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D. Lgs 81/08 e s.m.i. Accordo Stato Regioni 21.12.2011, Repertorio 221/CSR OHSAS 18001:2007 1 SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO.

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1 D. Lgs 81/08 e s.m.i. Accordo Stato Regioni 21.12.2011, Repertorio 221/CSR OHSAS 18001:2007 1 SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

2 Corso strutturato secondo gli argomenti previsti dall’Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011. Fermo restando che il “Preposto” deve avere effettuato tutta la formazione obbligatoria del Lavoratore, deve svolgere un corso di formazione particolare aggiuntiva di 8 ore sui temi specificati al punto 5 del suddetto Accordo. Corso comprensivo del documento per la verifica di apprendimento. 2 Struttura del corso

3 3 Indice del corso Principali soggetti del sistema di prevenzione aziendale coinvolti, compiti, obblighi e responsabilità Relazioni tra i soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione Definizione e individuazione dei fattori di rischio Incidenti e infortuni mancati SESSIONE 1 SESSIONE 2 Tecniche di comunicazione e sensibilizzazione dei Lavoratori, in particolare neoassunti, somministrati, stranieri. Valutazione dei rischi dell’azienda, con particolare riferimento al contesto in cui il Preposto opera. Individuazione misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione. Modalità di esercizio della funzione di controllo dell’ossrvanza da parte dei Lavoratori delle disposizioni di legge e aziendali in materia di SSL e di uso dei mezzi di protezione …..

4 Introduzione valutazione e gestione dei rischi. La Salute e Sicurezza dei Lavoratori viene tutelata mediante un approccio basato sulla valutazione e gestione dei rischi. Per attuare un’efficace valutazione dei rischi, tutte le persone coinvolte devono disporre di una buona conoscenza e comprensione del contesto giuridico, dei concetti, del processo di valutazione e del ruolo svolto dai soggetti principali interessati dal processo (lo schema che segue ne raffigura le principali fasi poi esplicitate nell’ambito del corso). 4

5 Schema del processo di valutazione dei rischi Gestione delle modifiche Definizione e individuazione dei Pericoli Valutazione dei rischi aziendali Definizione misure di controllo Applicazione delle misure di controllo 5 Sviluppo della metodologia Monitoraggio e riesame

6 Le misure di tutela conseguenti alla valutazione dei rischi comprendono l’obbligo di fornire ai Lavoratori adeguata informazione e formazione. Dobbiamo interiorizzare il concetto del miglioramento continuo della cultura di Impresa collocando la Salute e Sicurezza sul Lavoro in un livello alto della lista delle priorità aziendali. Pertanto dobbiamo gradualmente formarci e apprendere anche attraverso l’utilizzo di adeguati percorsi formativi. 6

7 7 Preposti Formazione particolare aggiuntiva cogente SESSIONE 1 Preposti Formazione particolare aggiuntiva cogente SESSIONE 1

8 Principali soggetti del sistema di prevenzione aziendale 8 DATORE DI LAVORO RLS RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA RSPP RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MEDICO COMPETENTE DIRIGENTI LAVORATORI/TRICI ASPP ADDETTI AL SERVIZIO AZIENDALE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ADDETTI GESTIONE EMERGENZE E PRIMO SOCCORSO PROGETTISTI, INSTALLATORI, MANUTENTORI, FORNITORI PREPOSTI

9 9 In XXXX il Datore di Lavoro è xxxxxx Formalmente il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore In concreto il soggetto che ha la responsabilità dell’Impresa, o Unità Produttiva, in quanto titolare dei poteri decisionali e di spesa Quindi una figura centrale (destinataria di obblighi e sanzioni rilevanti) che ha la responsabilità di istituire, programmare, governare, vigilare e verificare il sistema di prevenzione aziendale Il Datore di Lavoro

10 P ersona che in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del Datore di Lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa. I Dirigenti rappresentano l’alter ego del Datore di Lavoro nell’ambito delle competenze attribuite e nei limiti dei poteri decisionali e di spesa (eventuale) loro conferiti. In sostanza il Dirigente assume la veste di garante per la sicurezza nell’ambito della sfera di responsabilità gestionale attribuitagli in funzione del ruolo e questo a prescindere dal conferimento di poteri di spesa. 10 Il Dirigente (ai fini e agli effetti delle disposizioni del D.Lgs 81/08 e s.m.i.)

11 P ersona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali obbligatori previsti, designata dal Datore di Lavoro per coordinare il Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi. 11 In XXXX il RSPP è xxxxxx Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione

12 U n medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali obbligatori previsti per poter svolgere tale ruolo. E’ formalmente nominato dal Datore di Lavoro come collaboratore dello stesso e del RSPP, garantendone l’autonomia. Il Medico Competente è soggetto destinatario di sanzioni. 12 In XXXX il Medico Competente è Il Dr. xxxxxx xxxxxx Il Medico Competente

13 P ersona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende all’attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei Lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa. I Preposti sono i soggetti aziendali che sovrintendono l’attività di altri Lavoratori e suppliscono ad alcuni obblighi del Datore di Lavoro. 13 Il Preposto

14 S ono i Lavoratori ai quali è stato conferito l’incarico dell’attuazione: Delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze. Trattasi di un numero di persone sufficiente che: Hanno ricevuto una formazione specifica in funzione del livello di rischio incendio. Dispongono, se previsto, di un attestato di idoneità. Dispongono di attrezzature adeguate allo scopo. Agiscono, al bisogno, secondo il piano di emergenza aziendale stabilito. 14 Addetti alla gestione delle emergenze

15 P ersona eletta o designata per rappresentare i Lavoratori per quanto concerne gli aspetti della Salute e della Sicurezza durante il Lavoro. Il numero minimo di RLS nelle aziende (o Unità Produttive), fatte salve le decisioni in sede di contrattazione collettiva, è correlato al numero dei dipendenti e cioè: Fino a 200 dipendenti: 1 RLS; tra 201 e 1000 dipendenti: 2 RLS; oltre 1000 dipendenti: 6 RLS 15 In XXXX il /i RLS è/sono: xxxxxx Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)

16 P ersona che indipendentemente dalla tipologia contrattuale svolge una attività lavorativa nell’ambito dell’Organizzazione di un Datore di Lavoro, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un arte o una professione. Quindi destinatari della disciplina sono tutte le persone che prestano il loro lavoro alle dipendenze di altri. Anche se l’attività lavorativa è prestata a titolo di favore, il Lavoratore è beneficiario della tutela. 16 Il Lavoratore (ai fini della Salute e Sicurezza sul Lavoro)

17 17 Altri soggetti coinvolti e relativi obblighi Fabbricanti e Fornitori Progettisti dei luoghi e dei posti di lavoro e impianti Installatori e montatori Ditte con contratti d’appalto o di somministrazione o d’opera

18 18 Relazioni tra i soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione Relazioni tra i soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione

19 19 Preposti Formazione particolare aggiuntiva cogente SESSIONE 2 Preposti Formazione particolare aggiuntiva cogente SESSIONE 2

20 La corretta e puntuale circolazione delle informazioni all’interno dell’Organizzazione è fondamentale per garantire adeguati livelli di conoscenza delle problematiche e dei rischi aziendali generali e di quelli correlati alla propria mansione. Processi di comunicazione «scadenti» indeboliscono la sensibilizzazione delle persone nei confronti della SSL e assumono le caratteristiche di un moltiplicatore dei Livelli di Rischio in quanto aumentano la Probabilità di accadimenti pericolosi. 20 Tecniche di comunicazione e sensibilizzazione dei Lavoratori, in particolare neoassunti, somministrati, stranieri

21 La valutazione di tutti i rischi per la SSL (obbligo non delegabile del Datore di Lavoro) è la prima delle 21 misure generali di tutela elencate all’art. 15 del D.Lgs 81/08 e rappresenta il principale tema di confronto in sede di riunione periodica di cui all’art. 35 del Decreto. Questa importantissima attività deve essere svolta in modo dettagliato (secondo criteri definiti/documentati) per valutare, con il massimo rigore e in relazione alle fonti di pericolo censite, tutti i rischi correlati per la Salute e Sicurezza dei Lavoratori presenti nell’ambito dell’Organizzazione in cui prestano la propria attività. 21 Valutazione dei rischi dell’azienda, con particolare riferimento al contesto in cui il Preposto opera.

22 L’individuazione/definizione delle misure di controllo dei rischi identificati è una fase obbligatoria del processo di valutazione dei rischi. Di fatto la conoscenza dei pericoli e l’individuazione dei rischi associati nonché la loro valutazione, sono soltanto gli elementi di conoscenza sui quali fondare un sistema per gestire la sicurezza. Questo significa che a valle della valutazione devono essere individuate e programmate azioni per eliminare o ridurre quei rischi ritenuti di livello non accettabile e su quelli dove è possibile intervenire per garantirne il miglioramento. L’obiettivo? Ridurre attraverso azioni concrete il «monte rischi» o quantomeno portare a un livello «accettabile» il rischio residuo. 22 Individuazione misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione

23 Questa parte chiude il corso dal quale in ultima sintesi è emerso che: Il conseguimento di valide condizioni di Salute e Sicurezza nell’ambiente di Lavoro richiede un’attenta/capillare valutazione dei rischi e quindi consapevolezza, partecipazione, rigore e il massimo impegno di tutte le componenti aziendali. Ciò nonostante l’accordo Stato Regioni inserisce come ultimo argomento del programma formativo, il tema della vigilanza nei confronti dei Lavoratori al sistematico rispetto delle disposizioni …. Perché ? Perché i comportamenti delle persone sul lavoro, spesso sono purtroppo «discutibili» indebolendo, se non addirittura vanificando, tutti gli sforzi fatti in materia di tutela della SSL. 23 Modalità di esercizio della funzione di controllo dell’osservanza da parte dei Lavoratori delle disposizioni di legge e aziendali in materia di SSL e di uso dei mezzi di protezione collettivi e individuali messi a loro disposizione

24 Il presente documento è un estratto dell’ intero corso di formazione. Per poter ricevere tutti i contenuti non esitare a contattarci al: Tel. 0575/680374 Fax 0575/681700 Mail info@quemi.com Un nostro collaboratore risponderà alle vostre domande e vi fornirà informazioni utili per l’acquisto del materiale.info@quemi.com 24


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