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1^ LEZIONE INCONTRO CLASSI 4^ e 5^ APPRENDIMENTO INTELLIGENZA

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Presentazione sul tema: "1^ LEZIONE INCONTRO CLASSI 4^ e 5^ APPRENDIMENTO INTELLIGENZA"— Transcript della presentazione:

1 1^ LEZIONE INCONTRO CLASSI 4^ e 5^ APPRENDIMENTO INTELLIGENZA
COMPETENZA MARIO FRACCARO

2 L’ Intelligenza Cosa vuol dire essere intelligenti? MARIO FRACCARO

3 Alle origini del concetto di intelligenza
Nella storia del pensiero occidentale la riflessione sul concetto di intelligenza si è sviluppata tra due dicotomie: Intelligenza unica Intelligenza molteplice Intelligenza innata e immutabile Intelligenza legata all’ambiente e coltivabile MARIO FRACCARO

4 Processo naturale Apprendere… Processo sociale imparo dalle cose (?)
io AMBIENTE FISICO imparo dalle cose (?) imparare per mezzo di altri AMBIENTE SOCIALE imparare dagli altri Imparare con gli altri MARIO FRACCARO

5 Piaget e Ausubel (costruttivismo interazionista)
I due studiosi, nell’analizzare i processi di apprendimento, hanno privilegiato la matrice biologica, l’interazione con il mondo fisico e la dimensione cognitiva dei processi stessi, trascurando i contesti sociali, reali, formali e informali, scolastici ed extrascolastici, nei quali quotidianamente si apprende. Piaget ha ipotizzato un apprendimento per adattamento: Schema cognitivo assimilazione dei nuovi stimoli cognitivi allo schema preesistente. adattamento Sollecitazioni ambientali accomodamento dello schema preesistente al nuovo. MARIO FRACCARO

6 J. PIAGET Gli apprendimenti: non avvengono in modo indipendente
ogni stadio successivo è costruito sul precedente non si può accedere allo stadio successivo senza aver attraversato il precedente i fattori culturali non incidono sul processo generale

7 D. AUSUBEL ha ipotizzato l’esistenza di un apprendimento significativo dato da tre fattori Il contenuto da apprendere deve avere una sua giustificazione logica interna Ci deve essere motivazione all’apprendimento Il soggetto deve già possedere una rete di conoscenze relazionabile al nuovo contenuto MARIO FRACCARO

8 Vygotskij (costruttivismo socio-culturale)
Il suo pensiero ha contribuito allo sviluppo di nuove teorie dell’apprendimento Zona di sviluppo prossimale (ZSP): è la zona cognitiva entro la quale uno studente riesce a svolgere compiti che non sarebbe in grado di svolgere da solo, con il sostegno (scaffolding) di un adulto o in collaborazione con un pari più capace, attraverso la mediazione degli scambi comunicativi. Il soggetto nel momento in cui interagisce socialmente con gli altri, mediante il linguaggio, si appropria di nuovi strumenti cognitivi, che gli permetteranno di risolvere in maniera autonoma i problemi. MARIO FRACCARO

9 L. VYGOTSKIJ L’esterno diviene interno
La mente ha origine nelle relazioni Il linguaggio genera il pensiero

10 La costruzione della conoscenza
è il prodotto della costruzione di significato del soggetto, è intenzionale e in quanto tale non predeterminabile ha carattere situato, ancorato nel contesto concreto si svolge attraverso forme di collaborazione e negoziazione sociale MARIO FRACCARO

11 L'uomo non è molto più intelligente degli altri primati come gli scimpanzé o i gorilla, infatti bambini abbandonati in tenera età e cresciuti in luoghi selvaggi non riescono a sviluppare mai abilità tecniche che li differenziano dagli animali. La superiorità dell'uomo è dovuta soprattutto al suo continuo sviluppo culturale, cioè all'intelligenza collettiva veicolata dal linguaggio. MARIO FRACCARO

12 J. BRUNER SVILUPPO COGNITIVO
Non scaturisce da strutture interne (Piaget) né dal conformismo dell’individuo all’ambiente (comportamentisti) È lo sviluppo delle strategie che servono a ordinare e semplificare i dati dell’esperienza MARIO FRACCARO

13 Lo sviluppo delle strategie è legato al tipo di rappresentazioni che connotano le varie età del bambino rappresentazione attiva delle azioni rappresentazione iconica delle immagini rappresentazione simbolica del linguaggio il linguaggio permette di formare categorie e gerarchie. “Attraverso il discorso con gli altri impariamo una quantità enorme di cose non solo sul mondo, ma anche su noi stessi. Strumento basilare della costruzione della cultura è il linguaggio, sia come mezzo di comunicazione, sia come strumento di rappresentazione del mondo.” ( J. Bruner, La mente a più dimensioni”)

14 Teoria delle Intelligenze Multiple
H. GARDNER Teoria delle Intelligenze Multiple Secondo H. Gardner l’intelligenza non è un’ entità unica ed uniforme. Interattiva Analitica Introspettiva Linguistica Interpersonale Cinestetica Naturalistica Musicale Logico-Matematica Esistenziale Visuale Intrapersonale Ogni persona dispone di una serie di 9 intelligenze molto diverse fra loro. Eseguiamo un compito in rapporto all’obiettivo che ci siamo dati, e da come sono sviluppate le nostre intelligenze. Gardner invita a tener conto della unicità e della poliedricità della mente degli studenti ad aiutare a sviluppare la capacità di “comprendere”, ed a costruire un apprendimento significativo, piuttosto che trasmissivo. MARIO FRACCARO

15 Intelligenza logico – matematica
Posso facilmente fare operazioni con numeri mentalmente La matematica e la scienza sono tra le materie preferite Mi piace effettuare giochi o risolvere giochi di abilità che richiedono ragionamento logico Mi piace metter su esperimenti di “cosa succederebbe se” Credo che quasi tutto abbia una spiegazione razionale A volte penso per concetti astratti, chiari, senza immagini Mi sento più a mio agio se qualcosa è stato misurato, categorizzato, analizzato o quantificato in un certo modo. MARIO FRACCARO

16 Intelligenza linguistica
I libri sono molto importanti per me Imparo più ascoltando la radio che la televisione o i films Mi piace intrattenermi o intrattenere altri con scioglilingua, rime nonsense o giochi di parole Le altre persone a volte mi devono fermare e domandarmi il significato delle parole che uso nello scrivere e parlare L’italiano, gli studi sociali e la storia sono più facili per me rispetto alla matematica e della scienza La mia conversazione include riferimenti a cose lette Ho scritto recentemente qualcosa di cui sono orgoglioso MARIO FRACCARO

17 Intelligenza musicale
Ho una piacevole voce quando canto Frequentemente ascolto musica alla radio, cd etc. Suono uno strumento La mia vita sarebbe più povera se non ci fosse la musica A volte mi scopro camminare per la strada con ritornelli o altre melodie che mi frullano in mente Posso mantenere facilmente il tempo di un brano musicale con un semplice strumento a percussione Se sento una selezione musicale una volta o due in genere sono in grado di cantarla abbastanza accuratamente MARIO FRACCARO

18 Intelligenza spaziale
Spesso vedo immagini chiare quando chiudo i miei occhi Sono sensibile al colore Uso frequentemente una videocamera per registrate quello che vedo accanto a me Mi piace fare puzzle tridimensionali, labirinti o altri puzzle visivi Generalmente trovo la mia strada in territori non familiari La geometria è più facile per me dell’algebra a scuola Posso facilmente immaginare come può apparire qualcosa se guardato dal basso o direttamente dalla verticale MARIO FRACCARO

19 Intelligenza corporea
Sono impegnato in almeno una attività fisica regolarmente Trovo difficile stare seduto per un lungo periodo di tempo Mi piace lavorare con le mie mani ad attività concrete come cucire, tessere, intagliare etc. La mia migliore idea spesso mi viene quando sono fuori per una lunga passeggiata o faccio jogging etc. Frequentemente uso gesticolare con le mie mani o altre forme di linguaggio corporeo mentre converso Ho bisogno di toccare le cose per imparare di più su esse MARIO FRACCARO

20 Intelligenza interpersonale
Sono il tipo di persona che la gente cerca per un aiuto o cui si chiede consiglio al lavoro o nel vicinato Preferisco sport di gruppo a sport solitari Ho almeno tre amici stretti Mi piacciono i passatempi sociali più che solitari Mi sento a mio agio in mezzo alla folla Mi piace esser coinvolto in attività sociali – di comunità Spenderei più volentieri le mie sere in riunioni conviviali sociali piuttosto che stare a casa da solo MARIO FRACCARO

21 Intelligenza intrapersonale
Regolarmente passo del tempo da solo meditando, riflettendo o pensando a questioni di vita importanti Ho opinioni che mi separano dalla massa Ho un hobby o un interesse che porto avanti da solo Ho alcune importanti mete per la vita cui penso spesso Ho una visione realistica dei punti di forza e debolezza Mi considero con volontà forte e mentalità indipendente Tengo un diario e registro eventi della mia vita interiore MARIO FRACCARO

22 Intelligenza naturalistica
Mi piace classificare specie di piante e di animali Amo stare e lavorare all’aria aperta Colleziono oggetti della natura Mi piace fare osservazioni del cielo Utilizzo strumenti scientifici per osservare la natura Faccio progetti sulla catena alimentare, sul ciclo dell’acqua e sull’ambiente Faccio parte di gruppi di protezione dell’ambiente MARIO FRACCARO

23 PERSONALIZZARE GLI APPRENDIMENTI
LO STRANIERO IL CONCENTRATO IL BULLO LA “PICCOLA” PERSONALIZZARE GLI APPRENDIMENTI L’INAFFERRABILE IL “PERDENTE” IL DISIMPEGNATO IL “CORPOREO” IL “D. A” L’ALIENO

24 La teoria dell'intelligenza
proposta da Sternberg Pensiero pratico/operatorio ( prevede, usa, utilizza…) Pensiero astratto/analitico (analizza, confronta, valuta…) Pensiero creativo/divergente (crea, inventa, progetta…) MARIO FRACCARO

25 Le tre intelligenze ANALITICA: CREATIVA: analizzare creare giudicare
valutare fare confronti evidenziare contrasti CREATIVA: creare scoprire produrre immaginare supporre PRATICA: usare strumenti applicare attuare progetti MARIO FRACCARO

26 Per Sternberg un soggetto è intelligente nella misura in cui possiede la capacità di adattarsi nei più diversi contesti. Questo significa sia essere in grado di elaborare informazioni nuove con rapidità ed efficacia, sia avere a disposizione risposte originali in situazioni desuete. MARIO FRACCARO

27 L’intelligenza emotiva
D. GOLEMAN (1995 ) propose per primo la definizione di “intelligenza emotiva”, ampliando la concezione dell’intelligenza fino a includere cinque abilità: Consapevolezza delle proprie emozioni Capacità Controllo delle emozioni Riconoscimento di ritardare la gratificazione e reprimere gli impulsi delle emozioni degli altri Capacità di gestire le relazioni sociali controllando le emozioni degli altri MARIO FRACCARO

28 Le tre teorie non sono incompatibili. Le tre teorie sono integrabili.
La teoria delle intelligenze multiple di Gardner suggerisce di inserire nel curriculum scolastico ambiti o campi dell'attività umana (quali, ad esempio, la musica o la psicomotricità) che invece di solito vengono marginalizzati o non considerati affatto. La teoria triarchica dell'intelligenza umana di Sternberg suggerisce, invece, di usare le conoscenze di base per intenti creativi, analitici, pratici. La teoria dell’intelligenza emotiva di Goleman suggerisce la necessità di insegnare “ l’alfabeto emozionale” per promuovere e favorire le capacità interpersonali, oggi essenziali. Le tre teorie non sono incompatibili. Le tre teorie sono integrabili. MARIO FRACCARO

29 Il modello più diffuso. Il modello di insegnamento e di valutazione più diffuso nella nostra scuola è l'approccio basato su quello che gli studenti sanno. Le domande più usate da parte dell'insegnante sono del tipo: Chi era...? Cosa fece....? Perché disse....? Riassumi. Descrivi. Esponi. Questo tipo di domande rileva solo le conoscenze di base degli studenti. Ma ciò, anche se non è errato, non basta. Un nuovo modello proposto Bisogna fornire agli studenti la possibilità di usare ciò che sanno per sviluppare le loro abilità di pensiero. Il docente dovrebbe insegnare - e gli studenti dovrebbero avere l'opportunità di imparare - in modo analitico, pratico, creativo (R.J. Sternberg "Le tre intelligenze" - Ed. Erickson pag. 74). Un esempio Se il tema da sviluppare (ad esempio nella scuola primaria) riguarda le tigri e il problema della loro estinzione, il docente potrebbe chiedere agli allievi di descrivere in modo analitico le somiglianze e le differenze tra i Felini e i Canidi (sviluppo del pensiero analitico); di pensare e descrivere alcuni modi per proteggere le tigri dal pericolo dell'estinzione (sviluppo del pensiero pratico); di creare un disegno e scrivere una storia sulle tigri (sviluppo del pensiero creativo). Un altro esempio Se il tema da affrontare in un triennio superiore riguarda gli effetti della comunicazione di massa, si può chiedere agli studenti di analizzare le differenze e similitudini tra i vari tipi di comunicazione: televisiva, radiofonica, cinematografica e della carta stampata (sviluppo del pensiero analitico); di creare uno spot o un poster per un messaggio pubblicitario destinato ai diversi mezzi di comunicazione (sviluppo del pensiero creativo); di pensare ad alcuni modi per rendere il messaggio meno violento, meno pernicioso o - a seconda del tipo di messaggio - più incisivo, più persistente (sviluppo del pensiero pratico) MARIO FRACCARO

30 6 CAPPELLI PER PENSARE (E. De Bono)
Ogni “cappello per pensare” è un differente stile di pensiero Se si analizza un problema con “i sei cappelli per pensare”, il problema sarà risolto utilizzando tutti i punti di vista In educazione si tratta di far indossare metaforicamente a ogni alunno i 6 cappelli di colore diverso, pur essendo ciascuno portato a prediligere “questo o quel cappello” MARIO FRACCARO

31 SEI CAPPELLI = SEI TIPI DI PENSIERO
Razionalità Controllo Ottimismo Creatività Pessimismo Emotività MARIO FRACCARO

32 LO STILE: è il modo particolare con cui l’alunno si mette in rapporto con le situazioni di apprendimento. E’ la forma generale con cui lo studente apprende in tutti i domini LE STRATEGIE: sono serie coordinate di azioni intenzionalmente selezionate per ambiti generali di apprendimento MARIO FRACCARO

33 Adattare i compiti agli alunni
DIDATTICA VARIEGATA Adattare i compiti agli alunni Alternanza di stimoli visivi, uditivi, cinestetici Approcci analitici-sistematici-riflessivi; globali-impulsivi, intuitivi Attività individuali, di coppia, di gruppo e a classe intera VARIETA’ DI COMPITI VARIETA’ DI APPROCCI Modalità variate di presentazione della stessa attività Alternanza di attività MARIO FRACCARO

34 Uno studente apprende strategicamente quando:
2 Sa prevedere lo stato finale del problema: formula ipotesi e compie anticipazioni di eventi futuri, immagina lo stato finale o i possibili stati finali legati alla soluzione del problema 1 Sa rappresentarsi il problema: analizza i dati del problema, individua ciò che il problema pone, discrimina le informazioni fondamentali e quelle secondarie o superflue 3 Sa pianificare il percorso e le strategie di soluzione: seleziona le strategie ritenute idonee, le dispone in ordine di priorità, mette in sequenza azioni e procedure 4 Sa monitorare il percorso: rileva eventuali errori, modifica le strategie in funzione dello scopo, valuta la validità dell’intero percorso MARIO FRACCARO

35 MARIO FRACCARO

36 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Boscolo P., Psicologia dell’apprendimento scolastico, UTET, Torino, 1997. Bruner J., La mente a più dimensioni, Laterza, Roma, 2003. De Bono E., Sei cappelli per pensare, BUR, Milano, 1992 Gardner H., Sapere per comprendere, Feltrinelli, Milano, 1999. Petter G., Psicologia e scuola dell’adolescente, Giunti, Firenze, Sternberg R.,Le tre intelligenze, Centro studi Erickson,Trento, 1997 MARIO FRACCARO


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