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ANNO SCOLASTICO PROGETTO SPERIMENTAZIONE

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Presentazione sul tema: "ANNO SCOLASTICO PROGETTO SPERIMENTAZIONE"— Transcript della presentazione:

1 ANNO SCOLASTICO 2001-2002 PROGETTO SPERIMENTAZIONE
“CURRICOLO VERTICALIZZATO” VIVES II INValSI INSIEME PER RAPPORTO DI RICERCA MICRORETE KALATSCUOLA CALTAGIRONE ISTITUTO COMPRENSIVO ”A. NARBONE” (SCUOLA POLO) LICEO CLASSICO “B. SECUSIO” I.P.S.IA. “C.A. DALLA CHIESA” A.N.F.E. ANNO SCOLASTICO

2 Negoziare un linguaggio comune
RAPPORTO di RICERCA della MICRORETE KALATSCUOLA sulla sperimentazione in itinere del curricolo verticalizzato Anno Scolastico 2001/2002 Il gruppo di lavoro della microrete, dopo i primissimi approcci, che sono serviti a focalizzare gli aspetti globali delle varie realtà scolastiche, e a trovare un comune intento sul termine “curricolo”, ha subito evidenziato difficoltà comunicative scaturenti dalla non sempre pianificata “padronanza di “linguaggio”. Ciò perché i docenti provenivano da realtà scolastiche alquanto diverse e diversificate tra loro, sia per il tipo di utenza che per la tipologia di “indirizzo”(scuola dell’ infanzia, elementare, media IPSIA, liceo, ANFE). (vedi allegato n .1) Se è vero, come sostiene nella “Pragmatica della comunicazione umana” Watzlawich, che “ la comunicazione è uno scambio di informazioni e di influenzamento reciproco che avviene all’interno di un determinato contesto o sistema”, è altrettanto vero che i docenti della microrete hanno avvertito il bisogno di: Strategie adoperate: Consultazione di testi (1) Autoformazione (consultazione di fonti ad hoc) Acquisizione di un glossario comune Negoziare un linguaggio comune (1) ”La costruzione del curricolo e la funzione della scuola di base” di A.Monasta “Verso i nuovi curricoli della scuola di base” di F. Frabboni e G. Cerini “Competenze e currricoli, prime riflessioni”, Fonte:Ministero P.I. “Construire des compètences dès l’ècole”, di P. Perrenoud “La valutazione delle competenze nella scuola”, di M. Pellerey

3 Per dare risposta agli interrogativi è stata attenzionata dai docenti
Con esperienze sul campo:” per vivere la realtà scolastica del singolo segmento della microrete" Decodificare messaggi inerenti al curricolo di ogni segmento scolastico ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? Riformulare e descrivere contenuti al fine di avviare la costruzione del curricolo verticalizzato Per dare risposta agli interrogativi è stata attenzionata dai docenti l' analisi dei bisogni del “Territorio” e delle “Singole realtà scolastiche della microrete”

4 CONTESTO TERRITORIALE
SOCIO-ECONOMICO Area del Calatino Il “calatino” è un’area interna della Sicilia orientale nella quale convivono quindici municipalità legate da omogeneità storiche, culturali ed economiche e da comuni problemi avviati, nell’ultimo decennio, a soluzione mediante strategie di sviluppo locale. (vedi allegato n. 2)

5 REALTA’ DEI SINGOLI SEGMENTI SCOLASTICI DELLA MICRORETE
L’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A. Narbone” è ubicato nel cuore del centro storico della città di Caltagirone e congloba:la scuola dell’infanzia statale, la scuola elementare statale e la scuola media statale ed è anche sede del centro territoriale n.8 per l’educazione degli adulti. La scuola dell’infanzia ha sede in due plessi: uno al centro storico, in un palazzo patrizio del settecento “Reburdone”; l’altro a Granieri (frazione del comune di Caltagirone con circa cinquecento abitanti) , ove è sita anche la scuola elementare. La scuola media ha sede in un monumentale edificio, già ex convento dei gesuiti, sede di università e del liceo classico “B. Secusio”, oggi ristrutturato secondo i moderni canoni architettonici che ne esaltano l’antica bellezza. Gli alunni della “scuola” appartengono ad una fascia socio-economica medio- bassa con reddito modesto, con salario limitato generalmente al solo capo famiglia. La scuola , nell’ambito dell’offerta formativa e in relazione al tipo di utenza, si propone come “cabina di regia” in grado di creare un network, che utilizzi il tessuto sociale per migliorare le forme di appartenenza, il radicamento e l’istituzionalità educativa del territorio.

6 Il LICEO GINNASIO STATALE “ B
Il LICEO GINNASIO STATALE “ B. Secusio”, sito nella parte di nuova espansione della città, si prospetta come una realtà atta a soddisfare le istanze di una vasta area, il cui bacino d’utenza si estende ai paesi limitrofi. Considerate le richieste del territorio, proteso verso una realtà di professioni e di microimprenditorialità, l’istituzione scolastica del liceo ha vissuto e vive l’esigenza di un ammodernamento culturale concretizzata in una mini e in una maxi sperimentazione linguistica, al fine di favorire l’inserimento dei giovani nel comparto socio-economico. Il 50% degli alunni del liceo vive il pendolarismo, che, genera problematiche con conseguenti approcci non sempre sereni con la “realtà- scuola” le quali determinano insuccesso scolastico ed esiguo senso di aggregazione.

7 L’ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO I. P. S. I. A. “C. A
L’ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO I.P.S.I.A. “C.A. Dalla Chiesa” opera nel territorio a partire dall’anno scolastico 1960/61. Si caratterizza per l’accoglienza di alunni provenienti da diversi paesi limitrofi per cui il pendolarismo è alquanto diffuso. Gli allievi per la maggior parte provengono da una realtà socio-economica agricola e artigianale, hanno spesso alle spalle qualche anno di ripetenza scolastica, pertanto la loro età anagrafica non sempre corrisponde con quella scolastica. Spesso alcuni di loro sono impegnati in attività lavorative pomeridiane. La realtà scolastica accoglie numerosi alunni portatori di handicap ai quali si dà la possibilità di acquisire una qualifica professionale spendibile per la loro integrazione nel mondo del lavoro. Quale centro di formazione culturale e di promozione della crescita personale degli alunni si propone di far raggiungere a tutti gli allievi quattro fondamentali finalità educative: Essere se stessi Vivere con gli altri Sapere e saper fare Acquisire competenze e abilità professionali

8 L’A.N.F.E. opera da diversi anni nel settore della formazione professionale e dell’emigrazione ed è presente in quasi tutto il territorio nazionale. L’A.N.F.E., come Centro di Caltagirone, è ubicata in via Pollicino, in una zona del centro storico della città, denominata Acquanuova, densamente popolata e ricca di monumenti di pregiato valore artistico e storico. Il Centro di Formazione promuove ed organizza corsi innovativi, in sintonia con le indicazioni che provengono dal mondo del lavoro, per consentire l’inserimento nei vari circuiti produttivi di un numero sempre crescente di giovani. L’intervento formativo è rivolto ad una larga fascia di utenza che comprende: Giovani di età superiore ai 14 anni Lavoratori occupati e disoccupati Pensionati

9 ASPETTATIVE DELLE FAMIGLIE
All’analisi dei bisogni del “territorio” e delle “singole realtà scolastiche” si sono associate: ASPETTATIVE DELLE FAMIGLIE ASPETTATIVE DEI DOCENTI -approcci facilitati con le istituzioni scolastiche -formazione educativo-didattica spendibile -percorsi didattici flessibili per una scuola più disponibile al “saper fare” ASPETTATIVE DEGLI ALUNNI -maggiore disponibiltà al cambiamento -capacità di lavorare in team interiorizzazione della la nuova realtà scuola riconoscimento della propria professionalità stabilire modalità di relazione diverse con e tra gli studenti -percorsi flessibili e motivanti -maggiore autonomia -maggiore disponibiltà al dialogo tra alunni e tra alunni-docenti-famiglie -formazione educativo-didattica spendibile -spazi più significativi di relazione Le “aspettative” delle famiglie, dei docenti e degli alunni sono valide per i tutti i segmenti scolastici e sono scaturite dalla individuazione delle crucialità che hanno indotto il gruppo di lavoro a riflettere e interrogarsi su: Punti di forza che caratterizzano ogni singolo segmento scolastico Punti critici che si risolvono nel curricolo sommerso Punti critici non risolti che si amplificano sul versante “alunno- famiglia” e sul versante “ docenti” ( Vedi allegato n. 3) Tutte le riflessioni e le interrogazioni che il gruppo di lavoro si è posto hanno avuto come fonti: Esperienze professionali Analisi della realtà sociale in cui gli “alunni” oggi vivono Notizie attinte da fonti varie e variegate (dialoghi con gli alunni, stampa, mass- media, incontri con psicologi, ecc.) che fanno parte della realtà del “quotidiano vivere” POF delle singole scuole della microrete Incontri con le famiglie Esperienza diretta del vissuto degli alunni Incontri istituzionalizzati (consiglio di classe,collegio dei docenti ,consiglio d’istituto) Incontri seminariali e supporti episodici da parte dell’INValSI

10 DOCUMENTI - SONDAGGI - ESPERIENZE PROFESSIONALITA’
Hanno favorito un proficuo momento di crescita dei docenti che, nell’approcciarsi ai singoli contesti scolastici, hanno vissuto positiva crescita “ qualitativa”, difficile da trasferire con dati “quantitativi”. Nel declinare le “azioni-ricerca” si è fatto uso di uno strumento “dialogico”, rinunciando a scelte di rilevazioni comunemente definite “oggettive”, anche se è pur vero che non sono mancati momenti di verifica e di valutazione. I gruppi di lavoro si sono riuniti sia nell’ambito dei singoli segmenti scolastici, per meglio analizzare aspetti legati alla singola istituzione, che nell’ambito della microrete, per rafforzare e condividere l’esperienza maturata in progress. Dopo una attenta e negoziata riflessione, sia sulle fonti consultate che su tutto il materiale, strutturato e non, in possesso dei docenti, il gruppo di lavoro ha enucleato alcuni aspetti che ha ritenuto indispensabili per l’avvio alla costruzione del curricolo verticalizzato: (Vedi allegato n. 4) PUNTI DI FORZA PUNTI CRITICI non risolti che si amplificano PUNTI CRITICI che si risolvono nel curricolo sommerso SUL VERSANTE alunni docenti famiglie

11 Nello scandagliare i bisogni menzionati e al fine di meglio leggere
le risorse del territorio e la realtà socio-culturale in cui le singole scuole operano si ci è avvalsi di: documenti socio-economici elaborati dal Comune di Caltagirone e principalmente “URBAN 2” (vedi allegato n.2) documenti socio-economici dell’ “area del calatino” ( perché le realtà scolastiche dell’I.P.S.I.A., del Liceo Classico e dell’A.N.F.E. vivono il pendolarismo di docenti e studenti) POF delle singole scuole della microrete Esperienza professionale dei Dirigenti Scolastici Esperienza professionale dei docenti Modelli espliciti ed impliciti, manifesti e latenti , che sono connessi alla professione docente e al sistema di istruzione ( esperienze maturate a seguito di altre sperimentazioni vissute nei singoli segmenti scolastici: sperimentazione Brocca; esperienze di tutoraggio; corsi di formazione; scambi culturali e gemellaggi; stage; IRRSAE Sicilia; rapporti con la B.D.P. Variabili che interagiscono nell’attività professionale Incontri seminariali e supporti episodici da parte dell’INValSI Fonti varie (vedi allegato n.5)

12 AVVIO ALLA SCELTA DELLA MACROCOMPETENZA
L’èquipe di lavoro nell’approcciarsi alla scelta della macrocompetenza ha tenuto presente la definizione dell’OCSE secondo la quale: “Competenza è saper far fronte a situazioni complesse, che comporta non solo il possesso di conoscenze e abilità, ma anche strategie per l’applicazione di tali conoscenze o abilità, nonché emozioni e atteggiamenti adeguati e una efficace gestione di tali componenti, che sono: cognitive-motivazionali-etiche-sociali”. Tale scelta è stata operata perché la si è valutata più consona al prosieguo del progetto e per evitare che le variegate scuole di pensiero, che a tale riguardo pullulano, potessero velare la ”valenza di competenza”. Il gruppo di lavoro ha condiviso che educazione ed istruzione nella modalità di insegnamento sono inscindibili e che tale simbiosi deve essere presente nella prassi di lavoro per la crescita formativa degli alunni. Dall’analisi dei test somministrati agli alunni (vedi allegato n.6), dai dati ricavati dalla dispersione scolastica, dai confronti con i rappresentanti dei genitori dei consigli di classe, dai referenti dei progetti di “educazione alla salute”, dall’esperienza professionale, dagli input che provengono dai mass-media e dagli spaccati sociali, i docenti del gruppo di lavoro della microrete hanno rilevato che gli studenti vivono: INCERTEZZA E DISAGIO SCARSA AUTOSTIMA MANCANZA DI SENSO DI RESPONSABILITA’ DIFFICOLTA’ RELAZIONALI DIFFICOLTA’ AD OPERARE SCELTE DIFFICOLTA’ A VIVERE LA SFERA AFFETTIVA DIFFICOLTA’ A COLLABORARE SCARSA AUTONOMIA PERSONALE DIFFICOLTA’ AD ORIENTARSI

13 Alla luce di quanto fino ad ora esposto e dopo attenta riflessione e valutazione l’èquipe di lavoro ha ritenuto idoneo per l’utenza della microrete individuare la seguente macrocompetenza SENSO DI APPARTENENZA Per intervenire su quei “nodi cruciali” analizzati in precedenza e per implementare: Finalità: “STAR BENE CON SE STESSI.” “STAR BENE A SCUOLA E CON GLI ALTRI.” Al fine di : costruire un tessuto di esperienze, di conoscenze, di socializzazione, di valori, che permetta agli alunni di sperimentare realtà “certe” e “spendibili” in un contesto in cui l’incertezza è condizione epistemologica ed esistenziale che influenza i saperi e le opzioni determinare negli studenti autostima, autovalutazione, motivazione, esperienze di gruppo, capacità di apprendimento, di comunicazione e organizzazione. (Vedi allegati n. 7 e n. 8)

14 FORMAZIONE DOCENTI I docenti dell’èquipe di lavoro della microrete,nel proseguo della progettazione della macrocompetenza “Senso di appartenenza”, per trovare risposte a domande e dubbi che hanno alimentato riflessioni e sovvertito certezze, hanno avvertito la necessità di avere “fonti” ed esperienze concrete a cui “attingere”, per trasferire nella realtà del contesto-classe di ogni singolo segmento scolastico e di ogni singolo alunno: autostima, autovalutazione, motivazione, esperienze di gruppo, capaci di favorire la fruizione di comunicazioni-relazionali, finalizzate a star bene con se stessi e nel gruppo. Grazie alla disponibilità della Scuola Polo, i docenti hanno preso “parte-attiva” ad un corso di formazione di ben 46 ore. L’obiettivo del Corso è stato: “Formare i docenti alla e nella pratica concreta”, in vista della attuazione del progetto. A tal fine ”il docente si è formato per formare” e per trasferire la propria professionalità e le proprie competenze in situazioni-relazionali. E’ doveroso sottolineare che non si è trattato del consueto ed obsoleto corso di formazione, infatti i docenti sono stati parte attiva nell’apprendere ciò che praticamente avrebbe costituito la struttura portante del progetto e che ha profondamente inciso sulla organizzazione dello stile di insegnamento/apprendimento diverso e variegato rispetto a quello che tende a caratterizzare, ancora oggi, l’attività didattica.

15 STAR BENE CON SE STESSI E NEL GRUPPO
Il Corso di Formazione ha avuto come tema E’ stato coordinato da due psicologhe ed ha visto impegnati di volta in volta, in base all’argomento affrontato, esperti nel settore. Argomenti del Corso: Contenuti: comunicazione verbale e non verbale; gli stili della comunicazione; la comunicazione efficace (Il metodo di Gordon); la relazione. Metodologia: input teorici ed esercitazione pratiche in gruppo STAR BENE CON SE STESSI E NEL GRUPPO COMUNICAZIONE E RELAZIONE DANZATERAPIA LE TAPPE EVOLUTIVE E IL DISAGIO IMMAGINI NELLA DIDATTICA

16 Metodologia: input teorici ed esercitazione pratiche in gruppo
Contenuti: gruppo di lavoro-lavoro di gruppo; il circle time; le tecniche di educazione psico-emotiva e di educazione corporea; il Metodo Integrato. Metodologia: input teorici ed esercitazione pratiche in gruppo Contenuti: dalla famiglia allargata a quella nucleare; le dinamiche familiari; il ruolo del genitore e dell’insegnante nella promozione del sano sviluppo del soggetto in età evolutiva Ogni incontro è stato caratterizzato da esigui input teorici e da molta esercitazione pratica , singola e di gruppo. Per i docenti è stata una formazione alquanto positiva, sia come crescita professionale che come crescita umana dello “star bene insieme”. Infatti hanno sperimentato, prima degli alunni, il valore e l’importanza del gruppo. PROCESSI E DINAMICHE DI GRUPPO GRUPPO CLASSE TECNICA DELLA DRAMMATIZZAZIONE SCUOLA E FAMIGLIA DALL'ATTIVITA' GRAFICA ALLA NARRAZIONE

17 AREA DI INTERVENTO PRIORITARIA DEL PROGETTO
PEDAGOGICO-DIDATTICA FORMAZIONE/AUTOFORMAZIONE PROFESSIONALITA’ DOCENTE AREA funzionale di Supporto 1: AMMINISTRATIVA Lavoro di organizzazione e supporto alle attività di ricerca svolto dal personale delle segreterie delle scuole della microrete. PUNTI DEBOLI: non sempre adeguata la collaborazione da parte del personale di alcune segreterie. N.B. La non sempre adeguata collaborazione, sebbene non i tutti i segmenti scolastici, è stata determinata da una certa perplessità nei confronti della novità rappresentata dal progetto. AREA funzionale di Supporto 2: GESTIONALE Lavoro di organizzazione, coordinamento e sostegno durante le fasi di progettazione, sviluppo del progetto svolto dal dirigente della scuola polo, dal docente referente della microrete e dai docenti dello staff delle altre scuole coinvolte. La gestione organizzativa e materiale è stata curata dalla scuola polo “A. Narbone” che, insieme all’I.P.S.I.A., ha dato piena disponibilità ad accogliere nei propri locali i docenti della microrete in occasione delle molteplici riunioni. Disponibilità da parte della scuola “A. Narbone” per l’uso di strumenti e materiali, strutturati e non, necessari per la predisposizione e l’organizzazione del progetto. Disponibilità da parte della scuola “A. Narbone” di risorse professionali Disponibilità da parte della scuola “A. Narbone” a rendere le informazioni necessarie all’avvio ed la prosieguo delle attività fruibili a tutti i soggetti coinvolti.

18 PUNTI DEBOLI: non tutte le scuole hanno risposto adeguatamente alla realizzazione del progetto a causa del poco tempo a disposizione per comprendere, elaborare, far proprio e realizzare un progetto assolutamente innovativo e da sperimentare. N.B. La risposta non sempre adeguata in tutte le scuole della microrete può imputarsi alla iniziale difficoltà dei docenti direttamente coinvolti nel progetto a intravedere i risultati finali e, di conseguenza, a quella maggiore dei docenti e di altro personale delle scuole non direttamente coinvolti sebbene non in tutti i segmenti scolastici, è stata determinata da una certa perplessità nei confronti della novità rappresentata dal progetto. Le famiglie sono state informate nella fase iniziale circa il progetto e le sue finalità, suscitando interesse e disponibilità alla collaborazione. Disponibilità alla pubblicizzazione della microrete da parte della scuola polo “A. Narbone” PUNTI DEBOLI: la collaborazione non si è tuttavia concretizzata per l’esiguità del tempo a disposizione, in quanto il progetto è stato reso operativo solo nella seconda parte dell’anno scolastico. Il mancato coinvolgimento delle famiglie nelle varie fasi del progetto è attribuibile alla iniziale difficoltà a intravedere il percorso e il traguardo da partecipare e condividere.

19 AREA PRIORITARIA PEDAGOGICO DIDATTICA
L’area prioritaria o ritenuta più forte dalla microrete è stata quella: PEDAGOGICO DIDATTICA Tale priorità è derivata dalle indagini iniziali sul contesto socio- territoriale, dall’analisi dei dati, dalla conseguente scelta degli obiettivi e dalla condivisione delle finalità della macrocompetenza, dalla necessità di innalzare la qualità dell’istruzione e della formazione, per stimolare l’apprendimento e la crescita umana degli alunni. E’ fondamentale che l’alunno sia motivato, che voglia apprendere!!! I docenti del gruppo di lavoro hanno elaborato dei percorsi educativo-didattici in continuità orizzontale e verticale, centrati sull’evoluzione e maturazione progressiva dell’identità personale degli allievi nei vari segmenti scolastici. Tutto ciò al fine di costruire una dinamica di apprendimento consapevole, attiva e spendibile, dove il senso di appartenenza diventi realmente e quotidianamente oggetto di esperienza e condivisione.

20 Istituto Comprensivo “A. Narbone” Scuola dell’ Infanzia “Reburdone”
ATTIVITA’ DIDATTICA IN SITUAZIONE Tutte le esperienze proposte agli alunni sono state , come già detto, prima vissute dai docenti attraverso un training per l’azione Istituto Comprensivo “A. Narbone” Scuola dell’ Infanzia “Reburdone” Esemplificazione di attività didattica in situazione: “Dal disegno al racconto” Data : 13/05/02 sez.B anni 3 dalle ore 9,00 alle ore 10,30 insegnante Napolitano Data : 17/05/02 sez.F anni 3 dalle ore 9,00 alle ore 10,30 insegnante Pulvirenti Obiettivi : -Comprendere ed esprimere emozioni e sentimenti -Assumere iniziative personali e svolgere consegne autonomamente -Acquisire sicurezza verso se e verso gli altri. Strumenti : -Carta per disegno -Colori a matita -Colori a cera -Tempera e pennelli


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