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La pianificazione della revisione di un bilancio
Docente: Prof.ssa Silvia Fossati Lucidi a cura di Silvia Fossati
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La pianificazione: il suo scopo
In questa fase si identificano le aree di bilancio su cui concentrare gli sforzi del lavoro di revisione, perché è più elevata la probabilità che lì si annidino gli errori di entità rilevante, ossia tali da influenzare il giudizio degli utilizzatori del bilancio. Si stabiliscono le procedure di verifica che dovranno essere effettuate, la tempistica, il personale da impiegare nell’attività di revisione, ecc. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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La pianificazione: il suo scopo
Predisporre una strategia generale del lavoro di revisione che permetta di: -identificare gli obiettivi critici di revisione -identificare natura, estensione e tempistica delle procedure di revisione da svolgere per i principali obiettivi di revisione al fine di svolgere il lavoro in maniera efficace ed efficiente Lucidi a cura di Silvia Fossati
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L’assenza di una corretta pianificazione
potrebbe condurre : - all’emissione di pareri professionali non appropriati e quindi di bilanci inattendibili - allo svolgimento di una revisione non efficiente in termini di costi Lucidi a cura di Silvia Fossati
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la strategia di revisione
La pianificazione: la strategia di revisione La strategia di revisione, che determina l’ampiezza della processo di revisione, la relativa tempistica e l’entità delle risorse da utilizzare per portare a termine l’incarico di revisione, conduce all’elaborazione del piano di revisione. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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La pianificazione: il piano di revisione
Il piano di revisione presenta in dettaglio i punti inclusi nella strategia di revisione; illustra la conoscenza della realtà dell'impresa cliente e dei rischi di revisione e le modalità di attribuzione delle risorse alle varie parti dell'incarico di revisione. Tale documento è finalizzato a garantire che l’incarico di revisione sia svolto in maniera efficace ed efficiente, ossia in conformità con i principi di revisione, con efficienza e riducendo il rischio di errori significativi a un livello accettabile. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le fasi della pianificazione
analisi delle condizioni economiche generali studio del settore di appartenenza studio dell’attività e organizzazione dell’azienda analisi dei dati di bilancio definizione della strategia di revisione ed elaborazione del piano di revisione Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione a) L’analisi delle condizioni
economiche generali La conoscenza dell’azienda cliente non può prescindere da un esame dei fattori esterni che possono influenzarne l’attività. La valutazione dell’impatto di questi fattori consente di identificare più agevolmente le aree contabili da revisionare con maggiore attenzione. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione a) L’analisi delle condizioni
economiche generali Politiche (legislazione, regime fiscale) Economiche (inflazione, tassi di interesse, tasso di occupazione, tassi di cambio, consumi) Tecnologiche (informazioni/comunicazione; computer systems; produzione; distribuzione) Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione
b) L’analisi del settore di appartenenza Conoscere a fondo l’azienda cliente significa anche saperla posizionare rispetto alla situazione economica e congiunturale del settore in cui opera. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione
b) L’analisi del settore di appartenenza Analizzare le condizioni economiche e concorrenziali Confrontare la redditività di entità operanti nello stesso settore Identificare punti di forza, debolezza opportunità e minacce Identificare minacce di nuovi entranti e di prodotti sostitutivi Analizzare il potere d’acquisto dei clienti e dei fornitori Prevedere l’evoluzione della domanda e dell’offerta del settore Analizzare modalità di contabilizzazione e valutazione Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione
c) Lo studio dell’attività e dell’organizzazione dell’azienda La conoscenza dell'impresa fornisce al revisore il quadro di riferimento per l’esercizio e la formazione del proprio giudizio professionale. Ai fini della pianificazione della revisione, è fondamentale studiare l’attività e l’organizzazione dell'azienda, non solo nel settore amministrativo, che è direttamente influenzato dalla revisione, ma anche in tutti gli altri settori aziendali. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione
c) Lo studio dell’attività e dell’organizzazione dell’azienda Il principio di revisione di riferimento richiede di conoscere i seguenti aspetti in relazione alla comprensione dell’impresa: a) settore di attività, normativa e altri fattori esterni, incluso il quadro normativo sull’informazione economico-finanziaria applicabile; b) caratteristiche dell’impresa, incluse la scelta e applicazione di principi contabili; c) obiettivi, strategie e rischi correlati che possono causare errori significativi nel bilancio; d) misurazione ed esame della performance economico-finanziaria dell’impresa; e) controllo interno. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione d) L’analisi dei dati di bilancio
Il revisore analizza i dati di bilancio in fase di pianificazione con due finalità: - acquisire una comprensione della gestione economica, finanziaria e patrimoniale della società - identificare i saldi di bilancio che possono potenzialmente contenere inesattezze. L’analisi del bilancio, oltre a fornire informazioni sulle operazioni e gli eventi intercorsi prima della revisione, può permettere di rilevare l’esistenza di eventuali operazioni inusuali o di importi, indici e andamenti che suggeriscono la necessità di approfondimenti. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione d) L’analisi dei dati di bilancio
Le procedure di analisi comparativa sono utilizzate: nella pianificazione della natura, dei tempi e dell’ambito delle altre procedure di revisione come verifiche per ottenere evidenza con riguardo a particolari saldi di bilancio in fase di chiusura del lavoro Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione d) L’analisi dei dati di bilancio
Le procedure con cui il revisore analizza i dati di bilancio sono definite procedure di analisi comparativa. Si distinguono in due tipologie: - le analisi di coerenza, che consistono nella comparazione di dati patrimoniali, economici e finanziari con dati di periodi diversi, di settore o di altra natura; - le analisi di bilancio per indici, che consistono nella comparazione di dati patrimoniali, economici e finanziari con dati previsionali o stime, che rappresentano per la società obiettivi da raggiungere. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione d) L’analisi dei dati di bilancio
Analisi di coerenza: alcuni esempi Analisi di trend: Confronto delle informazioni relative all’esercizio con quelle relative a periodi precedenti, tenendo conto dei cambiamenti avvenuti di cui si ha notizia Analisi budget/consuntivo: Confronto delle informazioni relative all’esercizio corrente con quelle contenute nei budget, nelle proiezioni e nelle previsioni per il futuro Relazioni tra elementi di natura economico-finanziaria del medesimo esercizio Confronto tra i dati economico-finanziari dell’impresa cliente e i corrispondenti dati settoriali Relazioni esistenti tra dati economico-finanziari e dati di diversa natura Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione d) L’analisi dei dati di bilancio
Analisi di bilancio per indici Confronto tra i dati economico-finanziari dell’impresa cliente e i corrispondenti dati settoriali L’analisi dell’indice di turnover del magazzino (costo del venduto/magazzino) dell’impresa cliente e del settore in cui l’impresa opera è il seguente: impresa cliente settore L’indice del cliente è diminuito costantemente nel quinquennio, l’indice del settore di mantiene pressoché costante. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione e) La definizione della
strategia di revisione Il principio di revisione di riferimento prevede che la fase di pianificazione termini con la definizione della strategia e del piano di revisione, al fine di stabilire il rischio di revisione a un livello accettabile. La strategia di revisione definisce l’ampiezza, la tempistica e la direzione della revisione, il piano di revisione dà informazioni più dettagliate sulla natura, tempistica e estensione delle procedure di revisione. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione e) La definizione della
strategia di revisione Lo sviluppo della strategia e del piano di revisione richiede di definire due concetti fondamentali alla base del lavoro di revisione: la significatività e il rischio di revisione, che determinano la portata dell’attività di revisione. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione e) La definizione della
strategia di revisione: la significatività La significatività è l’ampiezza di un’omissione o di un errore contenuto nelle informazioni contabili tale per cui, alla luce delle circostanze, diventa probabile che il giudizio di una persona ragionevole che si affidi a tali informazioni cambierebbe o sarebbe influenzato dall’omissione o dall’errore Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione e) La definizione della
strategia di revisione: la significatività La valutazione della significatività comporta l’esercizio di un giudizio professionale da parte del revisore. Nella fase di pianificazione del lavoro, la significatività deve essere valutata sia a livello del bilancio nel suo complesso sia a livello delle singole voci; si definisce una soglia di significatività, così da individuare gli errori quantitativamente rilevanti. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione e) La definizione della
strategia di revisione: la significatività La significatività rappresenta il limite massimo entro il quale gli errori di bilancio non incidono sulle decisioni economiche degli utilizzatori dello stesso. Il revisore stabilisce una o più basi che, moltiplicate per un fattore percentuale, determinano la stima quantitativa della significatività a livello di bilancio nel suo complesso. Tale valore può essere rettificato per tener conto di specifici fattori qualitativi di particolare importanza in relazione all’attività di revisione da svolgere. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione e) La definizione della
strategia di revisione: la significatività Quando la significatività in fase di pianificazione è determinata in riferimento a un valore netto, quale ad esempio il reddito ante imposte, la percentuale da applicare è generalmente compresa tra il 3% e il 10%. Alternativamente, se la significatività è determinata in relazione a un valore lordo, quali ad esempio il totale dei ricavi, dei costi o delle attività, la percentuale applicata è generalmente compresa tra lo 0,5% e il 2%. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione e) La definizione della strategia
di revisione: il rischio di revisione Il rischio di revisione è il rischio che il revisore, inconsapevolmente, non cambi la propria opinione sui bilanci che contengono errori significativi. La significatività e il rischio di revisione influiscono sulla portata della revisione. In sede di pianificazione si stima il livello di rischio di revisione ritenuto accettabile e quindi la significatività. La stima del rischio di revisione e della significatività sono soggetti ad aggiustamenti durante il processo di revisione. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione e) La definizione della strategia
di revisione: il rischio di revisione Il modello del rischio di revisione è utilizzato come strumento di pianificazione per definire le procedure di revisione e la loro estensione, a livello di bilancio nel suo complesso e per ciascuna voce o categoria di operazioni, ritenute necessarie per mantenere a un livello sufficientemente basso il rischio di revisione. Il modello trova una sintesi nella seguente formula: AR = IR x CR x DR Lucidi a cura di Silvia Fossati
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X X Le attività della pianificazione e) La definizione della strategia
di revisione:il rischio di revisione La possibilità che un’asserzione contenga errori significativi, supponendo che non vi sia un controllo interno Rischio inerente X Il rischio di revisione Il rischio che eventuali errori significativi non siano evitati io scoperti dai controlli interni Rischio di controllo Rischio di individuazione X Il rischio che il revisore non individui un errore significativo contenuto nel bilancio Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione e) La definizione della strategia
di revisione: il rischio intrinseco Esso dipende da fattori generici legati alla Società e da fattori specifici propri di alcuni conti di bilancio e classi di operazioni Esempi di fattori generici sono: L’integrità, l’esperienza e la competenza della Direzione La natura, il business e le caratteristiche della Società (ad esempio: la potenziale obsolescenza dei prodotti e dei servizi, la significatività dei rapporti con parti correlate) Il settore in cui opera la Società (ad esempio: la concorrenza, i cambiamenti nella tecnologia, nella domanda, nella normativa, nelle prassi contabili di settore) Esempi di fattori specifici sono: Singoli conti di bilancio suscettibili di errori (ad esempio: conti che richiedono un elevato livello di stima) Le operazioni non rientranti nella gestione ordinaria, o complesse ed anomale Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione e) La definizione della strategia
di revisione: il rischio di controllo I controlli interni relativi al sistema contabile sono mirati al raggiungimento di determinati obiettivi, quali: Tutte le operazioni effettuate devono essere autorizzate, a livello generale o specifico, dai dirigenti responsabili Tutte le operazioni devono essere tempestivamente registrate per il loro corretto ammontare, nei conti appropriati e nel periodo contabile di competenza al fine di permettere la redazione del bilancio nel quadro di riferimento normativo applicabile L’accesso ai beni aziendali ed alle relative registrazioni contabili va limitato tramite un sistema di autorizzazione Deve essere verificata periodicamente l’esistenza fisica dei beni e comparata con quella contabile All’interno della società, vi deve essere una adeguata separazione dei compiti e delle competenze Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione e) La definizione della strategia
di revisione: il rischio di revisione Il rischio di individuazione è proporzionale all'efficacia delle procedure di revisione pianificate e applicate. L’unico elemento sul quale il revisore può intervenire, ampliando o riducendo l’estensione e la natura delle verifiche, è il rischio di individuazione, che è inversamente proporzionale alle altre due componenti di rischio (inerente e di controllo). Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione e) La definizione della strategia
di revisione: il rischio di revisione Rischio di individuazione Rischio di controllo Elevato Medio Basso Molto Basso Rischio inerente Molto Elevato Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività della pianificazione e) La definizione della strategia
di revisione: il rischio di revisione La valutazione congiunta del rischio inerente e di controllo definisce il Risk of significant misstatement (ROSM) ovvero il rischio che un’asserzione relativa a un saldo di bilancio o a un ciclo di operazioni possa essere rappresentata in maniera non corretta in bilancio a causa di errori significativi. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività di pianificazione e) La definizione della strategia
di revisione: l'identificazione degli obiettivi critici Nel definire la strategia di revisione in via preliminare, il revisore determina gli obiettivi di revisione per la verifica delle voci di bilancio o dei cicli di operazioni e le procedure da applicare in relazione a ciascun obiettivo. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le attività di pianificazione e) La definizione della strategia
di revisione: l'identificazione degli obiettivi critici L’obiettivo finale della revisione contabile è quello di acquisire ogni elemento necessario per ottenere una ragionevole sicurezza che il bilancio fornisca una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico, in conformità al quadro normativo di riferimento. Per poter esprimere tale giudizio, il revisore “scompone” l’obiettivo finale, riferito al bilancio nel suo complesso, in sotto-obiettivi, definiti obiettivi di revisione, che riguardano asserzioni riferibili ai singoli cicli di operazioni, ai saldi di bilancio e alla relativa informativa. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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e) La definizione della strategia
Le attività di pianificazione e) La definizione della strategia di revisione: l'identificazione degli obiettivi critici Nel definire la strategia di revisione in via preliminare, il revisore determina gli obiettivi di revisione per la verifica delle voci di bilancio o dei cicli di operazioni e le procedure da applicare in relazione a ciascun obiettivo. esistenza; completezza; accuratezza; competenza; diritti e obblighi; valutazione; classificazione; presentazione e informativa. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le procedure di revisione
Gli elementi probativi, necessari per l’espressione del giudizio professionale sull’attendibilità del bilancio, sono acquisibili attraverso differenti tipologie di procedure di revisione, i cui obiettivi possono essere: - ottenere la comprensione dell’impresa e del contesto nel quale opera, al fine di valutare i rischi di errore significativi a livello di bilancio e a livello di asserzioni. Le procedure appartenenti a tale categorie sono definite procedure di valutazione del rischio; - accertare l’efficacia operativa dei controlli istituiti dall’impresa, al fine di identificare e correggere errori significativi a livello di asserzioni. Le procedure appartenenti a tale categorie sono definite procedure di conformità; - identificare errori significativi a livello di asserzioni. Le procedure appartenenti a tale categorie sono definite verifiche di validità. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le procedure di revisione: le procedure di valutazione del rischio
Appartengono a tale categoria le procedure volte a valutare il rischio inerente e il rischio di controllo. Tali procedure non forniscono elementi probativi che consentano di esprimere un giudizio professionale sul bilancio ma costituiscono il punto di partenza per la definizione delle procedure di conformità e di validità ritenute adeguate rispetto ai rischi identificati. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le procedure di revisione: le procedure di valutazione del rischio
Alcuni esempi: interviste ed indagini; procedure di anali comparativa; utilizzo di questionari; ispezione di documenti, manuali e relazioni; diagrammi di flusso (flow-chart), che consentono la rappresentazione grafica dei sotto-processi nei quali si scompone il ciclo in oggetto e facilitano l’identificazione delle attività di controllo progettate dall’impresa per i vari sotto-processi; memorandum descrittivi delle procedure amministrative e contabili. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le procedure di revisione: le procedure di conformità
Valutata l’efficacia del sistema di controllo interno, l’adozione di un approccio di revisione basato sull’affidabilità del medesimo (system based approach), richiede l’applicazione di procedure di conformità, ovvero di procedure finalizzate a testare l’effettiva operatività delle attività di controllo inerenti il ciclo in oggetto Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le procedure di revisione: le procedure di conformità
Alcuni esempi: l’analisi di registrazioni, documenti, rapporti e strumenti elettronici che permetta di verificare l’efficacia dei controlli e delle attività materiali. L’attendibilità, e quindi l’efficacia probatoria di tale verifica, dipende dalla natura e dalla provenienza dei documenti analizzati; le indagini, ovvero la richiesta di informazioni a persone che possiedono le necessarie conoscenze, appartenenti sia dell’area amministrativo-finanziaria che ad altre aree, sia all’interno che all’esterno dell’impresa (enquiry). Nel caso in cui non esistano altri elementi probativi relativi alle attestazioni rilasciate dalla direzione, è opportuno che il revisore acquisisca attestazioni scritte. L’indagine di per sé non fornisce evidenze sufficienti per identificare errori significativi e, da sola, non consente di valutare l’efficacia dei controlli; Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le procedure di revisione: le procedure di conformità
Alcuni esempi (segue): l’osservazione dell’applicazione di controlli interni specifici durante il loro svolgimento (observation). Tale verifica fornisce elementi probativi circa l’esecuzione del controllo in oggetto ma la stessa è limitata al momento in cui l’osservazione avviene e non supporta alcun giudizio in merito al modo in cui è svolta la procedura, alla quale appartiene il controllo; la riesecuzione dei medesimi controlli da parte dei revisori, ovvero lo svolgimento in modo autonomo, sia manualmente che mediante l’utilizzo di tecnologia informatica, di procedure o controlli svolti dall’impresa come parte del sistema di controllo interno (reperformance) Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le procedure di revisione: le procedure di validità
Le procedure di validità sono finalizzate all’identificazione di errori significativi in un saldo, in una classe di operazioni o in un qualsiasi altro elemento dell’informativa esterna, inclusi nel bilancio di esercizio. Maggiore è il rischio di errori significativi, maggiore è l’estensione delle procedure di validità da svolgere. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le procedure di revisione: le procedure di validità
Appartengono alla categoria delle procedure di validità: le procedure di analisi comparativa (o analisi di contenuto); le verifiche di dettaglio sulle transazioni; le verifiche di dettaglio sui saldi di bilancio; le verifiche di dettaglio sull’informativa. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le procedure di revisione: le procedure di validità
Le procedure di analisi comparativa (o analisi di contenuto) prevedono il confronto di dati e di informazioni finanziarie, patrimoniali ed economiche dell’impresa con altri dati comparabili (rinvio). Le verifiche di dettaglio sulle transazioni si pongono l’obiettivo di verificare la corretta registrazione delle operazioni, con riguardo ai singoli obiettivi di revisione. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le procedure di revisione: le procedure di validità
Le verifiche di dettaglio sui saldi di bilancio si pongono l’obiettivo di identificare errori significativi nei saldi di bilancio. Le principali verifiche di dettaglio sui saldi di bilancio sono le seguenti : - la richiesta di conferma esterna (circolarizzazione) - la rilevazione fisica dei beni (inventario) - la verifica di cut-off - la ricerca di passività non registrate (search fatture di acquisto e search note di credito da emettere) - l’identificazione e l’analisi degli incassi i dei pagamenti successivi - il ricalcolo; - la verifica della corretta valutazione (revisione delle stime contabili) - la verifica della corretta classificazione. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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Le procedure di revisione: le procedure di validità
Le verifiche di dettaglio sull’informativa si pongono l’obiettivo di verificare che tutte le informazioni che avrebbero dovuto essere fornite, secondo la normativa di riferimento, siano state riportate in bilancio, siano presentate correttamente e per il loro corretto ammontare. Il revisore verifica la completezza del contenuto informativo della Nota Integrativa con riguardo alla normativa di riferimento, per ciascuna classe di operazioni e saldo di bilancio. Lucidi a cura di Silvia Fossati
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La definizione del piano di revisione
Il piano di revisione rappresenta il documento che contiene la descrizione della natura, tempistica e estensione delle procedure pianificate, al fine di permettere al revisore di esprimere il proprio giudizio professionale sull’attendibilità del bilancio dell’azienda Il piano di revisione è un documento “dinamico” soggetto alle modifiche che potranno rendersi necessarie nel corso della revisione contabile Lucidi a cura di Silvia Fossati
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La pianificazione: il piano di revisione
In sintesi, tale piano deve contenere i seguenti punti: - l’obiettivo dell’incarico di revisione contabile e la relativa tempistica; - la definizione dei parametri di significatività; - gli aspetti chiave della pianificazione della revisione contabile; - l’analisi del sistema di controllo interno; - la sintesi della valutazione del rischio di revisione e dell’approccio di revisione pianificato; - la descrizione della natura, tempistica e estensione delle procedure pianificate Lucidi a cura di Silvia Fossati
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