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Laboratorio di Strumentazione elettronica ed informatica

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Presentazione sul tema: "Laboratorio di Strumentazione elettronica ed informatica"— Transcript della presentazione:

1 Laboratorio di Strumentazione elettronica ed informatica
II anno II semestre a.a Vincenza Ferrara – marzo-maggio 2010

2 Laboratorio di Strumentazione elettronica e Informatica
Il corso si propone di fornire strumenti per la documentazione, l’archiviazione e la gestione dei dati, l’utilizzo di applicazioni informatiche utili nel campo della conservazione e restauro dei beni culturali Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

3 Laboratorio di Strumentazione elettronica e Informatica
Argomenti Sistemi di documentazione Sistemi di gestione dell’informazione Sistemi e strumenti per l’accesso all’informazione Sistemi di acquisizione di immagini Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

4 Laboratorio di Strumentazione elettronica e Informatica
Sistemi di documentazione L’ipertesto Dal testo all’ipertesto Strumenti per la multimedialità e sistemi ipermediali (HTML – XHTML – Fogli di stile) Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

5 Laboratorio di Strumentazione elettronica e Informatica
Laboratorio di Strumentazione elettronica e Informatica Cos’è l’ipertesto Il termine ipertesto fu coniato nel 1965 da Ted Nelson per indicare documenti caratterizzati da una struttura non sequenziale delle idee, in alternativa al formato logico-sequenziale tipico dei libri, dei film e dei discorsi. Theodor Holm Nelson si è laureato in filosofia allo Swarthmore College nel 1960, frequentando poi un master in Sociologia ad Harvard. Nonostante la sua formazione umanistica, il suo interesse si è subito indirizzato all'integrazione tra tecnologie informatiche e sistema letterario, tanto da essere considerato un pioniere del software ed un guru della multimedialità. Influenzato dal testo di Vannevar Bush, "As we may think" su come la memory extension (MEMEX) avrebbe permesso alla memoria umana di essere aumentata attraverso mezzi meccanici, ha iniziato ad occuparsi di digitalizzazione dell'informazione e scrittura non-sequenziale, coniando nel 1965 i termini "ipertesto" e "ipermedia".   Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

6 Laboratorio di Strumentazione elettronica e Informatica
Ted Nelson -Progetto Xanadu Mai realizzato ma che ha fornito le basi per il worl wide web Sistema innovativo di organizzazione dei documenti Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

7 Laboratorio di Strumentazione elettronica e Informatica Testo
Organizzazione lineare (unidimensionale e unidirezionale Modellato sulla forma inerente del medium fondamentale della comunicazione umana: il linguaggio verbale orale Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

8 Laboratorio di Strumentazione elettronica e Informatica
L’ipertesto Adattamento del termine inglese hypertext Hyper = “sopra” Text = intreccio, trama (latino) Un insieme di blocchi o frammenti testuali collegati elettronicamente fra loro secondo una rete di interconnessioni semantiche non sequenziali Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

9 Laboratorio di strumentazione elettronica e informatica Ipertesto
Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

10 Laboratorio di strumentazione elettronica e informatica
L’Ipertesto Rete di nodi intratestuali Possibilità di creare collegamenti itratestuali esplicita potenzialmente tutti i nessi Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

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Fruizione Parziale passività per il testo Approccio interattivo e produttivo del fruitore dell’ipertesto Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

12 Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010
Laboratorio di Strumentazione elettronica e Informatica Ipertesto multimediale Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

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Laboratorio di Strumentazione elettronica e Informatica Ipertesto definizione di Pierre Levy "Tecnicamente un ipertesto è:” un insieme di nodi connessi da dei legami. I nodi possono essere delle parole, delle pagine, delle immagini, dei grafici o parti di grafici, delle sequenze sonore, dei documenti completi che possono essere degli ipertesti a loro volta. Gli items di informazione non sono collegati linearmente, come su una corda a nodi, ma ciascuno di essi, o la maggior parte, estendono i loro legami a stella, secondo un modello reticolare. Navigare in un ipertesto, dunque è disegnare un percorso in una rete che può essere complessa quanto si vuole. Pierre Lévy è un autore e un filosofo della comunicazione. È nato nel 1956 a Tunisi. Dopo aver intrapreso studi di Storia e poi di Storia delle Scienze, segue nel 1980 alla Sorbona i corsi di Michel Serres e di Castoriadis, con cui sostiene una tesi sull'idea di libertà. Laureato in Storia della Scienza (Paris La Sorbonne 1980), Dottorato in Sociologia (Paris EHESS; 1983), Ricercatore al CREA (Ecole Politecnique, Paris) sulla Storia della Cibernetica, delle Intelligenze Artificiali e Vite Artificiali, Diventa Professore all’Università del Quebec al Dipartimento di Comunicazione di Montreal , insegnando Informazione e Processi di Educazione. Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

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Laboratorio di Strumentazione elettronica e Informatica Ipertesto come rete di nodi Insieme di unità di informazione (nodi) Connessi da collegamenti (link) Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

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Nodi Il nodo è la singola unità informativa (può essere uno qualsiasi dei media disponibili) che permette la navigazione predisposta dall'autore e attivabile dall'utilizzatore . Il nodo può essere costituito da una intera videata o da una parte circoscritta della pagina, da una frase o da una singola parola: è l'autore che decide quale debba essere   la "zona calda" che può permettere all'utilizzatore di compiere un "salto" verso un'altra parte del prodotto ipermediale. Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

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I collegamenti I collegamenti (link) sono l'elemento caratterizzante degli ipertesti e dei sistemi ipermediali: essi permettono la connessione, sia logica che fisica, tra le unità informative . I collegamenti possono svolgere diverse funzioni, tra cui: - collegare il riferimento con un altro punto dello stesso documento - collegare una nota con il testo - collegare una parola con un filmato - collegare una porzione di immagine con un brano musicale In un sistema tradizionale il reperimento dei dati può avvenire solo secondo criteri ben definiti. In una struttura ipertestuale è invece possibile collegare fra di loro punti qualsiasi mediante l'uso di bottoni che, con un semplice clic del mouse, possono attivare un collegamento Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

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La navigazione La navigazione è un termine ormai di uso comune: indica il modo in cui si "legge" un ipertesto. Navigare significa spostarsi da un nodo all'altro seguendo i collegamenti predisposti dall'autore. È il lettore quindi a stabilire la "rotta" da seguire in base al proprio interesse o seguendo le analogie che i vari nodi gli suggeriscono. Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

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STRUTTURA DEGLI IPERTESTI Insieme dei nodi e dei collegamenti; rappresenta l'insieme dei percorsi logici che sono stati attivati. La struttura del prodotto ipermediale può essere fatta liberamente, durante la costruzione, solo quando i dati in gioco sono pochi, altrimenti è indispensabile prevedere una organizzazione della struttura in modo che le singole parti dell'ipermedia vengano fruite in modo corretto. Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

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STRUTTURA DEGLI IPERTESTI La struttura di un ipertesto si può classificare in almeno quattro tipi fondamentali: sequenziale ad albero o gerarchica semigerarchica a rete (ipertesto puro) Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

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Struttura sequenziale Questa struttura corrisponde ad un montaggio lineare dei nodi: dal nodo 1 si passa al 2, dal 2 si passa al Questa struttura può anche prevedere che l'utente possa saltare alcuni nodi, oppure che possa effettuare delle derivazioni. Da ciascun nodo si può accedere solo al successivo o al precedente. Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

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Struttura ad albero In questo caso siamo di fronte ad un tipo di struttura fortemente gerarchico dei nodi indipendentemente dalla specifica conformazione della struttura dell'albero. Le informazioni sono collocate a livelli distinti. Il nodo a livello superiore abilita al passaggio al nodo a livello inferiore. Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

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Struttura semigerarchica In una struttura ipertestuale semigerarchica le informazioni sono collocate a livelli distinti, ma i link permettono una navigazione parzialmente destrutturata all'interno di uno schema ad albero navigabile anche trasversalmente. Risulta quindi più flessibile rispetto alla precedente. Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

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Struttura a rete (ipertesto puro) Con questa strutturazione dei nodi si ha la massima flessibilità costruttiva e di consultazione. Rappresenta la massima esaltazione dell'associazione non lineare dei nodi. Le informazioni sono idealmente tutte allo stesso livello e i link permettono una navigazione completamente libera e destrutturata. Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

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Laboratorio di Strumentazione elettronica e Informatica Tipologia di navigazione Dalla struttura di un ipertesto dipende il tipo di navigazione all'interno dell'ambiente ipermediale stesso. Si possono individuare almeno tre tipologie diverse di navigazione associabili alle strutture precedentemente esaminate: Navigazione orizzontale Navigazione verticale Navigazione trasversale Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

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Navigazione orizzontale Si può parlare di navigazione orizzontale quando i link si configurano come collegamenti tra informazioni concettualmente assimilabili sullo stesso piano. Navigazione verticale Si può parlare di navigazione verticale quando i link si configurano come collegamenti tra informazioni concettualmente assimilabili a piani diversi. La navigazione verticale è tipica degli ambienti ipermediali ed è particolarmente usata come forma di interrelazione fra linguaggi differenti. Navigazione trasversale Si può parlare di navigazione trasversale quando i link si configurano come collegamenti tra informazioni poste su piani diversi, sia concettualmente  che in riferimento al tipo di linguaggio usato, sfruttando tuttavia associazioni logiche di idee. Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

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Laboratorio di Strumentazione elettronica e Informatica Fasi per la realizzazione di un Ipertesto Realizzare un ipertesto di una certa complessità richiede il passaggio attraverso le seguenti fasi (non necessariamente in questo ordine: definizione degli obiettivi ricerca dei materiali mappa concettuale editing studio dell'interfaccia assemblaggio test di funzionalità Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

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Definizione degli obiettivi: scelta dell'argomento destinatario (studenti, insegnanti, appassionati, vasto pubblico, .....) tipologia (intrattenimento, informazione, autoapprendimento, approfondimento, apprendimento guidato, ) supporto finale (floppy disk, CD-ROM, Internet, ....) individuazione delle competenze necessarie chi deve costruirlo (studenti, insegnanti, principianti, esperti, ) costituzione del gruppo di lavoro Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

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Ricerca dei materiali: Documentazione sull'argomento Individuazione dei contenuti Ricerca e raccolta dei materiali (libri, fotocopie, scritti, foto, filmati, ....) Elaborazione concettuale Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

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La mappa concettuale La mappa concettuale è la rappresentazione della struttura dell'ipertesto mediante un diagramma ad albero che descrive tutti i nodi e i collegamenti che si intendono attivare. La mappa è di fondamentale importanza in lavori di una certa complessità. Essa serve a garantire la coerenza logica dei collegamenti e permette di progettare una corretta navigazione. La navigazione ottimale è quella che garantisce un alto grado di libertà, mantenendo l'orientamento. È indispensabile che il lettore sappia in ogni momento dove si trova e non perda di vista le informazioni che stava cercando. Se la mappa concettuale non è ben strutturata, è alto il rischio di confusione e smarrimento.   Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

30 Laboratorio di Strumentazione elettronica e Informatica
Editing: Scelta del software da utilizzare integrazione e rielaborazione dei materiali raccolti scrittura dei testi importazione e rielaborazione delle immagini digitalizzazione audio e video Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

31 Laboratorio di Strumentazione elettronica e Informatica
Studio dell'interfaccia: Scegliere una veste grafica uniforme adottare una rappresentazione iconografica chiara e univoca scegliere sfondi, pulsanti, icone, caratteri tipografici verificare la lunghezza delle pagine curare il rapporto testo immagini scegliere suoni e musiche Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

32 Laboratorio di Strumentazione elettronica e Informatica
Assemblaggio: costruzione delle pagine assemblaggio dei diversi mezzi espressivi attivazione dei collegamenti riflessione sull'organizzazione dei contenuti e sull'interfaccia eventuali modifiche alla mappa concettuale Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010

33 Laboratorio di Strumentazione elettronica e Informatica
Test di funzionalità: verifica del corretto funzionamento di tutte le parti verifica dell'efficacia e della coerenza dell'interfaccia controllo sulla facilità d'uso del prodotto controllo sulla navigabilità del prodotto Vincenza Ferrara Marzo-Maggio 2010


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