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Dal controllo al referto Università di Torino Facoltà di Economia e Commercio Giovedì 27 marzo 2008 Relatore: Pier Luigi Battezzato.

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1 Dal controllo al referto Università di Torino Facoltà di Economia e Commercio Giovedì 27 marzo 2008 Relatore: Pier Luigi Battezzato

2 dal controllo al referto i principi dellOsservatorio ci permettono di fare di più Principio n.1 …..lettura non solo contabile dei documenti ……coerente con gli strumenti urbanistici Principio n.3 …..il c.d.g. è anche finalizzato a verificare il grado di …...funzionalità dellorganizzazione e del clima organizzativo favorevole alla responsabilizzazione sulluso delle risorse ……di risultati e di effetti sul sistema economico locale, sulla soddisfazione dei cittadini e sul benessere sociale complessivo della comunità;

3 dal controllo al referto …quasi 6 articoli per il c.d.g. nel TUEL Parte I – Ordinamento istituzionale Art.147 Tipologia dei controlli interni

4 dal controllo al referto Parte II - Ordinamento finanziario e contabile Principi di gestione e c.d.g. Artt.196-197-198 e…4 anni dopo 198 bis e infine art.231 relazione al rendiconto della gestione

5 il referto alla Corte dei Conti 1.Lart.198 bis : come mai? 2 è arrivato tardi, grazie a un passaggio ottenuto per caso.... retroscena ……

6 le modifiche al tit.V della CARTA Legge 4 giugno 2003, n.131 Adeguamento ordinamento della Repubblica alle modifiche introdotte al tit.V della Costituzione Art.7 c. 7- Attuazione art.118 costituzione La Corte dei Conti, ai fini del coordinamento della finanza pubblica verifica il rispetto degli equilibri di bilancio di Comuni e Province…..in relazione al patto di stabilità e ai vincoli di appartenenza allUnione Europea… …verifica la sana gestione finanziaria degli EE.LL.

7 dal referto alla comunicazione a ognuno il suo referto ……atto con il quale lesercente di una professione riferisce allautorità….. Il controllore interno ha il dovere di collaborazione nei confronti della Corte dei Conti Dispone di un sistema di norme divenute ordinamento (giuridicizzazione) Ha lobbligo di osservanza delle norme e dei principi ( consacrazione/investitura)

8 sistema dei controlli-evoluzione Poteri: separazione responsabilità Controlli: da preventivi a successivi Controlli: più vicini – di prossimità Controlli di: soggetti interni organi politici controllo sociale sezioni decentrate Principi: convenuti nella Carta Europea

9 della sana gestione finanziaria e dei vincoli di appartenenza allUnione Europea Art.7, comma 7, D.Lgs.286/99 Legge 131/2003 D.Lgs.286/99 Regolamento C.E. n.1605/2002, regolamento finanziario del bilancio delle comunità europee Il tit.II, capo VII titola principio della sana gestione finanziaria

10 il titolo V riformato Larchitettura amministrativa della forma di Stato Art.118 Comuni, Provincie, città metropolitane, Regioni Art.119 Comuni, Provincie, città metropolitane, Regioni Il sistema Stato poggia sullunità elementare

11 il referto al C.d.G. Cosè il referto ex art.198? è la R.P.P. ….un anno dopo è una Relazione Rendicontale Peritale non illustra previsioni certifica certezze è un atto ad alto contenuto professionale è unanalisi al limite della spietatezza È anche una cronaca illustrata

12 il referto al C.d.G. ……..dimostrare la correttezza dellazione amministrativa ……..valutare ladeguatezza delle scelte compiute ……..indicare la capacità di massimizzare il risultato in base ai mezzi impiegati ……..valutare lappropriatezza per quantità e qualità dei mezzi a disposizione per il raggiungimento del risultato (efficienza) ………. fornire il grado di congruenza degli strumenti gestionali effettivi agli obiettivi assegnati (efficacia)

13 il referto dovrebbe…. valutare i risultati raggiunti in rapporto alle risorse impiegate ( non solo finanziarie) Lasciare al passato furbizie,tattiche di parte, abilità dialettiche e scarsa professionalità Puntare su razionalità, correttezza, senso dello Stato, buon andamento, sana gestione Rendere gli utilizzatori più consapevoli Contenere tutte le informazioni necessarie a capire Tendere al soddisfacimento del sistema di democrazia partecipativa

14 gli utilizzatori del referto Gli amministratori I dirigenti e le maestranze Il collegio dei revisori La corte dei conti La collettività amministrata (funzionale ad attuare il sistema informativo nella democrazia partecipativa, il rendere conto allazionariato popolare)

15 il piano dei contenuti ( piano dettagliato degli obiettivi ex art.197, c.2) Opzionali e quindi diversi da quelli finanziari Non autoreferenziali Utili a capire il contesto nel quale si è svolta lazione amministrativa Adatto a fornire notizie sul sistema delle decisioni, della rendicontazione,degli indicatori, delle informazioni, del reporting, del sistema contabile e di quello informatico, Della qualità, delle partecipazioni, dellattuazione dei piani quinquennali e decennali. ………………………………..

16 il referto al C.d.G. I passaggi ispiratori che avallano la scelta di maggiori contenuti opzionali nella normativa Principio della correttezza dellazione amministrativa (art.1 D.Lgs.286/99 e art.17 D.Lgs. 267/2000) Principio delladeguatezza delle scelte….in attuazione dei piani(art.1 D.Lgs.286/99 e art.147 D.Lgs.267/2000) Principio dellappropriatezza (art.27 Reg.CE 1605/2002) dei mezzi impiegati per quantità e qualità

17 il referto al C.d.G A proposito di un contenuto che non dovrebbe mancare, La verifica dello stato di attuazione del P.R-G.C.

18 il referto al C.d.G È un quadro dinamico Supera la staticità dei prospetti finanziari E un atto che ricomprende la nota integrativa, la relazione al bilancio degli amministratori ma non solo Notizie non obbligatorie ma utili allazionista per invogliarlo a investire Notizie indispensabili per valutare il grado di eccellenza E unappropriazione debita della scienza del controllo

19 il referto al C.d.G la formula vincente + responsabilmente consapevoli + notizie agli utilizzatori essi sono + contenti partecipano di + danno contributi + consapevoli = distanza tra P.A. e cittadini + ridotta


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