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MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing Il Poggio 58036 Sassofortino.

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Presentazione sul tema: "MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing Il Poggio 58036 Sassofortino."— Transcript della presentazione:

1 MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing Il Poggio 58036 Sassofortino (GR) tel. & fax 0564.567.118 mobile 333.2456.338 www.marcogalleri.it marco@marcogalleri.it 1 SCANSAFATICHE Estratti da La psicologia dello scansafatiche di N. Guéguen su Mente & Cervello del maggio 2015 Edizione del maggio 2015

2 2 MARCO GALLERI Teoria e Pratica d’Azienda. www.marcogalleri.it

3 3 La pigrizia sociale L’effetto Ringelmann Gli studi di Ingham Studi successivi Pigrizia di anticipazione Sei strategie pratiche INDICE DI QUESTA PRESENTAZIONE MARCO GALLERI Teoria e Pratica d’Azienda. www.marcogalleri.it

4 La "pigrizia sociale" è un fenomeno riconosciuto dagli psicologi secondo cui le persone lavorano meno quando fanno parte di un gruppo. Perché darmi da fare se il mio contributo non è preso in considerazione? Gli altri se la caveranno comunque, sostiene il «pigro sociale». La pigrizia sociale 4 MARCO GALLERI Teoria e Pratica d’Azienda. www.marcogalleri.it

5 Il concetto di pigrizia sociale risale agli anni settanta. Inizialmente era noto come effetto Ringelmann, dal nome di un agronomo di fine Ottocento che studiò l'efficienza dei sistemi di traino dei buoi. Maximilien Ringelmann aveva osservato che, riunendo diversi buoi, la loro forza nel trainare un aratro non era superiore alla somma delle loro forze individuali. Decise dunque di riprodurre la propria osservazione su alcune squadre di tiro alla fune, all'epoca molto in voga nei villaggi e nelle feste paesane, e notò che le prestazioni dei singoli partecipanti diminuivano con l'aumentare della dimensione delle squadre. In particolare l'energia spesa da un singolo partecipante si dimezzava nel momento in cui costui faceva parte di una squadra di otto persone. L’effetto Ringelmann 5 MARCO GALLERI Teoria e Pratica d’Azienda. www.marcogalleri.it

6 Tre quarti di secolo più tardi lo psicologo Alan G. lngham stabilì che il fenomeno era invece dovuto a un bias, ovvero un pregiudizio psicologico. Il team mise alla prova l'effetto Ringelmann ricreando una situazione in cui un partecipante tirava la corda assieme a un gruppo composto da un minimo di uno a un massimo di cinque falsi «tiratori», i quali fingevano soltanto di tirare. Riuscirono così a misurare separatamente la forza del partecipante e a osservare che questa era inferiore a quella trasmessa in assenza di comparse. Cosa ancora più grave, la forza calava man mano che il numero di tiratori aumentava. Gli studi di Ingham 6 MARCO GALLERI Teoria e Pratica d’Azienda. www.marcogalleri.it

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8 In seguito, altre ricerche hanno confermato la tesi del bias psicologico. In determinate circostanze le prestazioni individuali si riducono quando gli individui si trovano in un gruppo in cui tutti i membri devono svolgere lo stesso compito, anche se questo non un grande sforzo a livello cognitivo (p. es. gridare o applaudire). Numerosi studi successivi hanno confermato che la presenza di altre persone può spingerci a ridurre il rendimento individuale. In ambito sportivo, Jeffrey Miles e Jerald Greenberg, hanno calcolato che, su una stessa distanza di nuoto, le performance sono migliori nelle gare individuali rispetto alla staffetta. Osservazioni analoghe sono state applicate anche alla corsa. 8 MARCO GALLERI Teoria e Pratica d’Azienda. www.marcogalleri.it Studi successivi

9 Il solo fatto di sapere che la performance sarà valutata collettivamente sembra ridurre i coinvolgimento e la motivazione dei singoli. la pigrizia sociale è influenzata da diversi fattori individuali, culturali e situazionali, ed è compito del manager saperli gestire al meglio e optare, in base alle circostanze, per attività individuali o collettive. Spetta a lui creare le condizioni che favoriscano il rendimento individuale anche nei contesti di gruppo. Nella prossima diapositiva sei strategie pratiche con un corollario ovvio: anche quando si lavora in gruppo non ci si deve dimenticare di valorizzare il singolo, evitare che le cattive abitudini diventino consuetudini e tenere conto delle differenze di carattere, poiché esistono persone più felici di altre di lavorare per la collettività. Pigrizia di anticipazione 9 MARCO GALLERI Teoria e Pratica d’Azienda. www.marcogalleri.it

10 1.Creare coinvolgimento: i contributi individuali non saranno trascurati. 2.Responsabilizzare i singoli: il gruppo viene penalizzato se le prestazioni individuali sono insufficienti. 3.Riorganizzare i gruppi di lavoro, non appena compaiono i primi sintomi di pigrizia sociale. 4.Identificare i più motivati, utili per il buon funzionamento del gruppo. 5.Accerchiare i narcisisti (convinti di essere superiori) in gruppi di lavoro più ristretti. 6.Tener conto del contesto culturale: individualismo occidentale e collettivismo orientale. Sei strategie pratiche 10 MARCO GALLERI Teoria e Pratica d’Azienda. www.marcogalleri.it

11 ANALISI STRATEGICHE PIANI D’AFFARI E OPERATIVI SOLUZIONI ORGANIZZATIVE SELEZIONE E GESTIONE DEI COLLABORATORI SUCCESSIONE GENERAZIONALE RICERCHE DI MERCATO COSTRUZIONE DELL’IMMAGINE CORSI PER IMPRENDITORI MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing MARCO GALLERI strategia organizzazione comunicazione marketing Il Poggio 58036 Sassofortino (GR) tel. & fax 0564.567.118 mobile 333.2456.338 www.marcogalleri.it marco@marcogalleri.it Grazie per l’attenzione 11


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