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Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 1 Ferrara, 12-02-2009 WebDev2009, Malamente.org Nicola Folletti “INTERNET E LA RETE: DEMOCRAZIA.

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1 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 1 Ferrara, 12-02-2009 WebDev2009, Malamente.org Nicola Folletti “INTERNET E LA RETE: DEMOCRAZIA E CONDIVISIONE”

2 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 2 Di cosa ci occupiamo oggi? 1.Creazione di un modello relazionale di interconnessione di unità decentrate, basato sulla collaborazione, sulla apertura e sull’accesso al sapere 2.Dicotomizzazione tra tali possibilità e spinte, di segno opposto, tendenti ad una limitazione all’accesso delle fonti del sapere (processo di proprietarizzazione) Da dove nasce il punto 1?

3 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 3 Un po’ di storia….(poca) 1957-58: Urss e Usa si contendono il primato della ricerca spaziale (Sputnik e Explorer) -> Eisenhower decide di investire ingenti somme nell’appoggio alla comunità scientifica Si riesce a passare (Clark, Davies, Baran, Taylor e Roberts) dalla commutazione “di circuito” a quella “di pacchetto” (1960ca)

4 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 4 Strumenti…fondamentali I messaggi, con la commutazione a pacchetto, vengono spezzettati e non occupano interamente una linea telefonica In questo modo, se in una determinata rete fosse venuta per qualsiasi motivo a mancare la connessione tra due nodi, i computer avrebbero potuto “deviare” il traffico, instradandolo in nodi liberi e funzionanti. Nascita del router -> nasce ARPANET (1969)

5 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 5 Il principio della Rete “Il principio della Rete consiste nel fatto che ogni rete metta le proprie risorse di comunicazione e dati a disposizione di calcolatori che appartengono a sistemi diversi; in cambio, altre reti, in altri momenti, metteranno a disposizione le proprie risorse che in quel caso sono richieste”. E’ la collaborazione dunque, e non la competizione, il principio fondamentale della Rete

6 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 6 Il valore della Rete “L’infrastruttura internazionale dell’informazione viene vista come un mercato dell’informazione altamente espandibile a livello mondiale, in cui informazioni e servizi possono essere acquistati, venduti o liberamente scambiati in modo da migliorare il benessere economico e la qualità della vita di tutti i popoli del mondo, come uno strumento di insegnamento e un mezzo per esplorare, coltivare e condividere culture diverse” (Tim Berners Lee e Robert Cailliau, progetto per il W3C)

7 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 7 Rischi nelle reti Successivamente nasce il protocollo FTP (File Transfer Protocol) Iniziano a nascere molte reti diverse (ARPANET, ALOHANET, PACNET, CICLADI, ecc) Rischio: quale standard per i protocolli di rete? –OSI -> pubblico, ma burocratico –PRIVATI –TCP/IP –-> attitudine “dal basso verso l’alto” che emerge e si impone

8 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 8 Perché si impone questa logica? Si impone per il valore e la metodologia che ne stanno alla base, di vera e propria apertura alla conoscenza e alla condivisione del funzionamento da parte di tutti, contro logiche privatistiche e proprietarie di controllo della rete (vd. Net neutrality)

9 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 9 Nasce il WWW, come? Vari tentativi pioneristici: –VIDEOTEXT (UK) –MINITEL (FRANCIA) –VIDEOTEL (ITALIA) –MUPID (AUSTRIA) –Tutti finalizzati ad accrescere le potenzialità informazionali delle reti nascenti –Nasce uno dei primi “motori di ricerca” della rete: ARCHIE, poi WAIS, GOPHER, ENQUIRE……

10 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 10 WWW, nasce! Sviluppo impetuoso del “Gruppo del Web” del CERN di Ginevra (capitanato da TIM BERNERS LEE) Nascono i primi browser, a linea di comando (Viola, Midas, Linx, Samba, ecc) Rivoluzione data dal fatto che questi browser sono rilasciati in modo aperto e libero, tutti possono scaricarli e modificarli, ma soprattutto permettono il funzionamento e l’accesso in/da qualsiasi computer e sistema esistente

11 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 11 Veri browser e ipertesto Nascono i primi veri browser, come li conosciamo oggi noi: MOSAIC, NETSCAPE e INTERNET EXPLORER. 1990_progetto di “ipertesto” presentato da Tim Berners Lee e Robert Cailliau alla direzione del CERN Sviluppo impetuoso tra il 1991 e il 1993_nascono i linguaggi standardizzati del Web: URL, HTTP, HTML.

12 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 12 La rete si autotutela -> neutrality Incontro tra Lee e Michael Dertouzos (MIT) fa nascere il W3C, il primo Consorzio Internazionale per la standardizzazione della rete

13 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 13 Dal punto di vista sociale? La rete contribuisce e determina i processi di globalizzazione e interconnessione del tessuto economico, culturale e sociale a livello internazionale Passaggio da forme di fruizione e utilizzo dei medium comunicativi lineari e verticali (tv, radio, ecc), chiusi e prestabiliti nella loro linearità, a modalità di accesso alle risorse fondate sull’apertura, sulla non-linearità e su un uso orizzontale e non gerarchico dei dati

14 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 14 Le reti piccolo mondo L’ipertesto agevola lo sviluppo di una struttura sociale di rete e di relazione, proprio perché al tempo stesso è dalla rete e dalla relazione che deve la sua esistenza Buchanan teorizza le “reti piccolo mondo”, partendo dalla teoria dei sei gradi di separazione di Milgram (traffico aereo, malattie infettive, catene alimentari, WWW -> hanno tutte lo stesso modello di funzionamento)

15 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 15 Società dell’informazione La fonte di produttività principale è data dalla tecnologia della generazione del sapere, dell’elaborazione delle informazioni, ma soprattutto dalla possibilità di accedervi -> DIGITAL DIVIDE come forma di esclusione dai diritti e dalle opportunità

16 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 16 Accademia e monastero L’individuo, attraverso la società in rete (M. Castells), esce dal “Monastero” cupo e chiuso delle forme di relazione tradizionale nei confronti del sapere, ed entra in una sorta di “Accademia” platoniana aperta e libera, all’interno della quale sarà egli stesso a creare e plasmare i contatti e collegamenti di rete a lui più congeniali. Tale accademia si basa sul concetto di avvicinamento alla “verità” attraverso il dialogo critico e la dialettica reciproca -> Etica hacker

17 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 17 Hacker??? L’etica hacker (P. Himanen) determina e conduce allo sviluppo di quella rivoluzione tecnologica definita da Drucker paragonabile alla rivoluzione industriale dell’ ‘800 e alla invenzione della macchina a vapore. L’etica hacker è alla base di quella “Accademia della rete e della scienza” che si fonda sulla libertà della conoscenza, dell’accesso al sapere, della condivisione e critica continua degli assunti. L’etica hacker porta alla nascita dei concetti di software libero (“free software”) e open source.

18 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 18 Free software 1983: la stampante di Stallman…(Xerox) Il codice sorgente viene “occultato” da una logica proprietaria fino ad allora inesistente –Il concetto che infatti si fa strada è quello della negazione del sapere e dell’aiuto al proprio “vicino” 1984: Stallman avvia il progetto GNU (GNU’s Not Unix)

19 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 19 Free software La stessa logica “politica” e culturale che sta alla base dell’idea di costruzione del sistema GNU, alla pari del kernel LINUX che ne è il naturale compimento, segue il modello sociale dell’etica hacker, soprattutto per: –Possibilità di utilizzo di macchina a basso costo, riutilizzabili –No macchine potenti, ma accessibili a tutti –Contro il digital divide, nascita della FSF (Free software foundation)

20 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 20 Free software Il movimento comunque nasce intorno agli anni ’50 negli Stati Uniti, come rivendicazione della apertura del CODICE SORGENTE di ogni sistema operativo e software applicativo, per due ragioni: –Di tipo ideale e valoriale –Di tipo tecnico e operativo (vd. Legge Stanca) -> “idealismo pragmatico”

21 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 21 Definiamo il SW Libero! Un programma è software libero se (by R. Stallman): –L’utente ha la libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo –L’utente ha la libertà di modificare il programma secondo i propri bisogni –L’utente ha la libertà di distribuire versioni modificate del programma, così che la comunità possa fruire dei miglioramenti apportati

22 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 22 SW Libero Il termine “free software” non ha nulla a che vedere con il prezzo del software: si tratta di libertà Perché definiti comunisti??? Liberali!!! La rete è madre e figlia al tempo stesso dell’etica hacker e della comunità del SW libero. Perché?......

23 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 23 Free software e open source 1990: GNU quasi completo, manca il kernel (ci sono varie applicazioni) 1991: Arriva Linux, abbiamo il kernel!! Più corretto chiamarlo GNU/LINUX Differenza però tra il movimento del free software (idealismo) e open source (pragmatismo -> “a me interessava la tecnologia, non il proselitismo”, Linus Torvalds

24 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 24 Free software e open source La comunità open source si basa più sull’attenzione rispetto al software (di buona qualità e potente, ma in teoria può essere anche proprietario), mentre la comunità del software libero è più attenta ai valori di libertà, di comunità e diritto di accesso alla conoscenza. L’open source è una metodologia di sviluppo, il software libero è un movimento di carattere sociale

25 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 25 Etica hacker e società “Sono persone che programmano con entusiasmo, e che ritengono che la condivisione delle informazioni sia un bene positivo di formidabile efficacia, e sia un dovere etico condividere le proprie competenze e facilitare l’accesso alle risorse di calcolo” Sono coloro che rivendicano l’utilizzo del computer e delle risorse che ne derivano come forma di cambiamento sociale e strumento di liberazione (hacktivism)

26 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 26 Etica hacker e società Esistono alcune forme di etica hacker: –Etica del lavoro hacker (teoria di Linus, del divertimento: “è stato provato che le persone lavorano meglio quando sono guidate dalla passione, quando si divertono”. No etica protestante, no cattedrale, no supplizio) –Etica del tempo hacker (no orari ma risultati, no Beniamin Franklin e “il tempo è denaro”, sì modello Google, no modello capitalistico del tempo-> vd. Blackberry e connessi sempre, con una organizzazione del tempo che mette al centro il lavoro)

27 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 27 La cattedrale e il bazaar Eric Raymond rappresenta la differenza tra software libero e software proprietario con la metafora della “Cattedrale e del Bazaar”: –Cattedrale: Modello chiuso, inaccessibile verso l’esterno, gerarchico (proprietario) –Bazaar: Modello aperto, di incontro e discussione, paritario, accessibile (libero) -> “Tutto è pubblico ed aperto, e la varietà delle opinioni (e delle release) non è vista come un freno allo sviluppo o come un fattore negativo come lo sarebbe nella Cattedrale, ma al contrario come uno strumento fondamentale per arrivare in minore tempo ad una soluzione efficace”. –VERA E PROPRIA ECONOMIA DEL DONO

28 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 28 L’Accademia e il Monastero La precedente metafora della Cattedrale e del Bazaar può essere vista, secondo Himanen, anche come differenza tra “Accademia” (della scienza) e “Monastero”: quest’ultimo si basa sulla chiusura e sulla privatizzazione sempre crescente dei risultati del sapere come centro della propria ragion d’essere (vd. Novartis, altro)

29 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 29 Nuove forme di democrazia e partecipazione attraverso la Rete Etica hacker significa anche nuova etica della partecipazione sociale e di un nuovo attivismo “politico” attraverso la Rete: –Battaglia contro i brevetti sul software –Hackmeeting ed esperienze nei Centri Sociali degli HackLab) –Progetti di riciclo dei pc (anche Ferrara) –Diritto alla privacy (crittografia) –Partecipazione politica: esperienze di hackattivismo nelle guerre in Kosovo, Afghanistan, Iraq, ecc. e siti di informazione (Indymedia, Rekombinant, Information Guerrilla, ecc)

30 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 30 Weblog, social network e 2.0 Weblog e nuove dinamiche di partecipazione e crisi del modello tradizionale giornalistico Social network, come forme estreme di connettività, relazione e nonluogo (preoccupazioni crescenti a livello di privacy, di neutralità, ecc) 2.0 -> fino a dove? E quale partecipazione?

31 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 31 Alcuni esempi specifici Software open source all’interno della PA: –Rete Pro.Fe.Ta –Comune di Argenta –Priscilla e Comune di Ferrara

32 Nicola Folletti, seminari Webdev - lezione 1 - 12/02/2009 32 Contatti Nicola Folletti @folletti@gmail.comfolletti@gmail.com wwwhttp://folletti.wordpress.comhttp://folletti.wordpress.com Skypefolle78 www.integrazionelavoro.org


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