerenti un'azienda, un distretto industriale o un progetto destinato al relativo mercato di riferimento”

9 Buoni motivi per realizzare un blog 1. Software gratuiti o quasi (open source)  possibilità aperta a tutte le aziende, anche alle medie piccole. 2. Nuovo modo di comunicare con l’utenza  oltre le newsletter verso maggiore interattività e costante aggiornabilità 3. Sono meglio indicizzati sui motori di ricerca  questo contribuisce a generare un traffico di utenti interessati e potenziali clienti 4. Favoriscono il marketing virale 5. Migliorano l’immagine del brand aziendale  aumento di riconoscibilità e autorevolezza

10 Qualche esempio… 1. Blog Ducati  blog.ducati.com blog.ducati.com 2. Blog Mandarina Duck  blog.mandarinaduck.comblog.mandarinaduck.com

11 Le paure delle aziende… 1. Costrinzione alla continuità 2. Selezione di contenuti che mantenga alto l’interesse 3. Necessità di utilizzare nuovi software organizzativi di contenuti editoriali 4. Difficoltà di misurare i ritorni economici di questa attività  rischio di “perdita di tempo” 5. Mancanza di regole per la gestione dell’attività di pubblishing

12 La pubblicità contestuale 1. Oltre i modelli di pubblicità per impression ( banner, CPM )e l’affiliate marketing( AFFILIANTE  AFFILIATO  UTENTE ) 2. Pubblicità sviluppata in relazione al contenuto di pagine web (content-based) o ai campi di interesse introdotti dagli utenti nei search box (search-based) 3. Le entrate per gli inserzionisti e le spese per le aziende si basano sul CPC (costo per click)

13 I vantaggi: 1. Pertinenza agli interessi reali dell’utenza che naviga o cerca 2. Libertà definizione budget = “Long Tail”  Modello vicino al web 2.0

14 La pubblicità contestuale di Google Perché Google? Motore con maggior numero di interrogazioni +32,1% degli investimenti pubblicitari nel 2007 rispetto al 2004 Due principali servizi: 1. ADWORDS 2. ADSENSE

15 ADWORDS di Google Realizzazione di campagne pubblicitarie on-line per piccole, medie, grandi imprese PRINCIPIO BASE : visualizzazione annunci sulle pagine di Google pertinenti per keyword

16 Meccanismo di funzionamento 1. Definizione area geografica (globale o per nazione, regionale o per città, per raggio chilometrico o per confini) 2. Creazione annuncio, degli adgroup e delle campagne 3. Scelta e abbinamento delle keyword 4. Definizione dei budget 5. Scelta delle campagne (per parole chiave o site targeting) 6. Monitoraggio dei costi, dello stato delle keyword, delle conversioni

17 Scelta delle keyword Parole chiave che meglio rappresentano il messaggio e determinano in corrispondenza di quali ricerche o su che siti verrà visualizzato Valutazione in base al CPC+punteggio di qualità(CTR+pertinenza)

18 Definire il budget CPM, CPC, giornaliero, sul lungo periodo No budget minimo o massimo vincolante MA consigliato da Google  l’impresa investe in base alle proprie disponibilità Influenza il posizionamento dell’annuncio MA non in maniera determinante  Favoriscono il “Long Tail”

19 Scegliere una campagna 1. Campagna per parole chiave:  Nelle pagine dei risultati di ricerca  Sulle pagine web pertinenti secondo le valutazioni di Google

20 Scegliere la campagna 2. Campagne site tageting  l’aziende sceglie autonomamente i siti sui quali vuole fare apparire i suoi annunci purchè facciano parte del data-base Google

21 Adsense di Google Possibilità per tutti i web-publisher di diventare inserzionisti PRINCIPIO BASE: “reward of great content” MECCANISMO:  Presentare o condurre ad annunci pertinenti ai contenuti delle proprie pagine  Retribuzione basata sul CPC

22 Due possibilità: 1. Adsense for content 2. Adsense for search

23 Adsense for content pubblicazione di messaggi promozionali pertinenti alla propria pagina Scelta basata su un complesso algoritmo che analizza le parole chiave, la frequenza dei termini, la dimensione dei caratteri, la struttura dei collegamenti.

24 Adsense for search Introduzione di un search box Google nella pagina del web-publisher Google ospita i risultati sponsorizzati delle ricerche su pagine personalizzate N.b Il publisher è pagato solo per il click su uno dei link- risultato nella pagina di ricerca

25 La realtà di Second Life è una comunità virtuale tridimensionale online creata nel 2003 dalla società americana Linden Lab il mondo virtuale è popolato da personaggi detti avatar comandati direttamente da persone registrate in ogni parte del mondo e che possono interagire tra loro ogni utente può creare, acquistare e vendere oggetti o terreni utilizzando una moneta virtuale detta Linden Dollar che può essere convertito in veri dollari americani ad oggi sono circa 6milioni gli iscritti a livello mondiale

26 Le aziende in Second Life Una realtà ancora in espansione 36 isole aziendali rilevate a aprile 2007

27 Perché le aziende su Second Life? 1. possibilità d’incontro con i “cultural tastemakers”, schiera piccola ma tecnologicamente all’avanguardia di early adopters, in grado di influenzare gli altri (i next adopters). 2. opportunità di un coinvolgimento maggiore con il brand degli utenti: 3d, chat, video, presentazioni, meetings, consulenze date da avatar 3. estensione delle campagne iniziate nella Real Life 4. testare prodotti o idee su un pubblico virtuale 5. dare l’immagine di un’azienda come marchio in prima fila nel campo dell’innovazione.

28 L’isola mercedes benz Inaugurata il 16 marzo 2007 con un concerto di brani tratti della compilation Mercedes-Benz Mixed Tape scaricabile gratisconcerto include un’area per la presentazione delle vetture, un palco per gli eventi e grandi schermi per gli utenti interessati a filmati e spot pubblicitari sull’attuale gamma di prodotti della Casaspot pubblicitari ogni giorno, negli orari di maggiore affluenza, sarà disponibile un personaggio virtuale, detto anche “avatar”, che risponderà alle domande dei visitatori.

29 Concludendo.. Si va verso l’era dell’advertising 2.0: content- based, consumer-oriented, dove gli utenti divengono inserzionisti, interlocutori attivi e determinanti delle aziende, sempre più alla ricerca di ciò che a loro può interessare al di là delle mode, dei consumi standardizzati. In quest’ottica le imprese vanno concentrandosi sempre più nella scelta delle modalità migliori per farsi trovare facilmente, rispondere agli interessi reali degli utenti, comunicare in maniera efficace con loro.


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