La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Gestione della classe Plenaria del 9 marzo 2015.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Gestione della classe Plenaria del 9 marzo 2015."— Transcript della presentazione:

1 Gestione della classe Plenaria del 9 marzo 2015

2 Se Mediante Lavoro individuale Compiti a casa per studio
Studio prevalentemente come ripetizione dei contenuti Interrogazione o verifica scritta Qualche ricerca, lavoro di gruppo, approfondimento personale L’obiettivo è portare gli allievi ad un buon livello di apprendimento di contenuti disciplinari

3 L’obiettivo è costruire una comunità di apprendi-mento
L’Apprendimento è un fatto sociale, avviene nel confronto e nello scambio (Vygotskij) L’apprendimento si costruisce se c’è la libera adesione del soggetto che apprende L’apprendimento è significativo se riconosciuto come importante per la propria vita Ma se L’obiettivo è costruire una comunità di apprendi-mento (CM 3/2015) Apprendimento cooperativo e laboratoriale

4 «ripensare il modo di fare scuola» ma …. da dove cominciamo?
.. cambiare programmi, finalità, ecc. non serve, se dentro l’aula tutto rimane come prima .. é dentro l’aula che deve avvenire il cambiamento…. … che comincia dalla qualità delle pratiche quotidiane, che spesso fanno la differenza

5 Dentro l’aula: gestire la classe
Cosa vuol dire «gestione della classe?» Quali sono i problemi che incontro? Durante quali attività? In quali momenti della giornata scolastica?

6 Dalle regole alle procedure
La scuola si focalizza sulle regole, spesso espresse come divieti: Non si parla durante la lezione Non si esce spintonando i compagni Non si arriva in ritardo Non si corre nei corridoi ecc. Le regole sono necessarie: rispettare compagni e docenti, studiare e fare i compiti, ecc.

7 L’insegnante le discute con gli alunni e le fa votare
L’idea di fondo è: mettiamo tranquilli gli alunni così possiamo insegnare Le regole possiamo anche condividerle, ma sull’insegnamento comanda l’insegnante! In realtà così non funziona, perché apprendimento e relazioni sono strettamente collegati Si tratta di organizzare i diversi aspetti della vita scolastica facendo partecipare attivamente gli alunni.

8 La gestione della classe: puntare sulla responsabilità
Elaborare procedure con gli alunni per gestire i tempi intermedi: pause, bagno, mensa, merenda, ingresso/uscita, cambio docenti, uso laboratori ed attrezzature Per gestire i momenti di ascolto e concentrazione: lezione, lavoro individuale, lavoro in gruppo, lavoro di coppia, verifiche Condividere le procedure con i colleghi, concordare criteri comuni di gestione

9 La gestione della classe: puntare sulla responsabilità
L’informazione degli alunni: il planning delle attività Incarichi: chi fa che cosa, riti e routines Il lavoro personale Il metodo di studio Le procedure condivise I ruoli del docente La diversificazione dell’insegnamento I raggruppamenti Lavorare in contemporanea Ruotare le attività L’uso dei materiali didattici Pannelli, cartelloni, poster I compiti a casa Esercitazioni e compiti autentici (situazioni-problema CM 3/2015)

10 La gestione della classe: puntare sulla responsabilità
Procedure e Problem Solving Per realizzare procedure, per avviare percorsi di ricerca, per affrontare e risolvere insieme agli alunni problemi di gestione e di apprendimento, è opportuno l'uso del modello delle 4R.  E' una strategia di problem - solving che possiamo far conoscere ai ragazzi e ai bambini ed utilizzare con loro.

11 Le 4 R: una modalità fondata sull’action - research
Riflettere e Progettare Realizzare (agire) Revisionare (valutare, rivedere, valorizzare) Redigere (scrivere / documentare)

12 100 modi per gestire la classe

13 1 - ATTEGGIAMENTI E STRATEGIE DEL DOCENTE Marzano e Marzano (2003)
Informare e saper negoziare le attività e gli obiettivi con gli allievi dare agli allievi la possibilità di definire i propri obiettivi dare preventivamente agli studenti una rubrica di obiettivi relativi all’argomento / percorso da affrontare, in modo da renderli consapevoli del significato dell’attività presentare gli argomenti in anticipo (qualche giorno prima ad esempio) dare materiale per una prima ricognizione in modo da assistere alle lezioni con qualche informazione sull’argomento

14 1 - ATTEGGIAMENTI E STRATEGIE DEL DOCENTE (Marzano e Marzano 2003)
parlare con gli allievi dei loro interessi salutare singolarmente e per nome ciascun allievo individuare un piccolo gruppo di alunni e parlare con loro a pranzo discutere di avvenimenti che coinvolgono i propri studenti (musica, giochi, sport, ecc.) complimentarsi per i successi extrascolastici salutare ciascuno quando entra e quando esce dalla classe (alla porta).

15 1 - ATTEGGIAMENTI E STRATEGIE DEL DOCENTE (Wolk 2003)
gestire dello spazio in modo che l’insegnante possa muoversi e andare vicino a ciascun alunno attribuire la proprietà di idee e suggestioni agli alunni incoraggiare tutti a partecipare alle discussioni mettere in atto atteggiamenti avalutativi

16 Scegliere Importanza della scelta di prendere le decisioni, di essere responsabile del proprio apprendimento (spesso è già tutto deciso dai docenti, dai programmi, ecc.) insegnare la responsabilità, dare competenze

17 SCEGLIERE NELL’ ATTIVITA’
Decidere le modalità di esecuzione di compiti (rispetto ad un argomento: un approfondimento, un testo riassuntivo, un poster, una presentazione) Decidere le modalità di organizzare una ricerca Decidere sugli spazi da impiegare Decidere sull’organizzazione del tempo Decidere gli esercizi da fare Decidere i compiti a casa (Austria)

18 Presentare, illustrare
Presentare il proprio lavoro ai genitori Presentare le attività della classe Allestire mostre Allestire make learning visibile

19 PROGETTARE E VALUTARE Progettare insieme un’attività
Costruire assieme criteri valutativi Costruire prove di autovalutazione Elaborare rubriche di valutazione

20 1 - INDICAZIONI PER LA GESTIONE DELL’ AULA
pianificare bene la giornata scolastica evitare tempi morti evitare interruzioni evitare disturbi, proteggere l’aula dare 30 sec. - 1 minuto prima di rispondere ad una domanda

21 2 - INDICAZIONI PER LA GESTIONE DELL’ AULA
Evitare il comportamento «alzare la mano» quando possibile Evitare quando è possibile il comportamento «parlo a tutti» (chi di voi mi sa rispondere, bambini, state attenti, ragazzi alzatevi in piedi, ragazzi state zitti); preferire il comportamento personalizzato Evitare che il docente mischi più comportamenti

22 3 - INDICAZIONI PER LA GESTIONE DELL’AULA
arrivare almeno 10 minuti prima a scuola per entrare in sintonia con l’attività preparare per tempo i materiali per far lavorare gli alunni avere sempre a disposizione attività di riserva

23 4 - INDICAZIONI PER LA GESTIONE DELL’AULA
gestire in modo fluido il passaggio da un’attività all’altra (evitare le transizioni lunghe, disturbanti) avere chiaro quello che si intende fare nella giornata e condividerlo con gli allievi evitare di voler controllare tutto

24 1 - I RITMI DELLE ATTIVITÀ
Spaced repetition: dopo un certo intervallo viene riproposto quel determinato materiale di apprendimento che era stato oggetto di una precedente attività Spacing effect: si impara meglio se le attività vengono organizzate per brevi step e riprese successivamente per tempi più lunghi, piuttosto che lavorare intensamente per un breve tempo Stacco: si impara meglio se le attività sono intervallate da brevissimi stacchi che impegnano aree diverse del cervello e l’intera dimensione corporea, piccole danze, ascolto di musica, breve conversazione mirata

25 accoglienza / ingresso salutare dando la mano
RITI accoglienza / ingresso salutare dando la mano «warm up» entrare in funzione presentare la giornata (settimana, anno) – il timetable i ritmi: quanto dura un’attività? Lo sforzo di considerare i tempi la sintesi e la conclusione

26 RAGGRUPPAMENTI DEGLI ALUNNI
Insegnamento diversificato Lavoro ai tavoli e agli angoli con diversi raggruppamenti Lavoro cooperativo: divisione dei compiti per gruppi, per singoli, per coppie Lavoro individuale, di coppia, di gruppo Rotazione AUTONO Autonomia Relazione Partecipazione Responsabilità Flessibilità Consapevolezza (CM 3/2015)

27 Le modalità di risposta (sottolineare, esprimere emozioni, domande)
LEZIONE FRONTALE Inizio Mostrare, spiegare La discussione A turno Le modalità di risposta (sottolineare, esprimere emozioni, domande) Parlare, scrivere La conclusione I tempi

28 GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DELL’AULA
Gli spazi, gli arredi, la disposizione L’ordine e l’organizzazione La comunicazione visuale (lo spazio verticale) La voce Le consegne I materiali ……

29 La gestione della classe: puntare sulla responsabilità
L’informazione degli alunni: il planning delle attività Incarichi: chi fa che cosa, riti e routines Il lavoro personale Il metodo di studio Le procedure condivise I ruoli del docente La diversificazione dell’insegnamento I raggruppamenti Lavorare in contemporanea Ruotare le attività L’uso dei materiali didattici Pannelli, cartelloni, poster I compiti a casa Esercitazioni e compiti autentici (situazioni-problema CM 3/2015)


Scaricare ppt "Gestione della classe Plenaria del 9 marzo 2015."

Presentazioni simili


Annunci Google