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Report attività Bari, 9 maggio 2010 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO FORMAZIONE FORMATORI Prof.ssa Antonella Augenti.

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1 Report attività Bari, 9 maggio 2010 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO FORMAZIONE FORMATORI Prof.ssa Antonella Augenti

2 LA RETE DELLE SEDI LABORATORIO a.s. 2008 - 2009 SCUOLA POLO IISS A.DE PACE LECCE Sede laboratorio A.DE PACE Lecce Sede laboratorioITIS PACINOTTI - Taranto Istituto coadiuvante ITC Bachelet – Copertino Istituto coadiuvante IT V.Bachelet – Taranto rete IISS Galatina reteIT DON MILANI- PERTINI- Grottaglie ITC COSTA- LecceIPSSAR Leporano ITC CALASSO - lecce IISS Falcone ITAS G.DELEDDA - Lecce IPSCCTPCabrini IISS MOCCIALA LISIPPO - Taranato

3 LA RETE DELLE SEDI LABORATORIO a.s. 2008 - 2009 SCUOLA POLO IISS A.DE PACE LECCE Sede laboratorioIPSSAR Pertini- Brindisi Sede laboratorioIISS Bottazzi – Casarano Istituto coadiuvante ITI Fermi – Francavilla Fontana Istituto coadiuvante Liceo Capece – Maglie reteIPSCTP De MarcoreteIISS Da Vinci IPSS Morvillo-Falcone IPSSAROtranto ITIS Maiorana IIS Polo Prof. Don Tonino Bello IISS Carnaro PSSART A. Moro IISS Agostinelli IISSGiannelli IS E. Ferdinando

4 LA RETE DELLE SEDI LABORATORIO a.s. 2009 - 2010 SCUOLA POLO IISS A.DE PACE LECCE Sede laboratorio/ Istituto coadiuvante A.DE PACE LecceSede laboratorio/I Istituto coadiuvante ITI PACINOTTI - Taranto reteIISS GalatinareteII.SS -Crispiano II.SS Columella - Lecce II.SS Bellisario - Ginosa II.SS Lanoce - Maglie ITCG Einaudi Manduria ITAS G.DELEDDA - Lecce IPSS Motilese – Martina Franca IPSSAR A.Moro Santa Cesarea Terme II.SS Mondelli - Massafra IPSSAR OtrantoLA LISIPPO -Taranato II.SS Giannelli - Parabita II.SS Sforza Palagianello

5 LA RETE DELLE SEDI LABORATORIO a.s. 2009 - 2010 SCUOLA POLO IISS A.DE PACE LECCE Sede laboratorio/ Istituto coadiuvante ITN Carnaro BrindisiSede laboratorio/I Istituto coadiuvante ITI PACINOTTI - Taranto reteITIS MaioranareteITI Falcone -Sava II.SS Agostinelli – Ceglie Messapica ITC Pitagora - Taranto II.SS Da Vinci -Fasano II.SS Salvemini - Fasano ITCG Monnet - Ostuni ITC Valzani – San Pietro Vernotico

6 LA RETE DELLE SEDI LABORATORIO a.s. 2010 - 2011 SCUOLA POLO IISS A.DE PACE LECCE Sede laboratorio/ Istituto coadiuvante A.DE PACE LecceSede laboratorio/I Istituto coadiuvante ITI PACINOTTI - Taranto reteIT Salvemini - AlessanoreteLI Moscati -Taranto IT De Viti De Marco - Casarano ITCG Einaudi Manduria IP Martinez - GalatinaLI Ruggieri Massafra LI Toma - GalatinaIT Del Prete Sava IT Vespucci - GallipoliIP Liside - Taranto IT Columella - LecceIT Pertini Fermi - Taranto IT Costa - LecceIT Pitagora Taranto

7 LA RETE DELLE SEDI LABORATORIO a.s. 2010 - 2011 SCUOLA POLO IISS A.DE PACE LECCE Sede laboratorio/ Istituto coadiuvante A.DE PACE LecceSede laboratorio/I Istituto coadiuvante ITN Carnaro Brindisi reteIT Cezzi De Castro - Maglie reteIT Flacco Brindisi IT Vanoni - NardòLI Puzi –Cisternino IPLanoce - MaglieIT Calò – Francavilla Fontana LI Toma - GalatinaIT Valzani - San Pietro Vernotico LI Comi - Tricase LI Virgilio - Lecce

8 LA RETE DELLE SEDI LABORATORIO a.s. 2011 - 2012 SCUOLA POLO IISS A.DE PACE LECCE Sede laboratorio/ Istituto coadiuvante A.DE PACE LecceSede laboratorio/I Istituto coadiuvante ITI PACINOTTI - Taranto reteIT Salvemini - AlessanoreteLI Vittorino da Feltre - Taranto IT De Viti De Marco - Casarano IP Archimede Taranto IT Medi - GalatoneLI De Ruggieri Massafra LI Virgilio - LecceIT Del Prete Sava IT Vespucci - GallipoliIP Liside - Taranto LI Banzi-Bazzoli - Lecce IT Righji - Taranto IP Marconi - LecceLi Calò - Grottaglie

9 LA RETE DELLE SEDI LABORATORIO a.s. 2011 - 2012 SCUOLA POLO IISS A.DE PACE LECCE Sede laboratorio/ Istituto coadiuvante A.DE PACE LecceSede laboratorio/I Istituto coadiuvante ITN Carnaro Brindisi reteIT Cezzi De Castro - Maglie reteIT Flacco Brindisi IT Vanoni - NardòLI Palumbo Brindisi IT Calò – Francavilla Fontana

10 Istituti coinvolti

11 IL FUNZIONAMENTO DELLA RETE Costituzione di Comitato tecnico scientifico, costituito dai Referenti di progetto di ogni scuola e dai tutor scolastici, con il compito di revisionare gli strumenti o rilevare le criticità nella realizzazione dei percorsi,al fine di rendere la rete una opportunità di miglioramento della proposta formativa.

12 IL MODELLO:LA PRIMA FASE Le attività sono state articolate in tre workshop in cui sono stati affrontati i seguenti temi: -Informazione sulle procedure da attivare per avviare e completare i percorsi in alternanza scuola lavoro (riservato ai docenti che per la prima volta si avvicinano a questa nuova modalità formativa e che hanno compiti organizzativo gestionale dei percorsi stessi) -analisi e revisione degli strumenti operativi(docenti con esperienza di collegamento con il mondo del lavoro) -il curricolo nell'alternanza: un approccio per competenze(docenti con esperienza di ricerca-azione sul curricolo per competenze).

13 1 Analisi del profilo di indirizzo strutturato in competenze Dettaglio della fase: le azioni 2 Selezione dei nuclei di competenza trasversale e professionale 4 Progettazione impianto modulare articolato in ore svolte in aula e in azienda 3 Individuazione delle discipline che concorrono alla progettazione dellintervento

14 INFORMAZIONE LABORATORIO VERIFICA E VALUTAZIONE ASL… ambiente di apprendimento……… Elaborazione dati attraverso le attività Che cosa hai fatto e perchè PERSONALIZZAZIONE Cosa fai con ciò che hai imparato ASL Input Devi sapere che.. esperienza Transfer che consente di risolvere problemi in contesti diversi riflessione laboratorio GENERALIZZAZIONE

15 IL MODELLO: OBIETTIVI E INPOSTAZIONE METODOLOGICA Individuazione del profilo in uscita Definizione della competenza di cittadinanza come conoscenza (sapere), abilità (saper fare) e qualità umane (saper essere) Specifica delle competenze di contesto sulla base delle conoscenze attribuite al profilo in base alle competenze di cittadinanza e relativa attribuzione delle attitudini al profilo Coinvolgimento di tutte le discipline nella declinazione delle competenze in funzione dei singoli nuclei di competenza dasse

16 FOCUS SUI LABORATORI : Il curricolo in alternanza- Indicazioni per strutturare il percorso operativo/MODELLO:IL PROFILO PROFILO DI INDIRIZZO IN USCITA:……………… COMPETENZE DI CITTADINANZA: Abilità sociali: Abilità cognitive: Abilità matecognitive: CONOSCENZECOMPETENZE DI CONTESTO ATTITUDINI

17 FOCUS SUI LABORATORI : Le discipline nel curricolo per competenze: il percorso nei dipartimenti dAsse Guida per la declinazione delle competenze nelle performances disciplinari. ASSE CULTURALENUCLEI DI COMPETENZA DASSE DESCRITTORI DI PERFORMANCE ASSE DEI LINGUAGGI CONOSCENZE ABILITACOGNITIVE/ PRATICHE/ STRATEGICHE (AC/AO/AS)

18 IL MODELLO: LA SECONDA FASE Programmazione e realizzazione di interventi di didattica per competenze, articolati in moduli. Programmazione(condivisa dallazienda e dal Consiglio di classe) e realizzazione di uno studio di caso per verificare, in aula e in azienda, le competenze acquisite.

19 FOCUS SUI LABORATORI : Il curricolo in alternanza- Indicazioni per strutturare il percorso operativo/MODELLO DAL PROFILO ALLE COMPETENZE DAL PROFILO ALLE ATTIVITA PER COMPETENZE TITOLO MODULO N°1 COMPETENZA/E DI CITTADINANZA (selezionare la/le competenza/e descritta/e in termini di abilità trasversali) COMPETENZE DI CONTESTO (selezionare la/le competenze descritta/e in termini di abilità disciplinari) ATTITUDINI (Individuare le aratteristiche personali da promuovere per rendere efficace lattività formativa)

20 Supporto tecnico ai percorsi: il portale Scuola -Lavoro

21 Supporto tecnico ai percorsi: il portale Scuola -Lavoro

22 Supporto tecnico ai percorsi: il portale Scuola -Lavoro

23 Supporto tecnico ai percorsi: il portale Scuola -Lavoro

24 FOCUS SUI LABORATORI : il gradimento delle azioni DISCIPLINE COINVOLTE ATTIVITA in aula (Concordate nel Consiglio di classe integrato con il tutor aziendale) ORE In aula Ore in azienda MODALITA DI VERIFICA (individuazione di strumenti e occasioni di verifica fondati sullosservazione sistematica) MODALITA DI VALUTAZIONE(individuazion e di criteri che consentano di valutare il preogress in termini di compenze trasversali, disciplinari e vocazionali)

25 Conclusioni sulla formazione formatori Punti di forza Delocalizzazione dei laboratori di formazione Larticolazione delle fasi di formazione ed il riconoscimento della specificità dei ruoli ricoperti dai docenti coinvolti in una azione didattica fortemente sinergica e cooperativa; Abbattimento della barriera tra latomicità delle singole discipline e il territorio attraverso la cultura del lavoro; Riscoperta del valore innovativo della ricerca - azione Criticità La tempistica non sempre rispondente alle esigenze e alla portata dellazione formativa che necessita di unarticolazione più complessa.


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