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IL TRASPORTO: DOMANDA, PRODUZIONE, COSTI, MERCATI, SCELTE MODALI

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Presentazione sul tema: "IL TRASPORTO: DOMANDA, PRODUZIONE, COSTI, MERCATI, SCELTE MODALI"— Transcript della presentazione:

1 IL TRASPORTO: DOMANDA, PRODUZIONE, COSTI, MERCATI, SCELTE MODALI
Fondazione ENI Enrico Mattei Master di logistica integrata, anno Modulo 4: la logistica del trasporto e dell’intermodalità

2 ELEMENTI COSTITUTIVI DEL TRASPORTO
INFRASTRUTTURA RETI TERMINALI VEICOLO ENERGIA FATTORI PRODUZIONE CAPITALE COLLETTIVO SERVIZIO DI TRASPORTO

3 IL MERCATO DEL TRASPORTO
uno dei mercati più internazionali ruolo cruciale nella globalizzazione elevatissima sensibilità agli eventi politici, economici e sociali rilevanti conseguenze in termini di benefici e costi esterni

4 L’ECONOMIA GLOBALE E IL MERCATO DEI TRASPORTI
Il progresso dei trasporti: riduce i costi espande le aree di mercato e di fornitura aumenta le specializzazioni e la divisione del lavoro (economie di scala nella produzione) aumenta il commercio internazionale (economie di scala nei trasporti) trasporto Crescita economia mondiale Allarg. Mercati Specializ zazione

5 L’INTERAZIONE FRA ECONOMIA E TRASPORTI
Il progresso dei trasporti fa crescere l’economia e il commercio internazionale Crescono i mercati del trasporto e si determinano: economie di scala nei trasporti spinte per ulteriori innovazioni

6 Il trasporto merci introduce continue innovazioni VAPORE GIGANTISMO
SPECIALIZZ. UNITIZZAZIONE INTERMODALITA’ CICLI COMPLESSI

7 ESEMPIO: L’INNOVAZIONE NEL TRASPORTO MARITTIMO
Innovazioni tecniche e organizzative: Propulsione vela vapore ( ) (=> affidabilità, linee) oil ( ) Dimensione (XX secolo) (economie di scala, aumento dimensione ottima) tanker media da 4,000 tons a 95,000 (picchi 500,000) (costs: -75%) dry bulk da 20,000 a 2-300,000 Cereali da 25,000 a 60,000 Unitizzazione / containerizzazione Specializzazione Movimentazione carichi intermodalità/transshipment

8 LA CRESCITA DIMENSIONALE
Growth of main carriers capacity (1995/2000)

9 INNOVAZIONE E OFFERTA DI TRASPORTO
Costi del trasporto restano abbastanza stabili negli anni e diminuiscono in termini reali e in raffronto con i prezzi degli altri beni e servizi <5> L’incidenza del costo del trasporto nel valore del bene trasportato diminuisce (es.: nolo barile greggio da 25% del prezzo del barile nel al 5% nel 2000) L’elasticità di domanda cade Paradosso: il trasporto è meno costoso ma più importante

10 IL TRASPORTO NEL MONDO

11 SVILUPPO DEI TRASPORTI E POSSIBILI ECCESSI DELLA GLOBALIZZAZIONE
Crescita commercio internazionale Globalizzazione Crescita trasporto Occupazione Costi esterni crescenti Squilibri crescenti

12 I TRASPORTI STRUMENTO DELLA GLOBALIZZAZIONE
Vantaggi: aumento PIL mondiale migliore distribuzione della ricchezza Problemi: costi esterni accentuazione di alcuni squilibri

13 LA DOMANDA DI TRASPORTO
Condizione: differenza di valore del bene fra i luoghi A e B deve essere maggiore del costo di trasporto Riduzioni costo di trasporto (ec. scala, specializzazione intermodalità) Crescita commercio internazionale PA Globalizzazione PB

14 LA DOMANDA DI TRASPORTO
(… la differenza di valore deve essere maggiore del costo del trasporto) COSTO: la domanda è influenzata da: prezzo velocità (costo dell’immobilizzo veicoli e merci e motivazioni commerciali) affidabilità (importanza della puntualità) sicurezza (rischio assicurabile, ma c’è una catena di conseguenze negative) In particolare, la domanda è influenzata dalle caratteristiche …dello stesso modo di trasporto Elasticità diretta … degli altri modi di trasporto Elasticità incrociata

15 DOMANDA E COSTO GENERALIZZATO
La domanda è funzione inversa del prezzo Prezzo comprende elementi monetari e non monetari: Valore del tempo Rischi e/o disagi (affidabilità, sicurezza) La domanda è funzione inversa del “costo generalizzato”: Cg = p + tv + r

16 LA DOMANDA DI TRASPORTO
(… la differenza di valore deve essere maggiore del costo del trasporto) DIFFERENZA DI VALORE: la domanda è influenzata da: prezzi dei beni nei diversi mercati andamento dell’economia mondiale (l’aumento del GDP fa aumentare la domanda e quindi l’import) <SLIDE 1> variazioni cicliche (cicli economici, variazioni stagionali e congiunturali) <SLIDE 2> elasticità della domanda di trasporto (marittimo) alla produzione industriale <SLIDE 3>

17 LA DOMANDA DI TRASPORTO
la domanda è influenzata anche da: lunghezza dei viaggi eventi politici e bellici orientamento al libero scambio politica monetaria, cambi e sviluppo di aree valutarie inoltre la domanda aumenta cumulativamente per il circolo virtuoso: domanda - economie di scala - costo del trasporto

18 ELASTICITA’ DELLA DOMANDA
Il modo in cui reagisce la domanda a una variazione del prezzo del trasporto è l’elasticità prezzo rapporto fra variazione proporzionale della domanda e variazione proporzionale del prezzo Poiché il trasporto è una domanda derivata, essa è tanto maggiore: Quanto maggiore è l’elasticità del bene trasportato; Quanto più incide il trasporto sul valore del bene; Quanto più esistono e migliori sono i sostituti (elasticità incrociata)

19 IL TRASPORTO NEL MONDO

20 LA RIPARTIZIONE MODALE
Il trasporto marittimo domina il trasporto di merci sulle medie e lunghe distanze Il trasporto terrestre prevale sulle distanze medio-brevi: trasporto ferroviario per le medie trasporto stradale per le brevi La ripartizione dipende dall’incidenza dei costi/tempi di terminale Il trasporto aereo ha una quota di traffico crescente ma piccola (merci ad alto valore)

21 COSTI, DISTANZA E SCELTA MODALE
air Costi rail road sea road rail sea Distanza

22 RIPARTIZIONI MODALI A CONFRONTO (tonn)

23 RIPARTIZIONI MODALI A CONFRONTO (1998, mldi tkm)

24 TRASPORTO MERCI PER MODO, E.U., 1970-1999 (Eurostat)

25 IL TRAFFICO MERCI INTERNO IN ITALIA
(milioni di tkm, 1997, C.N.T.) Autotrasporto: veicoli > 3,5 t. su percorrenze >50 km Navigazione interna: 201 Navigazione aerea (stima): 30 I dati relativi a cabotaggio e oleodotti sono stimati

26 RIPARTIZIONE MODALE MERCI, ITALIA, 1995-2000 (valori % tkm, fonte C. N
RIPARTIZIONE MODALE MERCI, ITALIA, (valori % tkm, fonte C.N.T.) Percorrenza > 50km Anche quota traffico con O/D internaz.

27 E.U.15 - Rail vs. Motorway development, 1970-1999
Source: Eurostat

28 LA RIPARTIZIONE MODALE
Scelta modale in funzione della distanza Scelta modale in funzione del volume Scelta modale e costi esterni: l’esistenza di una ripartizione modale “ottima” (esigenze individuali vs. esigenze collettive)

29 LA CRESCITA DEL TRASPORTO: IL TRASPORTO MARITTIMO

30 LA CRESCITA DEL TRASPORTO MARITTIMO

31 PRINCIPALI ROTTE MARITTIME CARGO

32 LE MERCI Materie prime: petrolio, minerali di ferro, carbone
prodotti agricoli: grano, zucchero, refrigerati materiali industriali: gomma, forestali, cemento, fibre tessili, prodotti chimici manufatti: impianti, macchinari, automobili, elettrodomestici, beni di consumo Rilevanza dei settori: <SLIDE 4>

33 TRAFFICO MARITTIMO MONDIALE, 1998-2000

34 QUANTITA’ E TIPO DI SERVIZIO
Parcel size distribution (PSD): <SLIDE 5> Quantità e tipo di servizio: Grandi quantità Tr. su domanda Navi intere (bulk) Piccole quantità Tr. di linea Parti di navi (general) Per molte merci si ha una ripartizione fra bulk e general Metà anni ‘90: 2/3 bulk, 1/3 general (su 4,5 mldi t)

35 SERVIZI DI LINEA E SU DOMANDA
TRAMPS Grandi partite (più grandi delle navi) Varie forme di proprietà: proprietà armatore LT e ST chartering spot tipi: tankers bulk carriers management meno complesso e meno c.f. LINERS Piccole partite proprietà armatore tipi: container ro-ro multipurpose management complesso costi fissi più elevati <SLIDE 6>

36 IL COSTO REALE DEL TRASPORTO
Il progresso dei trasporti ha fatto sì che i suoi costi siano rimasti abbastanza stabili <SLIDE 7> Il costo è diminuito in termini reali l’incidenza sul valore dei beni trasportati diminuisce minore elasticità di domanda “minore importanza” del trasporto?

37 I COSTI DEL TRASPORTO Fissi Variabili IN PERIODO BREVE
Energia (CV continui) Terminale (Pedaggi) Lavoro Veicolo Spese generali Promozione R&D (Infrastruttura) (Spazio) Fissi Variabili

38 I COSTI DEL TRASPORTO IN PERIODO LUNGO DIMENSIONE OTTIMA DEL VEICOLO
Tutti i fattori sono variabili DIMENSIONE OTTIMA DEL VEICOLO DIMENSIONE OTTIMA DEI TERMINALI Costo del terminale = c.movimentazione + c.opportunità

39 I COSTI DEL TRASPORTO Dimensione “ottima” del terminale H K 3 SPUs
Total Costs Number of Ships M N

40 IL PREZZO IN CONCORRENZA
FORMAZIONE PREZZO IN CONCORRENZA E IN MONOPOLIO P D S Q PE QE P S PE D QE Q

41 CONCORRENZA, MONOPOLIO, CONTENDIBILITA’
ELEMENTI CONCORRENZIALI E MONOPOLISTICI CONCORRENZA MONOPOLIO DOMANDA LINEA (-) COSTI FISSI (+) (-) SPECIALIZZAZ. (+) (+) INFORMAZIONE (-) (-) INT. PUBBLICO (+) MERCATI CONTENDIBILI SENZA BARRIERE ALL’ENTRATA SENZA BARRIERE ALL’USCITA INCUMBENT INERTE

42 I PREZZI NEL MERCATO DEL TRASPORTO
Tariffe Noli l.p. Noli Contrattazione No (fisse) Nel lungo termine Spot Breve termine Tipo di trasporto Liners Tramps Concorrenza Bassa Alta Regolazione Variabilità nel tempo

43 VARIABILITA’ DEI PREZZI NEL TEMPO
Periodo Offerta Domanda Livello di prezzo Breve Stabile Variazioni per: Stagioni Eventi (brusche) oscillazioni Medio Segue la domanda con ritardo Variazioni per: : Cicli Fluttuazioni Lungo Cresce Segue livello generale dei prezzi Cade causa innovazioni

44 Contestabilità perfetta
INTERVENTO PUBBLICO E MERCATO Concorrenza perfetta Beneficio collettivo Libero Mercato Contestabilità perfetta Market Failures Intervento pubblico Government Failures Liberalizzazioni Privatizzazioni Controllo Regolazione

45 CONCORRENZA PERFETTA ED EFFICIENZA
numero infinito di operatori assenza barriere all’entrata assenza barriere all’uscita perfetta informazione omogeneità del prodotto assenza di economie di scala assenza costi di transazione mercato puntiforme (ass. c. trasp.) assenza di esternalità Concorrenza perfetta allocazione ottima delle risorse Produzione ai costi medi minimi prezzo uguale ai costi merdi minimi Massimo surplus del consumatore

46 + = FALLIMENTI DEL MERCATO Market failures
(il libero mercato non genera perfetta concorrenza) + Desiderabilità/Utilità sociale Politiche keynesiane Esternalità positive o negative Pianificazione Beni pubblici = Ingerenza politica nell’economia Asimmetrie informative Monopoli naturali Economie di scala Barriere all’uscita Reddività differita investimenti infrastrutture

47 L’INTERVENTO PUBBLICO
Finanziamento pubblico investimenti instrastrutture Nazionalizzazioni: infrastrutture servizi fattori proprietà pubblica imprese produttrici dei servizi riserve di mercato a favore imprese pubbliche Concentrazione Limitazione numero offerenti limiti, vincoli e autorizzazioni alle imprese private: prezzi ambiti geografici e tecnici limiti costi esterni... Imporre (presunte) finalità operatore publico: obiettivi monopolista controllo esternalità

48 I FALLIMENTI DEL GOVERNO
Finalità sociali deviate da reali finalità dell’azienda pubblica: obiettivi politici ed elettorali obiettivi managament (e asimmetrie informative) Assenza o insufficienza dei prezzi come sistema di informazione Inefficienze nell’organizzazione aziendale dimensione non guidata da efficienza bassa qualità / alti costi legati al monopolio manca obiettivo profitto vincolo politico svincola risultati economici da valutazione controllo politico e interferenze sulla gestione (amm., dirigenti, personale) maggiore sindacalizzazione Mancanza incentivi assenza quotazione borsistica mancano rischi di fallimento o di scalata

49 LIBERALIZZAZIONI E PRIVATIZZAZIONI
Fallimenti del governo Integrazione europea Disgregamento blocco sovietico Ristrettezze finanze pubbliche Obiettivi: aumentare efficienza attrerre capitale privato ridurre deficit pubblici Liberalizzazione Privatizzazione Assetto proprietario da (prevalentemente) pubblico a (prevalentemente) privato Da monopolio a oligopolio competitivo o concorrenza (nel o per il mercato)

50 REGOLAZIONI Insieme di assetti istituzionali, norme e procedure,
introdotti in un mercato in cui operano imprese private Privatizzazione deve avvenire se già esistono più offerenti in competizione o deve accompagnarsi a liberalizzazione Obiettivi: promuovere la contendibilità dei mercati garantire la produzione di beni/servizi pubblici o con esternalità positive limitare le esternalità negative

51 REGOLAZIONI (SEGUE) Se mercati non concorrenziali e non contendibili:
Regolazioni basate sulla concorrenza per il mercato aste (Demsetz): efficienza competitiva è ottenuta se: i partecipanti possono acquistare gli input in condizioni competitive collusione è impossibile o non conveniente la posizione di incumbent non crea vantaggi (informativi, tecnologici, etc.) dopo l’assegnazione l’autorità può far rispettare il contratto o sanzionare Regolazioni basate sui prezzi di vendita: price cap regulation rate-of-return regulation Contenimento esternalità negative

52 DEREGULATION E COMPETITIVITÀ
Più offerenti Maggiore efficienza Sovrapposizione Aree mercato Hub-and-spoke Liberalizzazione Accesso al mercato, competizione per il mercato (gare) corporatisation, commerc. Privatizzazione Vendita di azioni, capitale privato, vendita di assets, management buyout, project financing (BOT) (problema: finanziamenti occulti) “parziale”: privatizz. servizi, concessione assets, accoppiate a investimento privato Riguarda soprattutto attività redditizie Accompagnato da misure per aumento efficienza (es. deregolazione lavoro)

53 QUALE REGOLAZIONE? Efficienza allocativa Tutela risorse collettive
Fallimenti del mercato monopoli naturali esternalità beni pubblici Pianificazione territoriale e uso dello spazio Ambiente competitivo Fallimenti del governo Territorio Ambiente Spazi Impianti Servizi pubblici commerciali accessori Opere pubbliche Efficienza allocativa efficienza dinamica Tutela risorse collettive ambientali - fiscali

54 TAX QUALE REGOLAZIONE? L’ESEMPIO DEI PORTI Efficienza allocativa
relazione canoni, controllo antitrust Autoproduzione Pianificazione Concorrenza per il mercato strutturazione, concorrenza nel mercato pubblica durata Servizi pubblici Impianti portuali Handling Territorio Ambiente Spazi Portuali Stoccaggio Op. mar. Manut. Servizi accessori VAS Efficienza allocativa efficienza dinamica Tutela risorse collettive ambientali - fiscali TAX

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