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La crisi del dopoguerra in Italia

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Presentazione sul tema: "La crisi del dopoguerra in Italia"— Transcript della presentazione:

1 La crisi del dopoguerra in Italia

2 Costi umani della guerra:
caduti

3 Costi umani della guerra:
invalidi

4 Situazione economica Deficit statale Svalutazione della lira
Inflazione Riconversione industriale. Crescente disoccupazione.

5 Situazione sociale: fase di lotte sociali
Lotte operaie: scioperi manifestazioni contro il carovita

6 Situazione sociale: fase di lotte sociali
Lotte contadine: occupazione delle terre (promesse verso la fine della guerra)

7 Situazione sociale: fase di lotte sociali
Lotte operaie: scioperi manifestazioni contro il carovita Lotte contadine: occupazione delle terre (promesse verso la fine della guerra)

8 Gli effetti delle rivendicazioni popolari
Dapprima il governo fu tollerante verso le lotte Risultati delle lotte operaie: giornata lavorativa di otto ore aumenti salariali, comunque inferiori all’inflazione. Risultati delle lotte contadine: aumenti salariali imponibile di manodopera miglioramento patti agrari per i mezzadri assegnazione terre incolte

9 Il disagio della piccola borghesia
Fortemente danneggiata dall’inflazione, senza la possibilità di migliorare i salari con lotte sindacali.

10 Il disagio della piccola borghesia
Gli ufficiali di complemento reduci avevano difficoltà a reinserirsi nella vita civile

11 Il disagio della piccola borghesia
Risentimento verso gli speculatori di guerra ma soprattutto contro gli operai

12 I piccoli borghesi erano pronti ad appoggiare una svolta reazionaria di destra.

13 Il disagio della piccola borghesia
Fortemente danneggiata dall’inflazione, senza la possibilità di migliorare i salari con lotte sindacali. Gli ufficiali di complemento reduci avevano difficoltà a reinserirsi nella vita civile Risentimento verso gli speculatori di guerra ma soprattutto contro gli operai I piccoli borghesi erano pronti ad appoggiare una svolta reazionaria di destra.

14 La vittoria mutilata e la questione fiumana

15 Presso i piccoli borghesi ebbe grande presa il nazionalismo, con la sua polemica antisocialista, antiparlamentare e antidemocratica.

16 Il mito della vittoria mutilata
La delegazione italiana guidata dal ministro Orlando abbandona le trattative di Versailles

17 Il mito della vittoria mutilata
Manifestazione per ricevere la delegazione italiana dopo l’abbandono delle trattative

18 Il soldato dice a Wilson:
9. una rettifica delle frontiere italiane dovrà esser effettuata secondo le linee di nazionalità chiaramente riconoscibili. Il soldato dice a Wilson: Rimangiati i tuoi quattordici punti ma non mangiare quello che è mio: dacci quello che ci spetta.

19 Territori annessi all’Italia
L’Italia ebbe il Trentino, l’Alto Adige (sud Tirolo) sino al confine del Brennero, Trieste e l’Istria. Non ottenne la Dalmazia e la città di Fiume Territori annessi all’Italia

20 I nazionalisti rivendicavano tutta la costa dalmata e l’Albania.
Senza tener conto che era sorto un nuovo stato: la Jugoslavia. L’Europa nel 1919

21 L’occupazione di fiume
Il poeta Gabriele D’Annunzio occupa con soldati ed ex militari la città di fiume

22 D’annunzio e ufficiali italiani a Fiume
La questione fiumana durò per circa un anno Venne risolta da Giolitti nel 1920 con il trattato di Rapallo

23 Il ruolo dei socialisti e dei cattolici

24 Ingresso delle masse popolari nella vita politica italiana.
Quattro milioni di iscritti ai sindacati cattolici, socialisti e anarchici Due nuovi partiti: Partito popolare italiano Partito Socialista Italiano

25 Partito Popolare Italiano
Dottrina sociale cattolica: Rispetto proprietà ma solidarietà sociale Rifiuto della lotta di classe Mediazione tra capitalisti e operai Difesa della piccola proprietà Libertà di insegnamento Ampliamento delle autonomie locali Don Luigi Sturzo

26 Partito Socialista Italiano
Il PSI era diviso in due correnti: 1) Massimalista, perché promuoveva “il programma massimo dell’espropriazione politica borghese” (corrente maggioritaria)

27 Partito Socialista Italiano
Il PSI era diviso in due correnti: 2) Riformista, minoranza nel partito ma maggioranza nei sindacati e nelle cooperative

28 Filippo Turati

29 Claudio Treves

30 Il biennio rosso

31 Biennio rosso Nel 1920 si ebbe il momento culminante delle lotte operaie

32 Biennio rosso Nel 1920 in risposta alle rivendicazioni della FIOM gli industriali attuarono una serrata

33 Biennio rosso In risposta alla serrata gli operai di Torino e Genova occuparono le fabbriche 1920

34 Antonio Gramsci Uno dei fondatori del Partito Comunista Italiano.
Uno dei più grandi pensatori del Novecento italiano. Morto in prigione a causa della sua opposizione al Fascismo

35 Risultati delle lotte Giovanni Giolitti Nel giro di alcune settimane l’occupazione si concluse con un accordo, con la mediazione del governo.

36 Gli operai ottennero aumenti salariali.
Risultati delle lotte Gli operai ottennero aumenti salariali.

37 I ceti medi si orientarono verso il fascismo.
Risultati delle lotte Ma l’occupazione delle fabbriche fece temere una rivoluzione socialista. I ceti medi si orientarono verso il fascismo.


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