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I tipi ideali di ricerca

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Presentazione sul tema: "I tipi ideali di ricerca"— Transcript della presentazione:

1 I tipi ideali di ricerca
Evoluzione dei metodi dell’usabilità I tipi ideali di ricerca Prof. Michele Visciola

2 gli argomenti Search Browse Search Engine Optimization
Sistemi di classificazione Faceted Folksonomies

3 Architettura delle informazioni – premessa 1
Qual è l’obiettivo di un buon sistema di organizzazione delle informazioni? Permettere di conseguire un equilibrio tra la spinta a recuperare il maggior numero di informazioni disponibili per non perdere in salienza, ed il rischio di essere imprecisi, proprio per la quantità di dati Facilitare il “sensemaking” (costruzione di significati)

4 Architettura delle informazioni – premessa 2
Per poter progettare un sistema seguendo i principi di buona organizzazione e di buona presentazione è necessario chiedersi come viene cercata l’informazione. E’ utile cioè distinguere tra le differenti euristiche che governano il nostro comportamento di ricerca di informazioni nella Rete

5 I tipi ideali di ricerca
Si tratta: a) della “ricerca orientata dagli obiettivi” search esplorativa a domanda risposta b) della “ricerca orientata dai contenuti” browse c’è una risposta? esaustiva

6 Ricerca orientata dagli obiettivi
Il profumo dell’informazione o “modalità esplorativa” E’ caratterizzata da una notevole precisione nell’individuare gli item informativi utili per il piano di attività in corso. Siamo guidati da bisogni di informazione specifici, ben identificati e soddisfabili, sebbene le risposte possano essere non univoche. Sappiamo come procedere secondo un percorso piano e sequenziale, quasi logico. Le nostre azioni sono coordinate dall’obiettivo che stiamo perseguendo, che ci permette di esplorare la disponibilità di informazioni utili es: acquistare una bottiglia di vino rosso DOCG es: scegliere un viaggio in crociera es: organizzare una vacanza in Sardegna

7 Ricerca orientata dagli obiettivi
Modalità: “a domanda ... risposta” Si tratta di un bisogno di informazione molto ben definito, per il quale si può formulare una domanda ed ottenere una risposta univoca. Questa modalità ha in comune con quella esplorativa la chiarezza del bisogno informativo che spinge l’individuo a ricercare l’informazione. Tuttavia, si differenzia perché la risposta nella modalità esplorativa è meno definitoria e chiusa. Ha difatti la caratteristica di aprire nuove possibilità di azione e di ricerca tese a soddisfare il bisogno di informazione originario. es: valore al cambio del dollaro es: il meteo a Parigi es: il MIB di Milano alla chiusura della Borsa

8 Search e S.E.O. più del 50% della ricerca di informazioni in Internet e nei siti, comincia tramite una interrogazione del motore di ricerca I motori di ricerca formano dei cataloghi o “Web directory” in cui è possibile definire/tenere conto delle categorie di classificazione secondo le caratteristiche dell’informazione presente nel sito metadata keyword full text La gran parte dei motori di ricerca oggi permette infatti di formare degli algoritmi di “indexing”

9 Search e S.E.O. I motori di ricerca svolgono al meglio il loro lavoro, quando facilitano i comportamenti di ricerca controllata dagli obiettivi, se permettono cioè di realizzare un buon incontro tra strategia di presentazione delle informazioni nel sito ed i bisogni di ricerca delle persone La scienza che si è andata definendo in questi ultimi anni in questo settore è chiamata Search Engine Optimization

10 Search e S.E.O. Obiettivo delle attività di ottimizzazione dei motori di ricerca acquisire la sensibilità necessaria per catturare il linguaggio dei bisogni di informazione far emergere un contenuto dal mare dei contenuti concorrenti simili La possibilità di condizionare i comportamenti dei motori di ricerca come Google, ha spinto alcuni ad utilizzare tecniche aggressive che, per quanto efficaci, lasciano molti dubbi sull’opportunità e sulle conseguenze di queste scelte. E’ il caso di quei siti che riescono ad “indovinare” le parole più utilizzate dagli utenti nelle query ai motori di ricerca e quindi organizzano tutto il sistema dei link e della titolazione delle pagine intorno a queste parole chiave per far salire ai primi posti le pagine che si vuole assolutamente mettere in risalto

11 Search e S.E.O.

12 Search e S.E.O.

13 S.E.O. Per ottimizzare le risposte date dai motori di ricerca occorre seguire alcune regole semplici che quasi tutti i motori di ricerca riescono a valorizzare: Vocabolari controllati riempire la pagina di contenuto testuale, ridurre il peso dei Kilobyte in ogni pagina, utilizzare codici sorgente puliti avvalendosi dei CSS (Cascading Style Sheet) porre grande attenzione al titolo della pagina e delle intestazioni e sotto-intestazioni, nelle prime righe del testo redigere una sintesi di 20 parole dei contenuti della pagina, progettare la regolarità dei link; segni e segnali devono essere interpretabili in modo inequivocabile, non perdere il controllo sull’evoluzione dell’ipertesto nel sito, in modo che anche all’esterno si percepisca questa sorta di ritmo armonioso ed aumenti la reputazione del sito stesso in forza dell’attrattività che questa regolarità riesce a generare I tentativi di incrementare la capacità di attrarre traffico nel sito tramite una pura ottimizzazione dell’uso delle parole chiave e dei metadata risultano però presto maldestri se il sito non presenta una cura dei contenuti e delle forme di rappresentazione prescelti. Riuscire ad attrarre traffico senza soddisfare le aspettative di facilità di navigazione ed offrire la semplicità necessaria per poter estrarre informazione utile dal rumore non produce comunque quel circolo virtuoso necessario perché il sito si affermi stabilmente e fornisca utilità agli utenti così come agli “strateghi” SEO

14 Ricerca orientata dai contenuti
Elevata incertezza sulle informazioni disponibili e necessarie per portare a termine un piano di azioni/interazioni: Due modalità: “C’è una risposta?” organizzare un viaggio avvalendosi dei mezzi di trasporto pubblico “ricerca esaustiva” voglio sapere tutto quanto è noto e rilevante sulle balene azzurre

15 Architettura delle Informazioni - Cenni
Un’architettura delle informazioni è un sistema per dare un’organizzazione ai contenuti informativi. Questi sistemi possono essere distinti in schemi ed in strutture dell’organizzazione Gli schemi dell’organizzazione dell’informazione definiscono le caratteristiche comuni dei contenuti informativi Le strutture definiscono invece le relazioni tra contenuti informativi

16 Architettura delle Informazioni - Cenni
E’ utile inoltre distinguere tra due forme differenti di schemi: schemi di tipo esatto. esempio, un listino di pezzi di ricambio di un autoveicolo, si caratterizzano per essere distribuiti secondo categorie ben definite e mutuamente escludenti (ad esempio, numero categorico del pezzo, matricola, descrizione, appartenenza). Non è possibile confondere i contenuti, poiché non vi è alcuna ambiguità nella loro organizzazione. es: gatto e leone (rispett. felini e pantere; entrambi felidi) Ovviamente, come risulta chiaro dall’esempio, lo stesso contenuto può essere rappresentato secondo punti di vista oppure secondo criteri organizzativi differenti. Tuttavia, il risultato dello schema non cambia. Altri esempi di schemi esatti sono l’organizzazione cronologica degli articoli dei quotidiani o delle riviste; l’organizzazione della mappa di un territorio geografico

17 Architettura delle Informazioni - Cenni
schemi di tipo ibrido riflettono l’ambiguità del linguaggio e la varietà delle espressioni linguistiche e culturali. Nella vita di tutti i giorni sono più utili degli schemi esatti perché aiutano a definire cosa stiamo cercando, quando abbiamo bisogno di questo tipo di aiuto Una organizzazione plurima degli argomenti e delle categorie rende coniugabili una infinità di percorsi di ricerca polisemie (più significati collegati: es: finestra) sinonimie (più parole con lo stesso significato)

18 I sistemi di “classificazione a faccetta”
Strutture relazionali Queste strutture di informazioni presentano un certo interesse poiché rendono prevedibile la composizione di un sistema di classificazione e facilitano l’orientamento, pur non presentando un’organizzazione stabile e monolitica. Se ben utilizzati, questi sistemi rendono semplice la rappresentazione visiva dell’informazione

19 I sistemi di “classificazione a faccetta” (caratteristiche e vantaggi)
Nel caso dei sistemi di “classificazione a faccetta”, il documento è archiviato in base ad una descrizione delle caratteristiche. In questo modo il documento mantiene una sua stabilità nella struttura, anche qualora questa dovesse evolversi e cambiare. Ciò vuol dire che per trovare il documento non occorre conoscere la categoria o le categorie all’interno delle quali il documento è classificato. Queste categorie possono pertanto evolvere e cambiare senza inficiare la rintracciabilità e l’identità del documento. In virtù di questa flessibilità, diventa “economico” e conveniente aggiungere altre faccette ogni qualvolta sia necessario. Inoltre eventuali modifiche alla gerarchia non presenterebbero serie controindicazioni

20 I sistemi di “classificazione a faccetta” (caratteristiche e vantaggi)
Questo sistema di classificazione gioca infatti sulla ridondanza della descrizione. Un documento può essere descritto in molteplici forme. Tutto ciò facilita soprattutto la ricerca orientata dai contenuti (browse), in quanto ciascun elemento della descrizione può essere riferito ad altri elementi del sistema di classificazione, le facce o gli attributi di un oggetto o documento. Nel Web ciò si traduce nella disponibilità di una molteplicità di percorsi per raggiungere uno stesso documento. Un utente può navigare attraverso queste faccette o classi di descrizioni ed arrivare esattamente al documento ricercato.

21 Classificazione a faccette
Se desidero selezionare una bottiglia di vino rosso tra quelle che hanno conseguito un ottimo giudizio sulla qualità e non superano il costo di 20 dollari (figura 1), il sistema a faccette mi permette di scegliere tra le 122 proposte e di restringere la selezione permettendomi di scegliere fra la località, il colore, l’etichetta (figura 2). Scegliendo l’Italia mi propone quindi 8 bottiglie fra le quali posso effettuare un’ulteriore selezione (figura 3), fino alla definitiva, se desidero assaggiare una bottiglia di vino rosso del Friuli Venezia Giulia (figura 4)

22 il sito Wine.com ha un sistema di classificazione a faccette che permette di focalizzare la ricerca restringendo le categorie dalle quali selezionare il prodotto

23 Il sito Wine.com permette di restringere il percorso di navigazione e di selezionare una bottiglia secondo una molteplicità di percorsi.

24 La navigazione può restringersi ulteriormente scegliendo la regione di produzione del vino con le caratteristiche preselezionate

25 La scelta finale di una bottiglia di vino rosso italiana con una quotazione superiore a 90 ed un costo inferiore a 20 euro

26 Classificazione a faccette
Il sistema di classificazione a faccette è assolutamente compatibile sia con il sistema gerarchico sia con quello ipertestuale Rispetto a questi ultimi presenta dei vantaggi perché riduce il senso di smarrimento provocato dalla navigazione in profondità nell’ipertesto. E’ preferibile, dunque, utilizzare il sistema a faccette tutte le volte che i contenuti informativi del sito presentano una multidimensionalità che non può essere ridotta a poche categorie descrittive

27 Folksonomy social tagging
delicious flickr il sistema di classificazione è prodotto per se stessi, ma diventa utile anche agli altri stabilità dopo i 100 tag per un “bookmark” evoluzione spontanea e flessibilità “Basic level”: termini e parole variano lungo un continuum di significati, da meno specifico a più specifico (a differenza di sistemi di classificazione sovraordinati e sottordinati). es: cane è un livello basic per la maggioranza di persone più di quanto possa esserlo “beagle” oppure “dalmata” esperti usano un livello basico di maggiore specificità


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