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IL GUSTO DELLA MEMORIA:

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Presentazione sul tema: "IL GUSTO DELLA MEMORIA:"— Transcript della presentazione:

1 IL GUSTO DELLA MEMORIA:
LA SAGGEZZA POPOLARE E IL SUO FONDAMENTO STORICO - ANTROPOLOGICO Raffaella Vitale

2 Il Proverbio (dal latino proverbium) è una locuzione popolare che racchiude in forma per lo più breve un concetto, un pensiero o un saggio avvertimento, frutto dell’ esperienza. Viene espresso generalmente in rima, o mediante un’ assonanza o una allitterazione e lo si può trovare in più lingue diverse. E’definito: saggezza dei popoli ed i padri li insegnano ai figli e li tramandano così di generazione in generazione rappresentando il buonsenso popolare, la sua filosofia , le sue virtù. Lo studio dei proverbi si chiama paremiologia.

3 La Paremiologia Ha una tradizione molto antica in ogni parte del mondo e se ne trova riferimento perfino nella Bibbia. Ascoltare, parlare, leggere devono essere fatti con gioia, con desiderio, con curiosità, solo così potranno essere dei veri strumenti di consolidamento e di crescita della cultura popolare. Queste letture proverbiali ci danno un vero prodotto di casa nostra. Le sentenze, i proverbi, i detti, le esclamazioni, i modi di dire, gli aneddoti, le frasi, le leggende che sono state snocciolate in queste pagine, si trovano, in gran parte, nell'ambito del dire nel nostro territorio e sono, tutt'ora, patrimonio della cultura popolare. La propria cultura linguistica non deve essere limitata ad una pura acquisizione strumentale, ma deve essere anche maturazione personale, sviluppo della creatività, piacere e divertimento intesi come segni concreti del nostro star bene con noi stessi e con gli altri.

4 Proverbi sull’Alimentazione
Antonio, 73 anni di Ovindoli pensionato, faceva il pilota - “La gallina ha fatto l’ uovo e il gallo strilla che gli fa male il sedere” - “Pan’ e mazzarell’ fa la moij’ e li fij’ bell’” - “Un cavaliere tra due dame fa la parte del salame”

5 “La gallina ha fatto l’ uovo e
il gallo strilla che gli fa male il sedere” Spiegazione: Proverbio usato quando qualcuno si vanta di un successo ottenuto con il lavoro di un altro. Il padrone di casa, ad esempio, facendo vedere la propria abitazione ben tenuta e pulita ai suoi amici, si lamenta della fatica che ci vuole per tenerla in quelle condizioni. La moglie allora, che è quella che si sobbarca di fatica, interviene dicendo questo proverbio.

6 “Pan’ e mazzarell’ fa la moij’ e li fij’ bell’”
Traduzione: “Pane e botte fan la moglie ed i figli belli” Spiegazione: Il padre, capo assoluto della famiglia, non deve limitare il suo dovere a procurare il pane quotidiano, ma anche educare i figli, se necessario, anche con il bastone. La moglie è qui associata solo a scopo canzonatorio.

7 “Un cavaliere tra due dame
fa la parte del salame” Questo detto gli è stato insegnato da un suo amico di Firenze, infatti, è un detto tipicamente toscano. Interpretazione: Indica l’ uomo tra due donne che per timidezza o insicurezza di carattere, corteggia le due donne senza risolvere con ambedue.

8 - “Pentolin delle lasagne, ora ride ora piange”
Francesca, 65 anni di Firenze, faceva la maestra - “Pentolin delle lasagne, ora ride ora piange” - “Arancino” - “Come pane e cacio”

9 “Pentolin delle lasagne,
ora ride ora piange” Spiegazione: Cantilena canzonatoria per un bambino che passa con grande facilità dal sorriso alle lacrime e viceversa. Origine: Modo di dire molto diffuso soprattutto nelle campagne del Valdarno e del Senese.

10 “Arancino” Interpretazione:
Si dice a Firenze di chi è intrattabile, poco disposto a fare concessioni e anche piuttosto tirato quanto a generosità. Spiegazione: Come gli arancini sono aranci non venuti a perfetta maturità, così per significare che uno è tutt’ ora acerbo e poco pratico in un’ arte o disciplina suol dirsi familiarmente che è arancino.

11 “Come pane e cacio” Spiegazione:
D’ amore e d’ accordo: solo un paragone ghiotto e universale come quello del pane e del formaggio può esprimere tanta armonia. Il formaggio, del resto, nella mitologia popolare, è sempre uno degli ingredienti essenziali della sopravvivenza.

12 Giuseppe, 73 anni di Gaeta, faceva il muratore
- “Pe na magnate de maccarune te faje arrubbà la sorella” - “Un occhio alla gatta e uno al pesce” - “Topo bagnato nell’ olio”

13 “Pe na magnate de maccarune
te faje arrubbà la sorella” Origine e Spiegazione: Un tempo la festa di nozze era una rara occasione per partecipare ad una lauto pranzo la cui portata base principale erano i maccheroni al forno. La frase in tono di scherzoso rimprovero si rivolge al fratello minore di una sposa, il quale la darebbe via per sempre in cambio di una semplice mangiata di maccheroni, un godimento passeggero della gola. Interpretazione: In realtà il motto è solitamente diretto a coloro che si lasciano prendere per la gola, che si fanno ingannare dallo specchietto per le allodole, che abboccano all’ amo dei pesci.

14 “Un occhio alla gatta e uno al pesce”
Spiegazione: Significa seguire attentamente due azioni contemporanee, come la massaia che frigge il pesce e deve stare attenta non solo alla padella, ma anche alla gatta in agguato, pronta a rubargliene qualcuno.

15 “Topo bagnato nell’ olio”
Spiegazione: E’ l’ immagine di una persona che, sorpresa dal temporale, resta bagnata fradicia dai capelli ai piedi. Interpretazione: Lo stesso motto vale per un giovanotto molto ricercato nel vestire e con i capelli lucidi di brillantina.

16 www.proverbi-italiani.com (consultato il 15/04/2010)
BILBLIOGRAFIA: Libro Cantagalli,R.,Guida di detti: loro origini e significati,Sugar Editore, 1980 (consultato il 15/04/2010)


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