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Insegnare la bioetica attraverso la pratica comunicativa

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Presentazione sul tema: "Insegnare la bioetica attraverso la pratica comunicativa"— Transcript della presentazione:

1 Insegnare la bioetica attraverso la pratica comunicativa
prof.ssa Simona Chinelli Istituto Giulio Natta - Bergamo CITTADINANZA SCIENTIFICA Università Magna Graecia di Catanzaro 27 marzo 2010

2 La domanda dalla quale si deve partire è:
E’ possibile insegnare la bioetica ? prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 2

3 Quali sono i suoi contenuti?
Una domanda che è il prodotto di una sintesi e che prevede, per essere affrontata in modo opportuno, una individuazione di domande più circoscritte: Cosa è la bioetica? Quali sono i suoi contenuti? Sono contenuti trasmissibili, insegnabili? Se sì, in che modo? Chi si deve occupare di un tale insegnamento? Quali sono alcuni dei luoghi nei quali può essere realizzato? 3

4 valore formativo della bioetica:
Per essere coerenti sino in fondo dovremmo rinunciare anche di porre domande che in realtà nascondono altre domande camuffate nelle prime, ma rispetto alle quali si sollecita un’unica risposta (quesiti truccati) Un interrogativo che potrebbe far pensare a questa ambiguità, tra quelli sopraesposti, è quello riguardante la trasmissibilità e insegnabilità dei contenuti della bioetica, che nasconde un presupposto che è quello riguardante il valore formativo della bioetica: 4

5 Visto che è una disciplina è possibile trasmetterne
con un alto valore formativo, è possibile trasmetterne i contenuti? prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 5

6 La b i o e t i c a è un’etica applicata, quindi coincide
con quelle ricerche etiche interessate alla soluzione di questioni morali specifiche ETICA AMBIENTALE ETICA ANIMALE NEUROETICA ROBOETICA ETICA degli AFFARI ( ) Nell’ambito di una bioetica riferita all’uomo si distingue una bioetica speciale (biomedicina) e una bioetica clinica, che riguarda la pratica biomedica. Utilizziamo, in questa sede, il prefisso bios per indicare solo la vita umana, inglobando la bioetica speciale e quella clinica. prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 6

7 Partiamo, per rendere ancora più chiara la nostra direzione argomentativa, dalla definizione comparsa sulla prima enciclopedia di bioetica, che risale al 1978: “La bioetica è lo studio sistematico della condotta umana nel campo della scienza della vita e della cura della salute quando questa condotta è esaminata alla luce di valori morali e principi” “The systematic study of human conduct in the area of life sciences and healthcare, insofar as this conduct is esamined in the light of moral values and principles”. Warren Reich, Encyclopedia of Bioethics, The Free Press, New York, 1978 prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 7

8 Scomponiamo la citazione nei suoi elementi costitutivi:
“La bioetica è uno studio sistematico” ossia una ricerca o lavoro progettuale su un argomento specifico, condotti con regolarità, coerenza, metodo, ordine, organizzazione e costanza; “della condotta umana” che è il modo di condurre l’azione, lo stile dell’agire, da indagare nelle sue motivazioni e processi decisionali; “nel campo delle scienze della vita e della cura della salute”, quindi della biologia, della biotecnologia, della biomedicina; “alla luce di valori” termine che per lo più indica ciò che è degno di essere scelto, ciò che soddisfa bisogni e che potrebbe essere distinto, indicativamente, in valori sensibili, vitali, spirituali, religiosi e morali; “e principi” norme a cui ci si ispira nell’agire, ma anche ciò a cui ci si ispira in un ragionamento. prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 8

9 Nell’edizione dell’Enciclopedia del 1995 la definizione di bioetica subisce alcune modifiche:
“Bioetica è un termine composto derivato dalle parole greche Bios (vita) e ethike (etica). Esso può essere definito come lo studio sistematico delle dimensioni morali incluse la visione morale, le decisioni, la condotta e le politiche della scienza della vita e della cura della salute, usando diverse metodologie etiche in un quadro interdisciplinare” “(…) Bioethics can be defined as the systematic study of the moral dimensions – including moral vision, decisions, conduct, and policies – of the life sciences and healthcare, employing a variety of ethical methodologies in an interdisciplinary setting» (p. XXI). prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 9

10 E’ necessario distinguere il piano dell’etica da quello della morale: con il primo termine s’indica una indagine filosofica dei criteri con cui valutiamo comportamenti e scelte, l’insieme dei valori effettivamente realizzati nella storia, i criteri che regolano il comportamento umano in un contesto pubblico, con il secondo l’attenzione è rivolta agli aspetti soggettivi della condotta (intenzione, disposizione, deliberazione, volontà…) prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 10

11 Cambia inoltre la prospettiva operativa a seconda che si faccia riferimento:
che identifica i criteri che guidano il comportamento umano e con i quali giudichiamo i comportamenti ETICA DESCRITTIVA che invece propone criteri ai quali ispirarsi nell’agire, utilizzando specifiche argomentazioni ETICA NORMATIVA che si occupa dell’analisi del linguaggio e delle argomentazioni morali METAETICA prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 11

12 Anche quando si affrontano tematiche bioetiche ci si deve muovere distinguendo tra questi piani:
bioetica descrittiva, che è quella che descrive, identifica, si limita a registrare i criteri bioetici che ispirano l’agire in un determinato contesto (ospedali, università, comitato di bioetica nazionale….); una bioetica prescrittiva, quando si costruiscono argomentazioni a favore di un determinato codice; una metabioetica, che indaga i linguaggi specifici e le argomentazioni della bioetica prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 12

13 criterio Utilizzerò il termine criterio, invece che valore, bene,
principio…, poiché si sostituisce a nomi più radicati tradizionalmente e quindi più difficili da liberare nella loro funzionalità formale criterio nella sua radice greca, significa distinguere, giudicare, indica il prodotto di un giudizio, frutto della capacità di selezionare tra diverse possibilità (prospettiva oggettivistica, soggettivistica, universalistica, naturalistica, metafisica,sequenzialismo, deontologismo) prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 13

14 il linguaggio della scienza ha una valenza descrittiva,
Nella definizione di bioetica del 1995 si chiarisce che la riflessione etica si applica all’ambito della scienza della vita e della cura della salute, guidandoci verso un altro contributo importante per la nostra riflessione: il linguaggio della scienza ha una valenza descrittiva, è contraddistinto soprattutto da un alto potenziale segnico Quando si affrontano tematiche bioetiche è necessario infatti distinguere il piano del discorso e i diversi utilizzi del linguaggio: piano dei fatti, descrittivo, dell’osservare e piano dei valori, valutativo, del valutare. Sul primo ci si può esprimere in termini di verità o falsità, sul secondo di approvazione o disapprovazione. prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 14

15 il termine vita ad esempio, dovrebbe essere utilizzato quando si fa riferimento alla dimensione biologica (nella prospettiva metabolica o genetica), fuori da riferimenti valoriali, il termine esistenza quando invece si fa riferimento al concetto di vita, partendo da un determinato contesto morale o etico, attribuendo ad essa valori specifici prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 15

16 Cosa consente di riconoscere la specificità della comunicazione bioetica?
La risposta è la forma dell’argomentazione, le regole della comunicazione bioetica, le relative indicazioni formali che rappresentano il piano identificatorio della bioetica, avendo la funzione di tenere insieme diversi codici linguistici, senza azzerarne la specificità, ma utilizzandoli in modo competente. Nella bioetica sono presenti nodi problematici nell’utilizzo del linguaggio - le urgenze di nuovi termini e l’inadeguatezza di un patrimonio linguistico tradizionale-, che rendono necessario riflettere sull’urgenza di un linguaggio specifico e competente caratterizzante le argomentazioni che affrontano il piano della riflessione etica nell’ambito della biomedicina. prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 16

17 SALUTE Indica la condizione di benessere, di stabilità, in termini mentali e fisici; condizione di assenza di alterazioni di qualsiasi genere; buon funzionamento di tutti gli organi; normalità funzionale e strutturale dell’organismo; ciò che contribuisce a mantenere buone le condizioni fisiche di un organismo; è l’insieme delle condizioni che rendono un individuo sereno, florido,privo di tutti quegli aspetti che lo turbano o lo mettono a disagio; quella condizione che consente di sviluppare una chiara personalità e di non rappresentare un pericolo per se stesso e per altri; armonia del corpo; condizione dell’essere umano che gli consente di vivere al meglio; condizione psico-fisica di un individuo che non presenta gravi patologie, ovvero patologie che non può in alcun modo affrontare; prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 17

18 MALATTIA MALATTIA Stato patologico che colpisce l’uomo limitandone le capacità psico-fisiche; è quell’elemento di disturbo che porta a diminuire la salute di una persona; tutto ciò che provoca tormento, angoscia, dolore nell’individuo che ne soffre; qualsiasi sentimento o atteggiamento che assuma aspetti morbosi o patologici; anormale condizione dell’organismo, causata da alterazioni organiche o funzionali ad andamento evolutivo verso la guarigione, la morte o una nuova, diversa condizione di vita; motivo di grave e assiduo turbamento; stato in cui un individuo si trova quando mostra alterazioni, mal gestione, deficienza di un organo o di tutto l’organismo; situazione di disagio; ciò che è capace di eliminare le funzionalità normali del corpo, infermità. prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 18 prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 18

19 VALORE Convinzione, idea in cui si crede fermamente e che si è disposti a difendere; principio morale che regola la vita dell’uomo; ciò che non è oggettivo; quell’elemento dell’animo umano che spinge un individuo a prodigarsi per compiere del bene; complesso delle qualità positive; ciò per cui una persona è degna di stima; ciò in cui si crede; ciò che si è disposti a difendere e a promuovere, al quale si attribuisce un’importanza fondamentale come guida nelle proprie scelte e valutazioni di carattere etico; è l’elemento che struttura l’egire umano, ponendone le basi e attribuendone un senso; principio morale derivato dall’educazione che regola il comportamento ciò che si ritiene veri, bello, buono, secondo un giudizio personale più o meno in accordo con quello della società dell’epoca; ciò che dà un motivo alle azioni umane e alle cose materiali; insieme delle virtù in ambito relazionale, affettivo, professionale; ciò che ha una valenza cioè che ha specifiche caratteristiche che ne determinano l’importanza per qualcuno o per qualcosa; principio imprescindibile sul quale un individuo basa le proprie decisioni;pregio; utilità che un dato bene ha per chi lo possiede; insieme di qualità che vengono attribuite ad un individuo e che lo rendono un esempio da seguire per altre persone; virtù. prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 19 15

20 INDIVIDUO Organismo umano o animale uni o pluricellulare che non può essere suddiviso senza che vadano perduti i suoi caratteri strutturali e funzionali; singola unità di una specie, formato da corpo e spirito, dalla parte materiale e da quella spirituale; persona; quel corpo avente capacità pensanti, che gode di diritti e doveri; entità definita, inscindibile, unica ed irripetibile, totalmente originale rispetto agli altri; ciò che ha il diritto inviolabile e inalienabile di essere preservato e rispettato nella sua integrità, sia fisica che psichica; soggetto dotato di coscienza che è in grado di esprimere la propria identità e provare sentimenti e sensazioni; tutto ciò che è individuato e riconosciuto nella propria identità caratteristica; la singolarità e la soggettività che un organismo può esprimere di fronte ad una moltitudine; organismo costituito da un corpo e da un’anima; essere razionale dotato di coscienza di sé ed in possesso di una propria identità; persona singola, considerata rispetto alla società. prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 20

21 SCOPERTA INNOVAZIONE Mutare un sistema, introducendo qualcosa di nuovo
L’atto, l’effetto dello scoprire, ossia del togliere ad una cosa ciò che la copre, la nasconde, la difende. Si scopre qualcosa anche quando si giunge alla conoscenza di fatti, cose, luoghi prima sconosciuti, ritrovando ciò che prima s’ignorava. INNOVAZIONE Mutare un sistema, introducendo qualcosa di nuovo 21 prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 18

22 NATURA Materiale, fisico, ciò che non è prodotto dall’uomo, spontaneo, ciò che possiede i principi del proprio sviluppo, ciò che possiede la vita; ciò che è contrapposto ad artefatto (l’oggetto artefatto è l’oggetto fatto da qualcuno intenzionalmente, per svolgere un certo scopo), culturale e convenzionale. Tali elenchi di definizioni sono il prodotto delle riflessioni e proposte raccolte durante il corso di potenziamento (14 incontri, della durata di tre ore ciascuno) in “Comunicazione bioetica” (a.s ) rivolto ad un gruppo di 35 allievi, che hanno lavorato sul linguaggio della bioetica nella comunicazione divulgativa, individuandone i limiti e le prospettive (si rimanda ai materiali didattici, pubblicati sul sito IFOM ). prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 22

23 “L’intrico del problema linguistico”, una tra le sfide del nostro tempo, segna l’attuale panorama culturale: infatti un nuovo contesto culturale offre ed esige nuovi strumenti di indagine e di espressione” Salvino Leone e Salvatore Privitera ( a cura di), Dizionario di Bioetica, EDB ISB, 1994 “E’opportuno qualificare oggetti non ancora ben definiti con una funzione segnica che sia il più possibile priva di connotazioni emotive e lontana da rimandi a contesti di valori tradizionali. A questo proposito è curioso notare che il linguaggio della fecondazione in laboratorio si avvale di un repertorio lessicale del settore economico ( si pensi alle “banche del seme”). Può essere di esempio la posizione di coloro che vogliono maggior possibilità di manipolazione dell’embrione e pertanto invocano l’uso del nuovo termine pre-embrione” Salvino Leone e Salvatore Privitera ( a cura di), Dizionario di Bioetica, EDB ISB, 1994 prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 23

24 “La bioetica si rivela il luogo privilegiato dell’emergenza dell’intreccio dei linguaggi, tecnico-scientifico, antropologico”(…). Con Ricoeur si deve riconoscere che la confluenza di differenti linguaggi e discipline è l’esigenza fondamentale dell’uomo; è il problema di salvaguardare e approfondire il fenomeno (mistero) “uomo”dai differenti punti prospettici “ Salvino Leone e Salvatore Privitera ( a cura di), Dizionario di Bioetica, EDB ISB, 1994 “Non si tratta di semplici modi di dire, di metafore o di immagini. Questo linguaggio infatti non solo tiene insieme l’intero discorso scientifico ma dà senso alle indicazioni etiche che se ne vogliono trarre. Definire la “natura” delle prime otto cellule dell’embrione umano alternativamente un “mucchietto di cellule”, una “persona in fieri” o un “pre-embrione” non è un’operazione nominalistica. Significa pronunciarsi positivamente sul “che cosa è” in un’ottica metafisica, metabiologica. Questo vale anche quando le tecnologie sollevano il quesito se l’intervento sulle cellule embrionali ne muta “la natura”. Se tale intervento dirotta il processo “spontaneo/naturale”. Se tale intervento dirotta il processo “spontaneo/naturale”, che ne è del concetto stesso di “natura/naturalità” del processo in atto?” Gian Enrico Rusconi, Aut-Aut, n.318, novembre-dicembre 2003, p.61 prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 24

25 La strada che propongo è quella di investire soprattutto su una formazione che si riprometta di insegnare gli strumenti per raggiungere la gestione consapevole e critica del linguaggio scientifico ed etico che si utilizzano nel dibattito bioetico, ponendo l’attenzione sulle potenzialità orientanti, in ambito decisionale, delle parole in gioco nella pratica comunicativa. Motivare la ragione di una riflessione bioetica che si muova dalla e nella pratica comunicativa, sulla quale strutturare percorsi formativi. L’attenzione è rivolta soprattutto al modo in cui i quotidiani trattano argomenti biomedici, in un contesto divulgativo, che raccoglie immaginari sociali e scientifici attorno ai quali si concentrano suggestioni che ci allontanano dal fatto scientifico ed etico. prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 25

26 I quotidiani sono potenzialmente il luogo privilegiato nel quale contemporaneamente si riesce a ricostruire l’attualità scientifica, la sua ricaduta sulla fenomenologia sociale, la difesa delle diverse posizioni in campo, gli schieramenti alla prova degli eventi e il modo di raccontare ciò che accade nei laboratori, le sperimentazioni e i limiti di una ricerca comunicata ai cittadini. Gli articoli dei quotidiani sono espressione di atti bioetici e come tali oggetto di analisi e riflessione, ma anche una delle sedi in cui si sviluppa il processo decisionale del cittadino,un’area nella quale si raccoglie materiale per elaborare i propri giudizi, senza altre guide spesso se non tali edifici virtuali di dibattito. prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 26 26

27 Lavorare nella pratica comunicativa divulgativa vuol dire anche creare un ‘laboratorio’, nel quale ci si misuri, attraverso sperimentazioni, con quello che dovrebbe essere il modo di trasmettere contenuti biomedici, facendosi carico della responsabilità di chi deve rendere gli interlocutori consapevolmente autonomi, fornendo le componenti che chiariscano le direzioni e l’eventuale orientamento su temi così complessi. Con il laboratorio si può sperimentare, fare ricerca, proporre, impegnarsi in un lavoro che implica già un impegno etico, un partecipare al dibattito proponendo indicazioni procedurali, identificando pratiche utili ai fini della condivisione di una etica pubblica. prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 27

28 Quanto è stato sin qui delineato è sia il prodotto sia la premessa ispirante di un percorso di ricerca, che ha preso avvio nel 2008, con un gruppo di 35 allievi, che hanno partecipato alla seconda edizione del corso di approfondimento in Comunicazione bioetica, organizzato dalla scuola a partire dall’Anno Scolastico Sono stati raccolti tutti gli articoli del 2008 dedicati a temi biomedici e bioetici di cinque quotidiani (Re pubblica, Corriere della sera, Libero, Manifesto, Avvenire), ordinati utilizzando una griglia (la cui realizzazione ha fatto emergere questioni di carattere epistemologico, ermeneutico ed operativo), che ha consentito di costruire un database, con le cui informazioni è stato possibile procedere ad una ulteriore analisi retorica. Quest’ultimo passaggio operativo è stato realizzato solo attraverso una precedente formazione specifica dedicata all’insegnamento della retorica, intesa come la disciplina che fornisce i mezzi per argomentare( nelle componenti delle parole, della definizioni e dei ragionamenti), rispettando principi logici o attivando emozioni, nel qual caso facciamo riferimento solo a para-argomentazioni. prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 28

29 Utilizzando le parole di Olivier Reboul:
La retorica è dunque la disciplina di persuadere attraverso il discorso, ma è anche l’insegnamento e, infine, la teoria di quell’arte. Olivier Reboul, La retorica, Il Castoro 2004, p.7 prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 29

30 GRIGLIA 1 30 Argomenti bioemedici TITOLO AUTORE
GIORNALE MESE GIORNO PAGINE TITOLO AUTORE Motivo della pubblicazione (*) Parole chiave dei titoli Inizio vita (aborto, fecondazione artificiale…) Fine vita (eutanasia, cure palliative..) Tecniche e applicazioni biomediche (screening genetici, trapianti..) Scienze della vita di base (clonazione, staminali, ogm…) (*) nuovi risultati biomedici, dichiarazione esponenti/istituzioni politiche e religiose, esponenti sociali, esponenti culturali, esponenti scientifici, indagine giornalistica, evento sociale. prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 30

31 GRIGLIA 2 31 Argomenti bioemedici Tipo di informazione (**)
GIORNALE MESE GIORNO Tipo di informazione (**) Fonte della informazione (***) Motivo della pubblicazione (****) Parole Chiave di tutto l’articolo Inizio vita (aborto, fecondazione artificiale…) Fine vita (eutanasia, cure palliative..) Tecniche e applicazioni biomediche (screening genetici, trapianti..) Scienze della vita di base (clonazione, staminali, ogm…) LUNGHEZZA AUTORE PAGINE (**) opinione, dibattito, evento sociale, stato dell’arte, scoperta scientifica, innovazione biotecnologica e biomedica, indagine giornalistica. (***) indagine giornalistica, evento sociale, articolo scientifico, rivista scientifica, indagine sperimentale,dati da fonti accreditate. (****) nuovi risultati biomedici, dichiarazione esponenti/istituzioni politiche e religiose, esponenti sociali, esponenti culturali,esponenti scientifici, indagine prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 31

32 L’analisi retorica attivata sugli articoli ha dato, sinteticamente, i seguenti risultati:
 Prevale l’utilizzo dei termini generici (soprattutto quando il discorso si muove sul piano etico) che attivano interpretazioni ambigue e rendono difficile l’organizzazione di argomentazioni corrette.  Non si distingue per lo più piano descrittivo e piano valutativo del discorso, con il rischio di fraintendere o meglio confondere, ad esempio, l’opinione personale di un esponente scientifico con la voce competente dello scienziato.  Prevalgono i para-argomenti, le argomentazioni fallaci, tra le quali spicca quella della china scivolosa, l’argomentazione ad verecundiam, ad misericordiam, post hoc ergo propter hoc, dell’esempio. 32 prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG

33  Non sono mai delineati puntualmente i passaggi del percorso che una ricerca compie dal laboratorio, quindi dalla fase della sperimentazione, all’inserimento nella pratica biomedica quotidiana.  I temi bioetici non vengono affrontati esponendo le argomentazioni ma attivando per lo più le tonalità emotive del lettore, funzione raggiunta con l’utilizzo di termini ricchi di immaginari affettivi e di para-argomenti quali  Il dibattito bioetico è per lo più presentato come lotta, confronto duro, guerra, prova di forza, crociata.  Sono individuabili, nella pratica comunicativa divulgativa urgenze lessicali, espressioni emergenti, un dire che appartiene solo alla riflessione bioetica, che reclama quindi la propria specificità lessicale. prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 33

34 esempi Termini etici e politici che richiamano all’orienta mento: linee guida, indicazioni, circolare di indirizzo, sentenza creativa, ricettario bioetico, proposte, orienta mento etico, parere, approvazioni, principio di pre cauzione, scelte etiche, consenso presunto, rispettare la volontà, norma equilibrata, impegno morale, senso del dovere Termini etici e politici che si richiamano alla normatività e alla prescrizione: obblighi, norme, codice, sentenze, diritti riconosciuti, proroghe costituzionali, ordine, obbligo, legge, principi giuridici, principi etici, principi fondamentali, regole certe, certezze, giusta direzione, cardini, decreti, beni costi tuzionali, norme in vigore, scelta giusta, ordine, immorale, criterio atavico, valori, valore morale, direttive prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 34

35 esempi Termini etici che richiamano la moderazione: alleanza etica, norma equilibrata, rispettare la volontà, dubbi etici, principio di precauzione, senso del dovere, approvazioni, direttive, orientamento etico, ricettario bioetico. Utilizzi dei termini etica e bioetica: principi etici, ricettario bioetico, orientamento etico, legge bioetica, scelte etiche, dubbi etici, impegno etico, temi etici, rischi etici, comitato di bioetica, comitato nazionale di bioetica, saggi della bioetica, bioeticista, omissione etica, codice infoetico, tribunale bioetico, alleanza etica. Termini bioetici emergenti: ricettario bioetico, legge bioetica, carta del feto,statuto dell’embrione,conflitto d’attribuzione, legge antieutanasia, testamento biologico, principio dell’autonomia tribunale bioetico,codice infoetico, alleanza etica, biopolitica, comitati di bioetica, saggi della bioetica. prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 35

36 TERMINI USATI CON CONNOTAZIONE:
POSITIVA NEGATIVA modalità di interpretazione del futuro: speranza, progresso, frontiera, sorte, confine della vita, miracolo, destino, attese modalità di confronto: battaglia ideologica, battaglia, scontro, caccia alle streghe, difendere, protesta, sfida, duello, assalto biologico, crociate, attacco, contestate, guerre staminali, crimine, odissea, polemica, manipolazione, discordia, minaccia, inganno, freni, protesta, abusi, allarmismi, conquista, denuncia atteggiamenti moderati: cautela, buonsenso, obiettività situazioni identificatorie: violenza, moratoria, dramma, fuga, crudeltà, accanimento, calvario, inferno, peccato, odissea, colpa, omicidio, aggressione, assassinio, tragedia,agonia, , inferno, disastro, tentazione, marchetta, violenza, bufera, agonia, incubo, danni, paradossi, marketing dei desideri,, follia, businnes dei cordoni, incubo, bugia valori difesi: dignità, salute, morte degna, stato di serenità, libertà, volontà, pietà rischi: ostacoli, ombra, errore, fallimento, insidie, equivoci, dubbio, rischio, illusione, segreti, violazione, spettro, scandalo prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 36

37 TERMINI USATI CON CONNOTAZIONE:
POSITIVA NEGATIVA modalità di difesa di una posizione: difendere, decreto salvavita, coraggio, custodi della vita, diritto del concepito tonalità emotive: pena, terrore, umiliazione, dolore indifferenza, sofferenza, tormento, angoscia, disperazione, imbarazzo, prepotenza, rabbia, schock, triste, mostruoso, sospettoso, dolore totale, solitudine, preoccupanti, tensione, perplessità, caos, tormento naturale: legge naturale, addio naturale, spontaneo, innocenti, sovrannaturali, creature, integrità, metodi naturali, risveglio aggettivi: indifesi, illegale, inguaribile, fragile, clandestino, violata, mortale, assistita, (effetti) nocivi, (organi) camuffati, pallida, innocenti indifesi, disabilità, illegali, ambiguità, (errore) tragico, malformazioni, terribile, inefficace, (prodotti) difettosi, ingenuità, infelice, (informazione) ingannevole, (prospettive) discutibili, pessima (figura), (finalità) drammatiche, irreversibile, (tecnica) rischiosa, diversi, delusione, macabra, atroce, (effetti) collaterali, gravi ( rischi), aberrante, vaga (ricerca), (visione) insostenibile, false (rassicurazioni) prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 37

38 TERMINI USATI CON CONNOTAZIONE:
POSITIVA NEGATIVA Vita: vita nascente, vita dignitosa, qualità dell’esistenza, nascita miracolosa, aborto terapeutico Modalità etiche e politiche: legge cattiva, errore tragico, male , diktat, immorali, inaccettabile, Tar svilito , colpa grave, mostruosa colpa, divieto, illegittimo, decisione pilatesca, dittatura, rischi etici Condizioni non ordinarie: straordinaria,ringiovanire, risveglio incredibile, paradisi genetici Dio Vita/ Morte: vita indegna,vite spezzate, eutanasia, eutanasia mascherata, morte, rischio eugenetico, suicidio assistito, assistenza negata, deriva eugenetica, cicogna tecnologica, aborto, aborti clandestini, sonno della morte, ultimo viaggio Fisionomie identitarie: assassini, killer, nemici, boia, crociato, prigioniera Innaturale: disumano, contro natura, surrealtà, metodi artificiali, utopia disumana, medicina dell’immortalità prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 38

39 TUMORI, INDIVIDUATO IL GENE CHE “COMANDA” LA METAFISICA
Dalle parole ai titoli degli articoli comparsi sui quotidiani. Esempi di sintetici para-argomenti e alcuni spunti di riflessione : Il caso. Una ricerca dell’Università di Berkeley: ora l’obiettivo è “spegnerlo” TUMORI, INDIVIDUATO IL GENE CHE “COMANDA” LA METAFISICA 14 Marzo (Repubblica) Il gene che comanda la metafisica….. Sovrapposizione del piano descrittivo e di quello metafisico Argomenti. SE LA VITA NON VALE NIENTE, TUTTO E’ POSSIBILE 15 Maggio (Repubblica) Argomento della china pericolosa prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 39

40 La deriva: in trent’anni dall’aborto all’eugenetica
24 Maggio (Avvenire) Argomento della china pericolosa Etica& Giustizia Le storie. USA, RISVEGLIO DOPO 19 ANNI. UN MISTERO PER LA SCIENZA 23 Luglio (Avvenire) 24 Maggio (Avvenire) Argomento dell’esempio prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 40

41 TROPPI EMBRIONI NEI CONGELATORI? INFELICI
Stati Uniti. TROPPI EMBRIONI NEI CONGELATORI? INFELICI 11 Dicembre (Avvenire) Si attribuisce lo stato della felicità all’embrione. Confusione tra piano descrittivo e piano valoriale Follie dell’eugenetica. BIMBO CREATO DA TRE GENITORI. LA SCIENZA FA A PEZZI L’UOMO. Per prevenire malattie, gli studiosi inglesi creano un essere con il dna di un uomo e due donne. Sacrificati dieci embrioni, varcato un altro limite 6 Febbraio (Libero) Porre attenzione al verbo “creare” Bimbo,uomo, essere, embrioni Sacrificare, un termine che ha connotazioni valoriali esplicite Argomento della china pericolosa prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 41

42 I GINECOLOGI FANNO POLITICA
Pelle sempre giovane. IL TEMPO DELLE RUGHE? NON ARRIVA MAI SE SI SPEGNE UN GENE 9 Febbraio (Libero) I GINECOLOGI FANNO POLITICA Il neonato “estremamente prematuro” va rianimato, dicono. Sembra ovvio, ma aggiungono: anche il feto uscito vivo dall’interruzione di gravidanza 3 Febbraio (Manifesto) Si parla contemporaneamente di “Neonato estremamente prematuro” e di “feto”. L’espressione “uscito vivo”, indica una sopravvivenza sofferta malgrado tutto. “Sembra ovvio” prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 42

43 distinguere utilizzo descrittivo ed utilizzo emotivo del linguaggio;
Il presupposto è che la comunicazione bioetica sia il luogo in cui si forma il consenso o il dissenso rispetto a temi relativi alla biomedicina. E’ un dovere quindi: informare sullo stato dell’arte della ricerca, fornendo i dati, che contribuiscono alla realizzazione di un corretto processo decisionale; spiegare il significato dei termini, con attenzione agli ambiti applicativi; distinguere utilizzo descrittivo ed utilizzo emotivo del linguaggio; dichiarare l’autorità alla quale si fa riferimento se contribuisce alla corretta comprensione di un termine o di un dato. prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 43

44 I criteri d’orientamento di un codice di
comunicazione bioetica potrebbero essere: Dare notizia dei risultati biomedici in una sintesi tecnica, rispettando l’identità del fatto scientifico. Questo criterio deve coincidere con l’articolo principale. Quando si comunica il risultato di una ricerca scientifica, il titolo deve essere identificatore della scoperta. Non ci devono essere titoli ‘emotivi’ o prese di posizione che confondano il piano descrittivo con quello emotivo. Utilizzare termini specifici, evitando nomi generici che possano essere fraintesi o plurivocalmente interpretati Costruire argomentazioni prive di fallacie quando si presenta il dato o si vuole difendere una posizione. Citare le fonti di riferimento. E’ legittimo utilizzare un articolo per creare approvazione o disapprovazione, ma senza nascondere la notizia nella sua valenza descrittiva e dichiarando esplicitamente il piano del discorso sul quale ci si sta muovendo. prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 44

45 2) Strutturare box di chiarimento dei termini e concetti utilizzati, dello stato dell’arte, limitandosi alle note quantitative comunicabili. nei box i dati scientifici e/o sociali non devono essere presentati come interventi personali; se i box veicolano opinioni personali, l’intervento deve essere presentato esplicitamente come tale; è possibile approfondire un risultato scientifioc in modo anche ideologico, ma senza mai perdere di vista il dato che deve essere sempre riconoscibile nel suo profilo descrittivo. 3) Distinguere la posizione dell’esperto dall’opinione personale. Identificare la voce dell’opinione, dichiarando la posizione dell’esponente interpellato a) all’esperto possiamo chiedere una opinione personale ma deve essere dichiarata come tale; b) distinguere gli approfondimenti che non modificano il dato, ma che ne aumentano la comprensione, da quelli che hanno come obiettivo la difesa di una prospettiva interpretativa; c) Ci deve essere corrispondenza tra il titolo e il testo. prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 45

46 Se si parte, nella comunicazione, da un fatto scientifico
si devono prevedere le seguenti componenti:  Definizioni delle fasi in cui si trova una ricerca nel percorso della sperimentazione ( per non creare fraintendimenti quando si fa riferimento ad una ricerca ferma ancora nei laboratori e quando invece si evoca una ricerca che sta per entrare o è entrata nella pratica biomedica ordinaria);  Citare le fonti;  Richiamare i corrispettivi fatti sociali;  Formulare gli interrogativi bioetici;  Identificare le argomentazioni relative alle diverse posizioni;  Box di approfondimento medico, bioetico, legislativo;  Fare emergere le criticità del linguaggio. prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 46

47 Se si parte da un fatto sociale si devono prevedere
le seguenti componenti: Citare le fonti; Far parlare i protagonisti;  Definire le posizioni dei protagonisti descrivendole;  Illustrare i corrispettivi fatti scientifici dell’evento sociale; Formulare gli interrogativi bioetici; Identificare le argomentazioni relative alle diverse posizioni;  Box di approfondimento medico, bioetico, legislativo;  Fare emergere le criticità del linguaggio. prof.ssa Simona Chinelli Ist. Giulio Natta -BG 47

48 CITTADINANZA SCIENTIFICA Università Magna Graecia di Catanzaro
prof.ssa Simona Chinelli Insegnare la bioetica attraverso la pratica comunicativa CITTADINANZA SCIENTIFICA Università Magna Graecia di Catanzaro 27 marzo 2010 prof. Franco Foglieni 48


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