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I MERISTEMI DELL’APICE DEL GERMOGLIO

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Presentazione sul tema: "I MERISTEMI DELL’APICE DEL GERMOGLIO"— Transcript della presentazione:

1 I MERISTEMI DELL’APICE DEL GERMOGLIO
E DELLA RADICE

2 Meristemi: popolazioni di cellule piccole, isodiametriche, con caratteristiche embrionali
da poche centinaia a migliaia di cellule (SAM arabidopsis 60) I meristemi vegetativi oltre a generare gli organi della pianta si rigenerano; alcune cellule infatti non si differenziano ma mantengono la capacità di dividersi Le cellule indifferenziate si chiamano INIZIALI (simili alle staminali animali) (stem cells)

3 Si formano durante l’embriogenesi
Più corretto il termine protomeristemi Il protomeristema apicale è riconoscibile dallo stadio a cuore (le cellule interposte tra i cotiledoni si dividono in maniera orientata e si stratificano) Probabilmente l’identità di cellule meristematiche apicali è acquisita più precocemente (stadio globulare) Le iniziali della cuffia radicale si formano dall’ipofisi nello stadio a cuore,

4 si formano durante l’embriogenesi
Meristemi primari: generano il corpo primario della pianta, dopo la germinazione, si formano durante l’embriogenesi Meristemi ascellari: si formano alle ascelle delle foglie; derivano dal meristema apicale Meristemi delle radici laterali: struttura di meristemi primari si formano dalle cellule del periciclo

5 Meristemi secondari I meristemi secondari (o laterali )aumentano la circonferenza di fusti e radici producendo tessuto vascolare secondario e periderma Cambio vascolare: iniziali fusiformi e iniziali dei raggi; xilema e floema secondario; raggi di tessuto parenchimatico Cambio subero fellodermico: si sviluppa nelle cellule mature del cortex e del floema secondario; si differenzia in cellule del sughero che costituiscono il periderma

6 Meristemi fiorali: derivano dai meristemi vegetativi, producono gli organi fiorali, sono a crescita DETERMINATA anziché indeterminata Meristemi delle infiorescenze: derivano dai meristemi vegetativi e producono brattee e meristemi fiorali alle ascelle delle brattee; possono essere determinati o indeterminati

7 Crescita secondaria nel fusto

8 STRUTTURA DEL GERMOGLIO
gemma apicale: primordi fogliari, meristema apicale (doma)

9 Meristema apicale del germoglio
A crescita indeterminata genera il fusto e gli organi laterali ad esso attaccati: foglie e gemme laterali Contiene diversi strati e zone funzionali Fitomero: internodo con foglia e gemma ascellare

10 Aspetto stratificato: tre strati L1; L2; L3
L3 corpus L1, L2 tunica Aspetto stratificato: tre strati L1; L2; L3

11 L1 strato più esterno L1 e L2 : divisioni anticlinali L3: piano di divisione meno orientato Tutti e tre gli strati hanno le proprie cellule iniziali e tutti e tre concorrono alla formazione del fusto e degli organi laterali

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13 Il doma ha anche un’organizzazione radiale
Ogni zona composta da cellule distinguibili non solo per il piano delle divisioni ma anche per differenze in dimensioni, grado di vacuolizzazione. Hanno pattern diversi di espressione genica che riflettono le differenze di funzione tra le varie zone Zona Centrale: iniziali apicali ; divisioni lente Zona periferica: primordi fiorali; divisioni rapide Costa meristematica: tessuti interni del fusto

14 Zonazione radiale del doma
cellule derivate che si differenziano

15 FORMAZIONE DEL MERISTEMA APICALE
DEL GERMOGLIO

16 Trasporto di IAA in relazione alla formazione del meristema
apicale

17 Il meristema apicale del germoglio si forma in
una zona di bassa concentrazione di auxina Nell’embrione vengono espressi i carriers PIN1 (PIN3) PIN4 e PIN7

18 Localizzazione correla con la direzione del trasporto di IAA
PIN1; PIN4; PIN7; (PIN3) PIN espresse in maniera asimmetrica: Localizzazione correla con la direzione del trasporto di IAA PIN riciclate continuamente tra reticolo e membrana plasmatica richieste proteine ARF-GEF (GNOM) Non noto se PIN di per se carrier o in associazione con ABC transporter (MDR-like)

19 PIN1; PIN4; PIN7; (PIN3) Espressi con diversa localizzazione in tempi diversi dello sviluppo dell’embrione La sequenza di espressione regolata temporalmente e spazialmente, è responsabile della variazione nella direzione del flusso di IAA durante l’embriogenesi Nello stadio precoce il flusso di IAA è verso l’apice, lontano dal sospensore; dallo stadio globulare tardivo il flusso è invertito, verso l’ipofisi e la radice in sviluppo. PIN7, PIN1 i primi geni PIN espressi nell’embrione: PIN7 si trova nella membrana apicale della cellula basale nell’embrione allo stadio a due cellule e nella membrana apicale delle cellule del sospensore fino allo stadio a 32 cellule Trasporto di IAA da cellule basali verso l’apice

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21 Il flusso di IAA è invertito verso l’ipofisi e il sospensore
PIN1: espresso in maniera non polare nell’embrione fino allo stadio a 32 cellule; Successivamente si localizza nella parte basale delle cellule del procambio; in questo stadio PIN7 si localizza nella parte basale delle cellule del sospensore e PIN4 si accumula nella ipofisi e nelle iniziali vascolari Il flusso di IAA è invertito verso l’ipofisi e il sospensore (PIN3 espresso nel polo radicale nello stadio a cuore)

22 Nel complesso l’azione combinata di PIN1; PIN4; PIN7 serve a invertire il flusso
di IAA nello stadio globulare dall’embrione propriamente detto verso il polo basale

23 Mutanti gnom hanno un fenotipo molto marcato
La funzione dei geni PIN è RIDONDANTE Singoli mutanti pin hanno fenotipo debole e alla fine sviluppano embrioni quasi normali Doppi o tripli mutanti pin hanno alterazioni dello sviluppo più marcate Mutanti gnom hanno un fenotipo molto marcato Il gene GNOM determina il riciclo e la rilocalizzazione delle proteine PIN e presumibilmente mutazioni gnom influenzano il riciclo di tutti i componenti della famiglia PIN

24 La formazione del meristema apicale dipende dall’espressione di geni modulati da IAA
Nell’embrione precoce i valori di IAA sono elevati e ciò mette in moto il programma di patterning assiale con l’espressione dei geni MONOPTEROS (MP; NPH4) Allo stadio globulare tardivo, la rilocalizzazione delle proteine PIN fa si che il flusso di IAA sia diretto verso le zone fiancheggianti (cotiledoni) la zona centrale dove si formerà il meristema La zona centrale diventa povera di IAA, l’espressione dei geni MP è più debole che nelle zone cotiledonari La ridotta espressione dei geni MP consente l’espressione dei geni CUC (nella zona centrale) necessaria per la determinazione dell’identità del meristema.

25 La formazione del meristema apicale e della zona intercotiledonaria è
correlata alla espressione dei geni CUC1 CUC2 e CUC3 I geni CUC vengono espressi nella zona intercotiledonaria dove reprimono la crescita; crescita che ha luogo nelle zone cotiledonari,dove alti livelli di IAA reprimono l’espressione dei geni CUC e determinano il passaggio alla simmetria bilaterale dello stadio a cuore

26 Formazione del meristema apicale e dei cotiledoni
Espressione ectopica Zona intercotiledonaria ad ab cuc1 pin1 pid

27 Differenziamento dei cotiledoni
MODELLO IAA è trasportato via dalla regioni intercotiledonaria verso le zone cotiledonarie, dove è in grado di determinare la degradazione di un repressore AUX/IAA Ciò consente a geni del tipo MONOPTEROS (ARF) di reprimere la trascrizione dei geni CUC Differenziamento dei cotiledoni

28 SHOOTMERISTEMLESS (STM)
Considerato un gene associato alle cellule iniziali, marcatore dell’attività meristematica dell’apice caulinare Mutanti stm mancano di doma caulinare e di primordi fogliari ma si sviluppano cotiledoni, ipocotile e radice .

29 Pattern di espressione di CUC e SHOOTMERISTEMLESS (STM)

30 L’espressione di CUC1 e 2 ha inizio in patches isolati delle cellule apicali
Si diffonde ad occupare una striscia intorno all’apice dell’embrione dividendolo in una zona centrale e due zone periferiche Il pattern di espressione e la funzionalità di CUC 1 e 2 richiede MP e PIN1 La funzione CUC è necessaria per l’attivazione di STM nella striscia centrale dell’apice STM a sua volta promuove l’espressione di CUC1 il quale è necessario per la corretta espressione spaziale di CUC2 Nello stadio a cuore STM e CUC2 assumono pattern di espressione complementari STM nel meristema in formazione CUC2 ai confini tra il meristema apicale e i cotiledoni

31 I geni CUC sono necessari per l’espressione di STM
LE INTERAZIONI TRA CUC E STM SONO COMPLESSE (indirette) I geni CUC sono necessari per l’espressione di STM (STM non è espresso in doppi mutanti cuc1/cuc2) STM è richiesto per la corretta espressione spaziale dei geni CUC (l’espressione di CUC2 è alterata in mutanti stm) CUC appartengono alla famiglia di fattori di trascrizione che contengono domini NAC NAC: dominio di binding al DNA; N-terminale; esclusivo delle piante; twisted b- sheet circondato da diversi elementi a elica; in arabidopsis 105 geni NAC, in riso 75.

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33 In arabidopsis STM è espresso nel doma insieme ad altri geni KNOX come
KNAt1 e KNAT2 STM nel doma inibisce l’espressione di ASYMMETRIC LEAVES 1 (AS1) AS1 si esprime nei primordi fogliari dove reprime l’espressione di KNAt1 e KNAT2

34 Mantenimento dell’identità delle cellule meristematiche
Il meristema apicale, a crescita indeterminata dà luogo a strutture determinate come le foglie tuttavia il mantiene le sue dimensioni perché un numerocostante di cellule rimane nello stato differenziato Geni HOMEOBOX della classe KNOX necessari al mantenimento della identità meristematica STM è un gene KNOX (class I knotted homeobox gene) ortologo di KNOTTED 1 in mais (KN1)

35 GENI OMEOTICI Scoperti in Drosophila, estremamente conservati negli Eucarioti In Drosophila determinano l’identità anatomica dei segmenti Mutazione omeotica In Drosophila ANTENNAPEDIA Omeosi: trasformazione di una parte del corpo in un’altra

36 GENI HOMEOBOX Motivo (homeodomain) conservato helix-turn-helix di binding al DNA di 180 bp

37 Classi di fattori di trascrizione

38 Mutazione knotted1 (kn1) identificata originariamente nel mais
Mutazione gain of function (dominante) Espressione del gene nel momento e nel posto errato Si ha espressione di KN1 nelle foglie durante lo sviluppo Anormalità intorno alle venature Proliferazione irregolare di divisioni cellulari intorno alle nervature Formazione di nodi (knot) che protrudono dalla foglia Nodi simili a meristemi, continuano a dividersi KN1 controlla l’attività meristematica

39 il controllo di un promotore costitutivo
Piante di tabacco trasformate con KN1 sotto il controllo di un promotore costitutivo sviluppano meristemi apicali avventizi sulla superficie delle foglie KN1 controlla l’attività dei meristemi

40 KNOX (sottoclassi KNOXI , KNOX2) WOX BELL HD-ZIP
Nelle piante diverse sottofamiglie di geni HOMEOBOX Arabidopsis: KNOX (sottoclassi KNOXI , KNOX2) WOX BELL HD-ZIP

41 In Arabidopsis geni di classe KNOX I KNAT1 (BREVIPEDICELLUS) KNAT2
SHOOT MERISTEMLESS (STM) KNAT1 e STM strettamente correlati

42 dimerizzazione repressione PEST loc nucleo DNA binding

43 In arabidopsis geni KNOX I espressi nelle diverse zone del SAM con pattern di
espressione distinguibili ed in parte sovrapposti I geni KNOX I non vengono espressi nelle zone periferiche che daranno luogo agli organi: per es nei primordi dei cotiledoni durante l’embriogenesi, o nei primordi fogliari nello sviluppo post-embrionale

44 I geni KNOX I sono essenziali per la formazione del SAM e per il suo
mantenimento e organizzazione meristema sulla superficie adaxiale di foglie di piante con espressione ectopica di STM mutazione omozigote stm-1

45 Mutanti SHOOTMERISTEMLESS (stm):
STM espresso specificamente nelle cellule che diverranno cellule meristematiche Mutanti stm omozigoti, loss of function, non formano meristema apicale e le cellule si differenziano STM inibisce il processo di differenziamento assicurando che le cellule meristematiche rimangano indifferenziate STM è necessario anche per il mantenimento dell’identità meristematica delle cellule nella pianta adulta

46 STM L’espressione di STM richiede l’espressione dei geni CUC
Successivamente STM restringe l’espressione dei geni CUC alla periferia della zona meristematica Durante la crescita vegetativa STM è espresso in tutto il meristema ma non nelle cellule fondatrici del tessuto fogliare e nei primordi fogliari

47 L’esclusione dei trascritti dei geni KNOX I dalle cellule iniziali e dai primordi ai
lati del SAM implica che la funzione KNOX sia incompatibile con il differenziamento delle foglie. Funzione KNOX antagonistica al normale differenziamento ed espansione cellulare Meccanismi regolativi per escludere l’espressione di KNOX negli organi in differenziamento

48 Nelle piante a differenza degli animali, l’organogenesi è postembrionale,
consentendo di adattare lo sviluppo alle condizioni ambientali (piante organismi sessili) Dopo la germinazione SAM dà luogo agli organi laterali SAM mantiene una struttura organizzata pur rispondendo a segnali interni ed esterni di sviluppo A questo scopo al centro del SAM viene mantenuta una popolazione di cellule indifferenziate che si dividono lentamente Cellule che lasciano questa zona entrano in quelle periferiche e si differenziano a formare gli organi laterali; oppure nella zona sottostante (rib zone) e si differenziano in cellule del fusto La velocità di proliferazione delle cellule iniziali nel SAM deve essere coordinata con la velocità di differenziamento delle cellule figlie

49 WUSCHEL Formazione e mantenimento del SAM: rete regolativa
Implicati altri geni HOMEOBOX WUSCHEL

50 STM: richiesto per prevenire il differenziamento
Il fenotipo stm è simile in apparenza a quello wus, in cui le piccole cellule in divisione del SAM perdono il loro potenziale meristematico determinando l’arresto dello sviluppo del SAM stm: cellule meristematiche consumate nello sviluppo degli organi wus: rimangono in uno stato indifferenziato non meristematico STM: richiesto per prevenire il differenziamento WUS: necessario per mantenere lo stato staminale

51 Il circuito KNOX (STM) che regola il destino delle
Nello sviluppo del SAM operano due pathways regolativi principali: Il circuito KNOX (STM) che regola il destino delle cellule meristematiche Il circuito WUS/CLV che regola l’ identità cellulare e il numero di cellule staminali nella zona centrale (CZ) del SAM

52 WUSCHEL (WUS) (gene homeobox di classe wox)
espresso nel centro organizzatore (OC) sotto la zona centrale del SAM conferisce identità staminale alle cellule dello strato superiore Nei mutanti wus loss of function l’attività meristematica (SAM) cessa alla fine dell’embriogenesi e la crescita si arresta allo stadio di cotiledoni. Non viene mantenuta la popolazione delle cellule staminali

53 IDENTIFICATO UN CIRCUITO REGOLATIVO CHE COMPRENDE I GENI
WUSCHEL (WUS) E CLAVATA (CLVI, CLV2, CLV3)

54 Il meccanismo di mantenimento del SAM e di coordinamento con il processo
differenziativo identificato mediante lo studio dei mutanti di Arabidopsis WUSCHEL , CLAVATA-1, CLAVATA-2 ,CLAVATA-3

55 CLAVATA 1 è un recettore chinasi (receptor kinase)
CLAVATA 2 manca del dominio chinasico ma possiede il dominio di binding per CLV3 CLAVATA3 è una piccola proteina appartenente alla classe CLE ed è il ligando di CLV3/CLV2

56 cascata di MAP chinasi

57 Recettore di sistemina e brassinosteroidi Xa21 Clavata1
BRI1 Recettore di sistemina e brassinosteroidi Xa21 Clavata1 Dominio Chinasico Serina/treonina kinasi

58 I geni CLAVATA sono stati identificati come mutazioni che determinano un
aumento delle dimensioni dei meristemi vegetativo apicale e fiorale, con aumento nel numero degli organi laterali (numero di organi fiorali) I geni CLAVATA regolando l’espressione di WUSCHEL controllano le dimensioni del meristema apicale (numero di cellule iniziali nella zona centrale del SAM) MECCANISMO A FEEDBACK

59 WUS è espresso nelle cellule del centro organizzatore tra gli strati L1 e L3
nella zona centrale del SAM

60 CLV3 è espresso nelle cellule degli strati L1 e L2 della CZ nel meristema apicale
WUS è espresso nelle cellule del OC della zona centrale (strato L3) CLV1 ha un pattern di espressione simile a quello di WUS ma più ampio WUS agisce in maniera “non autonoma” infatti la sua attività è richiesta per mantenere l’identità delle cellule iniziali ma è espresso solo in poche cellule dello strato L3 (azione a distanza) Se mutazioni inattivano CLV1 o CLV3 l’epressione di WUS si espande e aumenta il numero di cellule iniziali indifferenziate

61 Nei mutanti clv il doma ha dimensioni maggiori. Ciò è dovuto ad una
maggiore estensione della ZC per il mancato differenziamento delle cellule nelle ZP In questi mutanti WUS ha un’espressione più ampia Piante transgeniche overesprimenti WUS hanno un fenotipo simile a clv Piante transgeniche overesprimenti CLV3 hanno un fenotipo simile a wus Nel doppio mutante clv3wus il doma ha dimensioni normali

62 CLAVATA 3 regola negativamente l’espressione di WUSCHEL
WUSCHEL regola positivamente l’espressione di CLAVATA 3

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65 STM mantiene la proliferazione cellulare nella zona periferica
svolgendo un ruolo complementare a quello di WUSCHEL

66 STM e WUS agiscono in maniera complementare e indipendente
L’espressione ectopica di STM nei primordi fogliari (ANT::STM) sopprime il differenziamento. Si formano organi laterali aggiuntivi Si ha attivazione dei geni KNAT e repressione dell’espressione di CLV3 (STM promuove l’attività proliferativa ma non l’identità di cellule iniziali) L’espressione ectopica di WUS (GR::WUS) nei primordi fogliari induce l’espressione di geni di identità meristematica in un tessuto differenziato (CLV3)

67 STM e WUS agiscono indipendentemente
Espressione ectopica di ANT::WUS in stm5 background Espressione ectopica di ANT::STM in wus1 background fenotipi indistinguibili (o quasi) da wt background STM e WUS agiscono indipendentemente

68 STM sopprime il differenziamento indipendentemente da WUS ed è
Sufficiente per promuovere la divisione cellulare WUS conferisce l’identità staminale indipendentemente da STM WUS e STM attivano geni diversi a valle I pathways regolati da WUS e STM sembrano convergere nella soppressione del differenziamento (l’espressione ectopica contemporanea di STM e WUS ha un effetto sinergico)

69 STM e WUS si “dividono il lavoro” nel meristema apicale del germoglio
In conclusione…. STM e WUS si “dividono il lavoro” nel meristema apicale del germoglio WUS specifica una popolazione particolare di cellule nel centro del meristema (cellule staminali) STM serve a reprimere il differenziamento attraverso tutto il doma, consentendo alle cellule derivate di venire amplificate prima di essere incorporate negli organi in formazione

70 Le funzioni dei geni STM e WUS sono interconnesse
a vie di signaling ormonali CITOCHININE GIBBERELLINE


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