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Lo Stato per Max Weber “Lo Stato è quella comunità umana che entro un determinato territorio pretende per sé (con successo) il monopolio dell’uso della.

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Presentazione sul tema: "Lo Stato per Max Weber “Lo Stato è quella comunità umana che entro un determinato territorio pretende per sé (con successo) il monopolio dell’uso della."— Transcript della presentazione:

1 Lo Stato per Max Weber “Lo Stato è quella comunità umana che entro un determinato territorio pretende per sé (con successo) il monopolio dell’uso della forza legittima” (Weber 1919) Analisi dell’opinione pubblica ( )

2 I tipi di potere legittimo
“Vi sono tre tipi puri di potere legittimo. La validità della sua legittimità può essere di carattere”: Razionale Tradizionale Carismatico (Weber 1922) Analisi dell’opinione pubblica ( )

3 La razionalizzazione della vita sociale e politica
“Lo Stato […] con una costituzione razionalmente promulgata, con un diritto razionalmente costituito, con un’amministrazione diretta da impiegati specializzati secondo regole razionalmente enunciate, solo il moderno Occidente lo conosce …” (Weber 1904) Analisi dell’opinione pubblica ( )

4 Il potere razionale-legale
Credenza nella legalità di ordinamenti statuiti, formali e impersonali Stato moderno occidentale Amministrazione burocratica “Il modo formalmente più razionale di esercizio del potere” Competenze, specializzazione, principio di efficienza Analisi dell’opinione pubblica ( )

5 Il potere tradizionale
Credenza quotidiana nel carattere sacro di tradizioni valide da sempre Legittimità e obbedienza alla persona del signore designata dalla tradizione e vincolata alla tradizione Continuità del potere ordinario Patrimonialismo come sottotipo del potere tradizionale Analisi dell’opinione pubblica ( )

6 Il potere carismatico Dedizione straordinaria al carattere sacro o alla forza eroica o al valore esemplare di una persona Qualità straordinarie del leader, inaccessibili ai più Potere straordinario e “rivoluzionario” Situazioni di crisi (preesistenti e/o attivate da leader) Lenin, Hitler, Gandhi Scomparsa del capo carismatico? Istituzionalizzazione del movimento Analisi dell’opinione pubblica ( )

7 La legittimazione carismatica in democrazia
Manifestazioni concrete del potere Tipi “misti” Carisma in un quadro razionale-legale? Riconoscimento pubblico come fondamento di legittimità democratica Elezioni plebiscitarie come riconoscimento Caso delle primarie presidenziali Analisi dell’opinione pubblica ( )

8 La relazione complessa fra leader carismatico e partiti
Partiti di notabili e parlamentari soffocano il carisma “Questa eliminazione del carisma riesce di solito facile all’impresa di partito,e riuscirà sempre facile in America anche nel caso di una realizzazione delle presidential primaries su base carismatica plebiscitaria, appunto perché la continuità dell’impresa specialistica in quanto tale rimane superiore all’incantamento emotivo degli eroi. Soltanto condizioni straordinarie potrebbero condurre il carisma alla vittoria sull’impresa” (Weber 1922) Ma la “macchina” di partito è essenziale per l’investitura plebiscitaria del leader Analisi dell’opinione pubblica ( )

9 Le basi emotive della legittimazione carismatica
L’impatto emotivo del leader sulle masse “Si può ben dire che la situazione attuale sia una dittatura basata sullo sfruttamento e l’emotività delle masse” (Weber 1919) “La massa come tale pensa unicamente fino al dopodomani, poiché, come ci insegna l’esperienza, essa è di continuo esposta all’influenza del momento, puramente passionale e irrazionale” (Weber 1918). Analisi dell’opinione pubblica ( )

10 Democrazia burocratica vs. carismatica
A. Cavalli (1981) a) Democrazia “acefala” Dominio dei politici di professione senza vocazione Rappresentanza proporzionale “Regno delle fazioni” b) Democrazia con un leader Un capo che si appoggia sulla macchina plebiscitaria del partito Analisi dell’opinione pubblica ( )

11 Lo stato “neo-patrimoniale”
Da Medard, J.F. (1991) - L'Etat néo-patrimonial en Afrique noire Analisi dell’opinione pubblica ( )

12 Mosca, Pareto, Michels: I teorici delle élite
Dalla teoria weberiana della legittimità > riconoscimento collettivo della leadership politica da parte delle nuovo masse di cittadini Allo studio delle élite di governo > la separazione tra governanti e governati Analisi dell’opinione pubblica ( )

13 G. Mosca ( ) Critica della tripartizione aristotelica dei tipi di governo (monarchia, aristocrazia, democrazia) Ogni forma di governo e di potere si fonda, inevitabilmente, su un gruppo minoritario organizzato che domina una maggioranza non organizzata I principi auto-giustificativi del dominio: la formula politica Analisi dell’opinione pubblica ( )

14 La classe politica Requisiti d’accesso alla classe politica
Una classe dirigente ereditaria? Forza d’inerzia, cristallizzazione, obsolescenza delle élite Mutamento della classe politica e riproduzione della formula politica Analisi dell’opinione pubblica ( )

15 Dall’elitismo politologico al conservatorismo politico
“[…] Nelle elezioni la lotta si svolge tra i diversi gruppi organizzati che possiedono i mezzi capaci di influenzare la massa degli elettori disorganizzati, ai quali non resta che scegliere fra i pochissimi rappresentanti di questi gruppi” (Mosca 1933) “[…] Il maggior pericolo che corrono le istituzioni liberali consiste nella concessione del suffragio agli strati più incolti della popolazione (ibid.)”. Analisi dell’opinione pubblica ( )

16 V. Pareto (1848-1923) Le azioni “non-logiche” Residui Derivazioni
Istinto delle combinazioni Persistenza degli aggregati Derivazioni > Principi di giustificazione pseudo-logici dei residui Analisi dell’opinione pubblica ( )

17 La circolazione delle élite
L’élite, o la “classe eletta” Oi aristoi, i migliori Ma “la storia è un cimitero di aristocrazie” La circolazione delle élite avviene con l’energia tratta dagli strati inferiori “Volpi” e “leoni” nella élite di governo Analisi dell’opinione pubblica ( )

18 R. Michels ( ) La “legge di ferro dell’oligarchia” nei partiti di massa “Chi dice organizzazione dice tendenza all’oligarchia. E’ insito nella natura stessa dell’organizzazione un elemento profondamente aristocratico” (Michels 1911) Complessità-> specializzazione tecnica -> competenza -> inamovibilità della dirigenza e della leadership Analisi dell’opinione pubblica ( )

19 La necessità dell’organizzazione
Contro l’autogoverno delle masse: Dimensioni delle assemblee e problemi ‘ordine tecnico-funzionale Irresponsabilità delle folle “Le adunate oceaniche e persino i congressi dei partiti […] usano approvare delle risoluzioni cui le assemblee, suddivise in gruppi di cinquanta persone, si guarderebbero bene dall’aderire” Analisi dell’opinione pubblica ( )

20 Realismo politico e critica delle ideologie
Mosca, Pareto e Michels e la tradizione del realismo politico Machiavelli, Hobbes Intento di svelamento dei rapporti di dominio fra gli uomini e smascheramento delle ideologie Liberalismo, democrazia, marxismo Analisi dell’opinione pubblica ( )

21 N. Chomsky: la “forza” e “l’opinione”
Il “paradosso di Hume” “As Force is always on the side of the governed, the governors have nothing to support them but opinion” (Chomsky 1991) “…A crucial innovation: control of thought is more important for governments that are free and popular than for despotic and military states” (ibid.) Analisi dell’opinione pubblica ( )

22 G. Le Bon e la psicologia delle folle
Il peso storicamente in crescita delle folle La “legge dell’unità mentale della folla” Altre caratteristiche delle folle Governi, leader e folle La stampa e le folle Analisi dell’opinione pubblica ( )

23 W. Lippmann e il potere della comunicazione
Media di massa e “pseudo-ambienti” Stereotipi e percezioni sociali Dinamiche d’opinione individuali (vs. collettive) Usi e potere dei simboli La rivoluzione delle tecniche di creazione del consenso Analisi dell’opinione pubblica ( )

24 H. Lasswell: i simboli della propaganda
Il potere come relazione Gli attori dei processi di potere Leadership, opinione pubblica, opinione dominante Propaganda e predisposizioni del pubblico Mutamenti sociali e propaganda agitatoria Analisi dell’opinione pubblica ( )

25 Il concetto di propaganda
Origine storica De propaganda fide, 1622 Definizione “debole” > Sinonimo di comunicazione persuasiva spiccate caratteristiche di: parzialità, reiterazione, semplificazione, assertività, funzione “conativa” Definizione forte > Sinonimo di manipolazione Analisi dell’opinione pubblica ( ) Analisi dell’opinione pubblica

26 Registri comunicativi della propaganda di guerra
Tre registri comunicativi dominanti: Ubris Offensivo Pathos Difensivo Sarkasmòs Contro-offensivo Analisi dell’opinione pubblica ( ) Analisi dell’opinione pubblica

27 La propaganda di guerra nelle democrazie e nei totalitarismi
A. Mattelart (1979) Comunanza del quadro comunicativo L. Strauss (1953) Salvezza pubblica come legge suprema C. Schmitt (1928) Sovranità e stato d’eccezione G. Gilbert (1947) La formula di Goering a Norimberga Analisi dell’opinione pubblica ( ) Analisi dell’opinione pubblica

28 Comunicazione pubblica e costruzione del consenso
Forme della comunicazione orientata al consenso su una data issue Indiretta: news management agenda building & agenda setting priming framing Diretta: Going public Analisi dell’opinione pubblica Analisi dell’opinione pubblica ( )

29 Il ruolo dei media e degli opinion leader
Katz & Lazarsfeld (1956) La comunicazione “a due stadi” Deutsch (1968) Il modello “a cascata” Entman (2004) I frame “condizionali” dei media J. Zaller (1992) Effetto “mainstream” Effetto “polarizzazione” Un fenomeno di elite domination dell’opinione pubblica? Analisi dell’opinione pubblica Analisi dell’opinione pubblica ( )

30 Propaganda classica e moderna
La questione etica della legittimità S. Tchakotine (1939) “La propaganda può essere combattuta solo con la propaganda, e non con l’argomentazione” D. Westen (2007) “Where I come from, we call that a drunk” Contro la manipolazione, manipolando? Analisi dell’opinione pubblica ( ) Analisi dell’opinione pubblica

31 C.W. Mills: potere e società di massa
Potere e manipolazione Élite economiche, politiche, militari Una nuova sociologia delle élite del potere Società di massa e svuotamento autorità del pubblico Massa vs. pubblico Il potere manipolatorio, ma non illimitato, dei media di massa Analisi dell’opinione pubblica ( )

32 F. Allport e la scienza dell’opinione
Verso una scienza dell’opinione pubblica (1937) Opinioni espresse e verbalizzate Gli “allineamenti d’opinione” Presenza di gruppi contrapposti Importanza della probabilità di influenzare l’azione politica Numero, intensità, sforzo di mobilitazione La scomparsa del tema del potere Analisi dell’opinione pubblica ( )

33 Lazarsfeld et al. (1944): The People’s Choice
Panel campagna presidenziale Paradigma “degli effetti limitati” dei media Le basi sociali del voto Principio di selettività Esposizione, percezione, memorizzazione Effetti della campagna sul voto: Rafforzamento, attivazione, conversione Analisi dell’opinione pubblica ( )

34 Esposizione selettiva Percezione selettiva
Attenzione selettiva; Knowledge gap (Tichenor 1970) Percezione selettiva Dissonanza cognitiva (L. Festinger) Decodifica aberrante/conflittuale (U. Eco/S.Hall) Effetti di assimilazione/contrasto (C. Hovland) Effetto del falso consenso (Ross, Green, House) Non-accettazione (J. Zaller) Memorizzazione selettiva Decay of persuasion I limiti della selettività L’esposizione fortuita, le “non-attitudes”, l’effetto latente (Sleeper effect) Analisi dell’opinione pubblica ( )

35 Lazarsfeld (1957): La ricerca empirica e la tradizione classica
Scollamento tra ricerca quantitativa e comprensione sociologica Concetti teorici classici poi validati empiricamente: Dicey (1920) : L’effetto di feedback delle leggi sulle opinioni Il “clima d’opinione” profondo e la produzione di opinioni puntuali Necessità di una sintesi classico-empirica Analisi dell’opinione pubblica ( )

36 Katz & Lazarsfeld (1955) : Personal Influence
Importanza dei “contatti personali” La comunicazione interpersonale Influenza dei leader d’opinione entro i gruppi informali Modello del two-step flow of communication Ricerche su media pre-televisivi Analisi dell’opinione pubblica ( )

37 P. Bourdieu Critica di 3 postulati impliciti alla base dei sondaggi
Tutti hanno un’opinione su tutto Tutte le opinioni si equivalgono Le domande da porre vanno da sé Effetti sistemici dei sondaggi d’opinione “Elettoralizzazione” dei quesiti Illusione dell’esistenza di un’OP aggregativa Occultamento dei rapporti di forza “reali” Analisi dell’opinione pubblica ( ) Analisi dell’opinione pubblica

38 L’opinione pubblica non esiste?
Bourdieu: L’OP dei sondaggi è un artefatto, ottenuto attraverso : aggregazione opinioni individuali “estorte” in condizioni di isolamento sociale a partire da domande pre-formulate che spesso non si pongono nella realtà attribuendo lo stesso peso a opinioni diverse per influenza e per competenza trascurando il sistema di forze e di tensioni che agiscono nella società reale Analisi dell’opinione pubblica ( ) Analisi dell’opinione pubblica

39 N. Luhmann L’opinione pubblica nel sottosistema politico
Da contropotere a riduzione della complessità La struttura tematica della comunicazione I temi (vs le opinioni) della comunicazione pubblica Il ciclo di vita dei temi Sottovalutazione del sistema mediatico? McCombs & Shaw: la teoria dell’agenda setting Analisi dell’opinione pubblica ( ) Analisi dell’opinione pubblica

40 M. Noelle-Neumann Una prospettiva psico-sociale… …e funzionalista
Il clima d’opinione, la moda e le tendenze prevalenti Il potere dei media sul clima d’opinione La teoria della “spirale del silenzio” …e funzionalista Funzione dell’opinione pubblica generale: Integrazione e legittimazione sociale Interruzione della spirale -> possibile cambiamento Processi d’opinione pubblica Interazione tra sfera individuale e collettiva Un’opinione pubblica aldilà della politica Analisi dell’opinione pubblica ( ) Analisi dell’opinione pubblica


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