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Adrano 1 M M G in rete OSTEOPOROSI E MALATTIE RENALI

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Presentazione sul tema: "Adrano 1 M M G in rete OSTEOPOROSI E MALATTIE RENALI"— Transcript della presentazione:

1 Adrano 1 M M G in rete OSTEOPOROSI E MALATTIE RENALI
Relatore: Mamazza Dr. Salvatore Specialista in Ortopedia e Traumatologia Socio Simg Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

2 PREMESSA L’Osteoporosi è una progressiva malattia dello scheletro caratterizzata da una riduzione della massa ossea e da un deterioramento della struttura microarchitettonica dell’osso, con aumentata fragilità ed un conseguente aumentato rischio di fratture Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

3 Premessa Infatti il tessuto osseo è ben lungi dall’essere una struttura statica ed inerte, come la sua funzione di sostegno potrebbe far pensare, ma piuttosto è sottoposto ad una continua attività di rimodellamento lungo tutto l’arco della vita. Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

4 La componente cellulare è costituita da diversi tipi di cellule
Osteoblasti elementi osteoformativi Osteoclasti deputati alla distruzione dell’osso Premessa Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

5 Fra i 30-40 anni si raggiunge il cosiddetto
“ Picco di massa ossea ” Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

6 Premessa Dai 40 anni in poi l’attività osteoclastica inizia progressivamente a superare quella osteoblastica, portando ad una lenta riduzione del patrimonio osseo di ciascun individuo, favorendo quindi l’insorgenza dell’osteoporosi Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

7 L’omeostasi di questo processo è mantenuta da un complesso sistema endocrino che vede coinvolti diversi ormoni e lo stesso calcio PARATORMONE CALCITONIA VITAMINA D ESTROGENI ANDROGENI GLUCOCORTICOIDI ORMONI TIROIDEI INSULINA Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

8 Paratormone Secreto dalle paratiroidi è un ormone ipercalcemico, che viene secreto ogni qualvolta si abbia un abbassamento della calcemia al fine di ripristinare i livelli ematici del calcio. Tale effetto si esplica a livello renale, favorendo il riassorbimento del calcio a livello dei tubuli renali ed a livello osseo, promuovendo l’attivazione degli osteoclasti e quindi la rimozione del calcio dall’osso Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

9 CALCITONIA secreta dalle cellule parafollicolari della tiroide, contrasta l’azione del paratormone, riducendo i processi demolitivi dell’osso, inibendo l’attività degli osteoclasti Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

10 VITAMINA D introdotta con la dieta e attivata nella cute dalla irradiazione solare, svolge un importante ruolo a livello intestinale promuovendo la sintesi di una proteina che lega il calcio favorendone l’assorbimento Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

11 favoriscono la formazione della matrice proteica
Estrogeni Inibiscono l’attività osteoclastica Androgeni favoriscono la formazione della matrice proteica Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

12 I glucocorticoidi (ormoni surrenalici) hanno un’azione depressiva sulla formazione dell’osso inibiscono la maturazione degli osteoblasti inibiscono l’assorbimento intestinale del calcio antagonizzando l’azione della vitamina D stimolano la secrezione del PTH Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

13 risultato finale : decalcificazione
Ormoni tiroidei Aumentano sia il riassorbimento che la costruzione di tessuto osseo risultato finale : decalcificazione Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

14 Insulina promuove la captazione degli aminoacidi a livello delle cellule ossee e stimola la sintesi del collagene osseo Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

15 qualunque patologia comporti una alterazione endocrina che coinvolge i sopraddetti ormoni può essere una causa di osteoporosi Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

16 Non è sempre osteoporosi
si possono avere le ossa fragili anche per altri motivi cambiando la causa cambia la valutazione del rischio Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

17 Tra queste, le nefropatie che evolvono verso l’insufficienza renale cronica (IRC) sono causa delle alterazioni ossee di più severa entità e configurano il quadro della osteodistrofia renale Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

18 il ruolo chiave svolto dal rene nella regolazione del metabolismo calcio-fosforo giustifica la comparsa di alterazione del metabolismo minerale e di osteopatie metaboliche nei pazienti con malattie renali Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

19 l’equilibrio esterno di calcio, fosforo e magnesio
La comparsa di osteopatie metaboliche nei pazienti con IRC deriva dal ruolo chiave svolto dal rene nella regolazione dell’omeostasi minerale. Il rene modula l’equilibrio esterno di calcio, fosforo e magnesio presiede alla sintesi di 1,25-di-idrossi-colecalciferolo (1,25 (OH)2D3) degrada e rimuove dal circolo l’ormone paratiroideo (PTH) è il principale responsabile della escrezione di alluminio. Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

20 hanno una maggiore prevalenza in questi soggetti
Nei pazienti nefropatici operano gli stessi meccanismi patogenetici responsabili della comparsa dell’osteoporosi primitiva la perdita di massa ossea e il rischio di frattura compaiono più precocemente hanno una maggiore prevalenza in questi soggetti Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

21 Con funzione renale normale o lievemente ridotta
Una condizione di osteopenia può, tuttavia, comparire in alcune patologie: la calcolosi renale l’acidosi tubulare Con funzione renale normale o lievemente ridotta Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

22 calcolosi renale Molti autori hanno descritto un’associazione fra calcolosi calcica idiopatica e riduzione della densità minerale ossea, che è più evidente nei pazienti con ipercalciuria, ma può essere presente anche nei soggetti normocalciurici Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

23 L’ipercalciuria non è una condizione necessaria per la comparsa di osteopenia e la sua presenza non sembra aggravare la perdita di massa ossea nei pazienti con calcolosi renale. Un’alimentazione particolarmente ricca di proteine animali, che è descritta nei pazienti con calcolosi renale, è in grado di indurre una lieve acidosi metabolica, la quale, a sua volta, può provocare perdita di massa ossea e aumentare l’escrezione urinaria di calcio Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

24 Tutti i pazienti con ipercalciuria idiopatica, tuttavia, mostrano una riduzione della densità minerale ossea, che sembra più marcata nei soggetti con “fasting hypercalciuria” e con ipercalciuria renale, piuttosto che i quelli con ipercalciuria assorbitiva di tipo I Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

25 Questo dato non è confermato da tutti, infatti alcuni autori non hanno riscontrato queste differenze nelle diverse forme di ipercalciuria. Studi istomorfometrici, condotti su pazienti calcolotici con ipercalciuria, hanno messo in evidenza una riduzione dell’attività osteoblastica associata, o meno, con un incremento del riassorbimento osseo osteoclasto-mediato. In particolare Malluche et al. Hanno osservato una ridotta formazione osteoblastica della matrice ed una mineralizzazione secondaria ritardata o assente Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

26 ACIDOSI TUBULARE RENALE
Col termine di acidosi tubulare renale (ATR) si intende una serie di alterazioni: processi di trasporto degli ioni idrogeno dei processi di trasporto e di secrezione tubulare del bicarbonato o di entrambi. Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

27 una funzione glomerulare relativamente normale,
Le acidosi tubulari sono caratterizzate: una funzione glomerulare relativamente normale, da un’acidosi metabolica con ipercloremia valori normali del gap anionico plasmatico. Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

28 Le alterazioni tubulari possono essere localizzate :
a livello del tubulo prossimale (acidosi tubulare renale prossimale o di tipo II) o a livello del tubulo distale (acidosi tubulare renale distale o di tipo I ) Sono state descritte anche altri due tipi di acidosi tubulare e precisamente il tipo III e il tipo IV. Il tipo III presenta caratteristiche comuni al tipo I e II, il tipo IV associa, al difetto di acidificazione, una iperpotassiemia Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

29 Questo difetto tubulare si associa ad una condizione
L’ ATRP è provocata da una compromissione del riassorbimento dei bicarbonato a livello del tubulo prossimale ed è caratterizzata da una ridotta soglia renale dei bicarbonati, che è generalmente compresa tra 22 mmol/L nei bambini e 26 mmol/L negli adulti. I meccanismi di acidificazione a livello del tubulo distale sono integri; ne segue che il pH urinario è nettamente alcalino e contiene una notevole percentuale del carico filtrato di bicarbonato (>10% e fino al 15%). Questo difetto tubulare si associa ad una condizione di osteomalacia nell’adulto di rachitismo nel bambino Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

30 la valutazione densitometrica lo studio dei markers del turnover osseo
Sarebbe opportuno introdurre nel protocollo iniziale di studio di questi pazienti la valutazione densitometrica lo studio dei markers del turnover osseo seguirne longitudinalmente le modificazioni al fine di intervenire con le necessarie misure terapeutiche. Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

31 Uno studio recente, sulla scia di altri condotti in precedenza, ha verificato che in donne che hanno superato i 65 anni, in cui la patologia renale è moderata, si registra un aumento del rischio di frattura. La coincidenza degli eventi è stata effettivamente rilevata, ma resta poco chiaro se la fragilità ossea sia dovuta al mal funzionamento dei reni o all’osteoporosi associata alla menopausa delle pazienti Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

32 In base al tasso di filtrazione glomerulare hanno definito
Gli autori hanno confrontato la funzione renale all’inizio dello studio nelle donne che successivamente avevano riportato fratture dell’anca e delle vertebre. In base al tasso di filtrazione glomerulare hanno definito tre gruppi: con filtrato normale, con filtrato moderatamente ridotto con filtrato leggermente ridotto Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

33 Quando tale valore era al di sotto della normalità, a parità di densità ossea (misurata al calcagno) il rischio di fratture aumentava, anche se ciò non si verificava nel caso delle fratture vertebrali e il dato non si confermava usando diversi sistemi di valutazione della funzione renale Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

34 Una delle più frequenti complicanze sono le malattie dell'osso:
Oggi la dialisi garantisce una sopravvivenza fino a 30 anni, ma questo non significa che non vi siano complicanze anche pesanti Una delle più frequenti complicanze sono le malattie dell'osso: osteoporosi, osteomalacia con il loro corredo di fratture e, soprattutto nelle persone giovani, di modificazioni somatiche anche gravi, come l'incurvamento delle gambe. Diego Brancaccio, direttore dell'Unità operativa di nefrologia e dialisi dell'Ospedale San Paolo di Milano. Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

35 La somministrazione per via orale di bicarbonato, in un gruppo di donne in menopausa con IRC ha dimostrato un miglioramento del bilancio calcio-fosforo ed una riduzione del riassorbimento osseo Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

36 Il paracalcitolo (zemplar) negli emodializzati agisce più rapidamente ed efficacemente del calcitriolo nel ridurre i livelli di paratormone Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

37 Nei dializzati il paracalcitolo diminuisce la mortalità ed il rischio di fratture di oltre il 16 %
Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

38 Conclusione il ruolo chiave svolto dal rene nella regolazione del metabolismo calcio-fosforo giustifica la comparsa di osteopatie metaboliche nei pazienti con nefropatie che evolvono verso la IRC. Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

39 CONCLUSIONI alterazione del metabolismo minerale possono comparire in alcune patologie, come ad esempio, la calcolosi renale e la l’acidosi tubulare, anche in presenza di una funzione renale normale, o lievemente ridotta. Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

40 CONCLUSIONI In tutti questi pazienti sono presenti fattore di rischio ed operano gli stessi meccanismi patogenetici responsabili della comparsa dell’osteoporosi primitiva nella popolazione generale Ne segue che la perdita di massa ossea e il rischio di frattura compaiono più precocemente ed hanno una maggiore prevalenza in questi soggetti Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

41 CONCLUSIONI Sarebbe quindi opportuno, non solo introdurre nel protocollo iniziale di studio di questi pazienti la valutazione densitometrica e lo studio dei markers del turnover osseo, ma anche seguirne longitudinalmente le modificazioni al fine di intervenire con le necessarie misure terapeutiche Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

42 NOTA 79 La prescrizione a carico del SSN è limitata alle seguenti condizioni di rischio: soggetti di età superiore a 50 anni in cui sia previsto un trattamento >3 mesi con dosi >5 mg die di prednisone o dosi equivalenti di altri corticosteroidi: acido alendronico, acido risedronico, acido alendronico + vitamina D3; soggetti con pregresse fratture osteoporotiche vertebrali o di femore (no trauma) soggetti di età superiore a 50 anni con valori di T-score della BMD femorale o ultrasonografica del calcagno <–4 (o <–5 per ultrasuoni delle falangi); soggetti di età superiore a 50 anni con valori di T-score della BMD femorale o ultrasonografica del calcagno <–3 (o <–4 per ultrasuoni delle falangi) e con almeno uno dei seguenti fattori di rischio aggiuntivi: storia familiare di fratture vertebrali, artrite reumatoide e altre connettiviti, pregressa frattura osteoporotica al polso, menopausa prima dei 45 anni di età, terapia cortisonica cronica: acido alendronico, acido alendronico + vitamina D3, acido risedronico, acido ibandronico, raloxifene, ranelato di stronz io Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

43 TERIPARATIDE soggetti che incorrono in una nuova frattura vertebrale moderata-severa o in una frattura di femore in corso di trattamento con uno degli altri farmaci della nota 79 (alendronato, risedronato, raloxifene, ibandronato, ranelato di stronzio) da almeno un anno per una pregressa frattura vertebrale moderata-severa. Soggetti, anche se in precedenza mai trattati con gli altri farmaci della nota 79 (alendronato, risedronato, raloxifene, ibandronato, ranelato di stronzio), che si presentano con 3 o più fratture vertebrali severe (diminuzione di una delle altezze dei corpi vertebrali >50% rispetto alle equivalenti altezze di corpi vertebrali adiacenti integri) o con 2 fratture vertebrali severe e una frattura femorale prossimale. La nota si applica su diagnosi e Piano terapeutico, della durata di 6 mesi prolungabile di ulteriori periodi di 6 mesi per non più di altre due volte (per un totale complessivo di 18 mesi), di centri specializzati, universitari o delle aziende sanitarie, individuate dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano: teriparatide, ormone paratiroideo Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

44 Con uno T-score > -4 \ -5
Prima di avviare la terapia con i farmaci sopraindicati, in tutte le indicazioni è raccomandato un adeguato apporto di calcio e vitamina D ll trattamento dell'osteoporosi deve essere finalizzato alla riduzione del rischio di frattura. Con uno T-score > -4 \ -5 è sufficiente ESAME X.GRAFICO : con esame morfologico vertebrale riduzione del corpo < 15 % ANAMNESI : Fratture terapia Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009

45 grazie ! ! ! Mamazza Salvatore ADRANO 20/06/2009


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