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IL TRATTAMENTO FISIOTERAPICO:

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Presentazione sul tema: "IL TRATTAMENTO FISIOTERAPICO:"— Transcript della presentazione:

1 IL TRATTAMENTO FISIOTERAPICO:
DALLA PREVENZIONE ALLA RIABILITAZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI CASERTA 12/13 DICEMBRE Problematiche Gestionali e Assistenziali del Cardio-Operato IL TRATTAMENTO FISIOTERAPICO: PRIMA, DURANTE E DOPO S. Celardo DPT di Cardiologia - U.O. di Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

2 Pazienti Cardio-Operati Candidati al Trattamento Riabilitativo
By-Pass Sostituzione valvolare Trapianto cardiaco DPT di Cardiologia - U.O. di Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

3 Ruolo fondamentale della riabilitazione del paziente cardioperato è sostenuto da :
Kinesiterapia respiratoria tendente a: favorire il recupero della capacità respiratoria ridotta dall’intervento CCH prevenire le complicanze bronco-polmonari per la ridotta ventilazione Tecniche per il ripristino della capacità funzionale del paziente DPT di Cardiologia - U.O. di Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

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5 Complicanze broncopolmonari
Ristagno delle secrezioni Atelettasia Infezioni pneumoniche Insufficienza respiratoria DPT di Cardiologia - U.O. di Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

6 Cause che favoriscono le complicanze broncopolmonari
Il dolore conseguente all’incisione chirurgica e la paura di deiscenza delle suture impediscono le normali escursioni respiratorie e la tosse con conseguente ristagno di secrezioni bronchiali Alterazioni polmonari indotte da periodi prolungati di CEC (microembolie del letto capillare con microemorragie ed edema della membrana alveolare) DPT di Cardiologia - U.O. di Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

7 Il programma riabilitativo si compone di due fasi:
Fase preoperatoria, importante per: l’aspetto informativo e di supporto psicologico (aiutarli a lenire la paura e gestire il proprio disagio) l’insegnamento di esercizi da utilizzare nel periodo post operatorio Fase post-operatoria : - precoce (in terapia intensiva) - tardiva (post-intensiva) DPT di Cardiologia - U.O. di Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

8 Kinesiterapia preparatoria all’intervento CCH
kinesiterapia respiratoria esercizi posturali esercizi espettoranti e drenaggio posturale tosse controllata mobilizzazione attiva degli arti inferiori passaggi posturali corretti DPT di Cardiologia - U.O. di Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

9 Chinesiterapia respiratoria:
Esercizi di respirazione toracica e diaframmatica Scopi: - potenziare la mobilità toracica - ridurre i movimenti abnormi - migliorare la funzione polmonare - correggere eventuali asimmetrie toraciche Modalità: gli esercizi sono eseguiti in decubito laterale destro e sinistro cominciando da quelli diaframmatici e proseguendo con quelli costali di espansione basale e apicale DPT di Cardiologia - U.O. di Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

10 Rieducazione diaframmatica
inspirare lentamente dal naso, indirizzando l’aria nell’addome apnea di alcuni secondi espirare lentamente dalla bocca, sgonfiando l’addome durata: 30 min. (10’ in dec. sup. – 10’ dec. lat. dx – 10’ in dec. lat. sx) DPT di Cardiologia - U.O. di Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

11 Esercizi posturali: Impegnano gruppi muscolari preposti al mantenimento di una corretta postura Scopo: consentire l’espansione ottimale del torace e dei polmoni durante la fase di allettamento postoperatorio mediante: la posizione eretta del tronco per facilitare il respiro diaframmatico la simmetria delle spalle l’ allineamento spalla-anca per evitare scoliosi antalgiche DPT di Cardiologia - U.O. di Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

12 Esercizi espettoranti
Nei pazienti bronchitici cronici e bronchiettasici per favorire l’espettorazione si procede con manovre di: - percussione toracica - movimenti vibratori durante la fase di espirazione - in caso di abbondanti secrezioni difficili da eliminare si ricorre al drenaggio posturale. DPT di Cardiologia - U.O. di Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

13 Respirazione degli Apici
Far mettere le mani dietro la nuca con i gomiti in avanti e all’altezza delle spalle Inspirare profondamente dal naso portando i gomiti lateralmente il più possibile Espirare dalla bocca soffiando e portando le braccia alla posizione di partenza

14 Respirazione Costale Tenere i gomiti piegati a 90°, e le braccia appoggiate all’altezza dell’epigastrio con i pugni chiusi Inspirare profondamente dal naso portando nello stesso tempo le braccia sempre piegate lateralmente e in avanti Espirare soffiando e portando la braccia alla posizione di partenza e cercando con esse di favorire l’espirazione

15 TOSSE CONTROLLATA Modalità
Inspirazione profonda con contenimenro del torace Espirazione a bocca aperta pronunciando il suono AAAAH!! b) Tempi Più volte al giorno, a seconda delle entità delle secrezioni bronchiali

16 PREVENZIONE DELLE TROMBOEMBOLIE

17 TECNICA DI VERTICALIZZAZIONE

18 Fisiokinesiterapia in terapia intensiva CCH
La terapia respiratoria inizia al ripristino dello stato di coscienza del pz.con lo scopo di favorirne l’autonomia respiratoria. - posizione ortopnoica a letto - corretta postura del torace - esercizi di respirazione diaframmatica - vibrazione toracica - esercizi espettoranti e tosse controllata - mobilizzazione passiva arti inferiori DPT di Cardiologia - U.O. di Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

19 in media 10 min. da ripetersi ogni 2 ore
DURATA DELLA SEDUTA in media 10 min. da ripetersi ogni 2 ore in caso di secrezioni dense, va aumentata l’intensità del trattamento ai pazienti che rimangono intubati e collegati per tempi prolungati al ventilatore automatico, il fisioterapista pratica comunque il massaggio vibratorio toracico in fase espiratoria DPT di Cardiologia - U.O. di Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

20 Valutazione funzionale
funzione respiratoria ipostenie muscolari contratture muscolari asimmetrie toraciche solidità dello sterno guarigione delle ferite DPT di Cardiologia - U.O. di Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

21 Fase post-operatoria tardiva: dalla 3^ alla 10^ gg
Per il riadattamento alla vita normale, vengono praticate in progressione: tenere la posizione seduta deambulare eseguire ginnastica respiratoria diaframmatica mobilizzazione attiva del cingolo omerale e del rachide cervicale massoterapia dei muscoli cervicali e dorsali Un incremento della frequenza cardiaca oltre il 20% costituisce un criterio di rivalutazione dell’esercizio DPT di Cardiologia - U.O. di Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

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24 Particolari attenzioni in considerazione del recente intervento
La sternotomia e le ferite da safenectomia (nei primi 15 giorni è opportuna una mobilizzazione non impegnativa) L’anemia spesso presente può creare uno stato di facile stancabilità Ipertono simpatico ( causa di fini tremori e frequenze cardiache elevate anche a riposo) Tachicardia o fibrillazione atriale ( spesso a regressione spontanea) DPT di Cardiologia - U.O. di Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

25 Complicanze e cause di interruzione della riabilitazione
pleuriti e pericarditi reattive (solo eccezionalmente controindicano la riabilit.) patologie respiratorie (atelettasie polmonari o altoposizione di un emidiaframma richiedono un impegno di ginnastica respiratoria più prolungato ma non controindicano il ciclo riabilitativo aritmie ipercinetiche (in alcuni casi ritardano la riabilitaz. ma non la controindicano insufficienza cardiaca (solo in rari casi controindica la riabilit.) suppurazione della ferita e la diastasi sternale (controindicano la ginnastica respiratoria, ma non gli altri esercizi) anemizzazione (ritarda il ciclo riabilitativo)

26 Trapianto cardiaco 1^ fase
3° gg. dall’intervento CCH mobilizzazione passiva (10 min. x 2) ginnastica respiratoria (5 min. x 2) 6° al 15° gg. mobilizzazione attiva (10-15 min. x 2) ginnastica respiratoria ( min. x 2) 16° al 30° gg. - treadmill vel. 2 Km/h (5-15 min.) DPT di Cardiologia - U.O. di Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

27 Trapianto cardiaco 2^ fase
30°-40° gg. ginnastica respiratoria 20 min. calistenica min. treadmill o cyclette 20 min. Durata del programma: 6-8 settimane Intensità: carico individualizzato sulla percezione della fatica del paziente considerando i valori della scala di Borg DPT di Cardiologia - U.O. di Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

28 Riabilitazione ambulatoriale (accoglienza)
Valutazione clinica e funzionale da parte del cardiologo DH (esami di laboratorio, ECG, test ergometrico, ecocardiogramma,esame spirometrico, Rx torace) Compilazione dettagliata di una scheda del paz.(anamnesi e dati personali, parametri clinici e strumentali, fattori di rishio CV, programma riabilitativo. U.O. Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

29 Accoglienza in palestra
Conoscenza del pz.e valutazione del grado di indipendenza funzionale informazioni sul programma di training fisico e raccolta di notizie riguardanti: attività lavorativa (manuale o non manuale) abitudini dietetiche e comportamentali nell’alimentazione abitudine al fumo livello di attività fisica globale stress eccessivo U.O. Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

30 Programma riabilitativo
Training fisico Sedute collettive di educazione alla salute Incontri individuali mirati a dare al paziente il supporto psico-comportamentale, specifico, finalizzato al controllo dei fattori di rischio CV U.O. Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

31 Sedute di educazione sanitaria per i pazienti ed i loro familiari
Informazioni specifiche da parte del dietista, dello psicologo,del cardiologo e del fisioterapista riguardanti: conoscenza dei fattori di rischio e progressione della malattia educazione alimentare sospensione del fumo gestione dello stress importanza dell’attività fisica quotidiana U.O. Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

32 Gestione del follow-up
Calendario di appuntamenti mensili per i successivi sei mesi per le seguenti valutazioni: mantenimento dell’effetto training evoluzione dei comportamenti alimentari entità della riduzione dei livelli lipidici ematici controllo dell’ipertensione, sovrappeso e diabete sospensione del fumo benessere psico-fisico U.O. Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA

33 Personale paramedico Fondamentale una adeguata collaborazione al programma di prevenzione secondaria, riguardante la correzione di tutti i fattori di rischio cardiovascolari legati allo stile di vita del paziente: - alimentazione scorretta - abitudine al fumo - stress eccessivo - sedentarietà U.O. Cardiologia Riabilitativa – A.O. CASERTA


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